L'Unità - anno IV - n.10 - 5 marzo 1915

638 L'U NI TÀ l' Au:itri. ; 1.hl · I.i Ru 1.1 mira sopratutto a 1ngr.mJ1re la Serbia, for'\C la Rumcnia e sl" Mc,sa, e quindi ha intere e di scoraggiare I \ concorrenza Jcll' It ali., nella spartiz ion e dei territori di-..ponibili. D' onde ~cguc I:, nec itd del nostro in– tervento arm.1w 1 per ; uriv.uc .,I nuo\'O Con– FTC so della pace col /ano compiuto. E no1\ bast.\ preparar con le armi il fatto <.ompiuto. Que :,to dovrà ;\Vcr la sanzione J.,I Congresso delb p;lce, ed esser garen tito contro il perkolo delle.• controrivendi– l·,u.ioni per p;\rtc dell'Austria e della Ger– mani.,. 11 che non è po i bile !-icnza accordi prclimi1 . 1ri con gli Stati Jdl' lntc:,a e con I.i ~erbu ; - accorJi, che in quc:i.to mo– mento, mentre dur.1 L.1 guerra e l' attuale equilibno delle fori.e belligcr.1nti, è più fa t:il<" di con.clu<lc:re in termini a noi favore– ,oli. In ne~su n caso noi do\remmo dall.i 1-{Uerr.luscire i ,ol.ui. Crno una condizione - la maggiore con• ùi1ionc per a -~icurarc l.i futura tranquillit.\ d' 1.__urop.1e 11 nuo\'o a,sctto geografico e il !"O::t!'IC~,o p,1dfico dei nuovi ;1cquisti, - !-.t,1ncll' indebolimento della minacciosa su– perio re org.111i1:1.az.ionedella Germania. f. in teresse nost10, come è degli :1lui Stati helliger .mti, e sopr .nutto tld piccoli Stati neutròlli, <li fiaccare il milit arismo prussiano. ì\'1.1non è nostro in teresse di conco rrere .allo schi~1cchLlrncnto dcli., Germ :rnia, cume lOminci.mo a dire alcuni, inebriati già, in tnticip,llione, di una vittoria che si pre– ,·c.. lc sin1ra, ma che non appare vicina. Non è nostro interesse di concor rere, con– no gli alle:1ti di ieri. .111:lesumazione di , CC'C'hi sogni ("gcmonici o :1lla C'rtazione di sogl\l nuovi. Se ne \'ede un sinto mo impressionarite ndb m.1la accog lienz.;1, che la stampa fran • c-esc h;t fatto : i.li' ordine del giorno ,·o!ato dall.1 Conferenz,1 socia lista di Londr a, in cui i hocia listi internazi on~li hanno ammessa la guerr ,1 di liberazione, non quella di con• quista : - ciò che è comp letamente ali' un i• !I0no con gl' interessi irnliani e col pensiero del r.1dicalismo. Un ,altro sint omo grave, confer mato da dichi.1r.tz.ioni del mini !ttro S:1zono ff, è l'e, ,cn• tu.tic accordo per consentire alla Ru ssia I' cccup.llio ne dei Dard;1nelti. Ciò toc ca un \ irnlc interesse itali ,mo : quello del nostro tommercio col ~br Nero e sopratutto con 1.t Rumcni.1 1 che è nostra fornitrice di grano. Se noi siamo contro la pretesa tedesc.1. di occup .uc i Dardanelli con ctichctt:t turca , !-i.imo cont ro la simile pretesa russ::a. 'oi H>gliJmo la liber tà dei Mari ! Reco come arduo si pres("nta il problema della pre p;u:iz ione diplorn:uic:i. che eccede I' ,:pisodio militare dell' oaup,,,_ionc delle 1errc irredente. Ignoriamo se il governo lav or i in ljuesta din:1.ione e che c:nnmi,10 :1bbia percorso e Sl' verrà a capo dcli' impre sa . Non cono– :-ciamo gli elementi di fatto per dare giu– dizi. tanto meno consig li. Dobbi amo aspet– lttr c a giudicare il governo dai fatti com• piuti. A noi. partito or~an inato, incombe un altro compito: - quello della prepara• ,ione morale nel paese. Il problema è igno • r,llo dalla grande maggioran za delle nostre J'OJ'l(,1lazioni. E bisogna illustr:u lo in tutt e le ~uc rarti : nelle CAU'-C eh<" hanno deter– min Ho il conflitto i nelle ~uc- finali d. poli– tiLhe; nelle ime ripercussioni fin:mz iarie cd ccooomkhe sn tutte le da-.