L'Unità - anno III - n.38 - 11 dicembre 1914

, I059. Sig . Aldo Aodreoli Belle Arti, 8 BOLOG~A ZI. problemi della vita italiana. < · bbl" •1 y dl · F " D " Il GAETANO SALV EM!Nl - Direzione e Ammini stra zione, Lun garn o Vespucci 12' - Abboname nto ann uo ord inario Lire 5 per il Regno J f pu ica , cner m u cnzc - ne or e . . , I • • • • , · d Il S · I' I L' 7 50 - Abbonamento sostenitore Lire 20 annue - Un numero Ce ntes1m 1 fO - Cont o corrente con a po~ta. e per I pae si ita11an1 de:11' Au stria e e a v, zzcra ; per es ero ire , Anno III - N. 38 - Il Dicembre 1914. SOMMARIO: Il TreoUoo e l'Italia, L'U sIT ,\ - Uoa ouova pagloa, (.(RorOT).INI-: - Uo p:,polo mala to, AGRtCOI.,\ - l tumulti per Il guno, E. Azt ltO :-.Tt - Ictetveo lo o ncutull ll , G. PONTJì.COR\'O - La pace - Per uo cootrotlo democratico ,ulla pc:,lltka u ter.1 - Del perlcoll dtlla ambiguità e della lcoluta - Una profuta , Il Trentino e l'Italia. Dicono che il Pri,icip,e di B1ilow uime ad offrirci il 'Trentino, come pagamozto - non si sa della 11rmralità assoluta o di un i11tu– ve11to colllro la 'Triplice /11/csa. Un popolo malato. E' necessario che il GofJrno italiano ri– fi uti r olfrrta , e che la i11ter,1 nazione obblip,hi il Governo a rifiu tnre. Dot1remmo rifiu tnre, a11che se ùisie111e nl f[ rentino ci fosse offerta l' 1 stria e qualcos'ni– tro a,u orn. il problemn, centrale e premi nente, che f l tnlia drot oggi risoifltrt , non ; quello di a,quù tare qualcht mu>flflprovincia o qualth t nuooa colonia. E' q,ull o di assitu rare la sun indipendun.a na:ional t mina uia ta - rome quella di tutte le nitre 11a:io11i d'Europa - dalla flittorln austro-,:erma11ita. L' ir1dipmdmu, r1azior1al, è il 98 % di q,ul rhe ti ottorrr prr oivrre tranquilli . E noi la posstdinmo. J,i 1mt1 Eur opn dominata , Stt tUJ p ill nl– crm rontrnpprso possibilt , dnlla Germania e dalf ...tu.stria , qttrl 98 °/4, che noi possediamo, nnd rrbbe par/1110. Nf il possesso dtl <J ren– titto ri rlif,•,u/rrebb,- co,11,0 le p rroaricnzioni dei domùw tori, nt nvrrmmo nlctmn sicurezza rii co11seroau il T rentino o qualsia si 11/tra profJitu,·a. muhe pi ti importante, qualora i signori dtl mondo trOfJassero cnmodo disporne a loro vo/o,11tJ. Euo prrtb; ci i necess,uin In dis/ntla del bloao austro-germanito. Se ,u/f atto di assirn rnui il 98 o/o, che gid posudiamo (I' indip enden:a na:ional e), ci ; possibile arrotondarlo fino ,1l 100 % col c!!!!l.ltt!'men to dt/I' rmità n~ :ionale (ffren– ti,io e lstriàl - e per nostra fortun a è pos– sib ile - snremm o stolti t colproo/i a non risolv ere qutsto problema specia le e secon– da rio, approfittando della soluzione del p ro– blema gc-nerale e principale. Jl p-n',uipe di Diil oer, in vea, - se lt no– tizie dei gio rnali sono vtrt - ci offre quel dut, m,zi quell' uu per remo, che ci manca (il 'l rt11tino}, n pntto che aiu tinmo, sia con la 11,utralità, si" con l' i11teroe11to, la Gtr- 111ania e f A,utria a crtare in Europa un 11uooo stato di tou, in cui non esista più qutl ()8 % (f i11dipt11dm:a na:ior1al,) che già posstdi amo. B isogna , i.fiutare il dono. E bisog,ia con– quis tarstlo, n~mu o della . 