L'Unità - anno III - n.20 - 15 maggio 1914

BOLOGNA. ., 1059. Sig. A.IdoA.ndreoli llelle A.rti, 8 _______ ..:..-- problemi della .vita italiana. Si pubblic:a il Veoerdl io Firenie _ Direttore GAETANO SALVEMINI - Direzione e AmÌn ipistraziooe I Luoi'aroo Vespucci 12° -Abbonamento a00uo oi'dinario Lire 5 perii Reeno e per i paesi italiani: dcll' Austria e della Svizzera; per l'estero Lire 7,50 - AbbonamcntQ sostenitor e Lire 20 annue - Un numero Centesimi lO - Conto concnte con la poata. Anno III - N. 20 - 15 Maggio 1914. SOM MARIO : Ita lia e Aust ria, L' U N ITÀ. _ Ua radic.a.lt: di sinistra, ED OARDO G IRETTI . _ 11panico aeronautk.o, G. S URRA. - Scuole pubbliche e scuole priv ate:, ER NESTO CootGNOLA, -La virtù educatrice della bietola. - Nel commissariato dell'em lgruione, L ' UNITÀ , - Movimento anliprotezioalsla, - P: .ammt nli di vita itaIJana. ITALIA E A \)'STRIA Mentre i quotidiani del trust clerico-side– rurgico, fianck eggit1ti dal solito Cirmeni, si affannavano a gonfiare la insignificante que– stione della posizione giuridi ca dei tripolini residenti in Tunis1·a,dedicando co,lonne e co– lonne di sproloqui nazionalisti a girare e ri– girare per tutti i versi due articoli :'talofobi di due mediocrissimi giornali fra ncesi, pro– clamati senz' altro come rappresentanti (< la Franci'a )I - , ecco che da Trieste arrivava la notizia di nuovi incidenti· fra italiani e slo– veni, e di nuove pa-rzialità degli organi sta– tali austriaci a danno degf italia,ni. I nde frae : cioè scfoperi e ,tumulti nelle un iversità e nelle scuole medie e negli asili infan tili (tuiio è buono per far vacanza), rotture di vetri e di banchi, cazzotti fra questu– rini e studenti, discorsi infocat:·, incitamenti alla guerra, l' inno di Mameli cantato a squar– ciagola col solito elmo di Scipio. E non è mancata neanche questa volta la nota umo– ristica del professore um·versitario, pacifi,sta e sostenitore delf arbitrato internazionale, che a un tratto prende fuoco e diventa gue"afon – daio, e proclama che (t occo" e rispondere alle provocazioni che vengono dalla Francia e dal– l'Aust ria 11 (Giornale d' Ita lia, 6 maggio) : è bene che di tanto in tanto si sapp ia da quante UsU 11uote sono riempite le cattedre,. universitarie d' Italia. Sul fuoco della pubblica indigna zfone tutti i giornali tedescomani e francofobi han fatto a gara a buttare acqua. Ed è stato bene: ceru questioni non si risolvono con le chiassate e con le vacanze scolastiche. Solaniente, non si capisce perchè la medesima tattica di calma e di serenità gli stessi giornali non Laseguano anche nei rapporti con la Francia. Non si capisce perchè La loro guancia orienta(e sia così.... padrona di sè, mentre è così ipersen– sibile e p ermalosa la guancia occidentale. O meglio, certe dijferenze si capiscono beniss·inw, quando si pensi che Lapolitfra estera italt"ana è fatta oggi nel solo ed esclusivo interesse e · sotto le sole ed esclusive indicazioni della Banca commerciale : Deutschlan d li.ber allcs ! Per serrare, senza che ce ne fosse alcun bi– sogno, i nostri nodi con la Germani a i con lf A ustria, ci siamo sollevate contro - come riconosce il Corri ere della sera del 10 mog– gio - 1< le difficoltà delle Potenze mediUffa– net », cioè della Francia e de/I' Inghilterra; t - si può anche aggiungere - ci siamo alienata la Russia, e ci siamo resi odiosi a tutti gli Stati balcanici·, che si affacciano al– l' .Adriatico. E delf atJf)ersi'one, cht abbiamo suscitata t·ontro di noi da parte di tuJti gli "altri Stati, approfitta il Governo austriaco per scazzottarci' di santa ragione, e per farci sa– pere al/e Delegazioni, per la voce di un de– put ato mini steriale, che « r It alia ha bisogno delf A ustria, e l'Au stria