L'Unità - anno IX - n.50 - 9 dicembre 1920

• , problemi della vita italiana Direttore: GAETANO SAL VEMINI * Direzione e Amministrazione: Roma (6), Tnnità dei Monti, 18 ~ Abbonamento ordinario annuo l. 15, semestrale l. 8, per il Regno: Annuo perfJ'estero l. 20 ~ Sostenitore annuo l. 30, semestrale L. 15 * Un numero separato ceni. 40 * Amm. Soc. An. Ed. • la Voce•, Roma t!. C. C. con la posta Anno IX .:,. N. 50 ~ 9 Dicembre 1920 SOMMARIO:Sospensione, g.•· _ u prcuo del pane, G. Salotmini. - 11proluionlsmo siderurgico. - ll 't'oto alle donne (Il). - Anarchismo borgben. Sospensione Amici oell Unitu, e uccc:,:,..1110 che ';ul vros– slmo gt.inna10 io sospcnc.ln l,L 1,uUblicai:1one dcll'LJ,iità. >,;on mi è possibile occ.umulare insieme il lavoro dell'insCinomento univer• sitnrio, quello di depulnto e quello di diret– tore di un giornale co1ne questo. li tento.. t.ivo, che ho fatto quest'anno scon.o per socl– disf o.re le tre esigenze, si è rivelato supe– riore alla mia fon.a dl resistenza, ed ha donncggjato l'Unitd, la quale in alcuni pe– riodi e riescita fiocca e sbindito.. Abh::indo· nurc l'insegnamento, non vogliOi dimetter• mi da deputato, non posso. Per condurre il mio lavoro in limiti comportnbiU, debbo so– spendere la pu.bblicaz.ione del giornale. Per il prossimo periodo della nostra vita pubblica, i problemi urgenti so.ranno quelli del regime ctoianalc e tlello. riforma della amn1inistraz1ù11C. In questo campo - ed è questa una considcrn1.1011c,che alleggerisce il dispiacere dC'11n sospensione del giornale - in questo cumpo l'Uu.ild ha ben poco da dire, che non abbia già dett.o negli anni pas. so.ti. E' piuttosto necessario travasare le nostre idee nei giornali tiuotldiani. E' quel che già hanno cominciato a fare alcuni dei migliori coUnboratori dell'L nitd, che sono passati a collaborare in alcuni fra i più im• portanti nostri <1u0Udioni. E' <1uello che farò anche io, se se ne presenterà la ne• ceseità. Lo sospensione n-00 vuol dire cessazione. Qualora nuovi problemi sorgano, dinanzi ai quali J"opera di un cenno Indipendente di aludl e di prop.,anda al manlleaU indi- 1pensablle l'Unii<! non mancherà di chia– u,are subilo a raccolta gli amici pel '!uovo Javor-0, specialmente se le vicende politiche mi avranno frattanto consentito cli non con. tlnunre più nelle rcsponsablLità e nelle fa• tiche del mandato pnrlomentorc. g. ,. Il prezzo del pane Vn aumentato. O'acoordo. Ma a che scopo? r---00certo per darsi il piacere di farlo pa• gare più c9ro. Benel per pareggio.re il bi• toncio. Perchè è necessario evitare il falli· mcnt.-0. E' necessario rist.a.bUire il credito dell'Italia all'estero, dimostrando che v~ glia fnre qualunque sforzo per po.raggiare il bilancio. Benissimo! ~1a l'numonlo del pane e gli nitri pron•edimenti rurnessi e connessi po• reggiano• lo~ Il bilancio? Altri provvedi– menti si renderanno presto necessari per ro.ggiw1gere il pareggi-O. E allora perchè non si present.o. olla Camera un omnibut organico, nel qualo l'aumento del prezzo del pane fw1Zioni come ultima ratio, o cui si ricorre avendo esaurito ogni o.ltro espedien. te? Sarebbe, questo, un metodo che o.iut.