'l ripli a I ntesa, sulle rovine el pa11ger111nnumo, e - orcor– rend o - anche t ollt armi alla man o. L' UNtTÀ. Una nuo va pagina, La gm rra allm1/ e sl,1 per apr,'re una nuova pagina nella slori(l del/' Europa. . Essa /u, posto ùm,111\ia lulli i popoli, ,mow problemi di ricoslrurJonc sorialt. In Russia, in Jughi/Jerra 1 in. f~m u_ia, ha ~ià fa llo {amj>i!la~· nuove sorgen/1 d, ti1la soci.de : 11011 « "' eserciti che si tomballo11n 1 ma !èi fl1{UJ.111itere ~plir te""' alla follt1. Tull ,1 la vifa~ ue– sle narJom' ne sm fe fe WHStgutt,.;,e.Quando la pace, 1111 gi'orno o l'a/Jro, sarà !/ala con~hi~,s~, sorgtr ,) una mormt qwwlilà dt problem i d, r,– tos/111\imu ù1len1J. /;' alloriZ - ,lur,m le siffJJJ.i ricoslru\10,1t - /a rifa p.userà accJ1//o o <olor_o. d1t_,,~11 _av~a,1110 dim ostralo di s.iptr tssue s/J/1 uomm, d '1\IOnee J' ini;Jalit•J, q11a11do i Jt sli11i Jei popoli erano in gioro s11i cJm_hidi hJll,.,glia. KROPOTK ISF. ll nuovo diritto interna:iona le germanico. Nel discor so a l Hcichstag del giorno -1 ago– sto passa to, il C'rnccllicre dcll' Impero t~e– ~ Bcthm ann ll ollwcg, i'\ttribui\'a la re~pon– sabilità della guerra alla Hussb , la qual e avrebbe avut o il tort·o di non voler abb:rndo– nare an cora una volta - e questa volt-a per sempr e I - la Serbia in b;1lla. dell'Austria . Evidentemente , seco ndo il Cancelliere del • I' Impero, la Germ ania :ivc, •a il diritto di so– ~tencrc l'Austr ia, che moveva guerra alla Serbia, e di minacciar<' guc·rra alla Russia se non la.~i :1.va carta bianca all'Aus tria: e que!)tO non era prO\'oca r la guerra ; ma Ja Ru~ia non a,·rehhe dovuto sostenere la Ser– bia. e vcnirc meno al suo do,·ere di rem~i ,·ità ,·erso il Kaiser protet to dal buon ncchio Dio: ciò facendo !-ii era resa responsabi le della gue rra. Quando cosi p.,rlava, il Cancell iere non av eva ancora ricevut o l' ultimatum elci!' In . ghilterra. ii!_. c~~ cgu_c:_111.a delfo violata neutra . liTh- del Oelgio. ?ila, proprio pochi momenti dop o la i.torica seduta, I' Inghilterra dichiaiò la guerra.. Ecl ecco che il Cancelliere rit or• nand o a l Rcichstag, J1ella seduta del -i: dicembr e ha sentito Il dovere di rett ificare la sua esposi– zione !-.torica. e d i affermare, questa volta, che la rcspo ns.abilit!l • intim a e maggiore , della guerra non è n~ della Ru'isia n~ della Francia. ma pre – cisam ent e dcli' Inghilter ra, · • il Gabinetto in- • glcsc avrebbe potuto rende re impossibile la • guerra, se avesse dichiarato senza equ h·oci 1 a Pietrogrado che I' lng hilterra non deside- • rava lasciare il conflitto austro- serbo ingran- • dirsi in conflit1o continentale fra le grandi • Potenze,. l nsa mma, la Rus sia non a vrebbc dov uto SO· stenerc la Serbia, e I' lnghilt crr.i avreb be do – vuto piant are in a.o:;soFran cia e Russia. Al– lora, si che la guerra no n sarebb e scoppiata. Infatti l'Austr ia avr ebb e (atto il comodacci o ~110, e ht Germa nia. non a vrcbbe avuto il grand e disturbo di snudar e il brando. È di una chiarezza sorpr endente. 