L'Unità - anno IX - n.28 - 8 luglio 1920

, problemi della vita italiana Direttore: GAETANO SAL VEMINI ~ Direz,orie e Ammin,straziom!: Rom11(6), Trinità dei Mo"li, 18 ~ Abbonamento ordinario annuo L. 15, semestrale L. 8, per Il Regno; A11~uo per l'estero L. 20 ~ Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 ~ Un numero stparuto ce11/.40 ~ Amm. Soc. An. Ed. • la Yoce •• Roma ,,. C. C. con ,~ posta Anno IX $ N. 28 .,, 8 Luglio 1920 SOMMARIO: Il Mla.late.roGlc•llttl (Discorso pronunciato alla Camera dei De'[.utatl 11.2 luglio 1920), G. Sa.lucmini. - Il 1loroale (del deficeoll) d' ltatla. - Per i • 1ruppl • di rinnovamento •· - Elenco del. contributori voloolarl de •L'Unità•· - •L'Unità• oon cenaurata. - 'Amminillra:ion,:. Il Ministero Giolitti (DiM,orM> P'"O••-tato alla Cam<1ra da Depu!ad a 2 l'Uf1liO1920) Le trattative di l"allan2.a Salve.mini - Le comunlcoz.ioni del Gover– no ci hapno fatto snpere ohe u uomini appar– tenenti n partili diversi si sono accordati so– pra un progrnmrrm preciso e concr~to. il qt1nlo comprende In. risoluzione dene que– stioni di maggiore urgcm:n.11,e fra <1ueste vi sono <1uelle della pofiticn estera, 11 fra cui predominano quell.& dcU'assetto adriatico 11. Mn. su questo problema Il programma u pré– ciso e ooncrcto II del Governo consiste nel proporre olla Camera lo. nomina di una Commissione porlamentare per gli affari e– steri, a cui H ~iini~tc'ro domanderà parere su quello che devo Jore. Eppur& c'è nello <1uestlone odrjatico. un dnt..odi fallo, il cui apprez:r.nni -ento non può essere rlmbalznto do.I Ministero responsabi– le od una Commissione, che potrà essere di consiglio, di controllo, di sprone, ma non può essere di responsabilità.. La. sera. del 25 aprile - è una. oomunica..– zlon~ ratta. alJa Camera dall'on. ~itti - il cavo della Delegazione jugoslava chiese ulft– clo.lmente al Governo ltnlinno ohe fossero ri– P{CSe lo trnttuti,•e pier In. soluz.ione ·del pro– blema adriatico. In seguito o. tolc richiesta ru dellbetalo il convcgrfo di P0illani..a., nel qnnle si doveva vedere definitivamente se opH sfor'lo di buona volontà do. parte nostro. .. \in c ndnnnnto a naufrago.re sugli scogli Jltll,i iutraUnbllità sln\·R, e il cui e,·entunle'"' in:rnrrC'-SO do\·evn costituire tmo. lezione so– prnttutto per noi. rhe non \'ogliamQ com– mrltcre ingiustizir contro gli slavi, mo. non lntendlruno neonchc subire lo.prepotenze de– gli slcl\·l. Le ron,·nsoitonl d1 Pallan.za era.– no nppena inizintf', che furcno dndabe per la cri!.i mini~terialc del maggio. Orbene, il nuovo mmlst~ro Intende rlpren– drre le trattative, che sono ~tote Interrotte pf'r \'Olonlà ~ostro, o intende rhwiarte a wmpo indctermlnnto! u <1uesto problf'mn il Go\Crno deve av-ere un'opinione, deve uss111Hero le proprie re• s1>onsn.b.ilitò, clc-vr 1nvocore 1>erla. sua opi– nione il co~ens.o ciil'lln Crunera, e non glo– cn,c a scaricnborile con una Commissione pnrlnmentnrc, che è ancorò In ~nte Dei, e chr il :\tlnlstero saprà bene