L'Unità - anno VI - n.42 - 18 ottobre 1917
288 µiu 11<:.tLLIÙ.lili e penel.rabiJj e conseneranno una migliore idea della nos1ra Italia, cne preti e inae– ,,u-i ed uf~ciuli austi·iaci hanno loro di'pinlo con i 1,iù ne,, colori. AJ!crmo che non poche fughe lii prigionieri ausl.riaci sono dovute non già al pal.1•ioltict>mo,ivo del tornare ·in oalria per coH1- 1JatLere, quanto dal desiderio di ;;fuggire all'o 'l.io . TuUa.via ci sareboe anche qui una ro.ccomn11- cl<t11ione da rare: ullu1·ga1·e il numero dei lavori flCl'lllCSsiai prigionied, e indagàre se ci fossero dei tecuici che potessero insegnarci mestieri nuori. Bisognerebbe fornirli degli strumenti necc;;sad in rnodo do. ,•enderceli ulili oltre che affezionali. • Quinto 'f>l'Ovvedimento: {onna:ione di unità di co1nba/ttnti volontari fra i prigionieri di na;iò– nalità antiaustriaca. Perché la Russia deve avere 1·eggiment.i c·zechi e non-•l'Italia? Ci vol'rà molto tatto, molta discrezione, mollo gaa-bo, una seve.-u 11emita di elementi per evitare brulle sorpres~, ma enumera,·e le difficollii. che condizionano un progetto non vuol dire dichiararlo impossibile. Sesto provvedimento: condurre addetti milUa– ri, gio1•nalisti del/' 1-ntesa, ccc., a vedere e se-11/ire i 71riy-io1t'itri austriaci. Pur troppo fi,a i nostri a llea,U ci sono u.neora lr<Yppecon•enti ~avorevoli L'UNlTA 111111anteuil11entodeirAustna, e fra l interess111e cc ne ~ono anche cli sincenunente convinte che Ju 1>0polaz1011i au triache non rogli,rno es ere .,cpa– ralc dall'Austria. attuale. Né c'è da meravigliar~i di cio, visto che t.ali corrcmi esi;to;io anche da noi, che pure dovremmo es"'1re proprio i r11.ppre sc11lanLi in ,ono a.IJ 'lntesa con C',echi e jugùSJavi, d,·1111decisa volontà di f1·amuma.-e J"/\uslria. Se ,11110 co11rcnli interessale 11011 potremo Iure null,i., agil'C1110aJ111onosu q11elle sincere. Ill. Si ca!pisce che dai provvedimenti dj propa , .,a,ula, cui ho ac·ceunalo, due 11at.ionalilà debbono es.son• escluse: tedesca e magiara. oi combat- 1it1u10l"/\ustria, che non è soltanto un govenrn, n,a ,, lu ~ttpremazia cli due 1.0inoraze nuziomtli. Con o,se non c'è nulla da lare. Tedeschi P ma– giari restino nostri p1igionieri e nulla di più. Sor– vegliat·li, e i,oprnlutto epararli dagli altri: ceco il nosl.-o principale compii.o. I.e a111orità pre>poSte alla custodia dei prigio- 1,iei-i s,u,o già sulla buona via. Proseguano. r,: ai 11ru,vcdi'l1e11ti ultimi di carntterc politico, _pensi ndcli1·ittura il Governo. (l'P• Pour le Roi de Prusse La l'trsevoran;;a del 15 settembre Hll7, secun– U'1.IJ.lllginu, riproduceva. una lettera che il deputuLo ~lo•eno, Gregoriu, profugo dall" Ausl.Iia, a, e, 11 pa.liblicato sul Journat d.es Debats, nella quale era ueL10: 11 Nei Débats del 22 agosto scorso il vostro cor-rispondente da Ginevra, riferendosi ad alcune calwmle che wi roglio italiano di 1'rieste, L' Iicu del Litoralt, quotidianamente lancia contro gli al– le '1.li , seri vevo. che l'organo co.lunniato1·e, cui In vansuro. u.ust.riacu. consente Ja pubblicazione in lingua italiana, raasomigÌia alla Gazette des Ar– dtn,ies, come due· iioccie d'acqua. L'informazione del vostJ•o co11risponde.nte non è punto esatta. L'Eco dtl Litorale, pur o.vendo Ira le popolazioni ita.Jiane di 1•ritste la stessa missione della (.;u;– ztltt dts .A rooi11es fra le popolazioni francesi delle provincie invase, non ha tuttavia nè lo stesso Cll ·attere, nè le medesime origini, poichè menu·e questo è un li.bello fondato dai tedeschi dopo la iiuerra, quello è l'antico e autorevole organo ili un g1<ande partii.o popolare ilaliano, il clericale, che nal.Je ultime elezioni raccolse l'assoluta maggio– u.nz '1. dei suffragi della popolazione italiano. di 1'riestt ». li:cco, dunque, uno sloveno, e deputalo per giun– tii, che vuol far paaso.re gli italiani di Trieste pel' clericali e austriacant.i. Che canaglia, eh! li Stcolo del 19 settembre protestò contro que– sta. mistificazione. Ma la