L'Unità - anno III - n.18 - 1 maggio 1914
La legge su Si ~ comp iuto nel passa to mese di marzo un decenn io da lla promulg:u.ione della Legge spec iale per la Basili cata . Sia consentito a chi ha studi at o e, sopra– tutt o, vissut o un poco la vita di questa pove ra Regione, a chi ancora ha forti legami con essa, dar e uno sguardo rap ido al decennio e trarr e qual che induzi one non del tutt o cervellotica per l' avvenire. Crtdito agnrlo. Ci viene in aiuto l' ulti ma delle a nnu ali relazioni pubblicate dal Direttore della Cassa provinciale di credito agra rio, quella del 1912. Dal 1907 (prima {u impossibilitata a funzio– nar e) la Cassa ha concorso al risorgimento agrario della provincia con una cifra comples– siva di lire 2,863,547. 18 - sole operazioni nuove non tenendo con._to delle rinno,•azioni - -cosi dist ribuita : 190 7 . L. ro,o6g.15 1908 . 146,301.47 1909. 418,846.51 t910 . 543,910.44 19t1 798,251.21 1912. . 946.168.30 L. 2.863,5 47. 18 Essendo la rimanenta dei prestiti in essere all a fine del 1912.di lire 1,316,697.66, significa ehe ne furono estint i per lire 1,546,849.39 ; <:ifra cospicua quand o si pensi che un terzo delle operazioni si estin gue in un period o di tempo che va sino ai cinquant'anni. un altro terzo in cinque ann i e solamente il resto in un anno . Il credito si sviluppa maggiormente -nella A"ona orietllale o delle mariNe ; pur essendo tutt e le opera zioni in sens ibile aum ento, pro– gredi scono di più quelle che la Cassa fa diret – tam ent e per costruzioni coloniche e per acqui– sti di bestiame che quelle fatt e indirettamente - credito di esercizio - pcl tramite di Casse Agra.rie, Montì frumentari e consorzi agrari. Alla fine del 1912, giacevano presso la Cassa domand e per prestit i per cost ruzioni colo– niche e per acquisto di best iame per un am – montar e complessivo di lire 477,368; ciò che prova non essere l' organizzazione attu ale della Cassa sufficiente per una regolare eroga– tj one del credit o. I Monti frumentari e le Casse Agrarie non funzionano nella maggior part e. L' Ispett orato del credito agrari o dà. i seguenti risultati : ent i esistenti 137; fun zionanti 47; funzionanti per modo di dir e, perché di questi solamente 21 (8 monti e 13 casse) ebbero rapporti con la Cassa Provinciale ; e chi non ha rap porti eon la Cassa, difficilmente funziona regolar– ment e e completamente. La via al credit o di ese rcizio, che la Cass..1. Provinciale non può fare che at traver so gli E nti. ~ preclusa, Valgano in vero le cifre : al 3 1 dice mbre 1912 il montare dette operaz ioni -esisten ti presso la Cassa Provinciale per ere• di to di esercii.io ascende a lire 435.378.67 ; mentr e quello per acquist o bestiami, costru – zioni coloniche e piant agioni a lire S')o,419.01, eioè oltr e il doppio; notand o ancora che deJle · lire 435,278.67, solamente lire 117,437 appaiono di stribuite a 15 Enti pubblici (4 Mon.ti e 11 Casse) e le rimanent i lire 317,841.67 tra 10 società cooperat ive sort e dalla libera inizia– tiva dei cit tadini e funzionan ti lodc,·o lmente sotto l' azione della Cassa provinciale che non é di sola vigilanza. ma anche di patr onato esplica nt esi nel modo più largo. Dat e queste constatazioni, le conclusioni non potevano essere diffcrcnli eia quelle a cui venne, sin dal 19 11. ncll' annu ale relazione il Diretto re della Cassa provi nciale, conclusioni e propos te ribadite nella relazione del 1912 e che, appro ,·andole, qui noi riportiam o con le parole stesse de l Dirett ore : , Lumeggia mmo il fenomeno che ci att rista, rileva ndo insieme al mancato funzionamento deg li Enti Che la legge 31 marzo 1904 q11asi per fronùf. vuole j ,m::io,riNOcome se.rioni della Cassa, il naufra gio di essi, il continu o persistent e asso tt igliamento dei loro patrim oni un giorno non lontano pur così cospicui. Parlamm o del• l' errore sanzi ona to nella Legge 190-t che di L'UNITÀ la Basilicata. un colpo abolì la tut ela, esercitata fino allora dalla Commissione di