far eleggere dal– la mnggloran1a n propria imm~ine e somi– dlinntn, e me. ripeto, non potrebbe a\·ere che unn funzione csc.lush·o.mente consuJhva, estronra nlle vere e proprie responsabilità di Governo. E il nostro hl~no di esigere che il t,o- • vemo•p:uli subito e chlnro, dovrebbe essere uculto dalla clrcostania che. non appena co– mindarono net uscire dall'indislinto del ,e– troscena le pnme linee dell'attuale combl– nnzione ministerloh~, un nostro collega, che è ben informato, l'on. Deviane, trosm.1se u un glomole di Torino una notizia, che gli • ,·enlva lln persone che pnrtecipavano a.l la,. ,·oro dello. crisi: secondo la qu1 ,1.le i l nuovo ~llnlstero 11 us1X'ttn che gll slavi si faccia.no o,·nntl, e notifichino le lo·ro richieste 11, e intnnto s.i prepone di rimo.nere sulla linea di armlstb.io . Cloe le trauoth-e Interrotte a PallttnUL, non per \"Olontà delraltra parte mn per causa nostra, sono rim·\ete a tempo tndetenninnto, cosi co,ne chiede\ ·o.no nel n1esl scorsi l gruppi nazionalisti e sonnJ– nlnn1. La tattica del rinvio Ora, signori, la paralisi dello nostra poU– tl<-a e!tera. dovuta In gran porte all'eterni– tà della <1urstione ndrintlca, ci ha imposto, dnll'n.rmislizio in poi, dieci miliardi di spese straordinarie militari, dei quali 5.050 milio– ni nello. \"cnezia Giulia., 1.600 in l\lbania, senza tenere conto delle somministrazioni in vl,•erl, :j()() milioni in Dolmaz.in, senza tener conto delle cferrnte oodute dal Com,uissa- · rioto d~li upprovvigiono.menli, di cui l'am– minlstrnzlone militO:re non rende nessw\ conto. Cred.ete voi, signori del· Governo, prolun– gando questa ~ternità., di iniiio.rre le restau– rn.zlone finanziaria. cd economica del paese? Che cosa o.spettate doJ ritordo, e chie cosa. abbiamo gu(Ldognato finora. dn.l ritardo? ).la• gori fossero state ascoltate nel gennaio 1919 le parole di Leonida Bissolo.ti! Oul discorso t..lell'on. 01 Giorgio, ieri, ho capito che si a.spetta la morte dello zio d' A– ;nedca. )la vi siete do.th la pena di in!or– man'l del reale st.ato d'animo del partito repubblicano degli tali Uniti, da.llà cui \;t,. torla sperate il miracolo? u·1nrormo.n·i, dico, w1 po· più seria.mente che non faccia. certa nostra stampa. gialla. sistematicamente men– lltrice? E vi sentite voi di giocare q1;1e1 tanto che potete ancora salvare :L.nquest'Infelice problema, su quest'ultimo. ,co.rto. elettorale oJtrui't E bndote che non è questa neanche la Vla per esl?.guire l'altro. pario del programma annunciala dal ministro dell'i.ntcrno nella circolare a.i prefetti, esigere cioè da tutti l"o:,~rnmza. della legge. Questo. osscr,·unza \'Oi non la. otterrete mn.i, fino a <1uando vorrete imporla agli wii, e mostrerete di dlSJ>ensnrne gli o.Itri: fino o. quando do!