L'Unità - anno III - n.26 - 26 giugno 1914

.., , t 059. Sig. Aldo Andreoli llello Arli, 8 llOLOG:'.'<A proble m i della vita italiana. Si pubb lica il V cac rdì in Fi renze - Di rett ore GAETANO SALV EMINI - Direzione e A mmi nistrazione: Lun garno Vespucci ll b - Ab boname nto an nuo ordina rio Lire 5 per il Reg no e per i pae:si italian i dell'Aus tria e della Svizzera; per l'e stero Lire 7,50 - Abbonament o sostenito re Lire 20 ann ue - Un nu mero Centesimi fO - Cont o corrcnt,: con la po~ta. Ann o III - N. 26 - 26 Giugno 1914. SO MM AR IO: Dopo lo aclop«o gt nmlt , Il. RAISALDI - g. s.~ du• teppe. - li r •obl•m• dogao, I• • l', llu•I• mcm, nto politico, A . DR \ '111 I». MARCO. DOPO LO SCIOPERO GENERALE A ncona, :n giu gno 1914 . Caro St1lvtmi11i, I L' Unilà ha commentato i fatti di Ancona e della conseguente pro testa con un tilOlo, per lo meno, fuor di posto : et Una rivo lu – zione scnz:. progr;1rnma n. Ma e· è stata, ci volcvn esse re b rivolu.-.ione ? Non spr echi:1- mo fiato su tale qu esito. lo sono restato :1 bocca :1pert a ! f. vero, l'Unit à studia, esa– mina e sviscera gli :1vvcnim cnti e i pro– blemi delb vita irnliana con forma e forza •>riginali e radi calmen te diverse dalle solite fan farona te del nos tro abo minevo le giorna – lismo, ma nd la fa tti specie come si fa, com– ment ando un fa tto di notevole imporrnnz::i, a tr asc ur are la c:iusa del fatt o, gli effetti dcll:i causa e a mutare a ques ti effett i 1a facci:i ? 1 oi dcli' u,,;,,ì non :ibbia mo da dire una pa rola sulla pro ibizione dei comizi del 7 giugno, ordinata da Snlandrn ? Questa dell:i libert.\ è forse una quest ione che non inte– ress:i gli scri tt ori e i lett ori dcli' Unità? Seguo :inch' io, oscuro greg:irio, con viva p::,ssionc la lotta :mtipro tczionistica, ma ncll' artic olo di rezionale I' an tipro tezionismo ( si è gonfht o t nlmcnt e da espe llere un qu al– siasi :1ppren.a mcnto !;ull' indirizzo politi co I del m inister o S,1b ndra. \ nzi, c' è I' apprez- 1:1mcntc. e come l.rnd :uori o ! ('.\lohi, credo, legge ndo que lle par ole dcli' artico lo. si s:1- ran no sentiti non poco rnrb:1ti). Vedr emo se quel t:tlc Cior1111le d' Italia raccogl ierà le belle righe e scri ,·cd: 11. Salan dr:i ? il mini– stero Salanclr:1 ? - Ma perfino Salvcmini e U U11il,ì che è il giorna le deg li etern i pes– ~imi!;ti. bronto lon i e romp isc:itc,le h:1nno ring razi:u o il ciclo per I:, sua presenza :11 go\'erno in quest o moment o ! ,1. No, caro S:ik cmini, diam o a Cesa re ecc., Gio,·anni Giolitti (quegl i che ci fece carc 1.- \ zare le spalle da i mazzieri) non avrebb e , ietato i comizi, non avrebbe suscitato le ire del popolo e non avrebbe provocato .... il p:irt o de lla rcpubbli c:1 di Pinocc hio ! Ho sc ritto <1ucstc mie 1111 pressiom, anche r erchè ho , isto ri;1perta la ;mti ca e -:.