L'Unità - anno III - n.35 - 28 agosto 1914

576 I. I.' in t rod uzionc deg li zcmst vos nei di pnn imcnti o govern i cicli' Oves t (1). 11. Il disucco de l territ or io di Chc lm cl:tl regno di Polonia. 111. Il passagg io delle du e parrocc hie di Kivincbb e di ~ ykyrka dal governo cli Vybo rg in F inland ia a q uello di Pi et ro– burgo . Quali bend id ,,bbia rcc-n i ali' unitù dcl– i' im pero qucst:1 politi c;i che si riassumev:i. nella formuh na1.iona listica <( La Russia ai Russi» lo h ~limost r:n o il malconten to vi– vissimo fermcnt:uo in qu est i ultim i ann i cLlla Finlanclia, da lb Polonia alb Georg i.i, ali' .\ rmcni,t. Il pericolo cr,, grave sopr:uun o nclla Pc– loni:1, che potc.:va sollevars i e :1prirc le- fron – tiere al prim.o :um unzi o d' un:1guerra con la Germania . Uno degli uomini più influenti del parti to pob cco, il dcpu w to Dm ovitki, a ve va aui – ral o I' ritl er!zio ne del Gove rno su qtw sto p unto con un a pubbli c:1zionc che fece molt o rumor e e nella qu ale era dim ostrata la ne– cessità cl' un leale acc o rdo tra russi e polac– chi onde lott arf' contro il comune nemi co : il ge rm :lllesimo . T ra gli stessi na;,.iona listi russi vi fu chi sos tenne :,Ila D um:1 I:, conven ienza di un 'a utonomia alla Polonia ond e :,vcrla fid:1 all eata nell' or.1 del pericolo. ~fa bisognò ch e il coi fl tt o sco ppia sse .perchè il Go– verno russo senti sse i' urgenza improroga – bile del probl ema . G 10Rr. 10 D'AcANDIA. (Co 11ti1111a). I nuovi metodi del protezionismo. I due organi maggiori del protezionismo indu3trialc, la l?ivist(i delle Soc ie/li Comm er– ciali e I' Econom istl, dclf lta lia 1,lf odema, pub – blicano per intero il discorso che il senatore Ett ore Ponti pronun ciò, il 25 giugno, nol– i' ad unan za generale del Comitato Naziona le per lo tar iffe doganali e poi trattat i di com– mercio. L1. relazione polemica dcli' on. Ponti si differen zia dall e solite diatribe dei prot e– zionisti per una maggioro serenit à d' intona – zione e per un ma ggiore ri5pctt o verso le perso ne degli avver s. .1.ri. ,·cr~o i loro argo– menti o le loro critiche, in cui egli vede • un rileva nte contributo al progresso della scienza e della civiltà, e talora un utile freno ai possi– bili abu si del protezioni smo •· ;\la tolta qu esta nrnggioro signorilità cli forma , lo studio magis trale dcli' indu stria le lom – bardo. annunciato dai grandi quotidiani come una rivelazione e come una spec ie di va ngelo dei prote zionisti italiani, è - nella sua. part e polemica - una ben misera cosa . ripet o in forma diversa i s:,liti luoghi comun i e non affaccia nessuno di c1uegli argomenti , che in– ducono gli av, ·crsa ri buona fede alla rifles– sione cd al dubbio . Liberisti e socialisti, Il vizio cl' origino della nuova campag na ant.ipr otczionista si trova. secondo I' on. Ponti , nell' ibrido connubio fra gli economisti orto – dossi ed i socialisti , rnpp rcscnta.nti di du e tendenz e antiteti che nel campo dcli' econo– mia . perchè gli nni miran o al mass imo dece n– tram ento cd a lla ma&;ima libertà dcli' azione priv a ta e individualo, ladclovo gli alb'i sono .'I.Centratori per eccellenza o invocano I' in– tervento dello Stato in ogni campo dcli' a tti– vità economica. r.: osservazi one, che non è peregrina, è fon– damenta kl~ pte vera, sebbene oggi molti fra i socialisti abbiano profondamente mutato le loro antich e opinioni sui rap porti fra ccono- 1n ia e Stat o. ~ra la di, ·ersit\ dei concetti teo– rici e delle tcnd en?c ultim e non esclude