L'Unità - anno I - n.38 - 31 agosto 1912

problemi della vita italiana. Si pubblica il Sabato in Firenu - Direttore GAETANO SALVEMINI - Diruiooe e Amministruiooe, Borro Ornissanti, 40 - Abbonamento annuo ordinario Lire 5 per il Reeno e per i pacai italiani dell'Auatri& e della S-.ùura I per l'estero Lire 7,00- Abbonamento sostenitore Lire 20 annue - Un numero Centesimi IO- Conto corrente con la post&. Anno I - N. 38 - 31 Agosto 1912, SOMMARIO : La Società~ lo atud lo della Libia e l'on. E. llaralof. 1-~. Gu1ccrAR01s1 , K· s. - Il catasto dl Porto 11.aurb:lo, L. E INAU DI , - Il problema delle alleaoae , F. f-'OBKR TI , L' UNITA. - L'oo . Podrecca io Libia , c. CO LAMONICO. - Le e &ero • oel Mezzo&iorao, E. A1.1)10sT1. - la che coaa ci tocca perdere il nostro tempo, G. LuzzATTO La s o e i e t à il proposito di contribuire a dare vita a una • ,rciet à eh'°, libera da qualsiasi compromissione ~ .••.,. ~ -·.10.' ~G · ·:&Jta.:1:Jbfu,, ..•. con.aodalìzi -di ap«ulazione, con p11r1it1 pafilit"I e 1'onor, E. Maraini. L"ortico/o ,ubblicalo Htl "· 12 dt'/fUnità., in e11i Edoa,-do Girtlli dai:a fallannt ronlro i /;ossibil,' lnllalivi dn· lriw/14/ori ddlo •ucd,rr.i ~ aS$ic11, Nrsi il #f011oJ,olio dtl "',nato lihico, , dt;lorava clu '""· Emilio Mara;,,;, faclolmn dti s11ddtlli •11ccluri1n· ,fos.st sia/o chiamalo a far ;art, dtl C01tSifliodirtllivod1/la • Soci,là ;,, lostudio dtlla LibUI •; , la f>Oslilla ;,, cui noi a11gu,avamo viva• ,,,,,,,, clu la • Socitlà J,rr lo studio d,lla Libit1 •, ricca di • 11omi11iw11tra1tdi t di ;n-f,m ga• lonhlomim·, ,wsm,, dtK" f. dtl 1iù allo risp,110 ,-r la <Otlf;tltnu Mitnli/fra , ;,r la probità IIIIWtJU • ,; /1,usu ;,, gtU1rdia n,,./ro 'l"""'"'I'" "'ltrnl•a cl,1 ,OlnM d;,,.,·,.11ir, la fiduci'a con Clii 111ll1lt ptrao1110111sl1 tuJ>tlla110 da /ti • ; linwi I l"'wi,,i 1/m,tHti tli "" wro (>rognm,tHa I uiolu '""""""" ;,. LJl,ia • ,· - ci l,011110 ,,.,,,urato, o/Jr, alla Id/tra d,J ~gr,/ario G,111° N/1 d,U,, Socitld, '111 ;,.l>Mieam""' n,I n. JJ e,// Uoit6, ""'"' q,,nla li/In-a dtlf 011. "'"'' FtwMIMO G11kriordi1ti, tlu sUIMo li1li di pul>– b/i,.,,.. 1:rwio Prof . s.1w,,.;,,;, Mi pervenpno quuaù alcuni numeri arre:• tratl dell"Unilà e, con gli altri, quello del 20 l911io conteaeote un articolo da E. Girelli sul re,ime doganale della Libia accompagnato da una nota della direzione . .Nell'articolo ■i accusa l'on. M•raini di essere eatrato neUa Società ptr lo studi o della Libia allo acopo di giovare il più che 1i1 possibile •ali interesai dei fabbric anti di zucchero ita.. Uani; e nella nota si accusa la Società di in-- 1911aità per avere messo l'on. Maraini nel Con- 1i1llo direttivo. Mi permetta, egregio professore:, di darle la prova che l'una e l'altra accuu sono destitnile di fondamento, La prima C\Klliste in ciò che la nostra So– c!ell col suo primo auo, ossia col programm a di studi e di azione. esprimeva l'ayviso che pel 1e1ime doganale della Libia conven,c:aadottare provvedimenti che favoriscano lo sviluppo della Colonia al suo officio prc-cipuo di colonia di popolamento; e che a quest a dichiaraziont.-,nella quale ~ fmpli :ito n concetto che le tariffe d~ ganali della Colonia deb bono essere mitissime, aderiva l'on, Maraini quando accoglie\'a I' ili• vito di partecipare alla Socie&.