L'Unità - anno V - n.1 - 8 dicembre 1916

.., , problemi cte ;11a vita ~:; italiana. Dirett ori: ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SAL VEMINI Dire zione e Am,ninistrazione: Roma, via Adda, 4. - Abbonamento ordinario annuo Lire 5 per il Regno, Abbonam ento sosteni tore annuo Lire 20 ; semestrale Lire !O; un numero Centesimi IO. per l' estero Lire I O Si pubblica il venerdi a ROMA - Conto corrente con la posta. 8 Dicembre J 9 J 6. Anno V - N. J, SOMMARIO. PROBLEMI IMMEDIATI - A de Viti de Marco. LA GUERRA PER LA SUCCESSIONE D' AU– STRIA - G. Salvemini . LA DUMA E LA GUERRA - d . V. I DIVIETI D'ES PORTAZIONE - E. A zimonti. GUERRA POLITICA E GUERRA ECONOMICA- Agricola. LE DICHÌARAZIONI DEL GOVERNO INGLESE Al.LA LEGA lTALO-BRITANNl~A -G. Zagari. FRAMMENTI DEl,LA VITA lTAI.IANA. Agl i amici dell ' Un-ità - È trO'ppo poco - Un contadino della Luwh esia - Part Ua patta ! Perchè rinasce "L'Unità,,. Il 11errhè lo .lasciumo dire a i nosflli lettcri' e ainici. Citiamo dia a.Icune lettere. Arcangelo Ghisleri ci scrive da Lugan o: « Vedo con •piacere che O'isorg,e l' Uni td. Ma i fu più neces – sa1ia u na ~oce liber a e coraggiosa per cont r a. stare l'opera nefasta di coloro, ohe non corretti da llo chim ere libiche dopo tanta disdetb!t ~ smen– tita di tutte le loro !>l'elese n1gic,.ni , , ,nno d1flon– dcmdo per l'ltalia albre-ttall flm,este iUusioni , in– gannano crimin aJmente l'opini one pub'.blica, fan – no il gioco della Ger,nani a. e dell'Ausllia , che tendono a.cl ,aizzare discordi ~ fra gli allea ti della Qm,cLruplice (i tedeschi già ne ururla,10 come cli fatto siour l)'), e lavora no per la conservazione d r I l'Ausbria o la ripre sa dell'a lleanza colla Germ a– nia, come a i tem~ di Bulow. Smascherar e co– sto ro, e istt,uir e gl'itali ani sulla realtd delle co~e. sarà mi ssione degna de ll'Unitd, la qual e dovreb- 1)(' fare ava>elJo a tutti gli E,piriti sinc eri e di col– tuma non dirig éable à m erci, secondo il vento che spka. Bi~a isbruk e e av vertirn mini stri e de– putati, che in buon a fede o per ignoranza delle cose abboccassero, dell 'insu ssisw.nza etn ica e geo- 3raflca della can,p ag na sl1wofoba , e prospe tt a r lor o i pe,ricoli d, codesta manovra , che si con– nette ad altre, di cui Billow e colleghi eono a:bi– lissi mi susc itatori in ogni paese della Quadrn - plice "· · Uno che è agi.i antipodi de l Ghi91eri, un par– roco, scrive, mandand o l'abb onan, ento : « Di~ia– cente per la cessata pubb lic:izion e rie.Ila Voce p o– liti ca, in un m omento, in cui lo studi o dei più vitali l}I'ol>lbmi dell a vita itaJiana s'imp on~ a magg ionn ente, non POSl! O n on sa lu ta re con pia – cere la nu ova Uni ld 11. Un operaio, da Va rese: « Son o stato sempre assiduo letto re dell'Unild , che cons idero ,util e, r;ecess ari a all'Italia. Sono oper,alo: da tre anni mi tr ovo a.I serv.lzio miUtar e, e tra pochi giorni no Bi o dovr ò riiÌiartire pea- la 1r-onte. Le mie condizioni finanz iarie non mi permettono di sottoscr ivere più di un' azioone. Tanto per giustifi carmi. "· Un segr etar io comnnal,, della pro-vincia di P a– via: « Come ,a.ppre~i con profond o 1,amma.r ico la notizia della sospe nsione dell'Unitd , cosl ne so.