L'Unità - anno VI - n.18 - 3 maggio 1917

, problemi della vita italiana. Direttori i .ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMIN I Direziot\e e Ammini str azione I Roma, via Adda, 4. - Abbonamento ordinari o annuo 1..lre 5 per il Regno, per l'estero Lire 10 Ab bonamento sostenitore annuo Ure 20; semestrale Lire IO; un numero Centesimi IO. Si pu -.,olica il giovedi a ROMA - Conto corrente con la posta . Anno VI - N. 18. SOMMAR I O. l FIL OSOFI DELLA GUE RRA - Observer. IL CONGRESSO RIFORM I STA • g . s. LE CORR ISPONDENZE LUGANESI ALL A cS TAM· PA> · a. b. INTORN() AL LE PE NSION I MILITARI. LA CRIS I ALIMENTA RE MONDIALE · · ( Giglioli. L 'AUTONOMIA 1?0GANALE . IL CREDITO AGRAR IO NE LL' lT ALI A MER IDI O· NALE. L 'ON. ARLO TTA E LA MARIN A SOVVENZIO– NATA· g. I. I L GOVERNO BUR OCRATIC O. ,..,. '- ♦ Premio agli abbonati ·• Gli amici che ìnvi eranno ali 'Ammiriistrazib– ne lir e 1.50, oltre il prezzo di abbonamento, ri ceveranno una copia del volume COME SIAMO ANDATI IN LIB IA studi di Agricola, E., Azimonti , A. _Bernini! L . Gaetani C. Colamonico, A. Ghisler1, C. Giret– ti, C. itaranelli , G. Prezzolini , G._Ricchien, A. Rinè, G. Salvemini, V. Simonelh , Un ~eo– grafo , Uno studioso di stor ia antica , E. Varna. che la li breri a dell a Voce vende a L. 3.50 . ♦ .♦ LA NOSTRA OPERA 1•nò esser e aiu tata , 1° Sott oscrivendo vna o più azioni de ll' Unit à, Zo Prendendo un abbonamento sostenitor e an ,mo di lir e 20, o sem estrale di lire 10; 30 P rendendo un abbonam ento normal e di lir e 5 ann ue, piutt osto che comprar e settimana per set Umana il giornal e dal riven rlito re; 4° Facendo conoscer e !'Unità al maggior num er : r ossibile di amiJ;i, chi edendolo in lettura nei cant , nei circoli , nei pubbli ci ritr ovi; 5° Inviando all'Ammin ist ra:ione dell'Uni tà (Ro– ma, Via Adda, 4), nomi di 11ossibili abhonati, per l'inv io di numeri di saggio. ♦ ♦ FAT E OGGI quel clte potr este far e domani . Cioè, se il giornal e 1·i pia ce e p<'nsnte di a~– bonnr vi non tardai e a comprar e uno cart olt– na- vaqlia di cin que lir f>pr•r l'int erno e di diP– ci lir e pPr l 'ester o. e speditela alt ' Ammini – .i/razione dell' " Unitft "• via Adda, 4 - Roma. 81 neo 3 Magrio 1917. I FILOSOFI DELLAGUERRA S i t,uttn ,·om~ il letto, 1 ,a cap ito. clPgli m. T u r ati e Tre ves. Come nt ando g li eYenti del giorno , entrambi s i so no messi a magn ifica re la riYol11zione ru ssa e l' intervento degli Stati Unili con s iffalle venba li ~sage raz ioni , d a far ci dimenti ca re la guerr a eu– rOJlea, di cui que i du e avve nim enti a noi eran o pa rsi finora il logi co svolgiment o e il g radual e ing randimento. Or a, invece, i filosofi del soc iali– smo ufficiale italiano a.fferma n o, che quei due g ra ndi osi eve nti ci sono ~iunti inas pellaLi, che non sono un p1·odotto dell a guena eur opea, sono da e sa staccali, sono ad e!>Saopposti, so no di es– sa la negaz ion e; così che ne ca povolg ono il carn t– te re prim o e il cont enuto politi co! Qu esta eser citazion P dialetti ca. iso land o qu ei du e grandi fatt i dalla sto ri a che li precede, ha la sua picco la rag ione politic a: ~ quanto più s i ing randi sco no le dimensio ni dell a 1·i1•oluzione rus – sa e del ta g uerrn ameri cana, ta nto più si impi c– Ci(l iscono le dim ension i della gue rr a europeo: - quanto più si 111agnifica il ca ra tte re antilntleri a li– sla di qu elli , ta nto più si af ferm a il ca ratte re im – peri a lista di qu e la : -· quanto più la « fase n uo– va,, cleÌla guP rr a m&ndia le è div ersa dall a « la– sr vecchia,, de lla guerra eu ropea, lanto più si sp ian a la li n. al.la con versione di neu lrali li vec– r hi in intcn ·enlisli nu ovi. La clinletli ca ,·erb a le i• spesso il soln mantello rhe cop,·e la coe renza politi ca. E "o~ì ro~,r nit 1 ('nn! J""';•rdonC'f'Pmtnn i g i uo c'hi d i parol e, le antitesi ,·erbali, i snfismi ronve nzion, i. i! La rivoluzi one rn ssa, di ce il filoso fo T urnlò, n on i' il p rodotto o il « benencio della guerra»; 1' « la negazio ne delln guena ,,. « La p rim a parola del Governo p1·ovvisorio fu cli pac e », non di guerra . Sta in fallo che la rivol11zio111• russa è stata òe– lem1in ata ed affrettata dalle 111ano1Te seg r ete p a– cifiste ciel \' e<'Chio Regime. sta in f:1110che il Nuo– vo Regime - non appenn nutato il lravesti mento ru n rui s i 1irrsentavano a Imitare la pace i so– cinlisti del l<aise,· - h a rico110 ci ulo la necess ità della ~ue 1Tn. ,'o mc il so lo men o p er impo rr e a qul'lli la pare <lnratura e giusta e per ro n<olidar e all'inte rno te lihertà conq uistale; lib ertà, che non In ,ittoria rlell' lnt esa, n,n la \'iltori a della Ger– nwnia minarria. \la quesli latti non es islono per gl'istoriogran ufnciali del ocinlismo. La sto ria è più semplice: - la pa re « giusta ecl un urna per Iutli II lu an nun cinta a Zimmenrnld; epperù la rivo lu zione ru s- .:.icl l. ùll _[,rudùH v ~~1H l<;ù l Ud D•'i,d iCH;, ~-J'V'-''••'t· •.,:,, la Conferenza di Zimm erwald, n on della guel'l-., che l'Inghilt err a e la' Fr a ncia, che il Belgio e la Serbia , che l'Italia e la Rumenia combattono con– t ,·o l'a ut ocrazia e il mil itarismo tedesco . ~lolle volle è stato eletto e rip etuto quale è il conl enuto e il caratter e politi co di questa ca ta st ro– fica con llagra~i one di popo li. In essa du e op posti prin cipi si comb atto no senza qua rti ere 1:>erla , ,i– la e per la m ori e: -- il pr incip io delle li bertà cre– sce nti dei pop oli e il principio de lle sopravviven– ii auloc r az ie. La gue rr a deciderà quali dei due prend erà la dir ezione della sto ria fu tura d'Eur opa. Certo, nella lott a non figuran o eia una pa rte Sta – ii internmente e n et tam ente demo crat ici, e d all'.al– trn Stati int era mente e n etta mente a ut-0cralici; po ichè in og ni Stato democrati co dell a vecc hi a Eurnpa esiste un partilo autocratico e in ogni Stato a ut ocra.tico un pa rtit o democratico. Epperò necessa riamente ogg i avv iene , che la gue rr a ester– na s i rip ercuot e, si ,collega e s i comp leta con la lotta int ern a dei pa rtili . La guer ra dell'lnle a contr o· il militarismo de– gl i J1n1 eri cent rali h a ra fforzat o il movimento li– hernle rlernocrat iro e riv olu zio nari o inter no della 11uss ia. Ciò si è inl eso e si è dello fin dal prim o g iorn o della g uerr a da lla sta mpa liber a le russa, che ha considerato l'int ervento accanto alla Francia e al– l'Inghi lte rr a conl, ·o la Germa n ia, come un grnn– dc arven im ento , t he &.\l' eUL~ fa,, <,Ì'ilu f'1 p1t 61, :,bf, delle idee e delle i tiluzioni liberali. Del resto è un ratto orma i pac ifico, che te forze reaz ionari e del \'e cc hio Heg imc al'avano a ffretta ta e seg reta men– te conclusa la nacc sepa rata, J)erchè la guer rn 1·itl oriosa cont ro In Germani a contc nel'a J'esplo si- 1·0 contrn il regi me a ul ocral ico dell o Zar . Ln parie assegnata a \\ 'ilson è p;(J mode s ta . li P, ·esiclent e bo rghese deve cont enl ars i di « aver -'11!1(/Prita la pare, che i soc ia list i a ,·evano anmrn – cialn a Zimmrnva ld »! E poichè' la pace suggerita 111111 fu accolla, il sugger itore è di ven tato att ore, e con " incoerenza mag nifi ca men te coe rente ,, ha impugnata la spada per imp orr e la pace di Zim – mc1'\\'aWI Er ro in che modo l'o n. Tur ati ria ss um e la sua rn~lrnzione storica: " La prima parnla del GovH – no p rn11 isorlo ru s o non è parola di gue rr a, ma pamla cli pace; non della "pace sepa rala»; mu della p are giusta e senza annession i, del ta ])ace ri spr ttosa dei diritti elci po poli, della pace di \Vii -

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