a f- (1) 11 progelto approva to dalla Duma nel giugno 1910 ma rigetta to dalla Camera Alt:\ fu promulgato con I#nkasc incos tituziona le dcd 27 marzo 1911. Pres entava que ste tr e cara tte~ ris tiche : a) non s' applicn che ai 6 governi del Sud– Ovest (Podolia, Kiew, Volinnia, i\lin~k, i\logui• lev, Vitelbsk) poichè negli altri Ire gove rni del Nord Ovest (Crod no, Vilna, Kovno) :i.nche col s:istema dell e curie nazionali {russi e non russi , la pr epond era:1za non può cs;c re ass icurat a ai russ i ; b) gli ebr ei non posso no part ecip are :ille elezioni i e) La maggioranza dei membri dell'ouprmm (commi ssione perman ente deg li zcmstvos) e de• gli impiegati del zcrnstvo (medici, maestri, sta– tistici ecc.) devono esse re russi . L' UNI TÀ fatt o b. possibil ità o la piena nat.urnlezz a dcli' alleanza per un problema concrete , ed 1mmoc.liato, qua l' è que llo dei da11 econo mici. quando hberi~ti o social i'iti siano Ub'1iahncnte convinti che l'a ttua le SÌ'ikma doganale it:a– liano giova, quasi esclusi,·amente, a creare un monopolio capifalistico artificioso e parassimrio, che vive wlt:anto dei favori dello Sta to e danneg– gia nello stesso tempo la gran massa dei consu– ma tori e molto delle proclu,ion i più schie tta– mente naziona li. Tolto di mcuo l'ostaco lo. gli alleati cl' oggi potranno dividersi e com – hatt cr::.i; ma per il mc,mento e per lungo tumpo ancora essi sono u,:,.ialmente intcrcs– s.1.ti a. d istrugge re tut te le caw,c pcrt m bat rici dello svi luppo libero e: natura.le dc li' oconom ia ca pi taJQtica .. È poi scmpl icomcnto assurdo ch1.: 1I Pon t i voglia rap presentare il protezioni ~nH>comr una concezione int ermedia. fra il liborismo, indivi– duali::.lico degli economisti ortocl0'$ii e I' in– terven zionismo a.cl olt ran za della scuola so– cialista. Agli occhi dei protozionisti lo ta to non è che uno strum ento per imporr e alla collotti vità un tr ibut o grav i,c;imo a vantaggio cli poche migliai'.". di impr endit ori. L'a zione associati va , di cui è cosl tenero il Ponti. be– nemerito ideatore del lodati ssimo Jstitut. o Co– ton iero, non mira affatto ad int egrare con I' opcrn dei privati l'a zione dello Stat o. ma mira soltanto a pcrmettN o a tutti gli indu – str iali protetti di godere il frullo intero della protezione, che la libera concorron;,a riusci– rebbe a poco a poco a.cl elidere. I sindacati inJustriali. ) la qu est'accusa che i sindacati indu stria li, da lui ta.nto auspicati come un mezzo per dare incremento all' esportazione o pron •cdcre ad un 'effi cace difesa dei produt tori pili dcbol i, mirino invece effettivam ente ad un fine mono– polistico, ha per il Ponti un sapore di grande agrume: egli ha parole vivaci ~simc contro il du111pi11g dei proclult ori strani eri, che appr o– fittan o della protezione dogan :llc per stabi– lire dei premi all 'esporta .dono ; ma. con-;idcra in.vece come la cosa piit natural e cd onesta che gli indu:.triali na1ionali protetti .si str in– gano in sindaca to per vendere ali ' c.