L'Unità - anno VIII - n.17 - 26 aprile 1919

stcnza, di un credo assolato, che impegni tutta. la coscienza degli aderenti. come avviene dei partiti: ma si può fondare solumente ncll"adcsione ud una dcterini– natn azioue prntica. fuori della quale ogni aderente conserva piena libcrt:\ d'nz.ionc; 5.• Per nltro, l'insieme dello riforme argenti, su cui gli aderenti sentono cli essere giunti a ideo suOìcientcmento de– finite, costituisce nn progrn.m 1 ma. che in– vesto gruppi assai , 1 ast.i o complessi di problemi, 11., risolvere i quali occorrereb– bero parecchi anni di lavoro: non si può, quindi, po.rlaro cli unn di quello associa– zioni estomporunoe, cho si costituiscono per la propaganda di una sola riforma, per es. per la proporzionale. G. 0 Inoltre, la nuo,la organizznziono pnr non font1nndoRi su un vero e pro1>rio gimbolo di fede assoluto, come aYviene nei partiLi, denl esigere uau, rigida <lisci• plinn.: Pimpegno, cho il socio nssnme, Yulc solamente per una determinata azione pra• ticu, ma l'impegno de,•o esser preso sul serio e coqcicnziosamcntc rispettato. Date queste premesse, il convegno non poteva non concb,jnclcro che almeno per ora ò proferibilo concopiro In. orgnni1.· znziono come • Lega ,., anzi che come « Pn,rtito >. Lego. ò termino meno am– bizioso. Lega corrisponde meglio nl fatto cbo se esistono gi:\ oggi, 110110spirito di mollissimi fra noi, quasi tntti gli elo– menti, da cui nasce il pnrtito: volontà cli aziono, impulso nlP nssocinzione o al proselitismo, concordia su on \"3.Stissimo pro~rammn. d'azione immediata, bisogno di disciplina, sfidnciu. in ogni nitro par• ti.to , - non esisto uno. perfetta eornuniono di orient:1menti intellcttnoli e sentimcn• tali. Finalmente nnn Lego. pub scmpro tra· sformarsi in Partito, mentre on Partito pub sola.mente o vh~oro io eterno o fallire: la Lega. non impedisco nessuno sviluppo futuro, eompre~o qnello in Pnrtito, men• tre il Partito escludo ogni nitro ,wilup• JlO. In questo momento, troppi fra i no– stri gio,·ani migliori sono trattenuti sotto Jo armi, non hanno potuto intervenire al con~egno, non hnn110 potuto neanche partecipare liberamente alle tliscassiooi sol giorualo. E non n.vontlo so questo ponto la. pieno. sicurezza di interpretare la loro volont:,, qu:llorn. si fos~o costituito un ,·ero e proprio rurtito, il conYegno ei -è limituto ad unu Lega. [fa Yotato, insomma, nna 81)0(.'ÌCdi sospousin1 1 in attesa che J11, smobilitazione copscnta in on nitro eonvegno una deliberazione de– finiti vn. tio~pi,,osh-a, <lei resto, cho non impedisce ncssnn lavoro attuale di pro– pugo.ndu. e di org-aniuaziono n. chiunque voglia. Jo.vornro sul scrio e non perdere tempo in questioni, lo (1unH sono; iu vo– rit.A, pi11 di pnrolo elle di sostanza. E lo stesso ri,:(mtrdo per la volontà degli nssonti consigliò n, sospendere ogni deliberazione snl problema so i sori della Legn potessero o no faro parte di altri po,rliti. Ln. 1noposta,, <licin.mo cosl, iutrnnsi• gente, che anebbe escluso dalla Lego chiunque 1100 volesse ubbn11do11are ogni altra. ori:anizzaziono politica, fu soste• nut:t. dal Lombardo-Rndice, come conso-, gnenzn logiea della. squnliflca, che il con• vegao a,~evn. fatto dei vecchi partiti, o del fatto cho la Lega si può considcraro come un partito in formll.Zione, come il oneleo ,::enerntoro tli nn nuoYo partito, rome lo stnto mngRiorc di m1~\ organiz• zozioue, che ba bi.::o~no solamente di in• qundrnrc un certo numero di nuovi ade• ronli per tr:lSformnrsi senz':1ltro in pnr– tito. Lu propostn, ehe consentivn la ap– pnrtencnza dei sot•i della Lega ad altre organi1.znzioni politiche, sostenuta stro- 11m1ruento dol n,_\lojn. si foodln·n sulla ncees..::iti\ cli non mettere un certo numero di soei nella penosa situazione di abban– donnro In Lej?n per rimanere nel loro \"CCChiopartito, oppure di rinunziare nlla propairnndo. che possono fare delle ideo della Lega ne.ili attuali partiti. J, stesso fatto che si diseutol'a a lnogo. senza trovare uaa solnziono che L'UNITA conciliusse i contrnsti, dimostrnxa cbequa.