à. A questa prova, che mi pare decish·a. una altra ne posso aggiungere, di carattere perso• nale : eJ è che quaado pr oposi ai miei c<'lleghi di mettere l'on. Maraini nel Consiglio dirctti\·o, a mc era noto che i suoi intendim enli in ma– teri a di ~ime doganal e da applicarsi alla Li– bia armoniuavano con quelli delta Società. L'on. t.fRraini dedi na\·a, ~ vero, la nomina; ma ciò fece non per presunte o (>er possibili incompatibili1à, ma solo pc:rchè, non essendo residente in Firenze, pre\'ede,·a di non part eci• pare c\JO!lufficiente assiduilà ai Ja,·ori del Con• siglio . Dunque, egr«'.gio profess ore, non secondi fini in alcuni, non ingenuità in ahri, ma in tutti solo e con lo stesso Go~erno, raccolga dati di fatto e notizie per illustrare i problemi della Libia, e per agevolare alla nazione il còmpito di dare alla sua azione in Libia un indirizzo scevro di errori, sicuro, conaapevole delle alte finalità del• t•impresa. Tuttq ciò, egregio proteuore, avevo i1 dovere di dichiararle in omaggio alla verità; e in omag • gio alla medesima confido che EUa vorrà pu~ blicare la seguente nel prossimo numero del• l'Unità. Mi pregio confermarmi suo dev.mo FkAS CESCO GUIC CIAkOIN'J. f}111sta /1/ttr'!, ajftrma11Jo la indiP,,,dtn•a dilla • Socitlà ptr lo sl11diodtlla Libia • da quahiasi • com;ro1Hissio111con sodali•i di sJ>,• n,Jaaion,, con 1arlili /><Jlilici , con lo 11,sso Go– wrno •. 11011 ci dic, nulla di cui ,,o; stt"i 11011 fossitHo litHO,,,tH/1 sicuri, ,.OHaWHdo ""' ma; "''"° in dubbio J, iHl,,,aioHi sc/Ji,Jlawunlt di– sinttr11,alt dti promo/on· d,lla Soci,là , di co– loro clu oggi la dirigo110. (ì11a11l0alla ,w,,.;,.a ..r11-. ,__ Il# Couillio ~r,lliw, "'"· ~ , città - iJ 111111Jic1 faflo c/J, 'I""'" Jwo}Olla, cm,,, al}rnuJia1No da f"lsla Jtlltra, sia partila da "" IIO#IO ro11tt 1•011.Guiuiardini, ci /n ob. bligo di ,scludtrt anc/11il piH Jo11la"o dNl>bio d,, '"" sia staia falla a scopo, dicia,n così, di •N«htrijit:io lil>iro. Ptr altro con la s/tssa f,a,,cl,1••a, stn !iamo il d<Wtr1 di dichiarar, d,1 COlf~rviamo i111,,rala HO• stra o}ilU0111sNlla opJ,,orlu11it,ìc/J, J>,rsonaggi a,1111 /'011. 1/araiNi 1101t ,,, ,,;,,o mai a far fiarlt dtl Comiglio dirtllivo dtlla • Socitlà p,r lo sl"dio d1/k, Libia •· Pn- qua11l0fon . Ma,a ;,,; j>ossa dir, cl,1 ; ltuH i11l111dim111li ;,, matm ·a di rtKim 1 dtr gana/, da applicarsi alla Lib,'a armonia•a1to colf 'l"'//i dilla • Soci, tà p,r lo ... tudio dii/a Libia, • ,1,, SOHO ,.,_,; qwtlli cl,1 mod,sla1111nlt lf oi andiamo pro}wgna,,do su q111slonostro g,Ornalt, pur, noi lfOH f>Ossia,no dim,nticar, cl,, da ditci an11,a qut– sta ,art, /111/a fall ivilà polili'cadtlfon . Alarai1ti i sia/a dirti/a a tn'vtllart I, laschi d,i consu1Nalori ilalia11i m1ditl11/1 il prolttioni smo •uc chtri"o. E 1Ht11lre sidt"'rgin" t cm,,,./ai , nitri J>arassili o O$Jiranli >4ra53iti manovra1to m,glio cht j>os • soHO J>tr /art dtlla Libia "" feudo dti loro in• ln-rssi, sani Sl"'flre tUSai diffici/1 d,e noi amm tt– liamo ,1,, i soli ~11ul,1ri,ri si,no drlil>trati n 1,.. "!rt .. ,, """'; a f>Oslo, o c/tt fra g li •11cch1ritr i il solo 011.Marnini possa av"t f>tr la Libia ;,,. ltnd i11u,,fi ,livtrsi dt1 qutlli cl,1 ,gli J,n st,n– pre ,,,am/t slali , purtroppo al/11n1if'tr J•Ita – lia. t,, siffallt condioio,,; 11oipu sisliamo ,, ri– ttnMt d11 sar,bbt :staio Mnt H011 1roporrt, p,r q11m1/o ,,, p,rf tl/ issi,na Imo"" /tdt, 1'011. ftta·– ,.,,;,,; prr il Co11sigl,O d,rrllivo dtlla Società; t dtt i sia/o "" bort rh, l'oH. •tlnrn i11i,sin purt ~r n,o/i;:i tslrmui ,,Ila 11a/11rn di q11,stt nostre os– strvaai oni, abbia dtdi11a/a I' offcrla. Cosi la • Socitlti J>trlo stud io d,lla Libia " """ solo sar3, m11a11d1t apparir à a lulli , i11dij,mdm/1 da ogni compromis siout co11sodalici di spteula• iont. E in q,ust, faccmd, il portrt si può dirt cl,c sia a/Jrrlln,,lo importau/t qua11/oftsurt . g. •. anca catasto di Porto Maurizio. Di questo caso, nssolutamt nte inaudito, di illegalità diretta a flworire iniquamt nte nel nuovo assetto della imposta fondiaria una