-:tero con forti ribassi tutto I' eccesso della loro pro– du zione, rialzand o nello stesso tempo i prezzi a.li' intérno fino al limite mas~imo concess o da.Ila protezione. ~lontr e vede un n.v,·iamcnto a.I libero scambio negli aiuti dat.i ali' cspo rta – ziono por mezio dei sindacati in<lustTiali, ri– tien e giustissimo • il /t ir ri11itirrc s11I mercato i11fcr110 1m' efficie11z<i tlogfllwlc clu· è. ,111corr, 110- 111111al111c11tc i11 vigore• e che in ogni modo - dice lui - lrOtJa il pilt M IUlo correttit•o nel li– bero St•olt:imc11to dclllf co11corre11::t1 (ll/'otfuori {lei si,u lacati. ì\la benissimo ! la logica di questo ragiona– mento è semplicemente merav igliosa! Il sinda– cato dei produtt ori non CO!;lil uiscc più un mo – nopolio. pcrchè alt' infu ori o contr o di e.sso si può svolgere la. libera concorrenz n cli altr i pro– duttori int orni od este rni : csrn è dunqu e in– nocuo. per confessione del Ponti. solo nel ca.io in cui abbia completamente fallito allo scopo per cu i era f-.tato creato. L'esempio della gara fra l'Un ione Zuccheri e la fabbrica cli Ponte– longo è tr oppo rece nte, pcrchè esso non debba insegna r qu alchccosa . :'Ila pìi1 che negli aiuti ali' espor tazione , le benemerenze dei sindaca ti !-i ri vclcrcblJcro, se– cond o il Ponti, nel sa lvatagg io dei produtt ori pii1 debo li, per cui qut'llc a..'>..50Cia.;, ioni sareb– bero l'e spo nente di una. tendenza economica, eh' egli chiama solid m istica, ccl in cui vede la fortun a o l'av venire dell'economia nazionale. Sara nno <1ue:.ti i nuovi orizzon ti dcli' eco– nomia politica ! ;)la noi finora abbia.mo sem– pre sent ito, e il Ponti non ten ta. in alcun modo di dimostr are il contrar io, che l'in terve nto continuat o dello Stato. delle banche e deg li industri ali pili fcrti per il sah·at aggio dei pii.1 deboli e pii1 imp reparati , può allonta nar e i danni di una crisi imm edi:1ta, ma prol unga. la do rat a della crisi, n<, aggrava gli effetti e mant iene i costi cd i prezzi ad un ' alt ezza. innatural e o artificiosa con danno dei consu– matori e elci prod uttc ri meglio agguerriti. I meriti del protezionismo. Tut ta quan ta del resto la difesa del Ponti è una s0<1ucla d i pentimenti e di cont raddi – zioni : nel mondo industrial e, con cui vive a q uoti dian o cont·atto, e-gli vede gli c.ffctti dan– nosi della protc'l.ionc eccessiva , la quale, creando un mercato chiuso e stimolan do grandi e piccoli all 'a umento di prod uzione, condu ce alle crisi gravis.:;irne e freque nti cli sovrapproduz ione; ma s' illude o vuo l illu– dersi che il rimed io si po~sa. trovare, col van– taggio di tutt i, non nella diminuzione dei dazi, ma nell'o rgan izzazio ne dei produttor i. Egli riconosco a.cl un certo pun to che per effetto dello alte tariffe tutt i i consum atori sono cast.rolli a faro un s..1.crif1cio sensibile per mant enere in vita le in<lust.rie 11a:ionali, e sen to an 1i il bi3ogno cli augural'8i che lo Stato, coi maggiori pro,·cnti che rit rae dallo s,·i– luppo delle industrie protei te (I?), t>O:;S..1. « per le \ ie indire i tl~ degli sgravi tr ibut.ar !, di una provv ida politica sociale e regionale, dei mol- 1iplicat, :;<.'rvi1i pubbl ici e cli una buona poli– t ic.1. finan;,•aria, compcn<,arc ulk1 ionncntc i consumatori degli oncr'i relatit·amente liel't di– pcnclont, dalla tra>1s1/oria cle,·a1.ionc dei prcz- 11 )la poi, ~uenclo un andazzo comu ne fra i protezioni sti, preferisce rigettare la colpa degli alt , prezzi sulla politica fiscale scguirn. fincra dnl governo italiano. Quando viene poi ad onum ern.ro in part i– colnrc le beneme renze del nost ro !