L'Unità - anno VII - n.29 - 20 luglio 1918

• ,.. PROBLEMI DELLA VITA ITALIANA • Direttori' ANTONIO DI! vrn DE MARCO e GAETA~O SALVEMINI Dila_. • Aeefolltmtiooe I Roma. 'ria· Adda, •• - Alillonamento ordinario annuo Urc 5 per il Remo, pc, l'atele U. JO ~to sostenitore annuo Urc: 20; semestrale: Lire IO! uo aumc:ro Cc:ntaimi JO ' Si pùòlic;a ii° ulaato a ROMA - Ccmto c:ottc:nte c:oa la posta ..,. Anno VII N. 29 20 Luglio l 9 l 8 SOMMARIO <.li operazioni militari nei paesi slavi del sud, ac– LA VECCHIA E LA NUOVA P<DLJTICA ·· l'Unità. - LA QUADRATURA f\.EL CIRCOLO • l'Unità. LE SCUOLE RURALI • Gjna Lombroso - l;U. - DIRETTORI GENERA.LI, SEGRETARI GE– NERALI E MINISTRI - Fra~ccsco De Gaetano. - LA RIFORMA DEL.t.,A SCUOLA NORMALE collo amichevolmente dalle popolazioni locali, e combinato con movimenti ri.voLuzionari in Boemia. . Un insegnante:. - AL SALVATAGGIO DELL'AUSTRIA - g. s La "vùùme 1ùtretta ,, .:. Per la legge sugli infortuni agricoli" ~ Co11;e .Le flotte dell'lnghilt~rra, deJ!a Francia, dell'J., talia avrebbero aV11toil dominio assoluto dell'A· d~t.icq; la Se1'bia e il .Montll_ne•gro,fin·o all'au– 11 -motto della burocrazia. La vecchia e la sz· scrive ta stori·a )unno del 1915, i~tercettava)10 l'AusITTa dall'Al- politica 1,ania, e rende.vano _facilissimo uno sbarco degli Blleati sulle coste albanesi; Invece di assalire fron– talmente _le coste dalmate, impresa sempre arri– schiatissima, questo contingente rl,itruippe alleaJe, sba1-cato in A~bania, avrebbe potuto andare ad aiutare i Serbi e i Montenegi"ini, ·quando erano " Adc:sso bisogna fomcl'ttare le diffi• penetrati nel cuore della Bosnia, mi:ntl'C lo. Russia denze dell'Italia contro. gli slavi ,.. minQ.!!ciava l'Ungheria. Commendatore CAVALLINI. pJ~hè l'Austria potesse evitare q·uesto pericolo ì Le previsioni austriache, Negli anni, che 11recedettero lo scq:>pio della gue~ra europea, a cui era. p,revedi'bile che non ----., · · mortale,\•bisognava impedire ogni coordinazione Al\che l'autore di un alh-o opuscolo, uscito nello stesso tempo col titolo La nostra lotta, face;va una' fra gli sforzi militari dell'Italia e quelli detla Ser– bia e del Montenegro; l~isogna,va fare dell'Italia ipotesi analoga: l'Italia avrc.bhe cercato di 'provo• lA nemica, della unificazione nazionale d~gli Slavi care disordini a Vienna, a Budaput. m Boemia; a:vrebbe potuto ri!Ilanere estranea l'Italia, i tecnici e'bb. 1 t 11 t dei Seribi e dei Ùontenegii- Ciel Sud; bisognava costringere gli Slavi ~el snd l austnac, discutevano con molta cura. quale sa- sar e ~ a a a ea a 1 ~ S ·. , 5 . à a raccoglie,rs 1 intorno a C:asAid'Austria m ul}a , _ rclJbe stato il i:/ianù d1 operaz10n1 politiche e m1- n,; av,chue f:J4to~,u~•{... ::.i<, .l)a_:__ell_è~~~- -,'·1t"'~ ~ com,,rretma-d1ill =-etti~·ì'TiaTfa mi'n~k---- - ~ ~sto 1"0'(iOSHlr1.J ... 01un1 uti-tr.., ,_, /1.U"""~ ,, e, . lttritai_dell'!~~~ 1 a la_.~u_ei:l>!l _fà__:~~ e.: 1:-u--;.i~,-J;Jbrài~ie ·~hlitaire . Chap.;leit--èr-""'..ili rho.amste a cl anno de~ loro possesso na- s 11,. • -~,.