L'Unità - anno VII - n.9 - 2 marzo 1918

PROBLEMI DELLA VITA Diffltorli ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVE~! Dite ' ..àcncnt..J..<.....-• R :sooe lf JDMmlODe I oma, Tia Adda, •• - A bl.onamento o~dinario annuo UN 5 per li Regno, pa l'ate~o Lre JO ,Abbooernentl) IOStcnitore annuo Lire 20; semestrale Lire IOJ un numero Ccntuirni $0 Se pubblica il sabato a ROMA - Conto corrente con la posta Anno VII -- N. 9 SOMMARIO. LE CONllTZlONl l'OL!lICH~ DELL'l 'GHIL"fERRA - A. Crespi. - FACll-l• rn,,-ri;--,rT~'\1-llA - " s 1 SOClALlSTJ D.EGLI l:.!PERI CJ:.NTRALI, - ITALIA E DALMiµA -· )ÌOIA BENE. Le condizioni politiche dell' lnghilterra Certa stampa italiana parla del sorgere in ln– ghHterra di una Ji ·posizione favorevole a ne.go• ziare una pace ragionevole. Presumibilmente si al– lude a tutto quel -complesso di avvenimenti recen– ti. che va dalla lettera di Lord Lansdowne al Ma– nifesto sui .fini di guerra· del Partilv del lavoro, ai discorsi dell'llenderson, e alle scene avvenute alla Camera dei Comuni durante la prima giornata dl discussione dell'indirizzo di risposta al discorso de.Ila Corona. Vale perciò la J)Cna di analizzare qual'è ora la situazione potili.ca . interna inglese. La cosa è a un lem'PO necessaria e d!fflcile. E' neces,,aria per mettere in guardia cbi non ha una lunga e approfondita conoscenza, non solo de.Ila sto1;a, ma della vita e del carattere inglese, contro il pericolo di dare tro1>pa importru,za ai discorsi e alle parole, invece che alle cose. Ed è difficile, p&r– chè anche chi è vissuto a lungo in Inghilterra, anzi precisamente per questa ragione, non è mal sicuro di es,ere 'Penetrato abbastanza addentro nella vita e nel carattere di questo paese. Carlyle ebbe a dire che gli Inglesi sono sciocchf a parole, e savi in ntto. Ed è certo rhe le parole sono le cose <'hè meno s,•1vono a capire gli inglesi, e in gene.ralt· le eosc ,·he fan pilÌ rrumore, sono quelle che più ingannano a. loro riguardo. ••• Anzitutto occorrerebbe chiedersi che cosa s'in- ~ ,,,p,t,.. p."r dit!'"~i .. •onc a 't'f{JO:,JarP una pn.ce r"' oioncvole. C'è mai stato m Inghilterra, dal 1914 in poi, al 1,otere 11n uomo, che abbia iproclamato fini irra– gionevoli di guerra? E chl proclama ;rragionevolt i fini di guen·a, che sono accettati c;latutti i partili e cho ultimamente furono proclamati dal Lloyd George nel suo cell)bre discorso alle Trade-Unlons'I Specie dopo le trattative di Brtst-Litowsk, dopo i discorsi dell'Hertling e del Czcrnin, dopo la pace ru&1a. ed ukra.ina con gli Imperi Centrali, - lm• pii, ani<' <J\l<'St'ultima una nuo,·a spartizione della f'olonìa - v'è alcun segno che gli Imperi Cenlrall siano di:--1)()sti :t<I acrettn.rc , rorne h:t~t. 1 d1 tratta th·e. i 11rinript di I loyrl George e di \\ il~on? E \''/o forse alcun segno che vi sia in Inghilterra una tra– zione ap()re1.zllllile dell'opinione pubblica. rlisposta a recedpre pur dal minimo di Lloyd George, cioè a restituire seRz'altro alla Germania le sue colo– nie, a transigere sull'Alsazia-Lorena, non esigen– do ripa fazlon<' per il Belgio, abbar•donando