– lnnque deliberazione immediata avrebbe forzato uno. situazione psieologica, che non era ancora matnra. li problema. non era stato mai diseusso cx profeaso nean– che sul giornale, e In. ~rn,-it:\ so no era ri,·elatn proprio nclln discussione a ,-occ. Risoh·er<', in queste condizioni, a som• plico nrnj!gioranza. il problema, era. ,~e– nir mono nl rispetto ,·orso gli assenti, che non n,·reUUero compreso nè i moti, 7 i dolln. trnnsigrnzn, nè quelli clclln. intran– sigenza. E i più, che pur erano intrnnsi• genti, sentirono il do\·ere di rinviare al– l'altro convegno lo dolibcrnzionc defiui• tivn. lasciundo frattanto elio o~ni socio, che sia iscritto in altre organizzazioni politiche, risolva. personulrneoto il pro– prio caso di coscienza. Anche in questo c.nmpo, l'aziono reale dei soci darà nei prossimi mesi ~li clementi di una. soJu.– ziouo: la <1uale non potrà essere interpre• tata corne la sorpresa lii no tonYcgno o il colpo di stato cli una mnggioranza. Risoluti o rinviati qucsli problemi, si convenne tli nnldaro a. una Commissione di tro Fiduciari il compito di nomiunro i componenti ,lei Uousiglio centrale della Logn, che funzioncr:\ fino ol prossimo convegno, del qnnlo si ò intesi che avr:\ luogo non nppenn In smobilitnziouo sia compiutn. I Fiduciari hnnno fncolt,\ di comporre il Consiglio, con calma, sce· gliendo gli uomini piil ndatti. li co1n•egno volle evitare anche il pc· ricolo di norme fòìtntutarie irnpro,~isnte prima che Ja. espcri<'nza incli<'hi la migliore via. Si limitò, quindi, a deliberare: • 1. La Lega snr.\ retta provvisoria. e mente, fino nl prossimo Convegno, da. e un Consiglio <>entrale, cito n,•ri\ un Co– e mitnto csccuti,·o di rrc persone, resi– « denti 1101lastessa eitU. • 2. li Coru;iglio centrnto avrà un « Scgretnrio stipondinto, scelto dnl Co– • mitnto osccuti,·o n, voti unnnimi. 4' 3. L soci · cl ella Lcgn. pnghcrnnno e a.I Consiglio centrulo nno. quota n.nnua • proporzionntn. ulla propria agiatezza, « mn di alulcno 12 lire. « 4. Qnnnclo in una eiltà vi sono e più lli cinque soci, questi hnhno facol• « ti\. di costituire un grnppo. J soci iso– • lati pos~ono nderiro nl Consiglio cen• t trnlo o nd nu gruppo locale. • O. li C.onsil,{lio centro.lo compilerà • il regolamento provvisorio <lella Legu, • che clurcr1\ Ono nl prosgirno conve~no >. }}dora ul hn oro! La Lega tanto vnrr:\ quanto riescir,, n fnrla Ynlcre In. propn,.. gnncla dei suoi soci, spcciulrnento de\ più giowrni. 11 UK1-rÀ. La Commissione dei Fiduciari formata cla Fausto Au.drcani, Augusto /Tcn11ct e Gaetano 1 '>alvcmiui, riunita il 21 aprile, lw deliberato di costit"ire il Cousialio Ceutrale della Lega cou.. un con• siglicra per ciasC1tH<1 ,,.caiou.c, salco che per il fJO:io e, qua/ore,. Roma non sia scella. coma sede, anche per quella re,. gfone, 1tcl CHi capoluogo risiederà il Comitato esrcHtico. Qursta clicersità di, trattamcuto è resa. 11eccssaria dal fatto cJio i componcHti il Comitato esecutit-o dcb· botto essere frc, residcuU 11ella ,tessa città; e se si dcl,bcrassa cli slabilit"e la Belle de.I Comitato fuori di Roma, sarebbe sempre opporlttno nvcrc in Roma uon 1m solocou.si – glie,·c, ma 1t" gruppo di almcuo tra cou• siglicd, a cui il Comitoto cseculiiio po– trebbe (irlcga,-o olc1me delle si,c f1wzioni e &JJ"tinlutcnLequella della proJ>aamula e dell'a3iotic politica. 