non ha bisogno del– f l tali'a >>. Così arrivano, a poco a poco, al pettine i nodi della fun esta politfra neo-crispina inau– gurata dalr on. di San Giulia no. E così ci accade di· leggtre sul Corrier e della Sera i · stguenti apprezzamtnti , che sembrano tolti di peso da quanto, or è un ·anno, è andato scri– vendo t ripetendo 1'/ nostro giornale, quando la politica « alla sfr iliana n era appena ini– zi·ata : « I metodi adottati dalI' on. Di San 1( Giuliano vanno ora rivelando, p iù che nel t( passato, la loro debolezza t la loro povertà. « Egli ha interpret.ato la Tripli ce alleanza in t( un modo che giova alle altre Potenze alleate t( pi1'tche al Paese da lui rappresentato. Egli ~ a ha · in terprettl.to I' amicizia con le altrt PD-"" t< tenze in un modo per cui esse sono divepute ~ ( di"!fidenti e quasi inquiete verso di noi. E' r (e 1m doppfo e" ore. Noi abbiamo perduto a (c Pi'etroburgo la situazione che avroamo d1.r « rante la guerra libica : situazione che er~ u stata preparata dal predecessore dell' on. Di (t San Giuliano e che questi non ha saputo (c mantenere. Parigi, d' altra parte, continua. u nel suo atteggiamento torbido verso l' l ta- , (t lia : il Governo franc ese ha i suoi torti e., u non li'evi ; ma l' on. Di San Giuliano ha ((fatto tutto quello che potroa per elimi"nare « i malint esi e rendere possibile una situazione c< migliore ? Il suo metodo - diremo me- (( glio : la sua pratica p olitica quoti'diana - ~ (t neppur in questo è stato felice. Perfi.noil Go- , e< verno inglese, le cui tradizioni sono di in- « tima cordialità con noi, è apparso in questi , cc ultimi tempi più up ido verso I' Italia. Que- ct sti sono i f rutti della politica dell' on. Di. « San Giuliano, il quale ha avuto di mira un e< solo intento : essere ad ogni costo e modo t< d'accor do con l'Au stria. Ad ogni costo e e( modo. L'Au stria di fronte a questo contegno « passivo, a questa docilità remissiva del!' on. << Di San Giuliano, si è creduta in diritto di 11 non avere alcuna considerazione P" l' opi- 1( nione pubblica dtl nostro Paese.. Se l' on;.. « Di San Gi·u1:·ano e il duca d'A vanza hanno 1( fatto credere a J/ ienna che le critiche mosse e< in It alia alla politica del nostro 1_ninislro u degli Esteri non esprimono il pensiero e la e< coscienza della grande maggioranza degli u ùaliani , hanno (atto credere una cosa che e< è molto lontana dalla verità. Nel nostro paese et si apprezza come si droe la Tripli ce allean- ce za ; ma una forte corrente del!' opinione cc pubblica in I talia non può app ro11are affatto ( i"l modo in cui l' on. Di San Giuliano la ( intffpr eta : modo che fi nisce per nuocere cc alla TripUce alleanza stessa. Il pubblico si e< persuade ad attribuire alla Triplic e alleanza ( gli errori di atteggiamento e di metodo del (( nostro ministro degli Esteri. il che è un <( danno. L' on. Di San Giuliano non se ne (( è accorto forsefinora : ma dOfJrà accorgersene < e sarà allora tardi. « La nostra situazione internazionale è pi ù <( debole di quanto oggi app are. Speriamo che <( ,·t Gabinetto abbia l' energia di esaminare la (< situazione nel suo complesso e di protJf)edere. Se i f atti di Trieste droono seroire a qualche cosa di p i· 1't. alto e di pi 1'tutile, che non a dare modo a qualche giovinetto imberbe di gridare viva la guerra, e a qualche professore chiac– chierqne di godere le ebbrezze deglì, applausi stude11,teschi ; - quei fatti dovrebbero indu"e i nostri uomini politici ad esaminare una buona volta nettamente e risolutamente la que– stione della politica estera delf Italia, in re– lazione .specialmente agli slavi meridionali della A1onarchia d'A bsburgo, e ai contraccolpi che la ulti'tna guerra balcanica non può non avere determinato