~ Oalmazia.Jl vice ammiraglio :\llllo continuerà a dirvi e O. farvi dire che In le~g,e la. tnrà lui, se non gli piacerà lo. legge nostra; fino a quando D'Annunzio po– trà continuare a trattare con voi da polen– ui a polen1.a, eso.Jtoto, eccitato da Lanta parte <lei vostri nuovi segua.cl, facendo can– tn re ui suoi arditi: • Contro lu nostra forza oc.uuua forza 'vale: Andremo contro tutti, flu'aochc al Quirinale! l..a squadra del Quaroaro, veloce più del vento, Andrà a gitta/ le bombe ani ouo•o parlamento! li generai Badoellocl ha dello: AadJamo a Albona; E aol 1ll a.bblamo detto: Andremo fino a Roma! •. :\1o. non è neces.-tnrJo easere doto.ti di spi- 11W profetico, per sentire comi Il rinvio del problema alla futurn Commissione par– la.mentore non possa essero che un rin\;O o. ~mp.lice scopo di tattica parlamentare. Tutti infatti sappiamo che à detem1inare In crisi ministeriale del maggio passato, dal– la quale, o furia di elimi11nzioni successive, ~ risultato Il\ forma:z.ione del Ministero a.t– tunle-, lavorarono tenace.mente, metodka- 111ente,quel 8ruppJ politici, cJ1e hnnao sem– pre a,·ver8ato ogni tentativo di conciliazfo. 1l\ ilnlo-sloYa; e dalle conversaz..ioni di Pal– ln.r1rn teme\·ano che risu\tasse un'accordo nccrtt.oblle; mo. non osarono provocare cou tro Il metodo delle trnttalive un voto esph• cito della Camera; fecero invece massa con tutti gli elementi, ohe per diversissimi mo– ti\ i, erano insoddislnttl dHla politica 1pte1- n.n del ministero Nittl; e giunsero alla vitto– ria, aiutati dQf!:li errori dtll'on. Nitti. li qunle, on. Nlttl, avrebbe il dovere dl chlnrirp nl Paette fino n che punto l'ataras– sin do1lln~un politlra sia sU\la. determinata. rlnlln lntrnttabilit/1 d~li slavi; fino a che punto gli !in stata consigliata da. un suo 1x-n,tero di non nflreltare In soluzione per re.nd( '~i più a lungo lndispensabil':!; e fino a che punt.1 i tento.li\ 1 di soluzione si siano o B n inrrantl contro l'o.Uone personale dei Mini– stri degli esteri, on. Tittoni e on. Scnloja,, e per gl'intrighi o per le sedizioni aperte di certi ufficio.li di Stolo :\la,gglore e di certi ammiro.gli. Ora il nuo\·o :\Jinistero deve molta parte delle sue origini a.i mnneggi nazionalisti che tutti sanno ... icilinni - ~lo che mMegg"i nazionalisti 1 Salvemini - ... E. volta o. volt.a JQcensato e minocclnto dello stampo. nn.?Jonolisto. ;e sonniniana.. Ed è fncile prevedere che non · appena sl ~nrò chiusa lo.: Camera, nss.iste– rt'lllO a unn di quelle campagne di "stampa e di incidenti, cli cui lo Stato Mo.sg1ore co– nosce pcrfeltamente i segreti, diretta nd ot– tenere un decreto <li annessione, che Caccia Il p.'\io con lo scingurntissimo .decreto di an- ntc:;sione della Ubia. ' Allorn Il Go\'erno che farà? Bisogna parlar chiaro I E' ve1u che J'on. Giolitti nella diohlnrnzi~– :1e di ,·oto, fatto. alla Camera nella seduto. <lei 22 dicembre scorso, affermò la. necessità fli cr,enre rapporti di cordiale umlelzio. con tutti i popoli ,1ctni, compreso il popolo jugo– sla,·o. in modo che sia.J)Ossil>ile ridurre le speso militari in misura più modesto. di quella. che risultava dai decret.1-leggc dl rior– dinomtnto d.ell'esercito diell'on. Nitti. E nello dichiurnzlonl del 