11clla capitale. Si &labiUsce d, distribufre i C-Onsiglieri ceutrali ,icl modo· seg1tettle: 1. Pieuaon/e 2. J,i9uria 3. Lombardia 4. Veueto 5. Trttili,io 6. Veuc:ia Gfolia 7. Emilia 8. Ma,·che 9. Toscana 10. U,nb,-ia 11. I,azio 12. Abn,=.:i 13. Ca1i1pau.ia - Molise 14. Basilicata 15. P.11ylio 16. Calobria Gl' incidenti Alla vigilia dei recenti incidenti di Milano, un arnico, che è ottimo osservatore, ci scriveva: <.i: Milano non presenta esteriormente nulla di notc,•ole: rua un gran fermento cova. « I socialisti ufficiali si.agitano e lavorano: a che, forse non sanno neppure es3i: soffiano sul fuoco, valendosi di tutte le stanchene, gli appetiti e le deluc.ionidi questo momento. Al– cuni dei capi cercano di dare macchina indie• tro, ma col solito sistema di dire e disdire che crea la confusione, e con la confusione, il con• fuso istinto del combiammlo. Altri incitano apertamente alla rivolta, con una propaganda instancaLile, minuta, nelle fabbriche e nella campagna, E gli a/In' hanno probabilità di im• porsi agli alcuni: i quali alcuni pensano, rorse, che o la rivolta non riesce, e torniamo indietro di qualche anno; o rie3Ce,cd essi saranno im· mediamente sopra(fa.tti dai più violenti. e I conservatori intelligenti e qualche grande industriale, fiutando il vento infido, cercano di stornare la burrasca o col programma wilso-– niano o con le concessioni agli operai: ma è opera slegata, frammentaria, ta.l v1.>ltafatta senza convinzione. • Mussolini si agita, org;mizza, e si vale della sua influenza personale, che sarà però la sua rovina, perchè sull'infiuenza personale si costruisce come su la ~abbia. Ed è poi trop-– po screditato per i suoi atteggiamenti eccessivi. e Dei radicali è meglio n, n parlare. e Gli inter,·entisti estremi (repubblicani, ri– formisti, sindacalisti), cercano di lavor.tre an– che qui, per impedire che la vittoria (ottenuta rncrcè la fodc di tanti che credevano e ere• dono nella guerra rivc,Juzionaria) sia sfruttata dai fanatici o delinquenti delle due estreme fazioni. Ma hanno la intrinseca debolezza del,le posi7.ioni medie, quando tutto tende a polariz. zarsi verso gli estremi. e L'azione del Governo ml pare si possa compendiare in una partila: apatia buddistica. O è sicuro di potersi dffenderc, e dcSidcra che il bubbone scoppi per poterlo recidere d'un colpo? t lo ritengo che a qualche atto violento si arriverà. E non nascondo che sono assai per– plesso. <.i: Che trionfi il m,1s-.imalismo (che sarebbe in ogni modo assai diverso dal bolscevismo, pen..hè l' italia non è la Russia) non credo. Credo che la borghesia possa ancora contare sull'esercitò. Che si continui così, con o seni.a ri\'olta, francamente non mi capacita. « Perciò occorrerebbe un programma, un par• tito, un gruppo, che potesse e sapesse pren• dere la direzione del movimento per difenderlo contro la reazione e contro il disordine o l'ar– bitrio. Si è ancora in tempo? For;,e la risposta non è lontana. «Diuncosì urgente problema anche gli uni• tari dovrebbero occupc1rsl.Non è un problema astratto, è un problema concreto, di attuaz:o– nc forse immed.ata. e; La b ;rocrazia, le que11tioninazionali, la scuola etc., va.:;ti,magnifici campi di azione: ma in questo momento credo che il problema più urgente e gra,·e sia riassunto, per un galan– tuomo, nella domanda: che cosa farò, ~e scop• piassc la rh·olta? Così come nel 1914 il pro– blema più urgente era: che cosa farò, se scop– pia la guerra? e Sono domande terribili per chi sente che deve confonnare la sua azione ai propri con• vincimenti. e Sono domande, a cui temo che molti di noi che abbiamo ,•i55uta la guerra, non saprem• mo rispondere se non con uno s. atto impul– sivo, generoso, ma inutile, pcrchè non pog• giante ~u alcuna realtà di concezione e di ri– ,oluzione. E un problema grave forse più che non l'intervento nel 1915. e Questo, ad ogni modo, è sicuro : 99 17. Sicilia Orientale 18. Sicilia Occi<leulnle 19. Scmle911a. Non appena sia formalo .;/ Com.ilat• esecu..ti1Jo e sia nominata la mogyio,·anza clei Consiglieri cen.. trali, la Conrn~;ssio>Ul dei fiditeiart si sciogfie,·à., lascimulo al Co11si9lio Centrale, così costituito, 1·i com– pito di completarsi'. pe,· coo11tazione. di Milano « 1.