L'Unità - anno VI - n.1 - 5 gennaio 1917

, problemi della . vita italiana. D irettori : ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMI.NI Direzi~ne e Ammini strazione : R oma, via Adda, 4. - Abbonamento ordinario annuo Lire 5 per il Regno, per l'estero Lire 10 Abbonamento sostenitore annuo Lire 20; semestrale Lire !O; un numero Centesimi IO. Si pubblica il venerdi a R OMA - Conto corrente con la posta . Ann o VI - N . l. SOMMARIO. LA RISPOSTA DELL' I N l'ESA ALLA GERMANIA - Obser ver LA ÌTUERRA E L'A GRICOLTURA MERIDIO· NALE - Apulus. TUTTE LE VIE CONDUCONOA BERLINO - g. s. L'ISTITUTO DI CREDITO NAVALE - L. Fran– cbetti. MoRS El' VITA - A . Loy sy. LLOYI> GEORGE E I RAl-'l-'0RTI TRA GLC AL· LEATI. FR AMMENTI DELLA VITA ITALIANA. SEGNI DEI TEMPI. P OSTA DELL'" UNITÀ ,, . Timori infondetl'i - Dcill'on . Treves ci F . Gic• cotti - La, pace cl-iOaillanx - ll falli• mento della gu erra - I deputati sociat-isii· e l' Austria. Premio agli abbonati Gli amici che invi eranno ali' AmmiriisLrazio– nc lire f.50 , olLre il prezzo cli abbonamcnLo, ri ceveranno una copia ciel volume COME SIAMO ANDATI I N LllllA sLudi di Agricola, E. AzimonLi, A. Bernini, L. Gaetani, C. Colamonioo, A. Ghisleri , C. Ciret– Li, C. Maranelli , C. Prezzolini , G. Ricchieri , A. Rinè, G. Salvemini, V. Simonell i , Un geo– grafo , Uno sLucliosodi storia anLica, E. Vaina. La - leLLura cli questo li bro, che la Libr eria della « Voce» vende a L. 3.50, è uL1lissima specialmente oggi in cui, quegli stessi signo– ri , che tur lupinar ono con le ·Joro menzogne l'Italia al tempo dell a pazzia trip olin a, ten– tano ingannar la ancora una volta con ° li stes– si metodi , con gli stessi tipi cli menzogne, e sviare la guerra d' Italia dai suoi fini di giu– stizia nazionale e internazionale, e farn e una bestia le guerra di imperiali smo preparatr ice di altr e guerre peggior i. Conoscere e far cono. cere le menzogne di ieri e gli auto'l'i di quelle menzogne, è il mez– zo migli ore che ci sia per rompere le punte alle nuove menzogne degli stessi autori , oggi. FATE OGGI quel che potr este far e domani . Cioè, se il giornal e 1,i pi ace e pensal e di ab– bonarvi, non tardal e a comprar e una cart oli– na-vaglia cfi cinque lir e per l 'int erno e di di e– ci lir e per l'est ero, e spedi tela alt 'Ammini – stra zione dell' " Unità », via Adda, 4c - Roma. Gino Bianco 5 Gennaio l 917. La risposta dell'Intesa alla Germania La r isposta all'invito tedesco di neg oziar e la [,ace i stata data dall' opini one pubblica mondia– le, pTirrta il m~lio ohe non aù.biano saputo fare i Goveruùi clell'Illltesa, Questi han temuto in un primo tempo , elle qu el– la propoota av rébbe avve'ienata l'anima dell e no– st re pdpo lazioni; ed hann o erra to. Ancora un a volta il popolo si è mostra to superio re alla opi– nione che se ne fanno i governanti. L'opinione pulbblica avea spianata la via ad una risposta ufficiale cli reciso rifiuto, che i go– verni dell'Int esa han dato. Ma la Nota è un do– oumen to poveTo di cr,ntenuto, pi eno di querimo- 11ie pel passalo o di !piagnucolamenti per l'avve – nir e, che cumu lo, in ord in e cronologico tutte le note accus e sulla mala.fude tedesca prima della chchiar azione di gue rr a e sulla bo.rb8Jl'ie teutoni– ca dop o lo· scoppi o della guenr a, per giustificare " che i Governi dell'Intesa si rifiutano di prende• « re atto di 1t11apro testa senza since ritd e senza « portata ». Non occor revano tante preme sse storic he per avviluplpare in essa una cosl semp lice conclu – sione. Contr o ogni n ost ra as petta tÌIVa i Governi del– l'In tesa hanno odott.ata una tattica che apparisce recisa , ma è sollanto negati.va . Dico negativa non r.cl senso cille,rifiu ta di negoziare, ma nel senso che in nessun a maggiore misura di pr ima preci– .;o i fini della no stra gu erra e il programma della nostra pace. Con chi! non rispon de app ieno a ciò che l'opini one p,ubblica dei •paesi nostri in guerra e elci paesi neut rali atte nd evano . Sotto questo nispetto il docum ent o è inferior~ ,i ciascuna delle risposte che i singoli Capi cli Sta to o cli Govc,rno o.vean già dato alla Nota te– desca . In alcu11P cli que lle appari scono afferma – zioni positive, che sono scompa rse nella Nota col– lettiv a. Si rtirelJbe che si è ,voluto evitare su l ter – remo delle rh ·endkazi oni o dell e garenzie positi – ve che ogni Stato reclamo e si ,atten de dalla v.it – tori a, J"impegno collettivo e solidal e degli Stati Ilrm ata ri del P att o di Londra; e che iJ comun e denomin atore del perfetto accordo sia ancora la formu la nega tiva. E' questa un a ca usa di debo lezza, sulla qua le non voglio insistere, nella fiducia ch e cesserà quanto !prima . 