L'Unità - anno III - n.36 - 4 settembre 1914

., , . • ido AOdreoli 1orio. s,g. ~ Belle ,\rti, S problemi della vita italiana. !>ipubbli ca il Vene rdl in Fi renze - Dirett ore GAE TANO SA LVEMINl - Dire zione e Ammini ~trazione I Lunga rno Vespucci J2' - Abboname nto annu o ordinario Lire 5 per il Regno e per i paesi italia ni dcli' Aust ria e della Svizzera; per l'e stero Lire 7,50 - Abbonamento sostenitore Lire 20 ann ue - Un numero Cent esimi J0 - Conto corrente con la posta . Anno III - N. 36 - 4 Settembr e 1914. SOMMA RIO: Non abbiamo nieote da dire, L' UN IT,\, - Le prospelllve della guerra, E. C1ccon1 . - R ussi e ?olacc bf, G D'ACASOI,\, - L' JoternazionaUsmo, L' UTOl' JSTA . - I lldcrurglcl e gli um i.menll, g . I. - La guu r.t e il dazio sul grano, A. LASZILI.0, - Gr.aoo e libtro 5C.imbio, OBSER\'ER. - 11 dulo 1ul grano la Aualrla-Uogbctla. - Libri ricevuU. NON ABBIAMO NIENTE DA DÌRE A miei le/lor,, lo scrl1-ere questo piccolo foglio stllimatta/ e è dwenuto ,,,, lavoro intollerabile, di mano in mauo the le fasi di questa , immeusa tragedia si so110 am iate svil uppa 11do. Scri11ert di altr.o che de/fa gutrra ., sartbbe ri• ,licolo e,l impossibile. I nostri pensieri so•:o lutti concrntrnti, come ip 11otizzati, su questo fa tto. No,, A solo ,orn .<:tupùl" e crudele curiosi/t i di spettatori sf,,c,e ndt,t i. ,Noi .sentia mo de lui/a la 11ostr<1a:ione futura di <,ltadiui e di prit •ati dovrtl orie11tars1 dlt:er.same1 1te, se<,ondo i diversi resrtltah d, questa ,:rm1de c,-1s1. Pite de ad una guer ra fra naztor.i. 1101ass,s//amo ad una mo11- dial r guerra cUJ,!e. I n essa so110m1prg11ali 110,r solcm1et1te , srngoh popol, ma a11,he le ,lassi soàah e , par t1t1 poMlci di ciaswn f>opolc. ,o,, /11/11 , foro Ulteres.<:i, wu tutti i loro ideali; e non de, sol, popoli btlligera11ti, mli a,1<,he di coloro che riesc1rtu1110 " rimtw cr 11e11trali. No, sc11twmo cht' lt1 1111/orillau stro-tedesca 110 11 solo co11soliderebbe il regime dinasti,o e fe 11daln 11ci paesi 11i11citori, e vi soffocllerrbbe per 11111,;M m111i og11i mo11ime11to democ.,.atico, ma dissiperebbe t111ci,cnei paesi vinti e neutrali qualunqu e tradizio ne d1 lil>erltìcivile. Effetti dia• metra/m cult oppo.(t1 twrebbe la villoria del si– slenw wgksc : r Il ar·rebbt 11el/a stessa Russia dispoti , a, la quale s, 1•rdrtbbe sorger <,011/ro, crealll dlllle sue stesse ,,urnl, la nuova demo• crazw grr ma,11ca. Quale fra i problemi della ,iostra vita ua::io• ,ia/r 110,i Sllrtl umd1z1011ato dai rtsullali di que• sta lolla J Pre,u/wmo, ptr es., la questione doga11ak Una l11gh1llerra titlloriosa imporrà certamen te il libero sct1mb10 t1llt1GermaUla . e ne ,o nsegr,irti un lrio11fo della hl>uttì ,o mm er,it,le iu tutta Eur opa. Una c;ermrmia vittoriosa imporrà ,ou la Jor.m r,i 11i11ti r tti 11e11Jrali u11 sistemti di tra/lati dogmwli, i11 tui ltt preoc,upazio11e della potemw e,0 11omi ct1 lcdcs, t1 fard tacere og,1i al• lro i11Jcrrsse, ogni altra t'OCe. A e/te parlare, d1mq11r, Hl quesh gionu t/1 Ullll question e do· ganale llalia11a, di 1111 protezio ,iismo ilalia,10, ti, s1de,11rgir1 e wcderteri 1Jalta11i. di agriccl• lor, e co11sumat or1 1/t1/1a11i .J Queste discussio ni at•evatio 1111portanw r wter esse 11e/ l'euhio eq11i• ltbrio mo11dialr; ttou lta11110pu ì sig,11fi ,ato 111 q11esll g,orm di tra,isi,,one, rn c111ci sono 011• cora ig11011 , fa t/Qri del futuro equiltbrio. FrncJiA l<1gur rra 11oti sic, finita, è t"a110 CX:W· parsi d'altro che dtllt1 guerra. E 110,i a torlo il pubbl"o s, r1fiuta di badare ad altro, ed obbliga i giornali a 110n parlare di altro. Ma per un pitco lo foglio di ,o/ fora qual' è il nostro, il quale 