– Iulo con gioia la ripr esa , orn più che ma i op– portun a. Se-g,·etario co111unale di cl•ue ipiccoli co– muni , padre cli f,amigli11, ed impegnato -moral– mente a sostenere, in ,que sto difflcile momento, l'Azione di Cesen a , non potr ei senza gM.ve sacri– ficio sottoscrive re al cuna azione cle,ll'Un i tà. Ma poichè qu alunqu e saN·iflzio sa rà sempr e piccolu ir, confronto di quelli, che i nostri fra telli aff.ron– tan o a1la frontie.ra , 'I' le bo.ttag,lie che si propon e di combattere l'UnitiÌ sono im1>ortanti qu ant o auelle che si combatto no colle a rm i, io mi di– ch iaro pronlri a sottosc rivere alm eno un'azione, qualora non ne fosse sottoscritt a una quan tità sufficiente per ass ic11rar -e ht vita nll 'Unità "· Un suppl ente cli ·scuo le medie da Venosa {Po ten7,'1): « Grazie vivame ntie, con lui.Lo il cuor e, de 1 1>ensiero di flar r iso rgere l' Unità, cli continu rurn quell'opera di ipulbblico utilit ll., che tant o bene ha fatto nll'a nim a m ia e tanto anco ra, ne sono per– suaso, ne farà. Uniscri il mio modesto - ahim è molto modesto - contribu i.o. Ma ora non posso fr,re cli più. Sono a nco11a SU'I>l)lentc, da giugnJ mm sono pag ato, e non sono nien te affatto ricco 11. Un gio-m a lista eia Paclov'I.: ,, Godo della rim,– sr ita clell' Unitd, per ch/> il gior:nale conten eva qua lcosa cli indip endente e cli 811ster o, che secln– reva qua.n.ti spiriti , punse r.omprend cndo l'utili tà delle divisioni e delle org,anizzazionl 'POiitiche, a mano di sottrai· si a llo. ']}el'peiua pass iona li tà faziosa dei pa rtitanti "· Un giovane studi oso eia Bologna: « Allo scheda c·on 1-a mi a sotto sc rizione aggiungo il mi o f,etvi – clissimo sa luto ecI i,l pia.uso all 'Unità , che rina sce. Ce n'è, ora , e ce ne sa rà più che ma i biso;::no, di q,uesta belliss ima opP.ra cli educo.zione priliti ca r moral e. Mi abbinno trn i pi,ù devoti amici del– l'll nittl - alla qu:il~ debbo molto e mi è sempr e gi,:tdo ricord a rlo - ed e-stimator i suo i "· Un pneto1·e cletll'll ,1.lia centr ale ma,rittima: « Di buon l!'rarlo torno ad asso r ia nni a l'Unità, di cui dcli con clolor,• cessa re le pu bblicaz ionj . Vor – rei inrviare una lista cl, 1prohnbili aljbona! .i. Mn I ombiernte non è cli qu elli che pensino aJla col– tur a, e tanto meno a farsi un poco di Iuce sui prclblemi gra \'issimi enor mi che ci sovra.•taJJo. Qui sia mo in un a lancia fu ori del mondo vissuto. F.' doloroso. ma vero n. Un giovrune siciliano: « P ubhli caLela presto: gli avvon imenti potrebber o pr ecipit are; e noi gio– Yani s iomo diso rient ati 11. Da Aosta, due a nti chi fede li amici : rr Pl audia – mo alla feLice idea di far ,risorgere l'Unitd , la cui sospens ione aveva suscita to cosi vivo rincr e– scimento fr a I suoi letto ri ecl ammir ato ri. Sfamo felici cli ma ncla,r v.i la nostr a aclesione e au guri a – mo ogn i e_fficace sviluppo all it nobile Iniziativa "· Un ragionte 1'e, da Ma ntova : « Per a:bbonamen- 10 an.n.no mo.ndo lire 5; ,per n. 10 copie del ![)•rim o nume r o L. 1. Lit differ enza di L. 4 in più , intend o clr<,tin a,nla alle spe se ,per la pr op!4!"anda del gior – nale, a l qu a.le faccio aug ut! cli lung a vita e dif – f11sione in tutt a Ita lia, non permetten do le mi e clispon ibilità faro di più n. l n giovan e stuclio~o da Genova.: « Gr adisca no In min piena ~ cordia le adesione all' opera. di lea ltà e cli onpstà ipolitic11,e il rl~pettoso lnc or11.