bencficicnza ; spiega mmo come, creato I' Ispett orat o per il riordi na– ment o e la vigilanza, non gli si dett ero mezzi sufficienti per quella azio ne diretta ed ener– gica da esercita rsi sopraluogo: mette mmo in rilievo lo difficoltà. di trova re sopra luogo am– ministra tori che si assumessero di rendere li– quidi quei crediti in cui sono investit i quasi t utti i patrim oni, crediti di cui ogni an no che p.1.ssa una parte si prcscri\"e ; e arr ivamm o alla --conseguenza che occ.orrcssc una liquida– zione rapi da e sollecita fatta da persone libere da vincoli di par ent ela ed amicizia insieme ali' altra di escogita re una nuova organizza – zione•· Come nuova organizzazione, il Dir ett ore della Cassa, e con esso il Consiglio di Ammi– nistrazione, proponeva , ottimamen te, la crea– zione di Agenzie della Cassa provinciale e la gestiotie da part e della Cassa medesima, degli Enti - Monti e Casse - per conservare e utili zzare ai fini della legge il residuo loro patr imonio ammontante ancora oggi, ma l– grad o gli sperper i continuati, a pi\1 di un milione. Provvedimenti pa l'•ert coltura e per U rimbolldllmeoto. Le disposiz ioni risguardanti le conc~io ni enfiteutiche dei beni di pa trim onio eraria le e provinciale messi a disposizione della Cassa provinciale e di quelli patrim oni::lli dei comuni, sono rima sti lettera morta come era del resto . facile prevedere a chi avesse avuto esatta conoscenza della natura di tali beni e dell ' am– biente . Utilissimo invece il provvedimento col quale si sospesero le qu ota zioni dei dema ni comunali sino ali' attu azione di una nuova legge gene– ral e regolant e la difficile mat eria, legge che ancora si att ende. Le Calledre ambula11ti di agricolti,ra rag– giunsero, dopo qualche ann o dalla proclama – zione della legge, quella sistemazione che la legge stessa volle stab ilire, con crttcrio.alquanto _ discutibile. Si trovano ora in Basilicat a 4 cat tedr e ed altr ettante sezioni di catted re tutte provvis te di poderi per i quali si sono incontrat e spese esorbit ant i l'amm ontare complessivo degli stan ziamenti di leg~e. L'att ività dei Dirett ori dello R. Cattedre e sezioni di cattedr e, è in gran parte assor– bita dal podere senza che possa dirsi in tutti i cas i che il podere abbia corrisposto ai fini voluti da lla legge e dal regolam ento, e ciò - bisogna riconoscerlo ad onore del ,,ero - ol– tre che per le difficoltà reali innegabili, anche per gli inceppamenti prima e le ristrett ezze finanziarie di poi derivate dalla lnt ela bur o– crat ic..1. esercitata per alcuni an ni in modo assai discutibile. l..' azione di prop.1.ganda tecnica si esercita in limiti assai rist ~ctt i pri ncip.1.lmcnte per I' as– soluta deficienza di mezzi, che si richiede– rebbero invece in copia adeguata per soppe rire alle fort i spese di viagg io, e tras ferta del per– sonale e per elargire ai pita umili agricoltori, che sono la grand e maggioranza, a titolo di dim ostra zione, in piccole dosi, concimi, semi, e per dare le macchin e in uso gratuit o per una volta almeno. l-1. legge del 190 4 da questo lat o ha avuto una ben grave deficienza non colmata dalla ucccssiva leggina del 1908 ; ond" è che l'azi one prat ic.1. delle RR. Catt edre ambulanti di agri– coltura viene ad essere in diretta dipendenza del valore personale dei dirett ori in quant o s:q>pian o con la loro C.'lpacità, attività e buon volere, sopperi re alle gra vi manchevolezze e agl i errati crite ri della Legge. La distri buzione dei premi per le nuO\"C case coloniche costruite e per i comp iuti mi– glioramenti agrari , che si done bbe pra ticare con concorsi periodici, ha avu to ed ha tuttora grave ristagno. Non si è t rovat o ancora modo di provede rc con tale speditezza da mant enersi in corrente ; ma è innegabile che una qual che utilità è de– rivata e deriverà da ta li premiazioni. Quanto al rimboschimento, complessa e dif- ficilissinrn mat eria, dopo vari tent:itivi, non si è ancora - purt roppo - trovata