11_ nu o,·o diritto int erna zionale nell' Euro pa co rganiz.7.ata.-. dalla superio re civiltà germa– nica, avr,\, dunque. per ba se questo principio: e 1-,. Germa nia. ha il cliritto di minacciare la guerra a chiunque, ogni \'Olta che lo creda necessario a sè e ai suoi amici. Tutti gli altri Stati cle\'ono immediatamen te domanda re scurn e obbed ire ai comandi. Chi disubbidirà, sarà rcspon:;abi lc 11ma11tia Dio e i,wa11zi agli ucm,ini della guer~a che ne i-CGUirà . La neutralità del Belgio. Bcthmann Ilolh, eg ha par lato anch e della neutrnlit:\ del Belgio. i?. questo uno dei piì1 belli e invidiabili colpi cli mano, che ~i('1H)Sli'\ti mai tentat i nella slori;1, second o la nmrnlc ("fOica clcgl' im,E!:ri~listi te• deschi e cli tutti gli scimmio tti nost rani del• I' im pcriali!-.mo h.·clc-;co. Ed ~ una delle pii1 disastrc.,,,;c pac,.," 1tll, che grn ,·ino in quC!'JtO momento -,ulla JX hti ra cl,.lla Gc-rmania. E !"e la guerra finir,\ rnn ht ,·11 tori a della Tripli ce lnt l""-3, la Gc-rmania clm rà scontare il delitto comme,,o con tro 11 Belgio as...-.aipiù amara– mente- di qua lunque altro -.t10 errore. Il giorno 4 ago,to il Cancdliere giustifi– l':~7-;-qu( ·!->Wfatto co~h fam0:k1. formula; • nC"Ce-.,1t:, non ha lc-g (", Osgi sen te il bi- Gino Bianco sogno di nlcttcrc in c1ualche modo d' accordo la sua condotta di fronte a.I Belgio con quelle vecchie, norme morali non.... imperiali ste, che nella illusione della certa \'itt oria a\'cva di• spre7.zal"e. E nnche lui cerca cli river;;-ire la responsab ilità cliquanto ò accad uto al Belgio. il qua le snrcbbc stn to gi!'t d' ;-iccordo con la Pran cia e con l' 'lnghilt crrn per lac;ciare che inglesi e franc~i invadc"se ro il Belgio e mi– nacciassero di qu i la Germi'\nia. E qu ~!tO !-ar<bb<• dim~t 1aio dai. clocu• menti. che i tcclc-schi hann o tro\'ato in Belgio. ;\la questi docu menti dimostrano precisa men te !I. ~ o. I·. 61<;ogna proprio che l~ rrà abbia del tutto tra\'ollo il scnc;o critico deg li uomini di go,crno del la Ge11nania, pcrchè i clocumcnti del llc lgio ,ieno &lati pubb lica ti, qu asi che occorr~ ,cro J)W\'Ca dimos lrare pro-– prio il con trari o di ciò ch(' i te<l~c hi vogliono far credere . I patti aog1o-befgf. ,.1 docnmcn ti puhl;!iS!!_!_i dnlla ,Vo,-tltle111.,!,che Allgemei11eZeitrm g, infatti , ~ùno dm•, JI75r'i'in'olìiii7i"c ~ •enzio11eang lo-bclg:i dl'."I 10 apn l,, 1906, secon do In qua le • l' ingrcsrn nel Belgio clcgl' inglc!-ii a, verrebbe solUmlo dopo d e la 11e11trnlitd f osse uiolflt,, dal/a Ce,-manfrl •· 13i·, 0 na esser 1.!1echi \'Olontari pc.r non "edere che qucsla Na un a prccau✓.ione legitt ima contr o un perico lo, che la c--pcrienza ha di– mostrato reale. Il secondo documento è la noia cli un col- 10Qui0 a"nnuto probabilmente il :23 apri le 191,z fra. l'a dde tt o militare ingl~e a Bruxc-1- les e- il capo di Stato ma~giore hclga . • L'addetto militare ingk'-<' comunica che • l' t nghi lterra cli'>JX>nc- cli un <''-Crcito che può •cs.c;cre invi ato i;ul C"Ontinenl<', compos to di •sci div i\ioni cli fanteria e cli otto bri ga.te • di c,n ·allcria, in tutt o 100.000 uomini. L' Jn. • ghiltcrra ha anche tutto ciò che le occor re • per difende re il suo territorio insulare. Tutt o • è pront o. Il Gover no britannico clur;wt c gli " ultimi av veniment i avr obbo sha 1·c:ito le sue • trup pe nel Belgio, anche ~e noi non aves- • simo chiesto socco rso ... Questa clichiarazi ne, cvide ntemcnh' , !