11011pu ò riempirsi di brnle uofi,it i111mcd1ale e di comme11t1pi1i o meno un•t llollci, clte 1/ vento di 1111' ora por ta. via, per 11oi il par/a,e th quello, di cui lult i parlano, è imposs,bllr. Lt cause profondr r l011ta11e della attuale cr1s1, 1101 I~ abbiam o gu i affcrma tr, spieg ai,, ,lluslratr ru mdlr 1Hod1 . pa tre anni abbiam o dello srmprr lr strsse cose, fi,rchi 1/ dtrle p,o. trM preparare lo sptrtlo dei nostri lrttori a ccm• prtndrrr la rnm1111mtr crisi : ogg, le ,ose f>ar• /a110 cosi chiaro che og,11 11ostro comme11to sa• re~ supe rfluo. Su_ questo sogi:etto 11011 abbiamo assolutament e puì 1mlla d" d,re. Dovrrmm o rlpetrre rn og,11 111011tro.co11 ma• 11ia,a monoto,ua, 1 11ostri desickri. le 11ostre preferente, i m>slri a11g11ri? - Sarebbe un pas– satempo troppo sciocco per meritar e di essere cc1ttiu uato fi110 alla flu e di 1111alotta de f>o· trebbc du rare tm chc degli (umi. Oppur e dovremmo settiman a per sellim ana tirar l'or oscopo, fare i riassu nti delle sit ua• :ioni, co11tarr i morii' e ,: Jerili, dare i bollettini delle 11ostre speranze e tic/le nostre dispera· zio11i? - Qu(st' alma,u,c<,are t/(l sf accendati S11i margini di 1111 cosi mostruos<' lorrentc di sa11- gue, questo coniare i colpi dati e ricevuti quasi d t fos simo ad mto s,peltacolo di boxe o di tenni s, ci sembrerebbe 1111 ignobile eseràzio di im morahlà. .\l otivo per wi , amit:, /ellorl, siamo vemtli . dopo luugo ts1tare, nella opinione che questo 11011 è lrmpo dt sull'e re, ma dt tacere. E so-– spe11dUw10 lt1 p11bblict1zio,re del giornale. No, se11twmo il bisogno, se11tiamo il dovere di rae<,oglierci nel silenzio per poter seguire i falli COH /a <,a/111t1 di rhi 11011 è obbligtilo tl spi/ • jcrar scttim a,w per settimt1m1 111ui sua opinione sulla " al/11nlittl II del 1110111•11/o. Se ntiam o il bi• sog110, sr 11it11110 il rlovrrr di ricsamim ,re i 110• stri trnlichi scltrmi i11lc/Jrtt11ali e morali, per ve• dere q,uwti di rssi resis/0110 t1/J'11rtOdellt1 san• guinosa realtd, qm111ti dct•ono ptrire nel nmt· Jragfo dr/ t•t:e<,hiomondo, che e, vide uascerc e e, ,miri delle sue ,dee. Q11a,1do la Jempu tt1 sard finita. quando il cielo sopra ,I 11oslro c ,po e le dolorose pro/on• dilà del nostro spiri/o si st1ram10 rischia rare, e potremo ,·ederr am sicuraw a che punto saremo arr ivali , qm,lt sart11mo le 11ecess1tti e le oppor• hmtlà del 1111ot•o camm,, ,o: - allora ripre11- dercmo il lavoro, ric/11ammulo a rae<,o/Jai t:ecdi mni ci. Per Orti sr11IUlmo l'obbligo d1 /<terre, perche propri o, i11 cosàe 11a, 11011 t1bbi<1110 11ie11te da dire. che 1Ja/g(I /(I pc11a di esser detto e che 11011 sit1 /cllerttt11rt1n11scrab1lc e vile. I.' U:-:!T,\. AGLI ABBONA T I Non uppi•mo qu•nlo pos.u dur• re:I• sospensione del giorndc. Se I• gucrr.a finirà entro l'ottobre e i rcsuh.all di cu.i rlescir.anno t.all da consigliarci la ri · pro.a dc.I lavoro oell.a .antlc• form.a, procure.remo di compcnure con numeri doppi la lacuo.a cfeinumeri soppressi. Qu.alor.a, invece. le cose volgessero per altr.1 vi.a, rimborseremo .agli abbonali i numeri cbc verrebbero a mancare ali' lnlcu annata , sia con pub-– blluzlonl dcli' Unità, 11;1 In den.tro pc.r quctli che cc ne facessero rlchlts la. 300 ABBONA rI non hanno .tncor,1pag.tto l',,bbonamcnlo: sono 1500 lire, per cui la nostra ,,mminl stra::lone rimane sco· · perla : e ln temp i come questi non è un piacere avere un debito con una tipografia, cbe cfcve pagare gli opc.ral , oppure rima nere sc:n:a nessuna riserva pc.r compiere coscltn:loumc ote li proprio dovere. Se gli abbonali morosi 11 rende.astro conto di queste diffi– colti cccc.:loo.all, 11 affretterebbero cc.rt.ameote • prcn– du sl il piccolo disturbo di comprare e spedire: la carlotio.a v,1,gll.a dcll'abbooament o. Quelli fra essi. cbe vogliono p.ag.uc l'abboo.amenlo per i soli otto mesi, duraotc cui banno dfctliv.amenlc ricevuto il gloroale, si:eri.amo 1<nt100 Il dovuc di invi.arei al• soU«itamcntc meno le L. 3.60, di tui sono dcbi. tori te Gino Bianco -Le prospettive L'Avan ti ha pubblicato 11e/ uumero del 31 agostn questo solidissim o artieolo di El/ore Cic• cotti, nel quale è sostenuta ,ma posizioue a11a• Ioga (1 quella ehe noi abbiam o pre~(, di front e al prese11te conflitto i 11tcrnai 1011ale. 1 .. / autorit,i di un uomo dell' ingegno e della do/Irina del Cic• cotti, proj o,uio conos,itore del pcusier o e delhi Jradi1io11e socialista, e mfotto pi,ì di og11i trltro per la sua vasta coltura sloYi(,(1 a <,c,lcolare ,o n re/oliva sicurezza le probabili riper<,ussioni della prese,, le crisi, varrd - 11oi .speriamo - piri d,e la nostra propaga11da a far vaàlla re nello spi• rito dei socialisti italian i la lt!oria dellll neutra · lilà • a.ssoluta •• a , 11i ,ma parie di essi resla tr,ttora fed ele. L " aiteggiamcnto dei socialisti contro la guerra era deter minat o, non solo dalla natu . raie avve rsiono contr o la distruzi one di vite o di beni, ma anche, pili specificatame nt e, da lla coscien1.a che le guerre fossero, in ul• lima istan za, una fun1ione d'int eress i e di riflesd ca pitali stici, a cu i il proletari at o, nel suo int ernazio,~alismo, doveva previamente di• chiarnr si estra neo ccl ostile, sa rantendo cosi la paco a vnn tags io dcli' uman ità e <lei pro– gresso. Il modo come i partiti sor ialisti delle nazioni ora belligera nti hann o dimenticat o, se non sconf~at e, <1uesto convenute prem esse, ha creato una singol:tre posiziono ai socialisti dc' paesi non tocca ti an cora da lla guerra. Per qucc.ti non si tratt n pii , ora d' impedire sem• pliccmcnte la guerra , eh" è già scoppiata ed è di,·ampata per tutta Europa attraendo nelle sue sforo gli stc~si sociali-,ti o lo masso opc• raie : si tratta di ovitaro la guerra poi propri o pac'i-0, di risolvere ci<><'! un problc-ma polit ico più che sociale, sotto forme continge nti e con determinate vedut e; tant o ,·ero c.he anche i pH1 intran sigenti nel fare la propaganda per la ncutr nlìt:\, ne hanno esclusa l' ipotesi in cui I' J ta lia venisse aggredi ta e ne ven issero compromessa l'indi pendenza o l'i ntegrit à tcr– rito rialu. Ridotta cosi la c111ustio110 all' ipotesi de lla gucnil giust a r th difesa, vanno facilmente soggetti a spootarscnc i termini ; perch<1 ta nt o d respi ngere I' aggrcssiono in atto , come pa• ramo, in potenza, quella riconos ciuta incv ita• bile. Può allora il problema converti rsi in un esame di oppor tunità ncll' intento di pre ,·e• nire il nemico e fronteggiarne I' ac.~'lho, anzi• chè lasciare a lui la scelta de l momento per mcljliO colpire. Come pure , c1uanclosi laccia astra 1ione dalla pregiudiziale dcli' inconc iliabilità della poli• tica internaziona lista con i conAitti <li Stat-i borghesi, si può presentare l'ipotesi di un' a• ziono, che, nnchc atlrave~o lo guel'rc degli Sta ti borghe si, corchi l' avve nt o cli un a fase la q11nlr elimini 1:11 osta.colo nll' evo luzione del socialismo, ne agevoli, in <111alchc modo , anche indirettam ente-, il camm ino. Quand o Engel-. ... crive, a il -,no P o ,- 1?~110, il .\'lrw t Sat·o,,, cd altro: <111ando l.assa lle scri, ·c, a la <,ua Gu:-rm d' Ital,a ; o ) lane (come per lungo tempo il partito socialista sulle suo tracce) patrocina,·a una politica estera con• trnria a quella <lei Bonaparte o della lfos. .!