a sè l'Italia? Tutt'al rontrario, sarebbe facile dimostrare, che il proir1·nmmn minimo rli Lloyd Georire sembra ir racio11.,,·0Jmullc <1nr,acq11atoa una parte co'!picua 11011 solo delle rln~i alte e medie, ma .flnanco delle cla;si Jaoratri I lavoratori del mare, l lavoratori o n o ,,, t:~ miniere del Nort.hunberlanù, i lavoriuori del l.an rnshire, si sono ripetutamente dimostrati i;randolèzzati, sia di fronte all'id•Ja della conferen– z1.1 di toccolma, sia di fronte al modo con cui I Henderson e i suoi amici hanno discusso delle eolonie tedesche e della 1 ibertà de, mari. li Comitato esecutivo del Partito del L11,•,11·0 i• co– si poco sicuro del fallo ,-,o, che si i.' rilìllta10 di ac– cedere alla proposta di Sòltoporre al referendum dei trade-unionisti il suo programma. E l'Hen– dl'rs01, si è rifiutato di discutere in JJUbblico ta.lc programma col IC Wilson, rappresentante dei la· rn1·u1ori del mare! Ed i, l>ene rhe si snppia, che i delegali che hanno volato nei recenti Congressi del Pa, lito del Lavoro, sono reclutati tra I non operai gli intellectuels del movimenlù - o tra gli operai rimasti a casa, che non si sono arruolati, e che meno s'interessano, o <ono ostili, alla guerra, lad– oove, il fior fiore degli operai è nell'esercito o ntlle fabbricbe. O1·a finanche i fini di guerra di questa parte più vocale e meno patriottica del proletariato sono tuttora assai lontani da essere acceltalj dal ne– mico! Ciò posto, chi ~uò dul>itare che la parte meno , oca.le t più patriottica sia anche più deter– minata a vincere? D'altra parte, la enorme maggioranza dell'opl• •I P' ► t :r ·n r 1 t u.: tdt !,!li~ti'ssi deputati liberali ed operai - è avversis– sima a un ri1orno al potere dell' Asquith ed è so– ,1enitrice risoluta di Lloyd George. \' ,, li si ,i,•no i diletti drl \lini~tero att.mùc, es– '<' i• ct>rto di gran lunga più energico e lungiv.ig – i;ente del precedente; e molte tra le attua.li diffl– < :oltò.gh sono state lasciale in eredità dalla poli– tica <lel u•ait and see (aspella(e e guardare) di As(Jliith. Fino dal 1911 Lord Fisher In un suo rapporto ammoni il Go,·nno che in ca.so cli guerra la Ger– mania non avrebbe esitato a usare i sommergibili contro i trasporti mercantili. Fin <lai primi mesi del Hl15 l'nmmiraglio Jellicoe consigliò il Governo ·• concentrare i suoi sforzi ne.Ila costruzione di trn<iporli per far fronte a tale eventualità. Fino rlall'auLunno del 1915 il Comitato presieduto da Lorrl ~1ilner fece proposte per l'aumento della produzione agricola. e per la costruzione di nuove uavi. La. nuova guerra sottomarina cominciò ver– S'l la fine del 1916. E l'Asquith non fece nulla di tutti questi moniti. Anzi la produzione di nuovo tor,11clla1?izi9non fu mai cosi scarsa come nel l!l16, laddove !11 subilo più che raddO'Ppiata nel 19171 E pH di più, durante un intero anno dallo scoppio ,lrlla 1ruerra~ si lasciò che il rotone pass1111S8 )I. 2 Mar.zo 1918 ùe1amem" dall'America alle fabbricl1e tedesche di 1nu1uzionil :\'essw1a meraviglia, dunque, sa nel dicemhre 1,.,1(, 11 Ltoyu (1eO~t!, c11e 1nvau.o i.,1e Vide è Jll'tllU1- r,unriù i disastri rumeni e serbi e molte altre cose, perdette- la pazienza, e si staccò dal suo cSlpO,for– mando un nuoVll Gabinetto e dando all'intero Ga.