-i deve mette re in rela;oionc con la convcmione del 10 apri le 1')06. e si dc\C inte ndere nel senso che in ~e a quella con ,·c111ionc, qualora la Germtwia Noli ltr ,irut, ahlti tiri Btlgio, I' ln– ghiltcrra :,l~u cherà le l',UC truppe, anche se il &lgio non chieder!, aiuto per paura dei te• clcsch1. Alla com unica1ionc inglt.'!->C, il Capo dello Stato maggiore belga e ~ che per lo I • sbarco luglest smtbbr stato 11rcrssa,-lo il co11- • se11so btlga. L"addetto militare britannico, • tenente colonne llo Bridge, ri!-.pO!-iC che lo sa• • peva, ma siccome , bel,:i 11011posso110 impc- • dire tll tedesclli d1 pr,ss,u·e attra11erso ti tcn i- • torio belga, I' lnghil tcn a crede che lo sb arcù «delle !-.IIC truppe in Bl'lf::iù!-arehbc gi11f,tificato 1 in ogni caso. Qu:rn10 al l11Clgo clello &barco, " l'addetto militai(' hritnnni<o l'<,n lo ha pre- • cisato; egli ha dt·tto d1c IJ. Ui",l:\ era abba– stanza lun~a. ma il gcncr;:ll<.> Jungbluth :-a che 11colc.mndlo Bndg<.· ha. fotl o ,i ,1te gior• nalier e da O,tcnda a Z<.·chru~~c durante le f~te di Pabqua. Il gcnt•rale J unghluth ha aggiunto che • beli:• s1 lrot·tr110 ptrftllamrnlt rn grad(I d, u11pt,t,,r ai u·dt"-Chi di pa...,c.are attravcr.-o Il loro t<:rritorio Du11C1ucnon ,olo I' inten·cnw mglc'-(' non può a,· ,·enire, se prima la Germania non ,;o la la neutralità (1); ma il Go"erno belga neg:t ag li inglesi il diritto c1i intcn"t.'nin', ~ non sono espressamente aut orizz.-Ui dal Belgio e se pri• ma non risulti la impotc-nza elci Belgio a im • pedirc il passaggio ai tedeschi. Come 111tlraccblano t ltati. La .VorddculscJie All ,:rme111rZolung. invece, sostien e che • in c1uesto documen to è incl.i– • ca to chiaram en te che il Covcrno inglese 11 a,•c,·a int enzione, in caso di '" "' g11nrt1 /muco– • tedesca, di penetra re immccliatamcnk nel e Belgio con le sue trupp e, t.· 1x~r con~cgucnza • cli "i olare la neutralità elci Belgio, facendo • precisa men te ciò che gli S<'rd co me prct ce;tn • per dichiarar e la guer ra alla Germania. • quand o la Gcrmani:1 la prc, enne ~u questo • pun to per la propria legittima dif~a •· Il tru cco del ragionamento con-,i-.tc tutto nel p,,rlare genericamente elci ca,o <li una • guerra (ranc o-te<.l<"~Ca •. e non del C:"l'-Odi violata neutralit~t del Belgio eia p.,rtc dei tedeschi in occa..o;.ioncli guerra (ranco- lcclcc;c~. :\la il b'lorna lc ufficioso 1,:crmanico non si ferma qui. Sicuro ora mai cli rwerc· fall o in– ghiottir e a 1 suoi lettori la tesi che I' Inghi l– t:-::rra avr d,bc fatt o <111cl Chl• foce la Cenna – uia., continu a: • Per quan to rig11artla il Co. • ,·erno belga, sarebbe