-i<;tuma do– gana le, egli non ::.a esaltare e-ho /' eOicacù, del da ::10sul grano nrl prom1101•o·r l' 111cremc11to dr/1(1 unaliccltura e 11d /at·Ortr,: la ,:w,foale specialiua::ione d1 tutta /' 111d1Htria m:ri,ola. e /' ebicacia del rt',[lime zuccherie ro uri/' (1ss,c11- rare al paest.: ,ma produ:io11e d,e 01·i· 11011esi– stesse lo porrebbe m piena b,,Jìa del monopolio estero Per la gradu ale specializ::tmone d1 tutta J' m – d11slrUI agricola dovuta al dazio sul grano ri– mand iam o l' on. Ponti agli scritti del Valenti o cli lutti i migliori stud iosi di economia agra– ria, prcs-;o i qua li è unan im.,; e con tinuo 11 la– ment o per la deficiente specialinaz ione e per l'eccess iva estensione di terre inadatto desti– nate alla coltura gra naria . Per gli zuccher i non riusciamo a compren – dere come si possa agitar e lo spauracc hio di un possibile mono polio stra111ero, c1uand · è noto an che ni sassi che la colt.ura bieto lifcra è in aumento continu o e che fra i grandi Stat i prod utt ori vi è una gara acc."rnita per la con– quista elci mer cati esteri. ) la pcrchè I' on. Ponti , che deve ~1.pernù c1tmlche cosa, non ci ha p.-1..rlato p;ntt:osto dello benemerenze del nost ro sistema doganal e verso l'i ndu stria cotoniera ? - o che 11 terreno gli sembra va tr oppo ince1to e perico loso ? Le nuove pretese, ~la il lato piit intcr ess.1.nte della rclazione – programnm è quello che riguarda i nu ovi bi– sog111 e i 11110,·i 111et0lli dog(mali . da cui si può desum ere (lnale sarà la politica elci grandi inclu.,triali protetti nella prnpa.ra 1.ione dei nuovi tratt al i di comm ercio. I..' on. Ponti , che parla di qne\LO argo mento col tono di rap presentant e aut orizzato di tu tta la gra nde ind11:.tfia, respinge sdegnosa mente l' accusa eh' <Nia prctcnda dei gravi inaspri– menti al nuo,·o assetto doganal c. E~ i tiOllO cosi modc~ti che si limitano a domand are che M la formulazione delle nuo vo tar iffo o la :..tipula 1.iono elci fut.uri tratt ati siano infor– mat o a g(m mltre e rr11dac pi ,ì sc11s1ln'/i gli ef– fetti bntejici del passato e prese nte regi me. Di hwsprlmeuti non no vog liono <.;entir par – lare; ma i be11e.fici dov ranno e3,;ere gara11tili e re.,;i pi,ì sc11sibili in quatt ro modi : 10 con adeg uat a coordilw:io11e cli tra tta– ment o doga nale fra i successivi stadi di lavo– razione di corti prodott i (per es. fra lo ind11- 1-;trie siclorur giche e meccani che), sicchè non a bbiano a perpetuarsi e ad acuirsi le btrid cnli incon grue nze venul e via via. a perturbarn e l' arm onica esplicazione ; 2° con adeguata ti1tcla per poche indu– str ie neglett o in addietro, perchè nuove o nate eia poco: 3° 00 11 adeg uata difesa contro il dum ping sys tem ; ., 0 con ades;ruat o lim itaz ioni a li' uso della clausola della nazione pili favorita. Dunqu e di i11asprime 11ti doga un ii 11011 si devo parlar e, porche' il scnat.ore Ponti e i suoi a.miei prote7ionisti se ne avrebbero a ma le. ;\fa bisogna prim a cli lutt o aumentare notevo l– mente le tar iffe por tutte qu elle industrie cli trasformazio ne che si servono di materie pri– me o semi-lavorate prote tt e gfa con forl i da zi cl' importaz ione. :'\on si pensa alla via pili lo– gica e na tum lc d i facilitare Io 3vilup po dello indu ~tric meccaniche e manifattur iere, assic u– raudo loro I'acc1uisto a bu on merea lo cl elle mater ie pri me e degli strum enti cli prod uzione. :'Ila si preferisce correggere 11n mnlc con un male pegg iore, rende ndo tutti gli indu str ia li solidali nell'assa lto ai consumat ori, e lim ifa ndo ncccssaria mcnle, con l'altezza dei cos ti lo svi– luppo di industrie che potr ebbe ro, in regime cli liberti,. di,·enlar fioren tissime. )fa si do vrà anche ~tendere la protezione a ti1tle quelle in– dustr ie che ora non nr godo no o ne godo no in man iera. insufficiente; si donit elevare sensibil– mente i dnzi in difesa di tutte quelle indu strie - e non sappi amo qua le indu stria vord t