~i dei cittadini. Co:.ì soltanto, con la preparazione mili• t.in •, (Cln la preparazione diplomatic:l e con la prcrarazionc morale, s.irù possibile af– frournrc il grande cimen to. La situazione parlam entar e: e i radica li. Finor. ho <limentirnt9 for,e b parte che :srett.1 :li Parbmento. Vt"r lll\l!'nte LI dimenticin1. \ sare bbe me– [litat1\; poichè i dcput ,lli h.in taciuto; si most1.u;o desillerosissimi di tace1e; non d1iedono lumi al gon~rno: non d:lnno lumi al p,, (~ .... -- L' :lr:ui;1 ... ti cui l.t C,1mer,1 fa mostra, i: ~tillil sp1eg.u.1 come !-egno , he le: correnti neutr.,liM1che l' abbi.mo J("I tutto conqui- 1>tata. Si può dubit~trnt\ ~n:hè: non può dirsi che le recenu m.m1fe:.t.u1oni del paese -- se a-i ecct:ttui I.., letter.1 dell' on. Gio– litti! - ~tccennino ad un :-im1le mutamento. È fon,e più saggio pen,are che Ll gueru europea ,t\'ea interes~.ito , 1\',1rnente i no– Mri r.ipprc::ient.mti polittci nell' .numo fu. g,tcc, Il\ cui css,1 st.t\ .1 per prc!'lt.tre un cas,u btlli contro il ~lini stero ! àl.1 poich,; l.1 m.1ggio1,mu gìolituan.1 ha do\'uto :tb- 1.indonare 1I propo:iuo di pnx.:ol.tr.c l.t grnode ui~i p,1rl.1mentare, !:ii l' Ji .. interess.u.i della pu.:cola c.:ri:.1 curopc.i. ,,\ d ont.l delle .Kquc tr.111quille <li )I on– tcutono, not ,app1.1mo dte Ji fruntc ad un ~l111i!-.tero temp or.111t.m1cnte i11 c:arica, \'I è un ~lani!:itero perpctu,1mentc in .1ggunto. Di entr.,mbi conosciamo uffilùlmente il ren-.1ero, confrontando le didu.ir.11.ioni par: 1.uncntari alqu.into in\'enhiate, 1.ldl' on. Sa• landr,, , lOll l.1 più fre::-c.1lttter a e::-trap•H· l ,unen.t.uc dcli' on. Giolitti. Si trmla d1 su– glurt tra dut dtrtlllf't 1 lt qual,, part~·ndo tll– trambt dalla 11e111ral11tì t·1gilt t1l armata, a 1w urlo momr,ito d1vtrgono, aooia,idoJi fu na (qurl/11 drl/'011. Gio/1111)verso la ,uut rt1/ità IUJOfuttl COt\ l.l:. l)OVUTl. RISLRVI ,, t /: a;,. tra (qutlltr dtll' 011. Salaml ra) veno I' Ìr,lu– vtmo ar,twto co:,, LL. OOVCTL RISt;RVE ! J..1 divergenza è p.lniO tal\'olta che si \'Olei,sc accentuare. ~la ~ ~empie possibile, in politica, c.:hc le lince divergenti !:i 1 incon– trino. Pcrm.me il perico lo che le Juc ri– Jtror, .l un dato momento, combacino tr a loro, e d' :1ccordo elud ano del tutto le nu· strc.- aspir.uioni ! E quindi, pur non potendo esser dubbie le nostre preterenze, noi non possiamo, nep– pur nd problema specia le della politi r:t e!-Jtcr., 1 esprimere fiduci:. nel Ministero at– tu. ,e ; d;\l qu ale poi c.:idividono parecchie qu u,tioni di politica interna e di politica economica di grande importan za, m,1 che in questo momento passano in seconcf::l linc;1, In conclu sione, la posizione che il partito radicale deve prendere rispetto alla poli– tica parlamentare e al Ministero, è qucsrn : - noi dobbiamo impedire che un a crisi - intcrnpc::.ti\'a per noi e tempestiva per gli altri! - arr i,·i a mezz.a vi,1 1 per libera~ il Ministero S:1la.ndr:1 dalla responsabilii;:ì che con le dichiar azion i del suo presidente ha ~ssunto verso il p.iest. Dobbiamo