m·isl.iflcazione era dello Perstvtrunza. ll Gregorin. infatti, ba ilichiarato ttel ·eco!o del 2 ottobre che il suo articolo era stato f:i.lsillcato. La Perseveranza aveva omesso nella suii traduzione un periodo, in cui era detto che " !'l',co dtl Litoralt si pubblicava a Gorizia fino :.tll'entrata \11 gue1-ra dell'Italia e fu in seguilo trn· sferito a Trieste "; dove poi il Gregorin diceva che il giornale ha II tra le popolazioni italiane det 'A·«stria » la missione di far propaganda antiil.a- · liana, la Persevùanza aveva sostituita all'Austria 1'ritste; e mentre il Gregorin aveva scritto che ij partito clericale aveva riportato Ja maggioranza dei voli II nella popolazione italiana », la Perse– ver«nza aveva aggiunto di T?ieste. · A.nche dopo queste. rettifich~, la lettera del dep11- tato sloveno non è certo tale da soddisfare chiun– (!Ue mette aJ dj sopra delle abilità nazionaliste la verità. Il Gregorio rende la pariglia ai naziona– listi il.aliani": questi accusano gli sloveni di essere tutti austriacant.i, e quello fa la, stessa accusa agli . itali8Jli, che hanno daloil 70 per cento dei voti ai cleri.cali. E cosi cbi ~la a guardare la bestialità dei due nazionalismi in lotta senza conoscere bene la condizione reale delle cose, è tentato di ritenere che la•no ra~one gli uni e gli altri, e che l'Auatria l a Gino Bi neo è u11 varacliso tanto per gli slavi quanto per gli italiani. _Ila questo, per ora, non importa. Q1~clche ' interessa notare, è che la Perseveranza o cl\'i le ha fornito il docwuento, ha commesso un ro.Iso spudornto con lo scopo di tener dPst.a nella op! nione 1>ubblica italiana quella slavofobia, che fa tanto comodo all'Austria e alla Germunia ... Questo. falsificazione, di cui è rimasto vittima Il Secolo, ci la ricordare un'altra f<.1lsiflcazione itl~nticu, di cui insieme al Corriere delta Sera 1·i111usedttima anche ... l'Unità, alcuni m~J o, sono. Nehl'aprile scorso, la Gaz;etta di \"enezia, gior– nale - guarda combinazione! - dello stesso ..o– lore della Perseveran;;a, pubblicò una notlzia fatta apµ,ist« per mandare fuori dei gangheri anche nui, che pl'edichiamo ostinatamente la necessità clcll'accordo fra italiani e slavi e contro la Ger– mania e l'Austria Secondo il giornale slavofobo e clalmalomane ed ex (?) tedescofilo di Veneiia, era sor10 in Svizzera un giornale panserbo: il P/'eolc!l Listova con lo scopo apparente ct·iinfor- 11111.re gli slavi delle condizioni dei loro connazio– nal'i i-imasti in pat!'ia, ma in ,·ealtii. con quello di mette,- ,no.le italiani e serbi, denunciando "al mo·11- do le miserande condizioni dei poveri sloveni ti– ram,eyyiati in tutti i modi cteyli ital'iani i-nvasori » Così per es., il Preoled Listo·va ve 0 rsa.vo . 0 lo sue la: grime sulla confisca dei beni ordinata. dalle au– lorillì italiane contro un tale Alois Peteyani mae :stro a Tchervinyan;_ Luigi Peteani - nome itn– lianissimo - maestro di Cervignano - paese ita– liani.ssimo - diventava uno slavo vittima dei l1ibunnli italiani. E la trascrizione dei due nomi i11Llinniin sloveno rivelava la mano teutonica ùi coloro ~he ispiravano e scrivevano il giornale pM– serho. Quale prova più evidente che gli jugoslavi, specialmente {fl.1elliche sono Jl•·ofughi dall'A11- s1ria r da Ila Serbia, sono agenti austriaci? " Con ciò -- si conferma - commentava il Corriere della -~·era dell'll aprile 1917- quanto più volle fu det lo: che iI mantice che fa. somare le canne del l'ol'gano jugoslavo, è di fabbrica t.edesca ». E o.n che l'Unità, nel numero del 3 maggio 1917 citò iI fatto qome prova di ciò che. i tedeschi san~o ra– re per intorbidare gli animi e suscitare dissidi Ira italiani e slavi, travestendosi finanche da gior– nali~!, panserbi. _Quand'ecco, sul Petit bleu di Parigi del 10 mag– !i•o 1917, che aveva riprodotto anch'esso la nota lella Ga::etta di Venezia, il signor Cvétecha, rap– [lresentante a Parigi del II Bureau de la presse serbe à Genève ",spiegava: 1° che in Svizzera non ,-,i:;le un giornale Preyletl l.istuva; 2" che a Gi– llP\ rn è stampata ad 11sodt mano,,,·rillo in fran– .