-ia, che specia lmente Mn I suoi intcn enti da l 18,tC) in poi si era m~tr.lta auspice e stru• mento cli reazione ; ..,j mettevano proprio tla questo punto di , i,ta. della guerra . Allo stato delle cose. {1uindi, anche i socia• listi ita liani per avere un cri terio nella loro azione o inazione, non posso no far null a di meglio, io credo, cho considera re la presente situazione e le suo possibili uscite o soluzioni per \'ed ere in qunl senso o in qual mod o pa• rerebbc ro meglio un colpo temuto o dar el,bcr o impu lso a un indirizzo favori to. li conflitto tra la, 01 mai, dup lice Alleanza e la tripli co lnl csa è un duell o per cui, in tesi e secon do i propositi determinanti dcli' a1.ione, si dovre bbe arrivare alla dissoluzione o aJ. l'annientamen to politico cd economico dcl – i ' uno o dcli' altro grupp o, specia lment e della Francia o della Germa nia , dc.Ilo scudo con– tin entale ciOO o della rival e incondizionata dell' Inghilterra. Pr evedete le con5eguen1.c di un av, ·cni• ment o polit ico non ~ sempre facile, e tanto meno è sicuro. Tanto pili arduo cd incerto è il preved ere tutte lo possibili conseg 11<'nze di un avvoni1ncnto come la guerra odierna, che non ha ugua lo nella s toria por l' imp or• tanza e I' cslonsiono del conflitto, per la mol– tep licità e la varietà degli S!at i che vi prcn• dono pa.rtc, per le condizioni sociali , politi • che cd economiche, in cui si avvera il gra ndo urt o. Si tratl"a in ogni modo di previ sioni e ,·alutazin ni appros simative, limiwt e alle ipo• tesi più verosim ili e più sempli ci, quali po• trebbcro realizza rsi Juori dcli' intervento Di altre C..'\useperturbatrici Per c~npio , non si esce dai limiti di una po&.ibil<' previsione supp Oll<.'ndoche. dopo una gue,ra, la qua l... , lunga o breve, avrà !-.J>CI'· pera.te ricchezze, decimat e popo lazioni, di• sorganiz:rati congegni di p1odu 7ionc•, an •cnga qualcuna di <111elle riv oluzioni che sogliono tener die tro alle gra ndi crisi. N-Jn è Mnt1ari o alla possibilit à supporre che, uscila dal suo conflitto int estino, I' Eu. ropa si JX>tr!\ trovare di fronle a una nuova lot ta con l'America, ovo per ripcrcu s, ionc ma . tur crnnno all ro cr isi o con cui potmnn o sor• gcrc nuove ragioni cli conflitto. Po trebbe darsi anche che dal disJX>tismo uscito tri onfatore dai campi cli balta glia sor• gesse un impero uni vcrs.1le, o clalle riavcgliate coscienze elci popoli una Federazione curo• pca: l' uno e l'a ltr o, ca mpo apc'rto ad una più svelata lotta di cla.,;si o al più prossimo av ,·ento del socia lismo. ~fo. restando nei term ini della guerra prc• sente e dc' suoi clementi int egranti , supp onia– mo che CM:a vincitore dalla guerra il gru ppo aus tro•germanico. Ciò impor terebbe, più che mai, il trionfo dcli' Imper o germani co in Eu– ropa, c. nell' Impe ro germanico, ciel militari– smo reso oltra cot:rnt c da l nuovo succcgso, fatto a.rbilTOdella politica estera.cd int erna , 'iCll n l un contrappe so e senza un freno, La Fra ncia, forse ancora smembrata, corto tagliegg iata sino all'e• sauri mento, vedrebbe para linnto tutto il co n• corso che 1x, rta oggi alla civiltà cd alla J>Oli• tica; i timidi o incerti tentativi di un regime JX>liti camcn te più ava 1 1.'lto in Germania pie• ghcreb lx:ro anco ra tint11z1ati e fiaccati da lla risorta forza dei ju nker ; e, tutt o intorno a). l'Aus tri a art ificia lmente cOn!>crvata e forse resa riù complessa di territori e di contrao;ti , :n. torno alla Germania so,·erchia ntc l'E uropa • sarebbe tutto un foml cnl o di malcontento, di rivolte, di risco:,se dal mondo slavo. da l latino e clall' anglo•sa-;Y>nc come al t<'mpo

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