__ - z!onale; bisognava disorientare gli czechi, facendo L'autore, per es., di un dpuscolo ufficioso, uscito· C.ie, 1909• pag. 136 e seg ). dell'Italia la nazione campione della lotta contro sulla fin.e del 1007 col titolo ll peri.cQlo iÌaliano, I<, slavismo. Solo a questo patto l'Italia avrebbe riteneva assai- difficile che l'esercito ila,liano sce- Era possibile uno sbarco in D~mazia ?· dovuto rinunziare ad ogni iniziativa militare e . gliesse come direzione di attacco quella di Lu- Alla.loro volt.a., i tecnici italiani, -studiruvano le politica al di là dèll'Ach·i!ltico; avrebbe dovuto, I.liana. « Un esercito di cinque o seicento ·mila difficoltà che si CJlppongonoalle operazioni mili· concentra1'e le sue forze sulla diretti-va di Lu· « uomini non può ~sere nutrito n.ella -regione dei, tari di ahi voglia assalirç dai mare, dalla Dalma- biana, col programma di ottenere col massimo . « Car.avanchi: non -potebbe vivere nel paese. Po- zia, ciCJlè in un paese dove « ]'arie- trova vincoli• in- sforzo il. minimo resultato. L'Austria si sarebbe « tre'bl>e vive:re sulle retrovie? - · Si esporrebbe• ,, suiperabili ne!la esecuzw·ne delle marce, che sono messa nella difensiva sul Carso, finchè non si « a gravi rischi: le comunicazio"(li sono rare, e « o'lfuligate a talune iliretti ve; incont.ra ostacoli fosse Juberata su t.utre le altre froP,liete; e intanto « dalla Carinzia e dal Tirolo sare.bbe possiibile " nellp. configurazione del suolo, che richiede uno l'Italia a,vrebbe. consumato a fuoco lento il fiore " minacciare le linee di comunicazione nel Ve· « speciale equipaggiamento per le ~ruplpe; deve . delle sue forze. « neto. Anche dal punto di vista tattico, le d.iffì- " vincere- le aspre insidie, che emanano dalla La campagna dalmatomane e slavofoba fatta • coltà di una marcia su Gratz non sarEJb!be.roml- « tena e dagli rubitanti; pel'icolose le une alla dai giornali giolittiani. clericali e nazionalisti nel-. ,, oori: selparazione delle strade, diHìcoltà di salute con gli squilibri frequenti del clima, la !-'autunno del 1914 e né!l'inverno del 1915, ser,vi « mantenere le comunicazioni, scarse probà.bilità « imlpul'ità delle acque, Ja forte irl"adiazione IOO· appunto a da.re all'Austria quel che essa. cerca'Va: « di urto in massa conforme un piano di opeta- « lare e la mala-ria; fatali _lealtre 11er le sorprese, la lotta fra l'Italia e gli Slavi del sud. La con;ven· « zioni, trasmissione lenta degli ordini "· La si- « gli agguati, le operazioni sulle fragili e faticose zione di \Londra coronò l'opera. L'Austria - di-• tuazione awebbe cominciato a rendersi _delicata " Tetrovie· deve ftonteggiare infine i colpi rapidi, ceva Na1>oleone - quando è 1:idotta agli estremi, per l'esereito italiano fin dalla linea del B1•enta, « decisivi' ed audaci, che si possono vfura.re i'n cava dal sacco un mirncolo, e si salva. Il mi1·a– avendo esso un, fianco minacciato e le retrovie in « queste circostanze sdpra un nemico malcauto e cÒlo de.ll 'Austria