L'Unità - anno III - n.37 - 4 dicembre 1914

, problemi della vita italiana. ~i pubblica il Vencrdì in Fi renze - Direttore GAETANO SAL VEMINl - Dir ezione e Ammin istraz ione : Lun garno Vcspucci 12 b - Abbonam ento annuo ordinario Lire 5 per iJ Rc 2 oo e per i paesi italiani dell'Au stria e della Svi zzera ; per l' ester o Lire 7,50 - Abbonamen to sostenito re Lire 20 annue - Un numero Ce niesim i to - Conto corrente con la posta. Anno III - N, 37 - 4 Dicembre 1914, SO MMAR IO : Ripresa, L' UNITA- Per 1' todlpendenn d' Ilalla, G. SA J.VE )II NI - I due tnternad onalhml, XX X- A GRI COI.A-l{ ROPOTh'.INE - 1siderurgici e la guerra, G. LuzzATTO- [ prolulo nhtl all' aua lto de1Ja Libia, X. RIPRESA Sospe11dnulo , tre mesi or sono, la pu bbli– cat,ione del giornn!e, creilevamo che l' I talia fosse prossima ad entrare in guerra. Ci sbagliavamo. Nella nostra cnm.pag11a contro la disorgani zzazione radico-giolitti ana del paese m1evnmo assai pi1ì ragione di quan– to 11011sospettassimo. L ' esercito ùaliano aveva meno scarpe, meno abiti, 111e110 arti"glierie, 111n 10 tutto, di quanto nei momenti del p iù nero ou;mismo avremmo nsato dt m mciarr . L' It alia 11011 potn•a fa re la guerra, dal 11.10- 111ento che 11011 aveva sap uto ordinar si bene nella pace. S o110 cosi passati tre mesi - che speriam o sùn o stati di p rrpa razio11r seria rd acrn– rata - durant e i quali i btlli'geranti si sono lima li g,i um cogli altri, pcr dm do gli uomin i a u nt i11aù1 di 111i"g/iaia sen=ll 1usstm successo decisivo. E i11 questi Ire mesi di tempo si ; nrmunt ata la i:apacilà di 1,ressione delf l ta~ lia di qtw11to ; diminuite la capacità di re– sÙtl'llza rii" tu tte lr gr1 11di pott nu d'Eur opa. L a _lorlun a - q1u/la capricciosa e p ur /e• drlr fortun a, che sembra vegliart ai nostri destini e in teroirne semp re al 111ome11to ne– cessario per corrrggere tutti i nostri errori - la fortuna neanche questa voltt1 ci f man cata. Il nostro pa ese è oggi milit armente quel t:hr avrebbe potuto essere lrr mesi or sono, se fosse stato ,,uglio r.mmini strato. E tm ù,trromto o w,11 minau ia d' interoento il nostro p aese pu ò oramai os,zr!tJ, senza In p rt tesa di essere divr11tato a 1111 tra/lo mia grn11dt for.,n « as– solu ta», ma ccm la eertr.::za di dare il tra/lo nlla bilancia con la sua forza et relativa ». Alfa se in questi mesi abbiam motivo di credet e m i'gliorata, nei limiti del p ossibilr e drl 1ucessa rio, la preparazione milita re, non è di altrettalllo migliorata la p rtpn razio11 111ora/e del p arse. l 11tort10 alla probabilt guerra è stata ele– tlllln tutta 1ma mostru osa opera di specu la– zioni e di perversioni, che 11ti11accim10 di to– glierle ogni giustificazione, ogni nureola, ogni vera r.d alta f zmzione nazionale. ll basso vr11tre pa rlame11lare tenta di or– ganizzar~, col p retn lo della guerra non mi– cora dichia rata da/I' on. Saltm drn, un tristo assalto alla corriera mini slerù1/e e il ritorno al gor1u110 dr/I' erot on. Giolitti. Che sin stato proprio costu i a ri mwvnre In 'Trip licr A ll,11 1:n ,· che sin staio p roprio co– stu i a sfia ncar I' I talia con la conquista libica e a disarmar/11colf aiut o degli EN'itoui del– I'amm iflis traziour mili tare e dei Fcrrnris drl– I' « industria 11azicma/e » ,· - a quattrocrnto dti nostri depu tati questo 11011 importa, comt 11011 importa 1m corno 11è della guerra nè della p ace. ·Qut l che loro interessa è di rive– dert al pi zì presto, assiso sullr cose dello Stato, i 11sicmr a/f 011. Ciolt'tti, il ge11io dor– miglioso t' freddoloso dclf 011. Sacchi o la jln tulrnt a e/oq,un zn dtl l'o11. Pn111a110, f /-/assu– ma