&– rebbe o !are accetw.ro più facilmente al paooe la medicina penosa. :-.;on si tratta, bodiomo bene, di preten~ dere un bilancio tmmcdlnlO assestato. Ba– sterebbe essere &curi cho l'aumento del prcz.zo del pane non è uno doi t~ti pr_ov• vedimenti empirici, con cut da sei anni o. questa parte andiamo butto.udo ~~ se~• prc nuova in w1 pozzo, che non si r1emp1c ma.i; ma fa parte di un pia.no regolatore, <>r• gnnicamente ideato, U quale ci dà, se non lo. certezza assoluta, lo. fiducia che a sca· denza di un dato numero di anni 1'equlll– b1io rrn entrate e spese sarà conquistato. Invece, noi contlnulamo o. non conoscere con precisione lo condizioni reali del bi• lru1clo. • . Ministri e pnrlamentaTl autorevoli s1 ser• \"MO di tonto in tanto la cifra complessiva del d.Jsovanzo. - )1a a quanto ammontano,. ministero per ministero, le spese! Quanta parte di queste spese è dovuta a necessità straordi.naric, e perciò è lecito tronteggiarle con pro\"vedinlenti straordina.rl , co1npreso il crcdit.o; e qt11inta parte consiste in impegni continunU.\·i, a cui si deve provvedere ad ogni cost.o, con le entrate ordinarie? - Buio pesto. In <1ueste condizioni, è lecito aumentare il prczw del pane senza esigere primn. dal ~Unlstero la prese.ntaz.ione di un bilancio analitico e chiaro di tutte le spese e di tut. te le entrate? Lo spese più gravi sono: a} quella per il pn.nc ; b) quella por l'esercito e In rno..rinO:; e) quello. per la burocrnzio. civile. I conservatori {si chlomi:no anche liberaJi– aemocrn.t.ici radicali, popolo.ri , ri.nno\•ator,, riforml~ti, ~ chi più ne ha più ne metta) se In prendono col prezzo del pane. I so– clalisU ri\·oluzionari se lo. prendono con le spese militari. Nessuno -OSll affronto.re il problema della burocrazia clvl1c. Pri111n dello. guerra - dicono i cosl detti bcuc lntormo.ti - spendeva.no 000 milioni a.ll 'onno per l'runminlstrnzionc, e ci sem• brava.no troppi. Oggi siamo ai 5 milio.reti: e crescono sempre. E' posiblle che il paese continui a sostenere questo fardello? E men– tre si do1:nanda l'aumento del pre1.1..-0 del pane, è lecito lasciare spalancata questa vo. ro.gine di passività? )1enLrc crecono le spose per gl'itnpiogati, gl'lmpiegati diventano più scontenti. -Se è vero cllè spendevamo, nel 1014,9GO milioni all'anno, e spendio.mo 6 miliardi oggi, ne dovrebbe conseguire che ogni impiegato do-– vrebbe avere uno stipendio qulnt.uplo di quello del t9U e non lamentarsi, i prezzi es-. sondo su per gtù quinluplicaU. ln\"ece, sal– vo I ferrovieri, nessuna categoria. d'impi&– gatl hn visto gli sUspcndt aumento.re in quella proporzione: m-0ltilssiml hanno ottc• nulo appena il 100 %, e Il 60 % di aumento. Perciò strepitano. rounque buona parte di quol 5 miliardi-è stata assorblta dal nuovi impiegati: solo.mente neJlo ferrovie, 50 mila impieg11li più che nel 1913, dicono I solili be.no informati. ._ Ot·bcne, è lecito aumo.nto.re U prezzo del po.no senza dare, neUo stesso l(!mpo e ma..– gorl prima, n.l paese la..Blcurczza che tutti gl'lmpjegnti inuLili sa.ranno, secondo un ra,. gionovole piano regolatore, entro un dato numero di anni, rispo.rmio.U. li Governo propone pol problema della bu· rocrazio. 1a... nomina di una Commissione parlaincntare! Facciamo lo. burletta? Di stu. di non 11bbia.noopiù bisogno: cl vuole un )linlst.ero, che abbia Il coraggio di affron– tare praticamente il problema., già studiato da mille commissioni, comlncia.ndo a metr tere U ferro nella cancre.na dell'alta. b\ll'(r crazla romana. Questo il Ministero n-0n mo. stra di voler fare. E o.llora, è lecito awne.nt.a.re il prez.zo del pane ai contadini meridlona.ll, affinchè le sta.z.ioni e i treni - per prendere un esem• pio - sieno ingombri cli impiegati, che non hnnno nionte da tare? Lo difficoltà finnnzinrl.e at.tuo.11 potrebbero essere