2-\ giugno ha detto che uoc– corre i;tnb1llrc srnzn ritor(lo ro1>porti ami– chevoli èon tutti J popoll 11. ~lo. queste parole \'anno commenta.te oon l'aiuto dello situazioni pnrlnmentnri. Nel dicembre, l'onorevole Giolitti era. ancora ruotno dclrorlenta.mento o. sinistra, e fac~ rn. conC'orrcnw o.ll 'on. Nitti nel fnre l'occhio– lino tenero ai socialisti: oggi quello, che ll<èl dicembre era nppcna unn nebulo~n, si è con– gulnla \erso destra. in 111,n concrntmzione di direM borghese (/n.terru:.ioni), di cui fan~ no pnrtf' lnt~gronte nella Cnmern gli ele– menti n011, nnli!iìli e nn1iopollstolcli, e fuori Jelhi CO.mern le influenze dt·lln casta mili: tare. : O-idlin.nl - . no gli intPlll.gentl dello vita poÙ:.lr1L ltallnnn! nl\·{'mhll - Lei t.J.omnndl In parola per futto per~onnle, quando io pnrlcrò dello Sta– to ~luggiore. Presiclenle ,- Onorevole Sicillunl, non in– terrom1>n. So.h·emlni - E neanche la prcse1un del– l'on. Bonomi nel :\tinistero Glollttl, cl dà la minima. go.r"nnzin che sarà tentata quella. pclitira. n C'niha legato il proprio nome Leo– nida nl-1,,.olnLi. L,.nmicizla fraterna. non sem- 1>re si tlHr confondere collo. comunanro. del– li> i leP politlrhe. L'on. Bonoml cominciò a. ~t'.lrrnr-.1 polllicnmente dnll'on. 8issolnt1 do– po r.oporetVJ. nel febbraio 1918, ollorchè so– stenne tùln Comera ectSere utapJst.lco 11pro– gramma dello smembro.mento dell'Austria; P ~ nP ,tnccò deflnitlvnmente ne.I sennaio WW, nllorchl prese il posto di Leonida Bls– ~cl:iti nel ~linlstero Sonntno-Orla.hdo. Cl sono, è vero, nelln mngglornnzo. che s.ostlene l'ott11nle Ministero, i deputati po– polnri. I qua.Il nelle elezioni del 16 novem– bre si pi'Psenwrono o.nrhe essi n.gll elettori, soprnttutto contnrtini, col rnmo d'ulivo, eon– trnpponPn,lo In bandiera dell'internazionale biBnC"n a (IUPllo delrlntemazionale rossa. )la la polltic:a estera in gt"nerale a la politi– ca adrlnli<'a In !pecie del partito popolare itnliano. n'ln è stata moi ot\.'i.ora (Commenti, inrerrn:i•mi al centro). Cinque o.nnl or sono, nel periorlo flella nrutr:alità, olcunl di queili, rhp '-Ono oggi gli uomini phì autore\·oH del Gruppo popolnre si contentavano del vesco– rndn di TrenVJ, della cillà di Gorliln e del– lo sroglio di Pelagosa (/nterru.:ionf e com- men.ti al centro). Lo rilevo dalla collezione del Corritre à'llalia. Dopo ohe l'ltolin en– trò in guerro, sollnrono a Wl tratto dalla linea dell'lsonzo nHo bocche di Cattaro. Do· po Vlttotio Veneto fecero massa oon coloro, che domandavnno li rispetto del Patto di Londra in Dalmazia, il rlfluto del Pnllo di Londra a Fiume; il rispetto dell'a.uto-cleci– sione pier Fiume e il rifiuto dell'o.uto--decisio– ne in Do.Imo.zio.. Approssimandosi le eletio– ni, metteste lo sordino7 sulla. Dalmazia.. Ma sei mosl dopo le elezioni i vost1i oorrell.gio– nnri ,çlellrLV-enezJaGiulia. si ossociano lns.sò ai nn1.ionolistl per chiedere il Patto di Lon• dru, più Fiurne. (Interru.;ioni aL centro}. Coris - Noi u.bbi.nmo domandnto