impedire che, tulf altualt SÌ· tuaziont parlamtnlarr, si dia l'assalto alla corriera post:t le più o men o blindata; e sopra tutt o impedire che tra gli assalitori vi sieno uomini di p:utc radicale. A più forte ragione non potremmo tollerare r equiv oco m~ggiore, che un nuovo mini – ::.tcro prenda I' ,tirhr.tta lii un uomo radi– t•;ilc, messo a capo tran sitorio dell;t turba giolittian,1, in :1ucs1 del cnpo autentico. Non solament e qucst,1 sos titu zione non ci d,trehbe .,ssicurazione nella questione po– litica pre,·:l lent e d.. J momento; ma ripro– durrebbe, in tutt o l'andamento della po– liti ca irnlian;1, quel confusionismo che l' ul– timo Congre~o del partito radica le ha con· dannato. Gli nc1.:or<li.che si prep:1r:1vano per que1la risurrezione, sono sta ti sment iti, dopo molta rc~istenza, in seguito ad una vera solleva• ,ione delle maggiori se1.ioni del partito ra– dica le. Noi credi .,m o di non do\'cre acuire polemiche e di~;;.idi interni e prendiamo atto delle 5tnent ite .. \nzi, per rend ere omaggi o :111:isinceri t à di queste, :tbbiamo deciso di invitare i deputati, che sono nostri soci, a tenere d elle confer enze sul!' mtuale moment o politico . Pensiamo che non si po trebbe megli o di così iniziare quell'azio ne di propaganda e e di prep.lr ,iz.ione morale nel paese, a cui il Governo ha in\'it::ui ttltti i partiti e che ci rroponiamo di S\'Olgere per conto nostro. Il partito radica le soffre ancor:1 nel paes e a causa della precedente co2lizione radico giolitt irmn, e-.1 ha bisogno di rifarsi e rin– "igorir:--i c...·on un ragio,·e,·ole periodo di asti– nen1.,1 mini-.t'! ria.le e di atti\'ità politira. l no,tri .,mii.:i, che rarteciparono :1.I)l i- Gino Bianco m..,tcro Giolitti - scnz;i p:trtecirare in jt.tt • ali' indiriu.o ùdl 1 polnic.1 generale! -, sono nondimeno di diritto corre ..p<msabili e fanno ricadere a-ul i:1.n110 l.t rcspon ..:ibilit.i dello ~perpero e del disordine contabile .1\'\'Cnuti nelle ~rese della guerra libic1.; 1'<lno rc:.pon· !.abili dd Decreto di !-.O\"f:anid, che è la causa ,·cr.1 ed e~duSÌ\'a della guerr.i contro la Tur chia e dell.1 spes,1 ingente ; sono re– spons;.1bili e fanno ricadere sul partito la responsabilit,l della impreparazione militare e della disorg;111Ìzz:11.ionc fcno\'iari:i, che sono I., c,1usa \'era e maggiore dcli.i pcno.;a si– tua1ionc, in cui si è trO\'.lt.\ l' Italia nel· l'ora tra~ic:1., che ha determin.uo l'immane 1.:onffiuo. lloi chè, tutti n<'i ricordi.imo che ali' .m– nunzio <lell' ullirnatu,n intim:110 <lall'Austria tlb Serl.oia, molti fummo a dir" che l' lt,,lia .1vrebbe do\'uto denunz.iare b Triplice; m'\ ci fu fatto intendere che non si potea mi• nacci.1re, qu1ndo si era comrlet,1mcn 1e Ji• .:.:armati contro chi era perfett,1mt'ntc .umato. E bene ora che si s.1pria il rc~to: r.J 110Jtro rifiuto di ,nandart il ,apo ra/r ron la /a ,no.ta bandirra al cor,fir,r /rrmau, i ,:ot•rrr.i d'.4UJtnJ t Ctrmania han,10 (':-,i ,o,uid ,r at,1 la eonrtnunUI dJ. d~nur.::..:"urr e ..,, i/ tralllllO prr acquistarr e--,i lib,rtfl d' a:ion, contr r, f lta /ia .' l rcspon::i.1hili di quc-.ta critil·a &itu.iz.Ì<.lr.e conn-.i.:e\'ano, ,clondo le loro !