L'Unità - anno I - n.3 - 30 dicembre 1911

problemi dell a- vita italiana. Si pubblica il Sabato in Firenze - Direttore GAETA N O SA LVEM INI - Oir,:io ne e Am:inis tra:ione I Borgo Ognissanti, 40 - Abbona mento annuo ordinario Lire 5 per il Re gno e per i paesi italiani dell'Austria e della Svizzera; per l'estero Lire 7,50 -,- AbbonamenJ:>sostenitore Lire 20 annue - Un numero Centesimi IO- Conto corrente con la posta. Anno I - N. 3 ....; 30 Dicembre 1911, i S0)1.\1, \ RIO: Socialismo e Tdpoliamo , G. Lt:zz.,·no, J.'L':-.rr.\. - Accordi tripolini, g. p. - D'AnnulSio .e cestinato•· - Suffragio universale e democra,::ia . Ho1,01.1-·o S.. \\' m. 1.1. - Il ser vizio conaolare italiano in Oriente, L1-;o :,,;EC,\1-:TASI. - F,rammenU della vita ital ·Rna, /Jr,lu ,·i d'/l11lia ,4f:,. S A1.n .111:,,;1. - C111 l,·=io11e .ti ge t1x rn/i1, A. B. Socialismo e Il nost ro articolo Tripoli e i Socialisti ci ha procur ata una pioggia di lellere e di ar• ticoli consenzienti, dissenzienti, protesta nti, riservanti, correggenti, insultanti, glorilìcanti, e cosi di ~guito. C'è tulla la gamma delle opinioni e delle passioni. Non è possibi le pubblicar tutto e rispon– dere a tutti. Ecco, per ora, con le nostr e con• trodeduzioni, una lettera del nostro amico e compagno di lavoro Gino Luzzatto . Vorremmo discutere anche con l' Ai:auti, (riformis ta di sinistra), il quale si è compia– ciuto dedicarci quasi una colonna di quasi insole-nze nel numero del 3 2 dicembre . ~la diacutere con chi inizia la discussione co l non voler capire, sarebbe tempo perduto. L' ,1h-a11li vede nel nostro articolo una e nietzschiana e nnionalistica apologia della utilità della guerr<1per }a guerra per il solo pres tigio che si acquista ne llo spiegamento del valore e della destrezza •· Dopo di che si sen te in diritto di classificarci fra gli e urna• oisti, intelle ttuali borghesi, ineluttabilmente giraso li, adulatori del!' ultimo concetto che inlervora le strade e i caffè •· . _ l.' ,1.,.,,,; ci auribu.i- un iAliema di opi – nioni e uoo stato d'animo , che IODO pre ci– samente agli antipodi della evidente realtà, ma che gli consentono di fare contro di noi , al cospetto dei suo i lettori, una .... e guerra vit– toriosa >. Prendiamo allo del metodo polemico e ti– riamo via. Una arttrmazione dell ' A.vauli, però, noi non possiamo lasciar passare , senz.a ridurla alle sue giuste proportioni . •.. L' lli=anli afferma di avere « fino da l primo montarsi delle velleità tripoline • dafo I' al• larme, e attribuisce ai « veggenti di adesso » e ai « pettegoli di allora • - fra questi ci siamo probab ilmente noi - la co lpa di no n aver badato alla sua polem ica, e ci invi ta a e con sultare la raccolla dell' ,·h-auli • per mettere una maggior e precisione nel raccon – tare i fatti. Ce ne rincre sce per I' ✓h·duli. Quanto esso arterma non è conforme •Ila verit à. - Dalla prima vera passata, in cui la campagn1 tripo – lina cominciò, a meno sette m bre, in cui era oramai trionfante, I' A vanti non ha pubbli – cato sul!' artà re di Tripoli che una mena doz – zina fra articoli e tralilett i, disuniti da lunghi spazi di tempo, sperduti nel corpo del gior– nal~- - Questo non è nè dare I' allarme nè fare una campagna eflicac e. Siffatto sforzo, che fa I' ;h-auli per dissi– mulare e far dim enticar e il suo errore, è una pro\·a eloqu ente della scarsa liducia che me– ritano le recenti palinodie del riformismo di sinistra. li quale si presenta bensl. oggi, diviso da l riformi smo di destra, ma la divi sione è tutta forma le e tran sito ri:1: ,·erte solo sull a tatti ca da seguire per ott ener e gli stessi tìr,i imm ediati (banch e del lavo ro, ripos i festivi e generi simili), e non su una nuov a valuta • zione de i tini che sj dev ono conqui star e. E ciò spiega perchè il riformi smo di sinistra ritiuri .sempre di rompere ogni solid arietà col pa!t– sato, sia sempr e pronto a fare l' apo logia del - 1' opera sua di ieri , e faccia qua si I' imp res– sione che ,•ogli a ten ers i sempre pronìo per ritornare, a tempe sta tripolin a placata, al metodo di ieri. \.J I T ripolismo. ·- Ed ora la parola all' .amico Luzzatto. Caro Sake mi11i, mi pt:rmelli una hrc ,·e nota po• !emica~ lo trO\'OJ,:"iuslissimè lt: tue critiche all'o pera de l tutto ne.