L'Unità - anno IX - n.16 - 15 aprile 1920

ca&ta stdPrurgi<-n. il rui pr~8upposto fon. dAmentnJc è che i ronsumatori e contri– buenti italinni tò:Ì adattino indefinitamen– te. nrll'nrvenirt• pro~imo e lontano, con eupiun, p:u.,;h-a ra,..,,-:('gnaz.ione, a forlli.re i mili11rdi da dividere. Io compenso, i deputati dell,i siderurgia italica, sono pronti a promeuc.1·c la. loro protezione anche nll'agricoltum BOrella, indissolubi– le dell'industri"· ,Ifa non spieg«no come conciliem11no lo sviluppo dell'agricoltura, con gli :1lti costi drlle materie prime e delle 111acchine thc l'agrirolturn doHeb– bc pagare alle industl'ic di Ca&1 Anso1ldo! Eoo•aoo Grn1'Tl'I. Aprire gli occhi, non strapparli! l'no dei più grondi rh•o,11...ionari dell'e– poca 1noderna che tutta lo ,jta a,·eva pas– sato nel predicare tt In buona. no,·elln deUa dist.n1tione e dtJJa. morte o, AJe,ssandro ller– zen, ,erso la fine della sua vita, dopo es– sere stat.o testimone oculare dcUe rh·oJuzio– ni <Il Frn.ucio ·e d'Ita.Uo, scrh·e-..,a aJ suo a– mioo &kunlne: ,i Che ognj uomo di buona fede domnndi a fiO slesso se e pronto, se ha dell'organlz– zaz.lone nuovu, verso lo. <runle c'incammi– nlruuo, UJl'iden chiara quanto J'idea gene– rica della proprietà collettiva e della soti– dariHà, e se conosce (sal\'o la semplice <li– stru:done) i meui per cui deve compiersi la t rnsfonnazione del vecch)o organismo? E infine, nel caso in cui per conto proprio può rjspondcre arrc,·mathrunente, si do– mandi ~e la clll6sc che per la sua. posizione è chinnlnta. a. gettarsi tu. pr.u1ia nell'azione, si lro,·t egun.ùncnte pronto. 11 La. torta e U terrore possono organizza– re w1 impero autocraUoo e stabilire una repuLblica una e .indivisibile: ma nell'ordi– ne sociale la , loJenzo. non esiste che per distruggere... Col leUore alla Pietro I Ja rl\'oluzioue sociale nou bUprebbe andare oJ di là detl'uguagl!anza pe,· /Dr.a di Baooul o deJln. gleba co1Hunist.a di Cabet. Le nuove Jormule devono n.bbrncciore e os::;imilare tuul gU elemenLl deU'ntth 1ll; presente e cli tut.le le aspirazioni umo.ne. ~on si può fa.re di queso mondo llè una Sparta. nè un con– ve.,11.o di Benedettini. Lo. rt\'Oluziooe futura del..'e c<mciliare tulli gli clementi della t,"ila 1uciale per il btnt generale. ., Le forme e.be tengono ancora gli uomini incatenat.ì, metà .P(:'rforza, metà per pro– posito deliberato, non resisteranno alla lun– ga al peso della loeica e allo sviluppo del· l'lntelligenz.a pubblica: le une sono ta.lmen– t.e fracide che basto. muoverle ool piede; le altre hanno Ja &0Jldità del cancro che ha ra– d.lei nel sangue viziat.o. A.bbat~ndo le une e le altre oon gli sleS,\i. mezzi, si rischia di uccidei:o tutto l'organismo, & si farà certa.