-.t~"è \'30U· rie, le intenLioni dcli'. \ ustri.1 un :inno prima di noi! Ed allor,1 si comprende per quale ragione, per qu :i.lc istin to di C'onsen·nzionc ('SSi ccr• cassero, un:1 prim:1 ,·ok1, nell,1 seduta del 21 no\'c.-mbrc, Ji conquisure il potere, per impedire che il )lini ~tero, premuto d.,lh opinione pubblica incalz3ntc per I' inter• vent o, faces!--e loro 11 proces..,o Jell,1 impn~·· par.uione militare. E si comprende come". s,·entato il rrim o tcnrnti'"o , cs,i abbiano inn•1lz.110 il \'C!-~illo pomposo dcli., !lCutr.1- lilil. ddb fede ai tratt:1.ti, dell' interes..,e el·o– nomico delle d,1!-SÌ la\'\lr.urici, P"r c,·itarc o per allont.11ure il giorno della pro\'.1 su• prema. Per le stc.-S!>c ragioni noi Yogliamo che i responsabili r<"::-tinoa Ji!i-posizione del pub– blico e fuori del Go\'erno. Ant onio de Viti de Marco . Il germanesimo degli intellettuali. E ura leggenda, e minaccia di ÙÌ\'enrnre un luogo comune. I partigiani del rumort s /ugt, gli .1poi,toli del quieto \'i\'erc, appic– c:ano ogri ser.;1a questo chiodo la loro vesta da camera. • Vedete - dicono , gli uomini superio ri sono con noi. Ai nostri interessi bisogna badne, ci amm-:,niscono gli uomi• ni superi or i. li furor di lass,, ? Ret ori• ca di quel grao retore che fu messer Fr ancesco Petrar ca! La trdtua rabbia? Ma che ! Lovario. Reim s, le n:lVi neutrali co– bte a fordo sono episod; di guerra. Siamo femminucce, noi, da vers.ir lagrim e sul n~liio tradit o e devastalo, sulla Fran cia d cl nord mess:i a ferro e a fuoco ? 'fori, muscolo vile ! li cuo re si cheti ; e freddo e lucido, come le baionett e dei sold:1.tl di Pomerania, il nostro pen siero sco rga quanto ~ utile per noi, figli di Rom a, ~rnre insieme con quella II gente di ferro e di valore ar– mata •· O che qun.lche !pag lia non do,•r.l toccarcit se ci aggioghiamo .,I carro del Cesare trionfat ore ?•· Veramente, a un così eccelso grado di m;ignific:1. cerebra lità io non so qu:1nti ar– rivino fra i rosi detti intellettuali! Ton so quanti fra essi abbian potuto diment icare interamente, che eravamo noi, tioi latini, • in Campido&lio, per Via Sacra e per Via L·ua • la gente armata di ferro e di ,·a• lore; noi che, uniri imbelli fr.1 i poterti d' Europ3, assini amo ora coli' arme al piede :-d una guerra voluta e comb:tttuta Jai Germanici, risolut:1.mente , dichiarandoce lo senza :1mb:agi, senta eufemi smi, per r RE– DOMl?lARE e DO MINARE. Il sentimento non è unti,,u11talismo: non corifordi;;imo ! Quan• -.lo ci ricord iamo delle protonde r:1gioni ctni che per cui una nuova J;bàdr dell a Fran ci:l sare bbe un a catas trofe anche per noi, e la sparizione del Regno dd Bdgi o dalla carta d' Europ:t vorrebbe dire un'irreparabile dt· mÙJutio per 13 nostra razz:1 di fronte ;;il pervadente e sch iacciJnt e teut0n ismo , e la dçfinitiv:t rinunzia alla lott; contro la sia vilLatione del litorale :1driatico a pro della monarchia d' Ab sburgo equi,,:1rrebbc a un' J. talia gr.1vitante, umile sate llite. attorno al sol e della ultrapotcnz.1 au,;;lfo-germ:1nira ; quando noi riflettiamo :1 tutto questo, e una vam;.-,a di rossore ci sale :1lla faccia pen!