l'origine di una grande rHorma aro• minitrntiva, se il Parlo.mento non votasse 1wssw1a nuova imposta e nessun aumento del prezzo del pane, prima che il Governo a\'esse comincialo la riduzione della buro• c.raz..hL Conclusione: io, per conto mio, non vo-– terò l"aumento del preizo del pane. Voterei un o.ument.o anche maggiore, se avessi la cortc1.za che servisse a pareggiare Il bilan– cio. :-,;!onassumerò siffatto. rosponsabilità, fino a quando non avrò la certezza che a tutte le altre spese sin mC6SOun limite in• supet118ile. G. ALVE)l!NI. Il protezionismo siderurgico (Dalla seduta della Cam,n·a del 30 novembre) PRESiOE:STE - Riprendendo io svolgi– mento Oelln ,nozione dell"on. Bianchi Um– berto, la facoltà di parlare spetto all'onore• \"OleSah•emini, il quale ha prescntoto il se. guenle ordine del giorn-0: 11 Ln Camern, invitn il Go\erno: I) n non rinnovare il contrntt.o di con• cessione delle miniere di Corro go·vcmaUve nll'industrin privata; 2) n limitare la est1azionc del minerale di ferro dolio miniere governative allo. mi• sura !trettamente necessaria pcrchè le mi– niere possano essere tenute in esercizio in condizioni soddisfacenti; 3) o statizzare <1uegli impianti indu· striali che risultino necessari allo prima Ja,. vornr.i~no del minerale di rerro estratto dal. le miniere governativo; 4) ad nbolire gradatamente, entro cin– que on~!, ogni protezione dogo.nate all'io• dustrla del ferro di prima lavornzi-0ne, ri– ducendo proponionaJmente la protezione doganale concessa. alla industria del ferro di secondo ln\'orazi<>uee olle industrie mec-– caniche; 5) o. studiare, col ooncorso delle orga• nlzznzlonl operaie, In possibilità di affidare In gestione delle miniere e degli Impianti si. dtirurglci stata.li a cooperative operale 11• Le lad■strle del ferro SAL\'E~IINI - Onore,oli colleghi. per o– rientarci con sicurezza in <1ucsta materia, altrettanto import.ante quanto arruffala, dobblttmo non cadere nell'errore di conton• derc sottb un'unica ùenomlnuilonc po.ree• chie attività i.11dustrinli pro(oncJamcnte di– verso. Noi dobbinmo distinguere netto.mente: la industria mineraria, cioè l'estruione del m..i.neraJeferrOSOila siderurgia. proprio.men– te detta, cioè il trattamento. che si In del minerale di ferro e dei rou.runi di ferro per produrre il cosidetto ferro di primo. lo..voro.– zlone, lo. ghisa, l'acciaio grezzo in pani, Un. gotLi, barre, laminati semplici, occ.;, l'lndu· strio. di secondli ln.voro.zione, o metullur– giu. prop.rian1ente dett.a, che col prodotti ~f· rerti dalla siderurgia, elabora i prodotti m· duslrialmente utili, cioè proHlat.i, laminaL.i complessi, tubi, bollonl, spilli, fili, chiodi, ecc.; o tlnalment.e l'ind'ustrla meccanica, che, usando oorne materia prima i t>rodott.i pre• cedenti, costruisce macchine <>parti di mac– chine. .La contusione tra questi quattro ro.mi del• l'industria del ferro, è resa !o.elle perchè gli 9 peral formano wi'unica orguniuazione d~ resistenza, la Federazione nazionale o·pera~ metallurgie.i, e gl'industriali si seno streL~ nuche essi in un'w1ica orgoniz.zo.z.ione dl dllesu. Luoltre, tn' questi ultimi anni, si è larga• meni.o svUuppat.o U fenomeno ùell\ integra~ zionc {ru. l vari rami dell'lndubtrlo.: per cu1 tLOa stessa società parte dallo. estro.2.ione del minerale di ferro, e rflnisce con lo. ooatru• zione della macchina_ Tutta.via i di\"ersi rami sono teenicaplen· te ed economicamente distinti, o debbono essere anche politicamenta dtst.intl. L'Industria