fu nel 1-914 la Dalmazia italiana. p~ricolo. Date siffatte dif.ficoltà enotmi di una· ., male ap 1)aTecchiato "· qarà, forse, per sempre impossi:bile sceverare, offensiva su Lubiana e Gratz, l'autore dell'opu- E. concJ1iudevano che un corpo di spedizione, fra i Tesponsabili di questa nostra inàudita follìa, scolo riteneva iproba,bile che, l'Italia adottasse un I.destinato a sliarcare in Dalmazia, quand'anche chi agì. per perfidia, chi per fanatismo di od.ii mu– altro piano: Dimostrazioni eneraiche contro le a,,esse a,vuto il dominio del mare, e avessse potuto nicipali, chi per mteressi capitalistici prilvi di Alpi, ricercando ,la decis-ione della auerra nei ter- impadronirsi delle coste, e avesse disposto di patria, chi pe,r retorica leggerona. e ignorante, ritorii meridionali della Monarchia austro.unaari- th.1ppe suU:ìcienti per penell;are nell'inteil'no e col- chi perchè f}Ì'arimasto urenato_ ai tempi lli_Di_srae!i ca. Ma un'azione di questo genere non avi,ebbe 'PO- mare i grandi vuoti 1Yrodotti dal clima, dalle e di Bismarck, se non add,ritt\.ira a quelli d1 Met- 1,uto riuscire, « -se la situazione politica della mo" aSl)(ll'ità della ·zonà c,wsica e _della rea:iione del· te.rnich, e mal calcolando !e forze in mo~imento, ,, narchia e l'unità. dell'eserclto non fossero messe \\'avversario, non per questo avreJJbe potuto COI)· s'illuse di poter sostituire nella politica balcanica « in. d11l!)blo,perchè l'esercito- au'striaco aN.rjlbbe !siderare sicura la pai•tita. salvo che non fosse un imperialismo italiano ali-e ambizioni dell'Au· « sempre ,potuto forzare il nemico a una lotta de· stato prima•« asssicurato all'impresa un largo e. sti·ia. Ma quali che sieno state le· correnti di idee cisiva neila pianura .veneta ». ' « sicuro suffragio delle pd1>olazioni del retroter- e pi non idee, cJ1econtribuirono a crear l'errore, ,; Dunque· - conchiudeva.· lo scrittore - l'Italia « ra » (ILLYR1cus, U11a se,·ie di manovre combi- un fatto è siCUJ'o: che conseguenza del progt>am · « deve far precedere "il suo attacco da tln lavoro nate austro-unaariche nel!' Adriatico, n·elJa ,1 -Ri- ma dalmatomane e slavofobo imposto alla nostra « preparatorio di agita:ione in Bosnia Erzeaovina vista marittima », marzo 1908, p. -1-86, 501). guerra, fu il p•iano miiitare della offensi•ra sul « e da violente-agitazioni politiche nell'interno del- , Carso: fu cìoè la gnerra di logoramento, che ci •« la monarchia per diminuire la forza dell'esercì- Come l'Austria si salv~ condu se a Caporetto. « to. ». E l'offensiva militare italiana era associa.- Scoppiata la guerra europea, era-natuTale che Lo sfacelo di Caporetto fu, 111· proporzioni la,,·. ~~~an~l~~tti:e;~i~~~;);!'r: ~~~;~~~~•i :~o~i~no~:: l'Austria si preocclJlpasse assai di un intervento ghissirne, ·l'effetto della stanchezza di un esercito italiano, iJ quale avesse oome elemento up piano e di nn pa~e. ohe si s~n\iv~no ch\usi in llll <vicolo ~L I / aG . Janc-o , (

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