·e\11/11 quar.1lio : - Che cosa \'UOlc L" U,iità ?. - ,\t olti sono d' .1ccordo con te nella replic;1 fatt a a San ~lli, molti sono d' acco rdo con S,l\' clli : siamo in pieno giud izio Mlomonico l e nen pr olun ghi,1mo le disqui sizioni. \Jr an- 1ica que stion e ri.!ir onde il nostro giorna le <"On Li ten ace e quotidi;•na \'Olont :i di u :it– tar e i probltmi co,u rrti. emb r,1 ~r ò che que sta dcll:1 concrctizz,1.zione stia di, ·en- 1 t.111dc o si.1 div ent ata un;i fis,a1ione che 'l() r( ;I ;1) ffi in r.1po di fare un l.1\'oro di riduzione :11 porro tmum t!JI nt'ttn, 1rium ! \ J.' ;H1ticler i<..·1lismo, la rap id;1 e impres– :-;ionant e organi n. .11ion c dei clericali (ormai c;Htolici - cleric:di, Roma lotult1 rs1 1 ums,1 j rnil,1 rst), la loro fusicnc e maM"her:nionc nel ,·entrc dei cos ti tuzional i. le loro , it– toric nel c:imFO amministratÌ\'O e in quello ro litico. la riconqu ist,1 e conquista della scuo !.l (sa i bcni:-~imo che pcn:-ano a d.ue LI -.c,1!,u.1 alle uni,·ersit.ì, sc.1lata ditlicilc come tu dimostr:1,ti. ma non impo~s ibile), :.-iia pu re incor,1ggi,1.t.1 cl.1I r.1<.lic~lc Credaro, \ l:1 rc~lubb lic,1, I' .1ttu . ·1le politica. contro l_a hbcrta non t ro\'.1no un competente posti• d no odi.i no~tr.1 l'mtà. Tutte que:-te co3e o sono pr oscritt e (di!'_.( ?rt.io )o qu:1si pro– scritte (:1n1icler icalismo), o derise (rcpub– blical, o ta ciute Qiberd di comizi per tuui) . Fin isco. Xon cerchiamo di definire l 'U,iit à, ripetiamo il dett o ripetut o d:1 quel caro nostro am ico di Giolitt i : om11isdrfinitÌtJ.,.:pe– ~,, ; credo _.ru:rò, dopo la trienn:1le espe– rienza, che L' Unilà non_e_,oss:i definirsi una tratt :11.ione e 1~ 1e si~ ·MÙ i problemi dr/111 vita iralùma. Cord iali salut i d:11 tuo B . Ra in a ldi. POSTILLA I li nostr o giorna le è im itol:no problnni della vita it11IÌt111n, non lutli i probltmi dtlln vita italiana. Chi studia tu tto, non conchiud c null:1. Della rep ubbl ica - dobb inmo riconoscere giusto il rimprovero, che ci fa l' amico R ai- naldi non ci siamo m:1i occupati ; e la sola \'Olta che cc ne siam o occupati, nel pas sa to num ero dell' Unità, l'a bbiamo fatto per dichi:1rare scherzo samente che ;., un certo tipo cli repu bblica, che s:1rcbbc oggi il piò prob:1bile in lt nlin, prde riamo la mo– na rchia di Vitt orio Em;inuclc 11 r. E - no– nosta nt e il rimprovero del Rain:1ldi - non abbi ,11110moti,·o di modificare il nostro moch di pens;in·. Di una repubbli c,1. che con serv i per es. il d;izio sul gran o, seguendo gl' inse– gn:1menti dcli' on. Cobj;Hrni, non sapp iamo proprio che farcene ; di una repubblica, che estenda a tut ta r lt:tli:1 i metodi poli– tici e :11nminis1r,uivi cd elett or!'li di cene repubbli che romagnole e pugliesi cli nostr!l dirett a conosce nz:1, non sappiamo che far– cene. '.