provincia a danno delle altre , che noi denunciammo nel n. 25 dell'U11il<i, si occupano nell a Riforma sociale del luglio-agosto•St:ttembrc 1912 , SJ,tc– la/or, raccontando i fatti con grande Jarrhezza e chiarez za, e Luigi Einaudi commentandoli con la sua solita limpida cd efficace sobrietà. DaU- articolo dell' Einaudi, riproduciamo col cons~nso deWautore, un frammento . che ci sem• bra il più l"arattr-ristico. E lo ,itdk l,iamo sp,.. cialm,11/t nfr o,,. Cnnt}a, L'un . Canepa fa j>arte di un gruppo agrario di ,lepuU1ti; è stato rela tore di una rt>ccntelegge sul crtdito agrario per la LiRuri11; è un compe~ lente di qne:s1ic,ni ngrarie . Inoltre. n~lla sua qualità di ,k put11to socialista di Genova e di consigliere provinciale d1 Porto Maur 1zio, non può laSc:iar pas.:;are inosservato questo tentativo , che fa la • classe pro1>rie1aria • della provincia di Porto Mnuriz10, per sfuggire ai suo1 doveri tribu tari . Finalmente, 1•011. Canepa, appartenendo a un gruppo politico, il quale ha mvocato anche nella recente relazione dcll'on . Berenini la ri– forma tributaria e la imposta sul reddito glo– balc-, non può non desiderare che gli accerta• menti dei redditi sieno fatti !ul serio e non per turbpinatura, come pare pret endano i proprie• tari fondiari d~lla provincia di Porto Maurizio. N~i non dubiti1tmo, pertanto, che l'on. Canepa si troverà in prima linea a protestare seriamente contro la ingiustiz ia, che si vuol commettere a favore della • classe proprietaria • di Porto Maurizio. Il • Nuovo Parti to • avrebbe tutto da JtUa<lagnare da quest a prova di ;,,diJ>tmltn•a dag r iHltrtssi i/1,gillim i locali di uno dei suoi più autorevoli deputati . Ed ecco le considerazioni dell'Einaudi : ~ 't Dft■• pl'D'111k!la •dllft I& degenenaione • • del calasto si sta già compie ndo, anzi •' è già in parte comp iuta: ed ~ una provinc ia sct/111/rionale e precisamente la provincia di Porto Maurizio. La quale, pagando da antico tempo so le 191.000 lire d'imposta eraria le allo Stato, s' ~ deliberata di volerne pagare altrettante e non più in avvenire. Secondo i di fensori della provincia di Porto Maurizio, il catasto nuovo dovrebbe essere e compilato in base al prodotto oleario del· e l'ultimo decennio e non panescamente e fondato sui redditi altissimi dei decennii e precedenti ... Queste parole leggemmo, con stupore grandissimo, a carte r 2 3 di un li– bretto, sono parecchi rispetti suggestiv o e in• spirato a verità, dcli' on. GtoVANNI Cue s1A, Sulla Liguria del 1912. Dali e confronti. Genova, Sambolino e C., 19 12. Come si può pretendere che gli italiani serbino ri– spetto ai legislatori e tribut ino ossequio alla legge, quando si vede un legisla tore colto ed ispirato al bene pubbiico, come dal suo me • desimo scritto ~ fatto palese, trattare di e paz• zesca • una stima dei redditi comp iu1a nei modi che la legge del 1886 pre,c ri\'e e che sono assolutamente indispensabili ad osser• varsi, se si vuole che una perequazione tri • butaria rietca alfine ad ottenersi in Italia ? •Se per la Liguria si adotte rà il criterio del • prodotto oleario dcli' ultimo decennio ., come q11ello che per la cultura olearia torna il più \lant, ggioso per i contribuent i, chi im• pedif:a ad ogn una dell e provincie di sceg liere per la 11ima dei suoi prodolli quel decennio , o quel quinquenni o o magari quell'anno in cui peggiori furono, dal I Sj4 ad oggi, le cond izioni dell'a gricoltu ra locale? E un si(.. fatto mostro si vorrà nom ar catasto ? E se, per ipote!l-i inammi s<ibile, si vorrà us ume re per la provin cia di Porto ~1aurizio il e pro• dotto oleario deW ult imo decenn io .., qua le m2i ragion e sensata