L'Unità - anno VI - n.10 - 9 marzo 1917
CE NS U R A , Un dissidio profondo ed insanab ile Que-'lto è bi profond o ed in sa:naibile di ssidi o che d ivid~ noi, veri ed aut entici asse rto1i del prlnc i– pi o di nazi onalit à, dag li scer vellati ed ir respon sa– bili scrittori del giorn a le nazion a.lista, per i qua li ridea Nazi onale è la pra tica quotidian a es,pres, sion e de.! tim ore che hann o le nostre criccll e po– liti canti ,e pr otezi oniste di perd ere l'opporbun it à dei loro facili e fort un ati affa ri in un 'Eluropa n uo– va dur evolmente assr..stJ1ta sul fondamento inc rol– luhlle de1oo nazionalità r iconosciute e de.L tratt a– ti guanentiti con efficaci e positive sa nzioni con- 11·0 q,unlsiasi altro colpo di man o brig,an tesco si– mile a qu ello che la Germ an ia e l'A1r.str ia-Ung hc– ri a cred ellel'O di potere compiere impunement e n ell'estate del 1914. Continuin o !PUre a loro posta i grotte schi 6J>lgo– ni in ritar do cl:ei von Ber nh.ardi e dei Treitsch ke a vomita.re contr o cli noi tutto il fiele delle loro menti pe rvertite nell e smau.i e di un imperi alismo di origine e di ma rca tedesca, al quale m anca for– tunatamen te il) Itali a il consen so e l'apJ)08'8io di t·na qualunqu e pu r piccola parte dell'oplni one pu bbllc~. Per le nazionalità e la democrazia Noi possi amo contin uare ad essere compl eta – mente Jmdlffe renti alle ing iurie ed al le diffamazi o– n i•d i quoo sign ori. Sono pur essi che ad ogni mo– men to cercan o rii bu tt are a. iPlene m ani Il ridi colo sc,pra le più alte e più pu re ideali tà, per le quali il nostro pae se per ecoellenz.a. pacifico ed alieno da og,ni g,en.ere di sqpraffazi one h a accetta to con ani– mo ser eno e ri sol>uto la necessità cru dele d ella gueTra, come la su'.l)rema dif esa del dlritt o violat o e con culca to. Q.oolle che i signori dell ' Idea Na zional e di car– ta si compi acc iono a chiamare le vecchi e e supe – rate « ideol ogie democr atiche e nazionali » costi – tuis con o la grande ln esau ribilc riserva cli forz• mora li, a cui i soldati ital ian i attin gono l'ardi re che li ren de Sll'hlim • in m ezzo a.gli stenti indlcihil1 della asp riss ima g uei,ra invernal e. Per quel be vec– che ideologie il popo lo ital ian o tutto inte ro sa tr o– vare e m anten ere semp re vivo in sè Jo spirit o di resi.etenza e di sa.orifizio che occorre per cond urr e avanti la ,guerra in perfetta un ion,e con gli allea– ti sino al conseg uiment o vitto rioso dei suoi scopi di fiber tà e di gi·ustLzia in tern aziona le. Mo. non un gi or:no nè un milion e d i più !Per con– tinu are la g;uerr u, oltr e il ra,g,giung iment o di tali ~cdpi, pei- tlc buffe rodomontat e di un nazion ali– smo fal sifica tore del 1>rinc ipio di nazionalità, CO· me è qu ello 11rofessa to da gente che h a aMUto lo im p udent e cini smo pers ino di scr ivere e di stam– pare che è tem1l0 di mett ere fine aJle ipocrisie dolio g uer ra per la riv endi caz ione delle naz ion a– lità 05)presse e ca l1>estat,e nella Serl>fa e n el Belgio o di r iconoscere francame nte eh.e la nost ra è un a g uerr a di dominio e d'impe ro, a lla qu ale l'It alia è stata condolt.a.in S'ran !Parte dalle stesse in elut . tab ili ragio ni di J)rogress ivo svolg imento stori co cd economico, 'le qu a li hann o mosso la Germ an io a rompere l'e,qujllbr io eu ropeo ed a sca tenar e sn-1 mond o 1'01Tibi,Le e sang ui noso conflitt o ohe fl . nir à per 1irodu1u·e la sua stessa rovin a , allea ndole contr o l' un animit à delle naz ion i e dellle perso ne ri vili ed h101'l'iditc . E ' un onore di essere vitupe rat i da gente cho nl.giona... cosi a.I-la tedesca! Questa è la sola. r isposta eh; noi poss iamo tare re igiud ice ii t><1I><> lo ila.liano, sopr aLutto quella par . con fra telli del m inore giorna lismo side r u.r,glco-cle– r ico-zuccJieriero. Tra essi e noi, possiamo tra nquillamen te lascia – re giudice ilpO'polo italiano, sopr a tutt o que lla pa r- L' UN ITÀ le cli ooso che, dopo avere combattuto nl fronte 1,e1· le « ide ologie dem ocratiche », tor~rà alla viLa civile e poLitica ben dP.terminnto ad impedire ud ogni costo che i pred icatori pazzi o delinque nti dr 1111 impe ri aliM10 brutale e ~enza srupoli l)Ossa- 1111 trovare in q,ua.lshsi parte del mo11doun nuovo G<Wern o re!ll)onsnbile ancora dl$osto a mPllCl'Hi n 1 10 1'(1 sen 1zio con tu tt a le fol'Zn d~lla 'P•·opriu 11·gnnizzazio 11r mil itare e statale. Edo~r lo Glr,ttt. . (Dalla Vi ta lnt er!Jaziona l e). ... C.E N S U R A CENSU RA O mille abbonati o cento azioni . conti del no.iro amministra tore parla t10 ,hwro. Se non cresce alme no d.i m ille il numero <1eyli abbona ti, o almeno di cento il numero del/,; a:io11i, l'Uni tà chiuderd il primo a11110di eser– d;io con un disavan:o di 5000 li r e. Potremmo ridurre iL disava1110 di qualche mi– gliaio di /ir_e, so71prime11do la ve11dita al minu to. , he é passiva per noi, come pc1· quaii tatti i Y_iorna!i settima,wJi. 11/a questo sioni{l.c lterebbe 1 mumiarl ad uno dei me:ii piu ef ficaci di pro• 1•11ganda. Po_tremmo raccoatie r e 11n orn 11po 1li amici , eh,; cnpr, sscr o (Jw.1lu nq11c r/isava11;0 con le pr opri .e ri– ..-nrsepersonali . Ma ci ri{I ullamo e ci r i{!u.tcrem.o s1•mprz di ricor r ere a questa forma di meccna . tiwto gio rn ali stico per continuare nell a nostra oprra. Noi intendiamo rlte qu.esl'oper a sia soste· m1ta prevalen temente dalla solidarie tà attiva dei /l•ttori: vooliamo a,•ere lu sensa:ione che altri 111olti con 1Wi son disposti ali aiutare la propa– ya'.ula indipendente <lei/e nMtr,· idee co11 sacri– ficio elle ecceda l'abbo11ame11to elle e un prez; o sntto costo. Pe:cit} solleci tiamo i nostri amici di 11011stan– carsi a trovare nuovi a:ionls tl e abbona ti .
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