~– giom e_nto a pr oseguir la, nonosta nte e contr o le grid a degli \n comp etentl n. Problemi immediati. J veoohi lettoti dell '« Unità» e della « Voce pol'tioo. » non ci ohie<lono un progra.m.011J. nuo– vo. & si, assicurn11do i m ezzi al gior-nalo, hanno volu to far rivivere ltn organ o « inclipoudenie » -– inclipend cntc, dn] Govemo, dallo spirito setta.r io elci partiti, e da.i grnppi inclustrial.i e affo.ristici che domin a;no la stampa. e la politi ca dello Sta– to - l ei· dif-0ncle1·e il vecc hio ' prngra mm a contro i vecohi nemici, nlle Olti bram e fame liche la guer - 1·n. infond e nu ovo energie e non previste e.udo.cie. Noi difenderemo il nostro programma. doli,~ guCJ.T!I, che non è stato o non è il progmmma di butti i veoohi int erve.n tisti. Poioh è pei· noi le ri vendicar.ioni delle ten·e della costa e delle cit– t:\ i1Ted ente contro l 'Aust,·ia non è il fine ult i– mo clella. nostra gue1·t'!I; ma piutto sto il mez.zo o la ta,ppa necess ari,1, per conquistar e il confine milita rn, èho ci nssiolU'i lf\ indip endenze. politica contro gl 'ist inti e i tentativi di sopraffazione do– m inn.trioe, della Gcrm rmin e e.i perm etta cli sce– gl iNe lihernmcnt e i nostr i alleati di domani. Questn gue1 ·0, « europ ea » più che « ne.zio- 11nlo », oho ln. clemoe,r-a.zia ita lia,na ha volu to, sin dal primo mom ento, per la liber tà di tutti i po– poli, con ln. visione pit't lontana cli pr eparare o.c– corcli e union i cli Stn.ti per la )}neo dm·at ura, mi– nnooia di esse re dist olta dai ~uoi fini sup eriori per esse re sfruttata dallo spi1·ito di sep111t:aismo tm le nazioni e dal conseg uente prnte ..ionismo doga nale , dall 'imp erialismo naziona lista, e dallo tirnnnid e lburoc.rahioa, e fo1,se anch e - diciamol o subito! - cln.l mun icipalismo in·edenti st a. Ecco alcuni dei ,mag.giori problemi. Le forze cont ro cul comhatt c,remo , addi tano in for.ma po– sitiva le soluzioni ohe noi sostcnemo. E' nost ro interesse ohe il princip io di nazio– nalità - ohe è forza politiea « reale » ·- aia ri– spet ta to a. favore degli altr i, come lo a.hhiamo difeso o lo clifcndiomo a favore no&tro. Lo question e diventa concreta nei ra pporti con gli Sta.vi cleJ.sud. L'Tta li111, riport ata nei suoi con– fini etni ci e mi lil.a.ri , nQn deve osto.cola.re la. for– m azione di un a grnnd e Ser bia nazionale, che sanz ioni lo smem bram ento dell'Austria. e ohe di venti la nostra natural e e sicura allell.ta contro il comun e ~1emico accampato noli 'Europa ceu– tm le, ed apra fiduoioso. la via, maestrn alla no– stra penetr az ione eoonomi ca. nella Ba lJmn ia. E' ovvio cho la questione tra italiani e slavi del sud dovrà essere regolata con un comprom es– so, pel qual e nucle i slavi restemnno in Itn.lia e nuclei itali ani r este ranno nelJa più gran de Serbia. A parte il regimo cli a.utonomi 11,ohe per la lin– gua, per le scuole , per i tr ibun ali, ecc., dovrà essere r ooiprocam onto .garantito a r ispettivi nu – cloi, il punto safiente è ora qu esto: - ohe il com promesso sia dirett am ente sta bilito tra l' I· tolia " la Serb ia o sia infonna.to a senso di gra n– de misura e riesca accet to alle popolazioni iul,e– ressate. Spirito cli equità e di n.rrenclovoloz1.a reci pro– ca inform eran no le trattati ve e faciliteranno ~ìi

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