si potrà ;1ddurre per non tener conto dei 9 milioni di p1odo110 lordo della coltura floreale cht, per confe ssione dello stesso on . Celesia, si otttngono sui ;oo ettari del circondario di San Rt mo e di cui . \ ~. la Giunta tecnica non aveva fatto calcolo veruno, reputando quella cultura tutta quanta inlrodotla dopo iI 1 886 e quindi non sog– getta a stima? Se si vogliono stimare gli olivi del 1900 -9 o o, si debbono anche sti– mare i tìori del medesimo periodo ; essendo scandalosissimo che per gli uni si rifer isca 11 stima al periodo 1900-910 e per gli altri a que:lo 1874-1 885 . Eppure questa sa– rebbe la stranissima pretesa dei proprietari della rh iera di ponente, dei quali ognuno grida contro l'iniqua sovralass■zione degli olivi e nesauno si lagna dell'i niquissima sotto · tassazione dei fiori I Oggi si vuol far passare per poverissima la provincia di Porto Maurizio; e certamente lo è in alcuni suoi Comu ni, sebbene pochi in Italia vorranno cre:!ere a nolida si incre • dibile per I' iutiero suo terri tor io. E vogliamo anche riconoscere , come la verità impone, che il nuovo catuto, imponendo cli fare gli estimi secondo i prodotti , le spese ed i 'prezzi del dod icennio 1874•85, non risponde alle esigenze della giustizia e più giusta • , 11 quale vorr ebbe che l'imposta seguiste d'ora in ora le variazioni dei redd iti, e, lr11e11,lo co•lo J,i ,.,.,,,,.,,. r,ddili degli oliwli, ca l• cbl ... • percuo- ci6 ehe Il catasto nuovo non fa, il r,d.lilo gr411diu1ina111111l1 accrtseiulo d,i l1rre11i desti11ali11Li'pri• 111/11 culll,r.1 ,lei fiori. Ma non vi rispo nde i11 /ulla I' ll al,"«; e ssre bbe uno sconc io grandissimo H, per tene r conto di questa verità, si facessero gli estimi second o i prodotti, le •pese ed i prezzi d,I momento i11 che il c•laslo vi,111 toslrutlo i'n 0111iprovincia. Vi sarebbero provincie cata– stale sec:onJo i reddili del 1 8go, alt re se– c:ondo i redditi del I goo, altre del I9 1 o, ed altre anc:ora del 1920 o 1940 o 1950, se ta::to durerà il catasto ad casere finho in ogni luogo . Sarebbe una babele peggiore di quella da cui si volle nel 1886 useire. Oggi dunque è necessario attuare il catasto, co,1 come lo voli, il l,gi,latore J,I 188 6, , ci.ù uconJo i dati di j,lll o dd dodi'rrn11io 1874-85. Ed occorre che l'opinione pubblica sappia infondere nel ministero delle finanze, finora ammirando per la imparzialità sua di fronte alle parti politiche ed agli intereui nazio nali, tanto coraggio quanto basta per non perde re, in un momento di debolezza, questo suo vanto, grandissimo in un governo parla mentare. Se debolcu a vi fu, siamo an• cora in tempo a correre ai ripari ; ed a ri • durre alla ragione le provincie riottose e ri• belli alla legge. Se coraggio non si ha sta– volta, che il malo esempio ru da10 da una provincia setten trion ale, invano si vorrà altr o• ve affermare poi l'impero della legge. L'opera del catasto sarà irrim ediabilmente perd°ula. Perduta in sfregio alla giustizia distributiva, la quale ccmanda che nessuna provincia posta sottrar si all'onere suo di impo ste se non si vuole che i contribuenti d'alt re provincie ri• mang ano sovraccarichi . Ora, la provincia di Porto Mauri zio f>r<1,11J, app1111/o Ji far pa– gare alle a/Ire provincie ilaliant 9uel cl,e essa do,,rtbhe pJgarc. E questo pretende non solo in rappo rto ai reddil i del 1874-85 ma con ogni prob abilità puranco in confronto ai red– diti allu ali. Dalle car ie 88 e 92 del libro dell'on. Celesia (assumo la testi mon ianza di un rappre sentante ligure, dili gente e chiaro esposi tore dei malanni dei !luoi paesi) risulla

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