– monte indietreggiare unn inune.nsa m.aggio– rruu.a. Coloro che soffrono di più del c8il1- cro s'innalzeranno con pJù !urorc per di– fenderlo . ..E' assai stupido, ma è tempo di contare con la stupidità come una !orza gi– gn.nl <!sea. 11 Per diventare uno strumento cieco del desti.no , un flagello o un tiranno divino, è necCBsari.ouna feUe semplice, la semplicità deJJ'lgnoranz.a, un /anatismo selvaggio e una specie d'in!anzia ,•irginale del pensie– ro. Noi non possiamo onesta.men~ prend&– re su di no1 la parte d'Ai.Lilao di Pietro I: aiccetLnndola.do\'remmo ingannare gli a.Itri e noi stessi ... .. l predJcntori oggi non sortono dal po– polo, ma dalle scuole, dai libri, dalla lette– ratura, di tra gli uomlni che hanno vis• suto nelle astrazioni. Vecchi studenti sono più lontani dnl popolo che 1 loro nemicJ più accaniti. H prete e l'aristocratico, il poli– :iotto e it mercante, it padrone e il soldato hanno con la maua più dL Leganti. diretU che que,ti uomini. E' per questo che cre– dono di poter co,nin.ciare In rh-oluzione c– conom.ico. facendo tabula ra,a, con la di– struz.ione completa di tutto il !ondo storico, senza \"edere che questo !ondo con i suoi se– dimenti e le sue zlzzanie, forma il suolo unmediato del popolo e tutta la sua ,;ta morale, tutte le sue abitudini e le sue oon– -olazlon.l. k E' più difficile lottare contro U oonser- L'U'.'ilTA vatori-.mo del popolo che contro U conser"a– tor.ismo del trono e dell'altare ... « Or il terrore non distrugge i pregiudizi più che la conquista non distrugge le na– ùonalltà. lo genero.le la paura respinge il modo d'essere esterno, le torme, rallenta il loro esercizio ma non tocca al loro oonte– nuto ... ~on è possibile liberare gli uomini nella vìt.n esteriore più di quello che lo so– no nella vita inteJ'ior-e: per quanto strano sin, J'esperjenza prova ch'è ph) facile al po– poto sopportare il fardello forzato della schhwitù, che il dono lnoplnato d'una liber– tà troppo larga. •e Qua.nt.o alle invocazioni selvaggie alla~ distruzione del presente, noi giochiamo con queste ter"rihlli parole senza caloolare se ease sono noci\'e alla causa e a coloro che le ascolta.no . 11 No, le grandi rivoluzioni non si .!.anno con lo scut.e.namcnto delle cattive passioni. 11 cristianesimo ero.. praticato dn apostoli di ,·ito.. puro, severa, e dai loro di9Cepoti, d~li asceti, d~I! uomini che digiuna,·ano, che uccl «evo.no in loro tutte le pas.sioni al– l'infuori di una. u E la predicazione deve essere rivolt.a in– diffel'entemente agli operai e ai padroni, a– gli ~rjcol1,0ri e agli uomini della città. Pre– dicare o.i nemici è una. grande opera d'a– m.ore. );101\ è colpa 101'0 se vivono fuori del– la corrente dell'nltualtà, simili a delle cam– biaH scadute del'antica morale. lo li com– piango come molo.ii , come alienati: biso– gna o.prlre e non strappar loro gh occhi al– ftnchè possa.no snlva,rsl se lo \'ogliono 11. L'economia associata Lo zucchero associato Il 1,;orricrcdella Sera del 21 !ebbra.io racconui le peripezie dello zucchero am– miuii ,tra.to d1ùJ'economiu. associata. l coJJ1u.nieati ufliciali e le assicurazio– ni giunte dalle ttutol'itù intercss..'lte ave– vano tu t.to spera re, la sett.imana scorsa, che In, grtwe crisi pt·odotta, uclht uostra provincin, dalla m.a.ocaoza di zucchero 88J'Cbbe lillJÙllleJJte cessai... Era, stato ga– r«nLito da, fonte oompete11te che lo zuc– chero .stJ:t \'il per urrh•11.1-e,non si sapeva. bene in qua.I modo, ma inBOmmi. a, Roma « si iutereSSil,·ano ,·h•a.mente,, perchè 1Ci– la.no \'ellisse al più presto rifornita., ecc. .Molte per80ne ragionevoli a,vev«no sug– gerito uu LrCllO speciale, tutto zucchero, che di. Lendinara, sede delle raffinerie, portaase " M.il "no in uua ,·olta. BOla. il quantitativo arretrato, pn.recehle mi– gliaia, di quintali. 