Pascià dr/ .llrzzogiom o d'lt alia. Quando e' ; al g01Jtrno la « democra-:.in :o c' f da man– giart per tutti: t questo è I' ùnportanle. Ritornato al potere, l' 011. Gioli11i· potrà fare quel tht tiorrtÌ: potrà organi:.:are nu ovi :°rzcidmt i alla Manoub:t e alla C:tnh:1ge per r11trnrr in gutrr a co/"1 'T n·plicr Inttsa ; po– trà rompere il 'Tral/ato del/a 'Tripl itt , sen:a 1ua,uht In st usn di non esstrl' stato lui ad assumere la responsabilità dr//' n,,tfripato ri11- 1101Jamt t1to, potrà co11tùrna rt pr r tutta feter- 11ità in qutlln « neutralità attfoa r uigilante 11, che consiste nello spendere e spand ere milioni e miliardi senza far la guerra ad onore e glo– ri a del senatore Ro/and:'-Ricci. Potrrì fa,e tutto quello che vorrà. La « democra:ia », che trova il -pel 1u lr uovo ad ogni atto dr/I' on. S11- la11dra, troverà che lutto sar•à fatto bene, quando sarà fatto dalr 011. Ciolit1i. Gli s/fssi deputati socialisti « uffic iali », che oggi sono compatii 1u /I' assalire l' on. Salmz– dra, 110,i saranno pi 1Ì:. compa tti domani di fronte al/' on. Giolitti. Cl' ingenui vorra11110 co111i11unr& a fa r oppos izio ne risoluta; quegli altri diranno semp re al 111011u 11to buo110 : 1c io son perplesso , se, ma, certo, qua111m que, sebbene, peròn. E la opposizio ne socialislfl ri– tonzerà nd essere quel che.... non è mai stata, quando bisognava combattere r 011. Giolitti. J1'/m tre nella Camrra fer111e11ta110 lutt i i pi ,i 111al.r,11i 1,mori del nostro politica m ismo 11jf11rist11, f uori dc/In Camera i trivclllltori delle « industrie 11azio11ali >> 11pprofi1tmio della crisi gzu rrescn per ricotzquistare al • nazio– nalismo economico » tutto il terreno, che ave– vano p erduto nello sp irito p ubblico per effetto della pr opaganda mztip rotezionista dei tre anni trascorsi. Il dazio sul grano, il p arassi– tismo zuccheriero e siderurgico, i pi zì scan– dalosi privilegi ba11cari, il p itl sfrenato sac– cheggio della ricchezza p ubblica e p rivata, - 1.1ttto si giusti.fica colla guerra, colla 11ecessità di rinvigorire la economÌII u nazionale » i11 vista dr/la guerra, <olla opportu11ità di fare quello che f anno e che farann o lutti gli alt.ri dal mo– mento che ogni speranza di pace è morta per semp r,, rhc la guerra dive,zterà lo stato nor– ma le del genere uma ,zo, che ogni nazione do– vrà circo11darsi di tt ll ll mura glia cinese e bnstare tutta a se stessa i11pa ce " in guerra. E il Governo, che è in mani pr otezioniste - «democratici » e « conservatori ", i11 fa tto di programma dogana/,•, sono tulli fa ri,111 dello stesso sacco - app rofitta del turbamento o della distrazione dt //a opi nione p ubblica p er prrparn n• il nu ovo regime doganale de– sider ato dai pescica11i delle i11dustrie pro– telte. E pa rallela e conn essa alla campagna pro– tezionista si sviluppa la campa gna na ziona– lista per ,ma guerra, non di giustizia 11azio– nale, ma di sopraffazione r di rapina. L(Jguerra sognata da costoro non era quella a cui oUtorto collo si sono adattati : 1·1 loro pr ogramma era di marci are ai fia nchi della Germani a e de/l'Au stri a per conquist are l'Af– f rica sel/entrional e, la Corsica, [ A sia t11in ore, chi sa qualr nitra parte del mondo. Salt ata per aria, al p rim o 11rto della realtà, la loro - ironia delle parole - t< p olitica rea– lista» 11011 hanno lardato a riprt ndcr fi ato. Se non si p u0 far In guerra ad occidente si fnu ia ad oriente : p urchì sia u 11 1 guerra di prcpoten=a brutale, p urch; semi,ii odii 11uovi p i,ì aspri drgli atttichi, purchè prtpa ri nu ovi motivi di guerre, che assirn ri nuche in tempo di pace u,ia maggiorr