stat o suo c\ovL•rc non ~ soltanto cli respingere con la pHt grande • fcnn -:u... , le insinuazi oni in~lco:;i, mi'\ anche • richiam are I' atlenzionc dr llc altr e Pote nze • firm ata rie tlel trattato di Londra elci 1839, • e six:cia lmcnt e de l Go\'ernn tecl1:Sco. sui rj- • pctuti tentativi dcli' lnghiherra di spingerlo , e alla viola✓.ione dei dover i che gli incombe• e vano come Pote 1 7.._'\ neutra . Il Cm·crno belga e ciò non ha fatto . E~o ha. invece cred uto • che f~c suo dir itto e don .•re, di fronte alla. e pretesa nota intenzione cli un· en trata dei e tedeschi nel Belgio. prcnclcri'.'. cl"accordo con , lo Stat o )la ggiore ingl~c. prov\'eclimenti mi- 1 litar i cli difcM: ma non ha mai fatto il mi- • nimo tent.:ili\'O cli prcncl(•rc anc he li ' :1.cordo •con il Governo tcde ~co o con i circoli mili • • tari tedes chi competen ti, prov vedim enti con- • tro l'eventualit à. di 111'ent rata fran co.inglese • nel Belgio, bcn chè fosse perfettam ente in- • format o a C(\1csto l'ig ,mrdo sulle intenzion i • de lle Potenze della Triplice lnt c~a. comt • prou(IIIO I tlocum c,ili 1,-or,ati •· Uoa rupoou blllll che ru ta lclatta. J clocumenli trovat i p10\'ano !)l'L"1.1samentc il contra.rio I Prouono, c,Qi, cJ,r ,I Btlgio, esu mlo S/CII YiJ da /'(11/t tlell' /ughillnr-t, t dd la Fra11cw, t ltmt'luio l',rsst1lt0 tltl/11 Ger– ma11ia, 11011 tit't!va d,, preude ,-t col Cot'tHIO ted,sco Ht .U UH aciordo pu Ili t1't'11l11alità di (1) In questi ultimi giorni è stato comunicato :dia · stampa un documento inglese, che conformapiena· meRte il significato dei documenti scoperti a Bruxel– les dai tedCschi. E' 1111 tclegnmma, m data 7 aprile 1913, di Sir Edward Grey al Ministro inglese a Bru– xelles: u P:nl:rndo oggi col ministro hclg:a ho detto ·che era stato portato a mi~ conoscenza c~i~,nel Belgio vi era qualche apprensione ~ulla poss1b1h1:\ da parte nostra ad essere i primi :1 violnrc la neutralit:\ del Belgio. Il ministro bc,lgn mi ha d~tto che d~ font.e inglese si era parlato d1un~ sbarco di truppe_b~1t:a_nm– che nel Belgio n~lo sropo _,I, prrum,,,r I(" poss,~1/t11,v~o di truppt tedtsclJt m Francia attraverso il tlelg10. I-lo ti· spOStoche ero sicuro che il go,•crno attu:alc non a– vrebbe ptr pn'mo violata la ncutralit:\ del Belgio e che non crede,·o che qualsia.si: iltro govern? inglese s:a~eb– be stato p,-imo a farlo. Ciò che b1sogn:1111\'ece conside– rare è la questione :al_qu:anto imb:ar:anan te ~i qu~lloche do\"rebhcfare l'lnghiltetr :t, come uno degli st:u1gar.m– ti della ncutulit:\ del Belgio, S! questa ,i~ulralit~ f~s!' violata da q11alrhtpoltll'{O, 11,•1~1:lr :I 1101,rer_pr1m! 51• gnifichcrcbbc d:arc alla Gcrm:1111:1 una gnm1fic:1z1one per mandare truppe nel Belgio. Inoltre noi dcsideri:1.– mo, nel c:asodel Belgio, con1ein quello di altri paesi neutrali, che que:-12ncutr:alitl sia rispettata_il J?iù a lungo possibile e che /"o a q11a11do 11011 ,,a t:tolata da altrt folt11,,r. noi c1 astcni:rmo dall'imi :rre truppe nel loro territorio•·

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