11 t.reno speciale fu « pl'é~ i.n oonsidera.z.ione » a, Roma, ma il BOLtoeegreta.rio a.i Consumi si limitò a, far pa rLire per il momento on generale per Bol0"11!-, da, dove avrebbe studiato la, situazione e provveduto. A M.il8.llo c'ei:a la !iCDS,.zioneche lo zucchero sta.v" per a,rrh•1H•e.Tuttavia il MU..llicipio, con· una iniziativa, che sembra.va , fa.tea. di diffiden– za., decise di «ndare " prendere lo zuc– che.ro JJCI" proprio conto, e cioè per conto dell'Azienda Consorzia.le dei COU8Ullli, a.i· $Ctlia.t.a.ogni giot·no ùa. una turba. di dro– ghieri che si erano prenotati, pagando in Mùcipo. I caniii011& municipali e1-ano sul– le mosse, qu«ndo ropitò a, Mila.no da, Bo– logna, il 1,,encnde che uveva •tndiato la l'Jituazione e che tlUDWlZ.ÌÒ di a.vere stabi– lito un !:fervi.ziodi tJ'aBilOrt.O quotidiano: ott.o vagoni di zuccbe1'0 sa.reòbero giWlti ogni giorno a, M.ihUJo, in!a,llibilmeme. Si eboo la visione dei grandi magazzini col– utl, ùclJn crhri. risoltn, deUa pace socia.– le e fiuuig1iaxe assicurate; L-t Prefettu– ra dii·:imò uu COI.UUllicaLO tUUO l'OSOO. 11 1'luuici1Jio :SO:sJ>C~ i c,-amiou~, il genera.le 1·ipaJ·tì per Uologua. Bra. :,.abato grasso. Lo zucd1ru·o c1uesta volta, Ul'1·ivn,va, se.n– z"aJLl-o. Oli otto vagoni però non erano ancom ~iuut.i. E non ari-i,ru·ono neppu– J"C la domenica; e neanche il JunecU. Era. Qua1'etiima : lo zucchel'o non voleva a.rri– VUl'\.' a~--olntamcnte. Qualche carro isola– to giuugl'\'H , era.mente: ma. non si trat– wrn. che ùi pochi quint,ùi assorbiti dal cousumo privato. Jn cowpenso partirono te.legra.mmi di ~Uedtnzioue a Homa : .telegrafarono la. Prcfctturn, l'lntendcnzu, il Comune, te- legrafa1'0DO gl'indnstt·iali. :Sullo di nuo– vo ancora. lt•ri ln :PrefettW'a bn dirama– to un altro comunicato tutto nero. • :lJal– grallO le ns.i;;icurazioni uilkJnJi pen·enu. te alla l'refe11urn e ,.,se di pubblica ra– gione. gli arrh·i delJo 1,ucehero, a lli– la.no , ha.uno obUl.iitoun ulteriore ritardo, dovuto olt.re che aHn giù lamrututa de.ii – cienza, di vagoni coperti, ,,lla lentezza, con cui qut.•sti ~no inoltrali a destina– zione >l. 11 comunicato continu11 un ·ert.en – do che Je ferrO\•ie sono bf1lle intet"Ct,$8te fJ(.'1-chè i ,ug~mi ili zucchero nbbinJ10 im– w..,"(Jiato inoltt\>. Il l'oruuuc ,·i~oe uuto– ri.7..z..'\.to a \'nJersi di autocurri per inte– grare Je fcrl'O\'ie. Torniamo nll'a.utioo. Lo zu(•chcro non arrh·a :.wcorn, ma i oo- 1niv11s vu.rtir:.wuo. B qualche co.sa succe– der,>. La que.:ftiOllO S:.lCt.'tll'iICrnha u~unto a. .\liluno degli u,petti -tmgicomici. Giran– do negli uflìci ùdl'lotendcnw, della Pre– fettu1·n, dtl Cowune bi u-oru.uo funzio– nari i,emi-oopert.i da, « pratiche» tremen– de. B' l'iuctu·rn.wento dello zucclit)'O: nou c·1; du ~LugLiarc. '.fra le uwte an:ui– l'ez.w Jel <lOlJOb"llena) quc:,t.a. e una, delle .p1tl ~"O<'cutù. r,.