\l.1g,1ri tutt o il problem:1 italiano si po– te~se risol\'erc col sos tituir e semplicemente ,1.Jb monarc hi.1 b repubbli ca ! ~ on esite– remm o un minu to solo :1 cambi are. li gunio è che sos tituit o il re, bisogn erebbe sosti– tuir e anche i min istri, i di rettor i genera li, i depu ta ti, i pr efett i, i coni.-iglicri di Stato, gli alti m :i.gi -.1r.11i, llllti i fun zionari superiori dcll.t gcrarchi:i :1mmini str:1ti\'a e politi ca. J.:1sci,111do imm utati ques ti, il mut:imcnt o del scio re non ::-ignifichere bbc null a. Ora m;rnJ ,ir via t,1nta gente è facile. :\la ch i :-.urro1,t1rc ai.... pens io11;1i 1 non diciamo con l.1 :-icu rezza . m:1 almeno ccn una lontan:1 spcr, 11w.1 che il paese glu&1gn i nel camb io ? L gra , it;ì delle presen ti cond i1ioni clclla nostr a ,·ita pubblica dipende app unt o d:tl fatto che mentre gli uomini :1ntichi sono qu,1si tutti inett i e discredi t:1ti, non si \'edc spunt.irc da nessun pun to del l"orizzo nt e ne~sun grupro di uomini nu<l\·i cap,1ci di sost ituire gli :tnt ichi f,urndo meglio. E non è certo \"attuale re che im pedisce agli uomini nuo\'i di farsi a, ant i ! Del prob lema scob st ico e dcli' :v ionc cle– rica le di fronte :lii.i scuo ti , ci !-iamo cos ì brg;1mentc occupat i finor,1. ,iprundo sprsso dr su quoto trrrruo t·rramt111t·urg,111/f t utilr /,1 l,1/1,l,mtida,,-11/,·, che non ric~ciamo ,1 c:ipirc <..·nmel'amico Ri'linaldi ro:--5:1b– ment.trc un:l nostra indifferenza al riguardo. E quanto al di\"orzio, dobbiamo ripetere per Li centc5ima ,·olt.1 i moti\"i per cui ri– teniamo che questo :--i,1un problema innt– tm1l,- i \"on .1bbi.1mo detto 11t::o-,unaparola per protc»t,uc <..antro b proibi,.ionc fatt:1 dal- ote Gino Bianco I' on. Saland ra elci comizi contr o le <"ompa– gnic di disciplin:1. - f. vero. - ;\b :we v:1110 propri o bisogno di prote stare ... du e seu i– mane dopo, pcr chè si s:1pessc che que l prov – vedim ento è anche per noi dcp lorc\'olc e illegale? 1 11 nostro non è un giornal e quotidi:ino 1 che debba quarto d' ora per quarto d'ora sputare la propri:'l scntenz:i su ogni inci– den te p~rt icol:irc di cu i gli rechi notizia l'Agcn z.ia Stcfoni. Il vnn t:iggio di un gior– nale se ttim anale è appunto qu esto : di po– te re con calm:1e con comodo esaminare una serie di fatti , nel suo complesso, cercando di colpirne i tratti fond amentali. La crisi dello sciopero gener ale crede il lb in;1ldi che non sarebb e scoppia ta, se i comi zi contro le compagni e di di sciplina non fossero stat i pr oibiti ? Crede che i c:1rabi– n;cr i di ~\ ncona, se non :tyesse ro perduta la testa in quella occasione, non I' :ivrc b– bero perdut:1 in un' alt r:1 : Crede che, se non I' :we ssero perdut a i car:ibini cri di An– cona, non I' :1n ebbcr o perduta altri ? E lo sciopero gcner:ile, che è sco ppia to per quel – )' incidem e, crede che non sarebbe scopp iato alla prima occasione per alt ri mot ivi ? E la crisi larg,1 e profon<l:i, economica e mor ale, di cui i fa11 i di giugno sono il rcsult ato e l'in dice, è forse risolut a coi fatti