mineraria A proposito dell'industrio. mineraria, che rappresenta il primo gradino della produ– zione, !'on. Bianchi ha combattuto or oi:,ala teoria che l"ltnlia sia povera di minerale d.i ferro. )la !"opinione dell'-0n. Bidnchi si fonda su di un equivoco. Egli ha osservato che all'Italia si nltrl– buiscono circa 15.000.000 di tonnellat.e di giacimen1i im1ncdiatamente sfruttabili, che si contrappongono a 10.000.000di tonnellate di riserve u1incn1li in Europa. E se cosl foa,. se, noi 0 Sft1'\!mmoben ricchi I Ma le riserve di Europa non sono W milioni di tonnellate di minerale, bensl quaranta mUiardl. (Com. menti). Dum1ue, folte le proporzioni, è esatta la affermazione che l'ltnli.a sia povera di mJ.. nernlc. E i giacimenti, a cui ha accennato l'on. Bianchi, e che rappresentano 15 milio– ni di tonnellata. se oontinueremo a efrut• tarli neUe stesse propon.ioni, in cui furono sfrullntl durante lo. guerra, ■ara.nno esau– riti in unn dccino. di o.noi, in un paio di decenni ol massimo. Compresi questi glaclmenU plil ricchi, al– lo stato attuale delle nostre coooacenie, I calcoli più ottlml.u portano la rllerva Ita– liana a 40 milioni di tonnellate. Ma buona parte di queste riserve è preaa In calcolo per scrupolosità scientifica; molU di queaU giacimenti aon-0 margine.li, non economica.– mente slruttnblll; ad essi dovremmo ridurci soltanto In caao di esaurimento di tutte le riaof8e attuali, come si dice che l'ultimo uomo \1, 1 enle ai ridurrà al centro dello. ter– ra, quando il calore sarà sparito do. tutta la superficie, per non morire dl rred'do. (Commenti). L'on. Blnnchl osserva che ogni giorno si scoprono nuovi minernli. E il giorno, in cul errcttivumcnto si scopriranno nuovo ricchez– ze in llnlla, noi cambieremo opinione. Ma allo staio attuale delle cose, la pollllci, ..ml– nerario. ltallann deve rispondere a due preoccupazioni cont.rastanti. Da un loto è necessario tenere in eserclz.lo l'industria dc.Ua est.razione del minero.le , 1perchè non poestomo rinw1ztare nd avere in quest.o cainpo uno. maestranza, che ci tor• nisca. la materia prima nella eventualità di crisl l.nternazlono.li . roa1ra1tro lato è necessario ovltare che le nostre scarse riserve siano srruttate senza freno ed esaurite, col pericolo che 11 paese rimango. senza riserve in ca.s<> di cessata o di limitata importazione. Questa seconda preoccupazione, che ha importanza sopratutto per quella difesa nazionale, n cui possiamo spero.rodi non do– ver ricorrere, ma che dobbinmo tener pro· sente allo spirito per ogni evenienza, questa seconda preoccupaz.lone ha sptnt.o spesso nel decennio anteriore alla guerro. i compe• tenti a deplorirri che nel 190,Ilo Stato ab· bio. concesso ali' Uva di estrarre dnlle mlnle. re demaniali dell'Isola d'Elba, non più di 260 mila tonnellate all'anno, quanto ne a– veva. estrntte dol '99 o.I 'OOi, rna 460 mila tonnellate. Le proteste sono state sempre sterili, di fronte olla forza politica di questa società capitalista, cosi ricca di propaggini nella stampa, nell'oltn burocrazia e nel Parta. mento. Anzi nel 1913 l 'estra.zi <>ne era giun• ta a !>18mila tonnellate. Scoppiata la guerra, cioè presentatasi precisamente quella congiuntura, In cui la \mporti\iione del~ Cerro si vedeva cht.uee le vie di terra e rOl!epiù malagevoli le vie Oel mnrc, ne~suno protestò phl perchè le mlnlc· re dcll'lsoin d'Elba aumentassero di molto la prndu1ione, e r 'rc?è cominciasse anche

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