·u tti àCCUS!UJOHoma; e pru·o nou 11 toz Lo. 11 faLI.Jisogno mensile ili Mihurn: 17.UUUlJUintali, richiede, per c.:s.sc1·c t1·i1~1.101·t,1to c n ' rug-oni gio1·u1L.• Jieri, n,:J1ti1.1uc gionli luvonttivi, .su 30. :se si ùco 1.·on to delle fcttle c(, )ma.nda.te e delle , ui-ie rcst.icciole iwv1"'' risate, de– gli incidenti, Je.JJe interruzion.i, bi u-ova i.:he occor1-e uu lllc::ie di tempo. llu tie si trasporta, non si può commwore; come si può uNU-e 1.icr un dato mese Jo zueche- 1·0 che i,rrl\a alla fine del m~ btosso? A R-Oma •i e calcolato che $ ,·agoni ba,. stemn.no. Non si è cakol«io il tempo nl-cessario a.I \liaggio, cioè otio giorni circa, per ciascunu spedizione quotidiana,. Lunt.'11 23 non erano gillllti i carri pa.r– Lit.i il 17. \'i ~ l'Ìlllpre~ione che non si tenga, COIJlO àbbaoUlllZ>.dei bisogni di Mi– lano e cbe la, insensibilit.\ burocratica. abbia, olW'Ctlll ~sa.to i limiti della tolle– ranz..'\. Lu, pu1·aJis.i delle industrie continua in– tanto. Le faLbriche di cioccola.to, biscot– ti, liquori e aJlini, e SlJC'éilllnlente le pri– me, sono anoor1t i.uattiYe e si teme deb– bano restare chi u;;e anche pel' <1 nesta set– ti.mana. Oli industriali bau.uo ,lcliberato di oorl'i&po.nderc alle mac&i.ran1,e, che la burocrazia tiene foruuamcnte inoperoee, wezz...'lgiornata. òi paga.. Le carrube assotiate Lo Ste6BO Corriere· della aera pubbl.iea, questo scambio di lettere... ufficia.li, il quale dimostra quali guai toccano &11- che alle carrube, qu«ndo cadono anch'es– se nella, oona. d'i.fluenza dell'economia. &8- BOcia.ta. Un prefetto a "" Co11"i"io agrario del Pici,un,te. - « 1n da.tà 9 dicemLre 1919 • stata. di.ratrui,ta. Ili commissari ripru'ti– tori delle varie pro\'incie italiane, u.n& circola.re n. 500, di p1-otocollo n. 178.700, del Sottosegretario agli approv,;giona.– menti, in cui si tomunka come il llini– stero del.la go..rra a IJbia messo a dispo– sizione <lei Sottosegretario circa. 100.000 quintali di t·nrrube depos;iwte in Sicilia.. La caJ·rube sono ccdiùili in blocco e cioè merce alln dnfusn, sia buona sin iwruia,. ta, a, L. 50 il quintnle. da rilirar1ò:i n spe– se e curo dei c.-essionnri dai magazzini Kiciliani da indicarsi a suo tempo dolla Direzione del tommissariat-0 di Palermo. I soli Eenti (Comuru, consoni. <.·oopcra.– tiYe), pof'.-~>Dofur donurndn di ac.-qvi1,;to. Il Sottoscgret.1rio riunirà le domande e ripa.rtin\ ln esistenza !l'a i richiedenti. L'ente f1cquh:ito1-edorr1\ a:ntioiparc il pa– grunento con vnglio, banca.rio n, f.aNOl'C dcl Kotto:-:cgrctarinto. In seguito l'ente sàrà av,·~110 dnlln. Direzione- del commissa– riato di l'alermo dO\·e dt•bb{l mandm-e un inrru·ic"to o ritirare le carrube. Il Sot– tosegretaMrito. in ,ista del numero ad– dirittura, t.rns<·urabile rlellc richieste per– \"CJrnt~ cd in <·onsidernz.ione ebc la, merce già anl!'iatu per la, lungn giacco1,..'1nei ma.gnzzini continuel'ebbe. a, subii-e ruag– gio1·i e più grari ararie, interessa i pre– fetti aOlnchè diano a quanto sopra la massima, pubhlicità. informandone diret– tamente gJi enti agrari, ece. ». l JI o Bianco Il Conii.;1<,agrario al Prtfrtto. - ccLa gia.cenz.n ùi inirenti partite di fa.ve e di ca.r11Jbe in ~kilitt ci f't•a nota dn tPmpo e la. Coopen1th·a. agricola di <Juesto cit– uì.. facend~; prowotrice di un acquisto colletth-o, a,·ern impegnato 300 quintali di taJi mungimi JK•l l,(>~tiame, che sareb• bero ~t.ati ,·erarnente pt'On·idenzinJi da.