medesimi ? Din:inz.i a siffa tti prob lemi p:111rosi, null a di str,1110 che i çonservator i ridu cano ogn i ; forzo ment,1le all:1 ricerca e ,11la denu ncia dei sobillatori : se riconoscci-sero che i so– billrn ori c'entr ano com e Pilat o nel credo, do\' rcbbero rico noscere la necessit;i di cam – biare indi rin o alb politica nazion!lle; cioè dovrebbero riconosce re che di :-.obillat ori am crn ici in Itali a non ci sono che i cons<"r– \'atori. E null :, di strano, ;111chc 1 se certi r:1dicali 1 ben noti in G.1lilc.1, abbiano tentato di ri– durre tutt a l.1 cri..,i dello ~ciopcro gener ale ;111" arb it rio comm esso d:ill' on . S,1bndra con la proibizione dei comi 1i, e abb iano per qu est a vi;1 cercato di res tituir e :1 1' It alia i maln.nni di una nuo,·:, loro reincnrnalione min isteri,1lc. 1\ la noi dcli' Unittì non si;1mo finchè i numi ci conscrvcr.1nno un po' di cervello e di di sinteresse nè conserva tori nè radi– cali. E perciò l'amico R:1in:1ldi non ~i deve mer avigliare se non ci si,1mo spe rduti an– che noi nel ginepr,, io e nelle im bosca te delle responsabi lit ;Ì indi vidu ali. Xoi, seco ndo il lbin aldi. ,1bbiam comm esso un delitto ass;1i gr.1\'e : non solo ci si,1mo ,1ste– nuti d.1 qu. llunq ue :1.pr en.,11ncn10 sull" in– dirino polit ico dd mini~tero S;1!.rndr.1, ma abbi:uno fatto anche l,n .1pprc1.1.,1mento l.tu – da torio e come ! ,\ bbi.1mo infatt i, scritto : E buon per noi che al Go\'erno si sia tro,•;110 r on.. a– « b ndr,1, che non ,·uo lc essere chi,11n.1to a rc.1zion,1rio : chè se un altro uomo meno 11 padrone di s<'-avesse lenu to in ques ti mo– « ment i il go\"erno, ;1 quc-.t ' ora .1vremmo st:iti d' ;isi.edio, processi, cond.111ne; e in prospetti\"a un,1 nu0\'.1 lega per le libert,l statutarie , prc~icduta d;11l1on. S.1cchi e s('t:tretariata li.ili' on. De Bellis : un,1 ma– gnific.1 spccul,uionc per l.1 \'ecchia demo– crazi.1 r,1mmolli1a e tr,1ilic:1nte, che .1go– ni1.1.:i O\'unquc e che dcn· sp.irire d.1lla \'ita pubb lic-a iu li:ln,t. ... 11 E finchè J' on. s~1landr,1 non far.i Ja '-l·iocchc:11.a di seguire le ~u_g~eticmi rca– z.ionarie ddl.1 Tribrm,1, t' ,unmini-.trcra il u paese d:t conservatore onesto.... :1lmeno u rela tivamente, il ministero S:1landr:1 è il ,e meno peggio, che possa avere I' l t:1lia ,,. Ril eggendo que ste paro le, che hanno ur– t:1to cosi reno samen te il Rainnldi, io sento che non potrei fare altr o che ripeter le tali e qua li, :1nchc :1 costo di vederle riprodo tt e d :11 Cior1u1le d' !