-,,,,e dal II Bu1·eau de lu piè se serbe», ed è cilstri– !Jui1.aai diplomatici e ngli uomini politici per in– formarli cli tutto ciò elle di i11lt>••e~snnie slap1pano i giornali 1ecle;chi e au ·trn-ung;urici, una Rerue de lu pn'sse, c!Je in serbo si dicl' Pregletl Listava; ;J 0 .-he in questo bollettino nel 11L1111ero d J 14 dicem– bre 1913, to,·za pagina, era ri1wodotla dallo. ·toven– slri Sorud dPl U dicembre la 11oli~ittelle II il Lribu– nnle pmvincinle di Trfrste ha nrdi11nto la confisca dei beni di _\lois Pcteyani, maestro di Tchervinya– ni ": il nome era I iprodotto quale era dato dulia fonte lovena. ,I dire il vero, il Bolle11ino serbo, che si ~tampu in francese, e 1100in slol'eno, ,l\'i-ehbe ratio bene a 1nHlnrre in... latino la grulla dei tluc nomi e, i– d,•11temente iialiani. .\la quel che interes.sa . è che il tes1u della Ga:;otla di \/cnl:ia era falsifi– cato: al II tribunale provinciale di 'l'riesle » era stato sostituito un uibunale " itn.linno " Quanto a influenze tedesche 11cllu trascrizione, anche q11osle erll!llo inventate. Un nost,·o amico di Todno, che s'interessò del •1 iccolo incidente, eb– be dnl J>•·or. Bru-toli di Tol'ino, compelentissimo in materia, l'nssicurazione che la gro.flo. usata dal– lo SloveJ1ski .Narod non presenta tracce teuto– niche. Insomma, la i.nlluenza tedesca c'e1·n: Jna non nel Hureau di Ginevra, bensl nella falsifìC'azione, diretta ad eccitare i lettori i1aliani contro gli slaYi. Chi mandò alla Ga;:etta di \"ene:ia la !alsifi– C'azione? Resterà, probabilmente, sempre un mi- tero; come nessuno saprà mai eia chi fu clato nel– l'ollol,re ciel 1916 al co1-ris1londente da Lugano della Slnmpa di Torino il famoso ordine del gi,>r– no falso degli jugo-slavi di Gi11cvrncontro l'Intesa ·e ad ono,·c e gloria ctell'Austriu. Sono piccolezze - si dirà. Mu. la propa.gancta tedesca è fa.LI.atutta con questo genere di picco lezze. I tedeschi hanno capito la importanza che ha, per creare gli stati d'animo dei lettori di gior nali, la goccia insensibile, ma continua. Con una piccola notizia falsa insinuato oggi in un giorna– le, seguita domani da un'altra notizia falsa in un altro giornale, e cosi di. eguito, 'si può riu– ~cire in pochi qi_esia creare in un paese un orien• lamento dello spirito pubblico, di cui nessuno co– nosce le origini e contro cui è difficile reagire. E' il segreto della réclame commerciale: a furia cli leg– gere sui giornali, sui muri, per terrn, nella notte, 111g1·a.ndi lettere, il nome di ,rn cero1to, linirelc 1111bel giorno, non appena anete 11n callo col comprare_ quel cerollci. çosi a ruria di ineiam{ 1 are, d, ta_nto •n tanto, leggendo i giol'l11lli, in ,pòccole notJz1e false, miranti a rendervi anlipati-ci gli sla– vi, i greci, gJ'inglesi, i francesi, gli americani i russi, finirete col rimpiang-ere ... i tedeschi. ' La Germania spende somme enormi per questo genere di propaganda, di cui sono vittime spesso giornali onestissimi. /\111.i, il trucco perfetto pei: l'agente tedesco è di far penetrare la notizia ten· denziosa precisamente nel giornale antiledesco perchè si produce effetto più sicuro. ' 11 i comme la vérité - scrive\'a ;\!ontaigne - le mensonge n'avoil qn'un visage, nous se-ions en mei!leurs termes; ca,· nous prendrions pour c-e1:ta1n l'opposé de ce {fl.1e diroit le menteur: mais lr re\'ers cle_la ,·érité a ccnt mille fi.gures et un ramp indéfiny. ,1ille rontos desrn)•ent du blanc: llllC y va ))' E non c'erano ancora nò I giornol'i nè i milioni di Bolo Pascià! K· s. L' on. Cabrini Ila abbandonato il Partito Socialis~ Riformista . l.'on. Bissolo.ti ebbe il- 1orto di non portarlo seco al ,rinistero . .\fa in un ,rinistero Nitli-Til.loni J'on Cabrini spera di essere Ministro delle pensioni. Congratulazioni al Partilo Socialista Riformista
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