nccrssità di armame nti ali'« indu stria 11a:io11alr ,,. A d oriente c'è il problema drgI' italia,ii del Trmtino e de/P I st rin : problrma penoso, cht 11011 risoluto da/[ A usJria ha ùnprdito ogni accordo si ,urro fra l' Italia r l'A ustrin, 111a che oggi 11oi possiamo e dobbiamo risolvere co,J la 11os-travolon tà, un= · attrndere pizì. il beneplacito da chi in ri11qu1111( a,m i non ha dimos trato che inso/rn:n e c11ttivn volontà; Opera di· gi usti=ia, du11que, ed opcrn di di– frsa 11a:io11nli'. .H a per i na:iona/iJti una guerra di giu- liotcta Gino Bianco slizia e di difesa non ha senso. No n si con– tt·ttta110 de//e man i p itttt' : le vogliono str11- •pie 11e, sopra11,110 le vogliono spo rche. Du11que, 11011 bisog11a contentarsi del con– .fin e geografico 111ilitare e /i11guistico del 'T re11- tin o : bisog11a andare pit l in rn, i11ghi ot– tire anche un buon nm nero di tedrschi, arri– tJare al Bremzero. E 110 ,z bisogna contcuta rsi de/I' I stria : bisogna p·re11dtrsi la Da/111azia. Questo ci tirtrtbbe in c11sa m, irredt11li!1110 tedesco, di cui 110n abbi11110 bisogno, e un irr edent ismo slavo a.un i pi1ì estrso e p it( difficil e a ui11a re di qzu!lo che 11tcrssnria- 11Ze11te ouo rrerà fronteggiare in l str-ia a/ di qua del nu ovo con.fine militare : - I' /Jnlia ,m o dei poch issimi paesi d' E uropa, rl·c ab– bia la f ortun a di 11c11 r.u rr irrrdrnt ismi t di 11011 dGvrr lottr.rr cc11 qutlle fon .e pt1mr.- 11e11 ti della stor·ia che sono le 111zio11alit,ì : ptr chè ri111mriarr a questo privilegio? - U11 lun go co11.fi11e ture .sire in Dalmazia ri obbli– gherebb e ad r,101111ispue di difesa tum giu– stificate dalla 11tussità di sostrnrre gli srarsi 111u/ei ita/ùmi sG1mncrsi in quel p arsr sotto la ù1vi11cibi!e 111area slava. - La r:oragi111· d'od io pt rrmu, rhe la occupnzio11e nostra del/a Dalma zia scaverebbe fra 11oi t gli slavi, ci togli erebbe il modo d' i11tnulcr ci con la Srr– bia per /11 distribuzione dtgli ujjici t delle speu ne/In diftsa ter·rcslrr, del 1111c,vo ordim .• . territoria le e ptr il dis111t110 dell'A driatico. 'I anto peggio, tanto 111rglio: - pens tf110 i 11azio11alisti - 1111 pa ese hn bisogno di avrre diffir,oltii esterne ; se 110 11 le h11, se /,: deve creare; se nrrivn ad eli111inarnc uu a, deve su– scitarne ditt i. E /11 « dtm ocrazia », inrolta, ignara delle tradi:ioni e dtg I' intr.ressi suoi, attravrrsata essa stessa dn cor-re1tti di t iNhe ingordigie e di bestiali peroersità, beve a fi otti la propaga11da 1wzio11alistn, che p er me– glio riuscire si f a avanti con argommt i de- 111ocr11tici fal sificati: attribuisce a jll/a-:.zi ni idre che non ha ma i avute, inventa le s/ati– stich,•, pos tula ncress-ilà militar e dife11sive in c– sistnzti; gli stessi tn urhi, clu erano riescit i rosi bttte a lanciare la guerra libica, li rip ete ora prr deformare e demoralizzare lo s/111cio del sr11ti111C11to nazionale. E per rrazioue si couso/ida nel Partito S orinlista Ujjiciale la teorr'a della neutralità assoluta : In quale ; u rto in pa rte cecità per tutti i p roblemi, e na:ionali e i11trnnzio11ali, che trafJalican o l' intt.rts se i11111edinto della lrga, della cooperativa, del collegio ; in pa rte il prodotto di 1111a falsa ù1terprttazio 11e drlla teoria della lotta di e/asse e di zma infantile co11f usio11e Jra socialismo e pa cifismo : - ma è an che sospetto, 11011. del tutt o i11giusti.ficato, tiri prr ù oli a cui il movimento socialist a e drmocratico ; esposto, se si lasci a trascinare a una so/ida rùt,ì i1111nl11rnle col 111oui111e11to naz.io11a/is1a. 1l/otivo per mi si può ajft r– mar,' che il miglior scrvi:.io, chr