– la la pt.·nurin di fo1·uggio neJln nostra, provinda. l>a mc~i che t..1le prnth ~ st.nta i.nizintn. :1nco1·n oggi non è con– clusa por l'o~rruzioni~mo dc·lln hurocra– zia. ln qualr (·erttunf'nte pmtrtu1·ù anco• ra, le (•~ l:.11110 a lnn~o t'h(" 1tli nllevn– tori nostri finiranno ,·ol riilut.nf \J un pro– dotto rbe ~iun~er.1 loro qonndo ~à il nuovo rarnllro di for:1~g-io lo rend("r,, me– no JU'<'('"-..-..ario. f'i sin lecito inoltre fn.r 0St-e1·,·111'\' (•be lo ~nrnhimento dei dC"posi– ti ing<'nti (li <:nrn1he ~nrl\ impos~bilc se non si a, r,, un '1t11d<'Ju,S('1·io110hlnmento di poter re~olnrrn(l-nte ritirnre In m<-rre. Ed in merito nl 111•( 1 Z1.0 non si1reh~ fuo– ri luO!.."O fnr 1u"(l~nte nl Minist.N·o rhe difJkile, ~ acquiPtnre in Sidlin r:we e car– rnhe annin1e n 50 lire per <1nintale per portarle in Alta It,1lia e quh-i ri\'ender• ]e ad un )ll'('Z1.() t:he 1100 ~ar:, r("rt!lmc:-nte molto lontano dn quello al quale lo Sta– to requisis,·r il fr11111("11to huonD per l'nli– mentnzionC' unrnnn ,>. Fi.u che tiut:~te :-.te~ co~. :l miglinin, di rnsi. Je 1·nrno11tnno i <.'()mrnerrianti, J.1. burocrazin i,i difende col dire che trnt• t.1si di° 8fof!hi di ~J"H.'<·nlatori delusi. Ora.– ma.i però aul'l1e gli Enti pubbliei aono ar: cistufi d,•Hc nrnl(•fo.t t<' di una burocmz.ia. che da. 1111 lnto ln'-cia marcire IC' drrrate nei magazzini e non ris1l0nde a tempo ai y0Jonte1-osi aequisitori, e poi mando in git'O il li~.,00' numero di protocollo per prepararsi un alibi in una, pl'etesa mala. ,olontù <lell'nA"ri<:olturn nel fruire delle splendide occasioni offerte dal Go<erno. SOOIETA'N. ED. ''LA. VOOE,. :lsella <..:olloziono • Scuoli. o Vita• diretta dal prof. G. Lombardo-Radico sono usciti i seguenti Volum&tti: 20. O. Preziollnl - Paradossi edncati vi. 21. E. Codlgnola - Por la libertà o dignità della scuola- 2'.!. O. Ferretti - Il numero e i fanciulli. 23. A Panzlnl - Il libro di lettnm per la scuoh~ popolare 2-1. M. Maresca - Ln pedagogia sta da. se l 25. G. Lombar,do-Radlce - Clericali e mas– soni rti fronte al problema della scuoln. 26. G. C. Pico - Confidenze. ~i- G. Ferretti - L'alfabeto e i faocinlli. 28-29. M. Maresca - La/Lezione 30. A. Colombo - Come on maestro vede la acnoln. [iasm 1111■ L Z • lilli nlllli 1 1111!1 L Il La relaziono sul problom" della. senola che il prof. G. Lombardo-Radice terr:.\ al Co1tgrea,o per il Ri1111ot:amento Ntuiontt~ è stata raccolta nel volumetto N. 25 di • Seno• la Vita • col titolo : Olerieali e massoni difronte alproblema della seno la Lire 2 Ristampe: G. Salvenniai . Mazzini L. &. - S. Slataper - Il mio Carro • 5. - P. Jalaer - Con me o con gli alpini• 5. - NOVITÀ FAUSTO ANDREANI LEGISLAZIONE SOCIALE con pref. di O. SALYE)U!<I --i Llre,&i>-- Dirigne touiuioai e 11gli, ,Il, Bo<. h Ediiri""LI IOCI ,, l , 'l'rlnità tlel Monti - Roma, G · EGISTO ÙSAGU, Gerente Tetpon,abilt t.ab . Tip. R Garronl - Roma ,..

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