ne/I' equ,.librio delle forze internazionali. Jl!f.a il nostro bilancio degli esteri sarà ap– provato, probabilmente, senza discussione in una seduta antimeridiana; e l' on. Di San Giuliano potrà contin uare a fa re tranquilla– mente la politica estera della Banca com-mer– ciaie. '1 anto, il nemico non e ancora alle porte... L'Unità . I vecchi abbonati c:he ancora non hann o pagato l'ab bonamento per il 1914 sono pregati di farlo al più presto per evitar e le noie e le spese della tr atta postale. l1otecaGino Bianco w- UN RADICALE 1 l 3 maggio gli elettori di Edoardo Giretti hanno voluJo fare al loro rappresentante poli· tico uita manifestazione di solidarietà e di con• senso per l' opera da lui finora eseguita alla Camera e fuori della Camera. Fu a Luserna San G-iova11ni __: la rocca forte della democrazia del collegio di Bricherasio - una magnifica affer• mazione di affetto e di entusiasmo, a cui par• teciparono con la presenza personale e co,i le adesioni moltissimi di quanti in Italia parte· cipa110, insieme a Edoardo Giretti, alla buona battaglia contro 1·1 protezionismo e I' affa rismo. A-ntonfo De Viti De Marco telegrafò : « Ol- • tremcdo doleute no,i poter parlecipare ban• • chelto. Elettori Bricherasio hanno assunto 11 grande impegno verso democrazia mandandoti • alla Camera in questo momento di lotta aspra • impari contro annosa organizzazione dell ' af• • farismo polilico. Oggi essi mostransi compresi • loro alta missione sostenendoti nel momento « in ci,i sei f atto bersaglio delle interessate ag- • gressioni delle volgari co,iJumelie nonchè del • meditato silenzio di coloroche invadono stampa "e Parlamento come commessi viaggiatori poli- • tici dei siderurgici degli zuccherieri dei gra- • nicultori dei; cantieri delle società di 1iaviga– " zione e dei palazzi d-i gimt izia di tutti gli in– ~ i-,;s.<::i P.,ivC1l-i prevaricatori. SQno cor. -!e e • con i tuoi elettori •· Dal discorso del Giretti r-iproduciamo fotta la parie, che interessa la politica generale, e SII- c-ui, com' è nat1,rale, quasi tutti i giornah quotidiani hanno fa tto la congiura del silenzio . Non vi nasco ndo che le difficoltà che ho in• o>ntra te per l' esercizio del mio mandato le– gislati vo non sono lievi. No n vi parlo dei ru– mori alquant o bestia li, con cui i rappre senta nti dei lm sts prote zionisti dal la trib una della sta mpa e persino da cert i ban chi della Ca– mera hanno tenta to più volte inuti lmente di imped irmi la libera e completa espressione del mio pensiero . Sono questi incidenti minuti che possono fa.re la gioia dei nostri. avversari locali, ma che serv ono a provare in abbo ndanza a tutt i gli uomini di buona fede le ragioni, per le quali. la mia elezione a deputato fu cosi a lungo e cosi ost inata mente osteggiata da coloro che avevano un dir etto e speciale moti vo per te– mere che io port ass i alla Cam era la mia de– nu ncia delle loro impr ese ingannat rici e rapi· natrici del paese. Neanche ho bisogno di spiegarvi il perchè dHi miei voti politici, in taluni casi i~ dissenso coi~ 'quelli dat i dalla maggioranza dei miei ~~:i~ghi del g~uppo radi cale. Era natural e ed era logico che io, venuto alla Camera , per la vost ra fiducia , a rapp re– senta re la più conv inta opposizione a quella corrente di opi.nioni che condu sse la maggio– ran za del gruppo rad icale nella passat a le– gislatura ad accordar e al Ministe ro Giolitt i la sua solidari età illimlt ata per la conquista militare della Libia, dovessi fare la mie cspli– c;;ite e formali riserve per qu ello che concern e le conseguenze di una politica alla quale io fui recisam ente contrario. Sopratt utto io non posso e non potrò am • met tere che l' impr esa libica, orama i irrevo– cabile, ma