Ìalin. J.l on. S:1bnd r:1 dopo :1vere commesso l' arb itrio di vietare i comizi, allorc hè si è trova to inve stit o clall:1 temp esta, lrn fatt o ruu-o qu ant o gli era P<?ssibile per non csn– gcrarc nelle rep ressioni cruent e. Questo ci sembr a chinro; e crcd i:imo nostro dovere ricono scer lo fran cament e. Chi parla in qu esto momento di • rea – zione ,, ha C\'identemente dimentic nto il periodo del le re:1zion i fra il 1893 e il 1900, o era t roppo giovane in quegli anni per po– te r fare i confron ti con l:1 • re;1z.ione ,, :1t– tu :1le. Come pure il nost ro Rain nlcli si di– mostr a di memor ia tropp o labile, allorchè scrive d te • Giolitt i non a\'rebb e suscit.1to le ire del popolo ,._ D.111'eccidio di llcrrJ ;1 que llo di Rocca Gorga, tutt a la stori ;1 ciel regime gio litt iano è una ser ie continu.1 di :imm:11.z:1men1i :1 , :1pore, senza nc;rnchc b discriminant e delle violenze e delle p;rnrc del rece n1c sciopero gcne r:dc. Solnm cnl c le ire del popo lo, che dormi v:ino ancor:l per Rocc:l Gorg:i, si sono scatcna 1c per i fott i d' Ancon:t. f.: 1111 rimprovero d:1 fare ,li po– polo; non è un merito da fare ali' on. Gio– litti. Quel che a, ·verd ;idesso nei non s.ipp i;tmo. Certo non po s!ii,uno pretendere che dopo un cosi Largo 5ommo\'imen to popol.tr c non ,•i sieno nè proc essi nè condann e. Nl'.'isun.1 pcrson:i, che :1bbi, 1 b tesw sulle sp,11le, può :immett ere che in un paese si debh;1110 poter romp ere i p.1li 1elegr,1fici, bru ciare gli edifici pubbli ci, ~,r;1pparc le rot.1ic dell e ferr o\' ÌC, prend ere a sassat e bmpi on i e mo– str e di bott eghe, senza che le pub bliche :rntorid sent.1110 rum ore. Se domani ;d go– \'Crno ci tr0 \'01s~.imo noi, è ceno th c non per metter emmo cer ti disord ini, e ne mct tcrem mo :11 fresco gli :1ut ori, snlvo d1e gli :111tori non riescissc ro vil toriosi c-ontro di noi e non mctt es~cro al fresco noi. Chi \'uol 1 fare la ri\'olu1.ione bisogna che sa ppi.i che n1 ol fa re una e-osa seria e non un;1 bt·rcr. H,t senza conseguenz e: se riescir;i \'itt or io,;oda ll.1 pro,·a , ;1,•r,1 l.1 M>ddisfazione di a, t·r fatta la ri, ·oluz.iont.·; se fo fia,co , bisogn,1 d w non si mcua ;1 gu,1ire cont ro la reazione, e gli tocca qu,1lch c mese o maga ri :lnc:hc c1u;1l che :1nnetto di pri_gionc. Per la serict;ì del nostro p;1ese, per la seriet;Ì degli :,;.t(.•,,;~j par – tit i ri\'oluzion ,1.ri , è necessar io che certe re– spon!;ab ilid sicnv efiett i\'c e: tali d.1 l.1 li.ire di sè un ricordo ben dc 1erm in,1to. Tutto sta ora a ,-edere , se i proccs!-i sa– r,tnno tenuti nei limiti del buon senso e della um:1niL:'1, se si pretender:\ di mcu cr su grand i proccsso ni per cospirnzioni. :1sso– ci:1zioni a del inque re, e alt re simili fanw sic ; se la repr es!.iOnc lcgi11ima non divl·nter.ì ,·i.1 facend o una spec ul.17ione rca z.ion,1ri;1. In questo ca"o, r am ico R.iin,1ldi pt11\ essere ~icuro che non s:uemo gli ultimi .1 protc• stare. :\l.1 protestere mo con t,rnta ma,-:giore con\'inzione cd energia . quan to più le.ila meme ci s.1remo rifiu tati di grid.1r<" ,111.1 reaz ione prima che la re,1.1.ionesi ,1.1 ,·era– mcnte m;mifc!'\tata. E tanto per com inci~1n•, pro tcsti.1mn nin– tro la puniiione del generale \ gli.1 lii: que-

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