11 documento ,mole indirizzarsi ai popoli più che ai Govern i, ma non conos ce il linguaggio che tocca l'intellett o e il sentimen to popolruri. Ora il nostr o popolo - par lo 1Per intanto del popolo italiano - è stufo di sentir e a par lar e del dirit to delle ge nt i e dell a convenzi one dell'Ala ~ della gu err a elci sottoma.rlni e delle deportazio – Pi e via dicend o. Le regole convenz ionali di guer – ra valg ono fino a che le du e 'Pa rti .belliger anti trova no recipro cament e comodo di osserv8Jl'e Quando ,un a le viola , sta all'altr a di r isponder e, con la legge superiore del taglione sul terr eno del– lo guerra guerr eggiata . Questo il nostr o popol o r.api.sce e desidera e aspetta . Le qu erim onie ver – bali contro le v iolazioni del diritto delle genti vor - rebbe fossero riserbate ai p.roressori del diritt o intern azionale del passato Q dell'avv enir e. Al nos~ro l)Opolo occorre pdrlar e il lingua ;,-:;ic, . della ragione e della verità. Bastav a dirgli che l'Ita lia non ha. conseguiti anco ra i fini minimi della guerJ·a, e dargliene una qualche idea più !positiva; che La Francia non li ha an cor a conse – guiti, e darn e un'idea ,alquanto più precisa; che l:t Russ ia e l'I nghilte JTa non Qi hann o ancora conseguiti , e darne un 'idea alquanto più concre– ta : occorireva mett ere .bene in rilievo la necessità per tutt i i silllgoli popoli dell'Intesa di restar e 1,niti e solidAli nel raggiungimento dei fini pei qu ali og'lllllno combatte: - occorreva mett ere in evidenz a che i fini e le garanzie che ogni bellig,i– rante richied e non costi tui scono mir e Imperiali – stiche di conquista, ma forman o un programma Griganico, un minimo iucl,isponsablle per assicu– ra re tutti e ciascuno contr o ogni ritorno aggre s- sivo della :belva teut onica. , Da tut to ciò sa rebbe emerso evidente che l'In – tesa non pu ò r ag ioneivolmente volgere il !pensiero alla pace Ilno a. che il Belgio e la Franci a e la Sernia e- la Romania sono invase; e elle per ciò Ggni cont roprop osta di pace per parte dell'Intesa. è prematura. fino a elle gli ,eserciti invasori non sien o battuti in campagna e ricacciati oltr e i no– stii confini nazi onali. Ma con ciò non è da esclud er si; è anzi da am – metters i che prop oste concrete possano lpartiro dalla Germania qruand o questa, ad ont a delle in – vas ioni compiut e e dello taci li lbattoglie vinte si sarà persuia.sa che la gueirra è perd uta; !()e'rd.uta, perchè non ha la potenza militare ed economica necessa ria per mirnt eneire, con la forza, a,J'infln.i– to, le occup azioni ter ritoria li, che esso. ha com– piute, m a che l'In tesa non le riconosce ed ha la 1°otenza militar e ed economica necessrurla pe r non riconoscerle mai. Questo. è la si~uazione reale att uale dello. guer– ra eurolpea. Col temp o, se gli Alleati tengo no du – re,, la Germ ania deve re nd ers i a discrem one . Essa lo sa , ma sper a che noi non lo sappiamo; spera dhe le nostre popolazioni sieno pau ros a– mente impressionat e dei suoi successi militari, e che la cred ano invin cibile, perchè eesa a!fermn di ess&Jol Invece, nel suo gra nde buon senso, il nostro popol o ha ratto sua e ri pete la formu la che lo, Germanio. vince le ~attaglie e l'Intes a vin – ce la guer ra! Più presto la Germani a, in 'I)revisione della sconfitt a finale, chieder à la pac e, e minori o mE> no dure sa ran no le ripa razioni pel pas sat o e le ga.rem,ie per l'o.vveni re che l'In tesa richiederò. . Si comp rende che questa paTte del programma della nostr a pace debba essere ri serb ato, perchè suscettib ile di qruelle var iazioni che dipend eran – no dall' esito generale o partico lar e dello gue rra r dal complesso di altr e circostanze e possi bili tà . Ma. la reint eg razione del Belg io? la l'lcostitu - 1.ione della P oloni a? la restitu zione dell'Alsazia Lorena. alla Fr a ncio.? il compl etame nto dell'uni tà nazional e italiana? la 11'1costitu z!one di una più

RkJQdWJsaXNoZXIy