– hinetto una nuova organizzazione, la quale, con tu11i i suoi rtifetti, ~ cli gran lunga superiore alla lHN·,·.!Pnte, che <:erto in pvd11 me,, a, rèbbe con– dotto a un disastro ir·reparabile In que te condizioni la caduta del Uoyd George vorl'Cbbe dire l'avvento al potere di uomini meno energici, 1neno JWl'\"1•gp:ent i <" che hanno giH µ-i-avi responsabilità di fronte alla storia. E gli inglesl non ne vogliono sapere. _V'è (ji l)iù, Checchè sia dell'Asqùlt.h, del cui pa• tr1olt1smo e del cui magn(l.nimo disinteresse non i· lecito dubitare, quali sono le forze che stanno dietro di h.ti e più clamorosamente lo applaudono? Sono le fqrze clell'insularlsmo più gretto e più nnope: i (JUH('Jucri dPl naily J\'1•11•s, che dopo avere J>cr anni ostacolata l'entente cordiale e le più morlcste costruzioni navali a scopo difensivo, U 3 agosw 19H invitavano l'Inghilterra a starsene neutra e ad ingrassare commercialmente con i , inti' e i vincitori; i pacifisti fossilizzati del Man– chester Guardian simpatizzanti per l'Austrta-Un- 1-(heria e ansiosi di conservarla; iooBuxton, i Pon– sonhy e i \loro! dell'Unione pel controllo democra– tico, che si rifiuta di pubblica.re I nomi dei suol aderenti e dei soUoscriUori di fondi, 1 rappresen– ta111i degli interessi farc1,li c11po11iHotsrhild, cni Il eme il cuore per i loro inve,timentt in Austria e ria rui ,·mannno le inflncnze <lominnnli in certe cricche dell'alta società; i colonnelli Repiogton 8 gl, ultra militaristi del Mor,iing Post, che a.vver– ':trono In spedizione ,,e, Bnlcr>ni, f.!li11i11ti !lli'ltn- 1,a e la costituzione del ConRiglio di VorA11.flles. 1...omosi ,·edé si tratta di una con.llzlone assà.t c-lerogcnea e costituita di e!Pmenli perfino con– traddittori. Vn da coloro .che non capivano niente della ~ituaziùne europea ierl e non hanno nulla imparato da quattro anni di guerra e s'illudono ari ogni momento di veder la rivoluzione In Ger• 1nnn1n. ai naziona.li< .ti che nwli<,un Ja t(Uerrn a fondo, ma hanno un'idea assurda del meto!lo In• dispensabile per la villoria. Alla testa. di questa coalizione cl sono uomini r?mP \'<1_11i1h, ,1akenna, Snmuel, ll1•11<lerron,che ., sono ciascuno ripetutamente dimostra.ti inetu a unn dsione organica della situazione, e atti più rtw a prCYcdere e guidare, a snbirc il corso d_e_lle_ cose; uomini a cui è aptproprlato il motto di 1: 1 1,lznq · Tl,ray rio nnt lrnow /'111 1 11111,J wlin n 11 ly lrnr1 1•111d lmou•. (N'on <'OllO'<'0HfJ l'inR'hilterrn LO· lm·o che conoscono solo l'lngbllterra). Quelle r.tes. •~ doti, che li rendono atti a governaro In tempo <h pnrc. <rnando le imprevidcnze ~ le irrrsoh,tezze son mPno pericolose, li rendono &netti ln tempo di guerra. •*• Senza alcun dubbio molti t.ra cosi.oro possono e.<ier~itare un'utile funzione critica per iJnJ)Cdlro che 1I Governo devii da una ~llllcl\ onesta e di-

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