sempre la libcrt à dei p(WOh. Salvemini - E nelle operazioni strategi– che, che condussero alla Interruzione del co1wegno di Pnllanzn, se i naz-lonoll'ati dis– seminati in tutti i gruppi delln. Camera det• tera i fìn.nchcgginlori e i collegamenti, voi deste n grosso delle forze oi reparti di as– salto. Qutùe, dnnqne, !in lo. vostra. opinione sul J>roblcma odrintico non è chiaro. l\n n.l pun. to in cui siamo arrivati, voi dovreste sen– tire il bisogno d.i usch· dal (e ti vedo e gon ti vedo II ed nssttmere francamente In , 1 ostra rcs11onsnbUità. ~todigtiuni - Sloi lrescoi (Si ride). Coris - li nostro pensiero 4'.! o. flwore di tl1lle le cause delin liberlò! Sal\·emini - Ono111?volcCorls, lei è 1111 grande pròtettorr del .,1ontcnegto; mn deve litOnosccrc I prellmlnnri del Pnlto di Londra, in cui è stabilito che l'Italia non può op– porsi ~ll'unlone del )lontenegro colla Ser– bia. Si metta. d'ncconlo col Patto di Londra.. Corls - Noi rivendichiamo Il principio stiperiore delhL librrtà dei popoli; questo ab– biamo d.irhlornto nd nel gruppo popolare. Presidente - Onore,·ole Coris, domandi la parola. se n101,- pnrlnre. Il bivio della nostra politica estera ~nlvemlnl - J)obbinmo assume~ t 1 1tti l& · nost, a respopsabilil/J politica. Perchè nello <1uestione dell'Adrintlco non è in gluoco solomcnle il possesso delht Dnl– mn1.in . Se non si trnttnsse che tli questo, da– remmo tutti pro\•n, dl unn grnnde tnrnnllli– tà o volerln. "0nltnlstnre, o a rlnunzln.M, con tanta tcstordnggine. DnJ modo come rl~ solveremo Il problema dnlmnta e I problemi che \1 sono Indissolubilmente ronnessi, dl– p;ndJ!: tutta lo politlcB>estero dell'ltalln. Sostenendo la necessità dl un compro– rnc,50 n.driullco, fond(lJllento del qunle sono il ricono!Whncnto del diritto Italiano nella \"e1wda GiulltL e sulle C'ilh't di Piume e d.i z~rn, e il rlconrsclmento del diritto slnvQ in Onhnbz.ln, In nellt.rnli1.z.Hzlone dell' Adrin,. tico, e gornnzie bilaterali cli equo tratta– mento per' le mlnorn.nze sin.ve e ltalinne, so– !-:tenendo In nece...111;sltA di fore ogni sforzo ra– gionevol~ p,er slstl"t;nnre con po.elfiche tratln.– th·e dirette i rapporti italo-slavi nell'Adria,. tico, noi, che contl.nulruno il pensiero e la rcde e In volonlll di giustizio e di pace di Leonida 131Molutl, noi vogliomo ohe un com- 1 promesso, ncccttnto libero.mente da.Ile due purtl, impegni moruJmtnte le due parti a non avvelenarsi n vicenda. gli n.nlmi, lnco– raS8'lando I reciproci Irredentismi. ~oi vogliamo che l'Italia e lo. Jugosla.vta evitino In. ctimloosn follla cli esaurirsi in !f)Me nnvnll nell'Adriatico. (lnltrru:ioni). :'\oi ,·ogllnmo che le potenze cxtra.-adrlntlche non abbinno nulla da vedere in questo ma.– re ncutrnllz1..Uto, che de"e essere more e– sclus.l\·amenee ltolo-slo.vo . Noi vO<!linmoche l'Italia si distrlglù dal ginepraio, In cui l'hn posln la politica del Patto di Londra, e ocquistl libertà dJ a1..ione I

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