es• sere esclusa - che si sentono o si dicono mi– naccia te dal tfomping dei loro concorrenti stra – nieri. Biwg ncrà infine rinun ciare alla cla usola della n.tzione pili fa,·orita, vera spina negli occhi di h1tti gli ultraprotc-zio nisti , i quali non hanno ancora il coraggio di chiedere I' ap pli– cazione della doppia tariffa, ma vi a.spirano con tutto il cuore. I 11uo1i mrt0<li dogaJ1ali, per uscire dall' iro– nia, non sono che la continua zione, poco sin– cera <lei mclod i vecchissimi cho dominano nel nostro mondo industriale dal '78 in poi, e sono la ricl1icsta pura e ::.cmplicc cli 1111 nuovo e gravo aume nto de lla protc7io nc dogana le. Purtroppo gh asscrtcri dei 11uoui metodi non Biblioteca Gino Bianco so110 ~;olt;111toalla tc:,,ta c!d Co111iwto 11az10- J1ale p/'r le ltln(i e, ma sono anche, in buo n numero, ml·mbri au torl',·oli cd ;L~colt,11 dcll.1 Co111mis~to11edo,:mwlt, nominata clall' on. ~1ll1 e complc-t,lla clalr on. Cav<c;ola. .\ che cosa -.•,,i mirino lo s.."lppi,1110 ('Ira an– che troppo: l'ssi vogliono l'inasp rimento delle ta riffe attuah. l'e:,ten::.ionc. de lla protc1.ione alle indu~trie nuove. la mohip lica1ione e la spccifica..-ionc delle voci doga.na li. la crca?ionc della tar iffa minima, che legh i le mani elci. futuri ncgoii at ori e impedisca loro di fare le pii', moclt:'ilC conccs:.-ioni in favore dell'ag ricol– tu ra e de lle ind u~tri c espor tatr ici. Se da parte deg li an1iprotcL1oni-..ti non ~1 lcvcr:, sempre pili virnc c la ,·oco cli d ifesa o cli protesta , l"a1ionc deg li industrial i del Co– mitato .\'aziono/e tro,·crà nn terreno ciel tntt o– imprepamto o ad dirittur a fa, ·orc,·olc e i 11U0t , 11uJ0<l, ott erranno un compl cio tr ionfo. G1:-.o L u 1.1ATTO. PER LA SCUOLA DI CONCORDIA (già Colle di Fuori) nel ! ' Agro Romano, Somma precedente L. 281.30 11 10,- 3.- Carlo E111ery L. L. E. '!,..:,_'J-,1" To tale L. 29-4.30 Il quarlo opusco lo dcli' UNITÀ Abb iamo ripr odott o in opuscolo, che po– ni amo in vendit a al prezzo di Ce nt. 20, il discorso dell' On. ANTONIO DE VITI DE MARCO su Il problema doganale e l' afluale momento poliiico. P er richieste superiori alle io copie, si concede il 25 % di sconto , ANGI OLO G10VANNOzz1, Gerente responsabile. S1abil. Tipo~nlì co Aldino, Via de' Rcn, i, 11. - Tel, 8-~5 GIUS. hlHERZR & f !Ghl - Ba~i EDITORI OPERE DI ALFREDO ORIANI tr tlisfalla , romanzo (n . L) • Vo rtice, romanzo (n. 2) Gelos ia, rom:rnzo (11, 3) . No, romnnzo (n. 4). 0/ocn uslo, romanzo (n. 5) Fuochi di Bivacco (n. 6). · L. 3-5? 250 2.50 3.5o 2,50 3 50 IN CORSO DI STAMPA Ombre di Occaso . Oro, incenso e mirra . Quar/e/lo. . . I LIBRI D' ORO HEINRICJI LIIOTZK I. l 'an im a del fan– ciullo. Tra duzi o1:e cli Ì'\. N1co1Al. 2"' cdi • zione . Voi. in 8° di pp. 23+ (n. 1 ). L. 3.- - li libro dtl matrimonio. 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Voi. in 8° di pp. 1 ..JhJ46 -~- AMATUCC I A. C. 1-lel!ds (Disegno storico della civiltà gr eca). Voi. I. Dai tempi più antichi al secolo V. av. C. Quarta ed i– zione interament e rifatta. Voi. in so di pp. x,·1•438, con 61 figure nel test o . 3.- - - 11. Dal se colo V al II av. C. Terza edizi one interamen te rifa tt a. Voi. in so d i pp. \'1·234, con 15 figure nel testo . 3.- BAGOT R. Gr ital iani d' ogg i. Traduzi one dall' inglese di C. i\!. PALLICCIA. 211. edi– zione riveduta e corr etta. clal tradutto re. Voi. in 8° di pp . 208 2.50 Dirigere commissioni e ,·aglla alls Cau Editr ice OIUS. LATERZA & FIOLI, Bu i.

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