-ando ..:he cosa fumm o. che cosa do– vremmo e potremmo essere, e che cos:,. rischiamo di diventare:, obbe diamo a un sent imerto che solo il peggiore cinismo osc– PCbbe irridere battezzandolo per untimtn· talitd. Obbediamo a un sentimento e ascolti.imo :\I tempo ste$50 la voce del nost ro inie• rrsst. - Che la scienza tedesca abbia fatto prodigi da un seco lo in qua, non può venir in ment e :1 ne5suno di negare. Se per ttr· 1na11rsimo s'ave sse a intendere l' amm.ira- 1.ione ,·cr!-O l.t scienza alem:1nn;\ riguardata nel comple-s:> (non ri:ipetto alla dose di fo:.foro, in genere bassina. spesa nel Livor o cerebr.t le d,1i ,ingoli studiosi innumcre,·oli), qu:ilt- degli uomini di pensiero, in hali a e fuori. potrebbe non esse re germanofi lo ? Certo la patri,1 del Kant t del Goethe non ha il monopolio del gt nio, come parrebbe s'ave sse a credere, ;1 senti r cert uni ; mn è mir abilmente preordinata e coordinata allo sfrutta mento di tutte le atth·it.\ dello spi• rito naz.ionnle in questo c:1mpo La Germania possiede . formidabile, l'or– ganiuaz.ione della SCJl!NZA. Cosi pure: eh<" I' nrtc militare in quel p,ese si:l pcrvenut ,1 a uri gr ;odo su periore 2 quello a cui è gi,mta nelle altre nazion i ; che la buona spada trdeua di cui G11gliel– mo li v:1 così fiero, si:i di fatto uno st ru– mento di conquisrn adoperato da' suoi ge ner :1li e da' suoi soldati con forn di gi• ganti e perizia di tecnici perfetti, non toc• chiamo con mano da sci mesi ? La Germania poss iede, formidabil e, l'or ~ ganizzazione delb GUERRA. C'è di più ; ossia, t·' è di peggio. se 11 badi a' nostri intere ssi. Chi di noi - di noi soprattutto, It aliari - non guarda con ammiraùone pavertosa a quello spetta..:o lo di con<'ordia, di disciplina, di rinunda alle particolari opinioni, o inclirazioni, di fronte a ciò eh' è univer sa lmente riguardato come– il pubblico bene, a cui ci fanno assistere i Tedesc hi sin d:tgl' inizi della guerra, anzi fino da lla su:1 remota preparazione latente, fotta obbede;:.do tutti :-oduna stes sa parola d'ord ine, dentro e fuori dei con fin.i della patria ? Tutti i partiti hanno :1blrnssato b loro bandiera din:1nzi a quc:ll:1.della grande Germania : :1.nche il rosso fiammante cd il nero. a"ociati dal bian co della pace iritcrn :i. si fo::dono neJ tri colore tede'SCO. L1 Germania possiede, formicbbile, l' or~ ganiz.za1.ione delle cosc 1E:,;zt:. Ora, non c' è, e non ci può essere, re s~ suno fra gl ' int ellettuali non affetti da mio• pia e <nffc2.ion:1tial Paese più che ali' utile in diddu. 1le, che non veda (anche se per ca<,o gli convenga fingere di non \'Cderlo) il perico lo sp:n-ente,•o le che mina cccrtbbe ),1 nostra indipendcn1..1 moralt e forse anchl' materiale, se un popo lo risoluto ri domi• oare e perfe tt amen te prep:1r..1to a conqui • st are il dominio, riuscisse ad aver ragionl· de' suo i, fortu nat:nncnt c ora molteplici, av• vcrsari. 011:1lc b;1rriera potremmo illuderci, dopo, di riusc ire a opporre noi soli, per quanto armati fir.o :1.identi, :llla irresisti• bile catapu lta ~ E quale, fr~ i nO!tri stu– dios i chiarm·cggenti, potrebbe a cuor le~ ~icro augur:1 rc b vittoria alle arm i germa– niche, se il trionfo del teutonismo - chc.– \'orrebbe dire I' annientamt-nto <lelb po– tenza effetti\'~ della razza latin., riron dorrebbe e\·identemente l' lt :1li.t nelle con~ dizioni di d~b<.·lena del decennio infeli<"Ì"-· simo dal 1 6o ,,1 '70 1 quando un· altr.l ege•

RkJQdWJsaXNoZXIy