la via maestra dcli' agire da parte cieli"ammi nistra – zione forestale, e neppu re hann o dato qualche risultato degno di considerazione gli incora g– giamenti contemplat i per i pri vati che si fos– sero ded icati al rimboschimento. Provvedlmenti tributari. La formazione del nuovo catasto, per quant o non compiut a entr o il 1908 come prevedev a la legge, pure è stat a indu bbiament e un'opera di grande importanza, più che come mezzo fiscale, come base di accert amento della pro– prietà e come sicura guida per ogni progrcs– sh•o migliora mento dei fondi. Che il tribut o fond iario risulterà più perequat o di quanto fosse prima, si potrà, forse, met1ere in dub– bio : ma niun o negherà che, quando il cata sto geometri co p.1rticellarc andrà in vigore (spc– riamÒ fra non molto, essendosi oramai finito di lavorare a toglie re quelle evid enti sperequa– zioni che esisteva no tra i quatt ro circondari ), si potrà con sicurezza seguire le sorti di ogni singolo fondo per qua ndo modesto. mentr e con l' att uale catasto descrittivo mal conser– vat o, la cosa è estremam ente difficile. Non riconoscere che questa povera regione debba essere nel complesso ulteriorment e sgra – vata, dopo il primo sgravio sommar io che ebbe, sare bbe patente ingiustizi a. Massime per quant o riguarda i fabbr icati, che per un cu– mulo di fatali circosta nze si trovano in gran parte accen trati nei capoluoghi comunal i, se qualche cosa si ~ ottenut o con l' applicazione non della sola legge 1904, ma anche della suc– cessiva leggina dov uta al defunt o ministr o Lacava, ancora molto si deve concedere per perequare le condizioni della regione con quelle delle regioni a fabbricati rura li sparsi per la campa gna. Otti ma cosa fu l' abolizione della tassa sul bestiami con la consegue nte avocaz ione allo Stato della spesa , nella misura corrisponden te al reddit o ricavato dai comun i, per l' ist ru– zione elemen tare obbligat oria. J n una lustra pura e semp lice si risolvettero invece le promesse facilitazioni per la costi– tuzione di 1111ovi centri di popolazio11e entr o il periodo di dicci anni , oram ai passa to I Nessun nuovo centr o ~ sorto ; n6 poteva sorgere in regioni disabitate ed incolle dal mo– mento che, a volere star e alla lettera della legge, non havvi località , per quanto lontana dai centri abitati, che possa dirsi veramente disabilal<l cd incolla; mentr e assai ve ne sono abitate solo lemporaneamet1le e coltivale molto estet1sivamet1le. Opuc pubbUc:hc. Mercé l'o pera del defunto ministr o Lacav a, fu possibile porta re il sussidio chilomet rico per le strade ferrate da L . 7,500 a L. 11,500 a J<m. ; e con tale sussidio fu conccss.1. la co– stru zione e l'ese rcizio per sett anta ann i alla Società 1\'lediterranca. Questa ha iniziato da tempo lo stud io dei progetti sopra luogo e sta incominciand o an– che la costruzione di quei tro nchi che il de– funto Ministro volle avessero la precedenza.; ma non pare - almeno a giudicare da quanto si vede - che la Società potr à mantenersi nei limiti di tempo fissati nel cont ra tt o di concessione. Certa cosa è che se i tra cciati delle ferrovie a. scarta ment o ridott o. anzichè d.1gli uomini politici, fossero stati studia ti e proposti da competenti est ranei alla Regione, la costru– zione sar ebbe sta ta meno costosa e. I' eser– cizio avrebbe potu to sperarsi meno oneroso di quanto sarà in effetti , se ,·crame ntc t ut ta la rete si costrui rà e funzionerà come è sta – bilito. In regioni povere senza avve nire promet – tent e, giri e rigiri d.i ferrovie rappr esentano un lusso costoso ed inutile. Come già esisteva la ferrovia del Ba.sento, potev asi costruire quella del DrJ.dano e dell·Agri lungo i tltalw,rg delle valli , e con poca spesa si sarebbe disimpe– gnata ncl miglior modo la regione, evita ndo l' attrav ersament o dei nuclei montag nosi in zone instabili, desolat e. Quanti tra cciati fer– roviari non ha rovinato I' inframe tt enza de• gli uomini politici ? Quant o alle