la cui siste mazione sollecita va fat ta in modo da renderne i risult ati compor · tab ili per le finan ze e per l' economia del paese ita liano, debba essere indefinita ment e una ra– gione perc h~ il grup po rad icale rinunci ad essere in Pa rlamen to un partito di critica vi• DI SINISTRA vace e di controllo rigoroso su tut ti i ram i della pu bblica ammini strazion e. Si è detto e ripet uto, con eccessiva insiste nza. a mio pa rere, che iJ parti to radica le si diffe– renzia dagli altri partiti dell' Estrema Sini– stra, perché esso è qu ello che i partit i repub• blica no e socialista per adesso non possono essere : un parti to di governo . Ma un parti to polit ico può anda re in due mod i al Govern o : o per realizzare una part e sostanzia le del proprio progra mm a o solo per avere un certo num ero di portafog li min iste– ria li per i suoi uom ini più in vista. , Senza menoma mente escludere la possibi– lità e la convenienza di comprome ssi ragi one– voli quando il momento sarà. effet tivam ente venuto di ass umer e la l'esponsabilità di tra– durre in leggi i capisald i del progra mma radi – cale , io penso che l'e sempio dell' ultimo Mi – nistero Giolitt i, del quale facevano parte al– cune eminenti pers onalità del pa rtit o radi– cale, ha dimostrato che si è av uta troppa pre– mura di part ecipa re al Governo. Il mome nto dei ra dicali non é ancora venu to– né verrà tanto presto. Perchè é inuti le e dan– noso il cercare di nasconder lo a noi stessi ; i radica li conv inti e coerenti costit uiscono tut– tora una esigua minora nzJ. nel paese e, per andar e al Governo colla possibilit à di operar e in conform ità delle loro idee, gli uomini di part e radicale devono prima fare la conquista della pubb lica opin ione, facendo assoluta – mente a meno dcli' aiuto elettor ale dei pre– fetti e dei questurini. Del resto, l' ultimo congresso del par tito– radicale italiano ha troncat a netta la que– stione della part ecipazione dei deputati ra di– cali al governo coli' ordi ne del giorno del– !' on. Dc Viti Dc Marco, da me pure firma to , stabil endo che ta le part ecipa zione non possa av venire se non con una combina zione mini– steriale, la quale dia garanz ie sicure di una: polit ica {1°) laica, (2°) antiproteziomsta, (3°) a11• timperialista e di assiduo contro llo pa rlam en– tar e su t utte le am mi nistra zioni dello Sta to. in parti colar modo su quelle milita ri e ~olo– niali. li periodo politico che sti amo attraver sando è indubbi amente assai critico e pieno di pe– ricoli. II Ministero Giolitt i, nel quale tan ta gen te in Ita lia av eva posta la sua fiducia perché gli attrib uiva quali tà di forza e di energia che in realtà esso non aveva , si era ritirat o senza un aperto vo to contrar io de lla Camera din• nanzi alla grav ità estrema di una situazione polit ica, finanziaria cd economic a da esso de– te rminat a cd a udacement e negata ihs ino al– i' ultimo. I successori al Governo dell ' on . Giolitt i non sono al certo da invidiare. Essi ha nno ricevuto un a eredità obe rati ssima, senza pote re fare ciò che gli credi sono per legge aut orizza ti a fare in siÌnili casi : un inventari o complet o dei debiti e dei crediti. Ad un Ministero Sonnino o Salandra che avess e assu nto la successione Giolitti col be – nefizio dell'in ventari o e che si fosse presentato dinnan zi_ a lla Ca mera dei deputat i com e un ì\fo 1istero di liqu idazio ne, lasciata impr egiu– dicata ogni alt ra qu estio ne im portan te, io credo la Estr ema Sinistra parlament are a vrebbe dov uto dare una tregua ragionevo le. garent ita an che da un esplicito e motiv at o voto di fiducia , qu ando un ta le Mini stero

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