° Che un mutamento sociale e morale è inc,·itabile, nel senso : a) di una maggiore partecipazione delle classi inferiori alla direzione della produzione ed ai vantaggi relativi ; 6) di una limitazione (via via maggiore) della proprietà privata; e) di una più diretta e larga partecipa• zione del popolo alla cosa pubblica. « 2.° Che tale mutamento darà origine a· crisi violente (pur non giunge 1do agli ec– cessi russi, di cui del resto non conosciamo la misura), ove non sia diretto da uomini disintercs:,,ati e capaci, e ove le classi diri• genti si ostinino a trastull irsi (1) con le gi.– ranzie strategiche, i sopra-profitti e la siderurgia. • 3.0 Che il Governo è incapace di domi– nare la situazione. .: 4.° Che gli attuali capi socialisti sono o disorientati (e dànno inutilmente macchina indietro) o camorristi: e la camorra - socia. lista o no - prevarrà anche nel periodo di transizione, se ,non s.uà. combauut.1 prima e durante. «.5.'Cheoccorrono uomini nuovi e capaci: ma stretti non soltanto da una consuetudine di studio•· I tumulti avvenuti a Milano e gli scioperi di protesta, che ne sono seguiti nei giorni scorsi, sono \'enuti a conformare le osserva– zioni del nostro amico. Un movimento rivo– luzionario, a tipo più o meno ma~imalista, non può riu~cire in Italia. L'organo centrale del mov mento rivoluzionario, il faro a cui i fedeli guardavano con fcrvo1e religioso, l'A .. vanti, ha potuto essere sacchegfl,tto brutal– men·e sen...ache scoppiatse immediata, spon– tanea, irrefrenabile, la ri oluzio11e. Se i condottieri del Partito Socialista Uf– ficiale non avessero perduto ogni :-.enti• mento della realtà nell'aspettazione del mii• lennio, dovrebbero imparare assai da questo esperimento. Ma probabilmente continueranno ad 3.Spcttarc il millennio, provocando ora qua ora là incidenti incomposti, e facendo sempre più il gioco dei peggiori elcmcati della bor– ghesia c della burocrazia Tutt'al più, o terranno Il ritorno al governo dell'un. Giolitti! Di fronte a questa prossima probabile vt~ ccnda di vlolen,:e e di esasperazioni, che cosa. può fare la nostra Lega ? Una organi1.za1.ionenascente non può fare miracoli. Sarebbe leggere1.1.apretenderli, ,liso• nest ·l prometterli. Ma il sentimento dei Umiti, che vogliamo stano provvisori, delle nostre forze, non ci dà il diritto di rimanere con le mani in mano. Ogni uomo è una for,.. "l: i movimenti collettivi risultano dal concorso delle f >rzc e delle resisten1.e Individuali. E a. ognuno di noi il Con.vegno di Firenze ha as– segnato un co npito preciso, in questo mo– mento di generale inquietudine: compito di consiglio fraterno verso gli operai e i conta•. dini c,mtro le sJgfi;e,lionl rivoluzionarie, e di critica netta e lntran.s gente contro le in• sipienze e i delitu dei gru ,pi di governo e la insincc:ità. di tutti i vecchi partiti. Quel che succederebbe anche fra noi La JJiduoraciòne dei dùilli dtl popolo lavo– ratore e 1Jr11llal• emanata dalla Repubblica dei Soviety stabilisce: « Tutte le foreste, le miniere e le acque di notevole importania., tutti gli oggetti animati e Inanimati, tutte le a1.icnde agricole sono dichillrate proprtetà. na. :donale •· Ora in unQ dei 'lie urilli di Al. Gorl, s Ila grande riU0/11:iont , , Russia - che l'Avanti/ ha pubblicato per mostrare come il grande scrittore, superate le prevenr.loni indi• l'idua.listichc da letterato, dbbia ritrovata la.

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