altre opere pubb liche. cioè si• stemaii oni idra uliche, strade ordinarie, con• 1noBianco - 505 solida mcnto delle fran e, risanam ento degli abi • tati e forni tu ra cli acqua pot abile, - per dare una nozione somma ria di quanto si sia fin qui fatt o, valgono le seguenti cifre rese note dall' on. ing. Occio Scverini in una sua rela– zione sul bilancio provinciale di Basilicata. I. - Per la siste,nazione idra11/ica e f ore– stale: Spesa complessiva autor izzata dalla leg- ge L. 21,600,000 lm pegni assunti a tutt o il 30 novembre 1913 L. 4,232.000 Disponibilità per nuovi impe- gni . . . . . . . L. 17,368.000 l I. - Per la viabilità : Spesa complessiva autorizzata dalla leg- ge . .. L. 31,152,000 Impegni assunti a tutto il 30 novembre 19J3 . L. 22,95 1,000 Disponibilità per nuovi impe- gni L. 8,20 1,000 II L - Consolidamento di frane, risaname,rto di abitali, acquedotti : Spesa complessiva auto rizzala dalla Leg- ge . . . . . . L. 10,910,000 lmpe gni assunti a tut to il 30 novembr e 1913 . L. 8,8o 1,6oo Disponibili t..'1. per nuovi impe - gni L. 2,108,400 IV . - Bot1ifi che : Spesa complessiva aut orizzata dalla Leg- ge . . . . . . . L . 8,439,000 Im pegni assunti a tut to il 30 novembre 19 13 . L. 3,534,500 Disponibilità per nuovi impe- gni . . . . . . . . . . L . 4,904,500 V. - Palazzo degli uffici in Potenza : Spesa complessiva autorizzata dalla Leg- ge. . . . . L. 2,000,000 Impeg ni assunti a tutto il 30 novembre 1913 ... . L. 1,647,500 Dispon ibilità per nuovi impe- gni . . . . . . . . L. 352,500 La .. ... Ml' 1811127PW - Dove si vede chiaramente che se le opere di costruzi one di strade, di consolidamento di fran e, costru zione di acquedotti. hanno cam – minat o, riuscendo con ciò a migliorar e sensi– bilment e le condizioni di vita nei centri abi– ta ti, e in prima linea del capoluogo (palazzo degli uffici che risolverà il problema delle abitaz ioni ; acqua potab ile sufficiente che non lo era, ccc.) - qon alt rettant o può dirsi delle opere che avre bbero dovu to, non diciamo cambiar e faccia, ma migliorare le condizioni di produ ttività. cd abitabilità del vasto terri– torio . l rimboschimenti e i vincoli forestali , la si• stc mazione idrau lica, (che assai opport unamente si unl con que lla forestale), le bonifiche non hanno camm inato che pochissimo.~ pre ! pii1che mai di fro nt e alle difficoltà aspre, le incognite di una cosl vasta o ra . La ragiono fondam ental e è, secondo noi, da ritr ovarsi in questo : costrui re ferrovie, strad e, acque dot1.i, palaz7.i ecc. sono cose fat– tibili piutt osto agevolmente e che si possono, sempre che si voglia, affrett are . Gli uffici del genio civile hann o persona le e tradi zioni ; gli appa ltat ori sono quelli che sono, ma si Ì:ro– vano; infine, purché i danar i non manchino, tali opere si fanno ovunque, salvo le maggior i o minori dilTicoltà che si tra ducono in una maggiore o minore spesa. E c' è cicli' altr o an– cora : nessuno ha interesse ad ostacolare tali cost ru zioni : tu tt' al più si cercherà di trar re da esse il maggior possibile profitt o egoistico coli"elevar e le pretese per le espr opria zioni, ma infine tutti si compia cciono che una strada venga, che un acquedotto si faccia . Non cosi è cli tutt o ciò che ha lr att o coir bosd u, vincoli, sistemazione 1drauhca, forè– st.1lc, bonifich~ ccc. sia che riguard ( proPrietà pri vat e come demaniali. A par te il fatt o che il personale forestale non è stato , non è, e nC?n sarà tan to presto, né ali"altezza del com– pito, n~ sufficiente di nume ro, ci sono pro• plemi tecnici, prob lemi economici e quistioni sociali da risolvere per le qual i una tradizi one non havvi che venga in aiuto, ma bensl che l ostacoli e non poco ! La sistemazione del ter– rito rio di una regione in gran part o montu osa e collinare come la Basi licata non è solo que– stione di mezzi, come può essere per fare una. rete stradale ordinaria o ferrata, ma è innanz i -
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