i nazional isti'. abbiano reso fi nora alf A ustria e alla Crr- 111ani11, sia stata proprio la loro camp •g11a contr o l'A ustria r la Ccrma11ua : discre,lita– tisi prr la guerra libica e p er le pnglt'nccinte sua tss ivt clericali r protcz ionisu, grttatto ora– mai il discredito su qualu nque rnusa .si 111ttla110 a propug nare. I n siffatte condi zioni dello spi rito p ub– blico. ttoi 11ou abbiamo il diritto di tattr e. A bbiamo qualche cosa da dire ni giovani, che si rrano slretti fidu ciosi in t.orno al nostro giornnlt!. E perciò rip rendiam o il nostro lavoro. L' Unit à . Per l'indipendenza d'Italia. Nessun citt adino, a qualun que idea po– litica ap parte nga - salvo che non si :1.un cleri cale temporalista o un socialista her – veista - può mette re in dubbio che inte– resse supremo, materi;ile e morale, del no– stro paese sia il mant enim ento e il conso– lidamento della nostra indip endenza na– zionale. La vittori a del blocco austro– germa nico . Ora a che cosa sarebbe ridott a I' indi– pendenz a nostra nella eventual ità di una vit tor ia austro-ge rmanica ? Sup poniamo che la fr ~mcia e I' Inghil– terra sieno domat e per terra e per mar e dalla Germania. E supponiamo maga ri che l' Italia - poco importa se gra zie ad una neutr ;ilid benevola per le potenze centrnli, o se in seguito ad un suo intervento atti vo contr o la Franc ia e P Inghilt erra - ot– tenga, come ci offrono i tedeschi e gli au– str iaci, la T unisia, l'A lgeria, la Corsict1, Nizza, la Savo ia cd alno :tncora . l nostri confini si estendereb bero molto sulle carte geogra fiche ; ma quale libertà d i ini1jative avreb be più il ncstro paese nella sua politica estera di front e :111' indisputa to e indisput:tbi lc predominio del blccco austro– ger manico ? a chi ci uniremmo nel caso di un dissidio fra noi e i domina tori del mondo ? non sare mmo noi ridotti , insieme a tu tt e le alt re potenze d' Eu ropa, alle con– d ir.ioni di stato vassa llo ? l\ el 188:; - sono fatti notiss imi e sot- tratt i ;id ogni possibilità di contes tazione - I' J talia <lovè entrare nella T riplice Allean– za, perchè cr:t nemica della I ran cia e pcr chè grazie :tll' amicizia anglo-tedesca non avreb– be potmo fare assegnamento neanche sul– p ;iiuto dcli' Ingh ilterra nel caso di un suo dissidio con la Duplice austr o-germanica . Ri fiutand osi di entrare ncll:1 Triplice, si sMebbc trovata isolnta contr o un assa lto austr iaco. It ;ilia e Austr ia, dicevano i no– stri diplomatici, non. potevan o essere che o nemiche o alleate. E alleanza significò sem– pre per noi vassallaggio , finchè le relazioni con la Francia furono cattive, e l' amici~ zia :tnglo-tedcsc:t rimase intatti\ . Quando cominciò I' h ali:1 a godere di una maggiore libertà d' azione ? Qua ndo ricostituit esi verso il 1900 le buone rcla– :1.ioni it alo-fr:tnccsi, nata la rivaliu:\ anglo– tedesca e I' int esa anglo-francese, I' It alia potè min:1cci:1re di ab bando n:tre la Tripli~e e di p:1ssarc nel campo opposto , qurtlora i suoi inte ressi e lrt stia dignid non. venis• scro meglio rispett ati dagli alleati. Solo :tl– lora il tre ntenna le v:1ss:tllaggio cominciò :'\Cl avere almeno l' ap pare nza di un' alleanza a condiz ioni non del tutt o ineguali. Disfatt e orn l' Inghilt erra e !:i. Franci;i, quale via di ritirata av remmo noi il giorno in cui non ci convenisse più I' amic izi:-i :1ustro-germanica ? E si bad i bene: mentre sarebbero messe fuori combaui mento le due potenze .occi– de nt ali, sarebbe ridott a ali' impotenz~ ::mchc la Russia : cioè sare bbero :tbbandona ti in

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