~;ati \':l Jei socialisti durante la pre• pnra:,il.)ne ,lella guerra, sebben e· io dubiti che un po' di colpa in c1uclla inazione l'abbia anche tu, che sull' ..-1;•,m/i , ,i1uoticliano e J>Olitico. an e• sti potuto condurr e uun carnpa;.:-na ben allri – mcnti cilicace di tJuella bellissima, ma poco più che plat onica, iniziata sulla I "ou , seuim anale e letta da ){ente che \'i\·c fuori della politica (t ). Conven J,:"o con te che sarebbe ridicolo e crimi• noso ripetere OJ.:";d il Krido del '96 o tentare ' comunque di ostaco lare il pi~no successo delle armi italiane. i\ta non pos.-.oasso lulamente as– sociarmi al )l;iud izio aspro e spicci ati\·o, col quale conda nni l'a zione attu ale dell'.-l::a11li e dei riformi sti di sinistrn, ecl :11 pron oslico che Tri• poli sarà la tomba del partito socialisti\ ago• nizzante. lo non so se in <1uesto momento I' A, ·,mli miri coscientemente itd un fine e quale sia que – sto lint•. l'i1) o meno siamo stati tutti sorpres i da~li a\'\'Cnimenti : tu stesso dubit i ora che pos sa derivar e :thuenò nn beneficio morale eia un 'impresa che Ìlai combattuto con tutt e le tue forze ; e gon puoi quindi pretend ere in ahri . che non hann o la lun coltura e la tua lucidezza di mente, una ,•isionc netta e precisa del fin e a cui voglio no an<lare. ~la io so intanto c.he c1fet• ti,·amente <l,, due ml•si in qua l'A :•a,,/i , ·con molta prud enza e ;,;en1.a \'OIJ.:arità, esercita un·a. 1:ione benefica <li freno e di contro va1:>0re,c1ucl• l'azione appu nto che tu ;;'iustamente gli rim• pro\'er i di non a\·ere esercitato prima che scop • Jliassc la J{uerra . Tu dirai - è ver<.\ - che allora q11cll'a1.ione avrebhe potuto ser\'ire a •111alche cosa, mentre ora non soltanto è inutil e, ma tende a indeb o– lire <111el scnliment o cli <li:-:ciplina al c1ualc O){ni citt:tclino <IOH('bbc oh hetlire <1uanclo In nazione è imp-eJ,:"natn in mm i,.:ucrra. Tull e cose \'Crissimc, se dall'allra parte non si sc,::-uitassc e non s'inlensiticassc an1.i con un crescendo continuo quella preparn zionc artifi– ciosa della pubblic-a opinione a ba:-c cli folsifi• ca1:ioni, che tu slai ora documentauclo in ma• niera maJ,:"istrale. E 11nest'azione di freno è tanto poco inutilt: che lu stesso, a tre mesi di distam:a dall'in i1.io della guerra. senti il biSOJ,..'110 di dimostrare t:on ,inali arli si sia riuscito a creare gli entu siasmi per T ripoli . e non lo fai certo 1:N:r un innocuo esercizio cli critica storica. :\n che tu infatti temi che il successo 1>0~sa ubriacare l'opini one pub• hlica e spini,.:erci cosi :, p:11:zie irre parabili ; :111• che tu \'clii che una ,i.:randi ssima p:ut e della stamJ)a continu:l con sempre ma,-:~iore insistenza nella c:unpa).:"na che ha iniziato con tanta fortu • na, e domanda un J,:"iorno l':\\'a nzata nel <k ser• to, un altro l'u ~cita dalla T riplice . nn kr w la (1) I e .:.1mr,ii,:11C' ,u, ~,orn .1h -11w11JJ.u1i ,i {.inn<Ji.d'l'l t tUI.". IOie -1u1nJo il i,lh!lll,l c .:inuu J., ,.,m, ...../; 1orc-u Jcl ,:,.IJ.1bvr, :,., r. :h.- 1111 , .:.1mr.1gn, , lJ_u.1uJo 11 11,,.,,.u.11.: ~, I n1it.t , ,:,u1r11c -1u, lchc ,.1, .-oio .: .1J ,,:.-ur.11\.1 Jì 11:r,, . 11 l,1,,1r1• Jt l .·<'41d,ou •,,r,: ~ inu• :,I,;. l-. -1uc,1o, .1ucN-.c: !Al!,> I .4 ,.,,1,. ot ,., ;:I, Hti• nu nJ .1:1 .I! • u,oh ,ul\ , .-, mr,i;:n.1 1r,r1 I n.1 l""r.h.. lo •r•M•• J,:11'.i •.,,, , ,ir.nc J; :'"::J ti r.1111i1• \<Jo..UI•U cu d, li..lt .1\uc- i, .-.:,roJc- ruo..-1ar .1:('>. - Chi mrc-Ju•, .ili.,.,..,,. J1 ,mr.,lro'llf'> .k)!li ,u:1:uh • rl.m,. n..:, , Jcll, r ~ , tr.1r11c cl,mc 'll .1111,11, ,11, .,mr.iga, : - Tutte 1(- .:.1mr,:i1ut mi.un " ,,J .l'l(Of\1c-n:i 11 ..,,, :cnu:c- ,u -1uc– •1'ulu,no J c:,·nn-., 1.o,ll.o •t.tmr,:i "' ' ,ho :.1 w no.. ,.,,. ,.,,, ,,..,, ,1/,.,.,.,, .-,J,nv ncll.1 ,nJ ·ttt ,•n7,1 )f.:urulc . Il 1'.1r1 In e 1uto ,ocmrrr 11f:1:.:c1ub m, J ,.-1,11t rt ,., J.·,t-b""' '"' • •IC'1C' k- ut,.,.,..r n I, rt"t>l\.r>O"C', J "'·••t:cn.1hono" I n1in.,: c-ri.1bi:., 11o1, l'afhn.~• o o la ,nt u n, i– l(t nu, 11 r11~wm,.,raJ o I' ,n:cg r, l,,m,1 o ti ri~<'I, <'l'IU 'Ìlf\10, C' .:ho j'lÌI u,; h, r,ll nt .,,et:, . :'-1 allC' (••~e 11<'flt n-On h:i \°•l11u beJ.i, m11. i: n.111<he ntl (:on,crc• <Q d, ,1,, luu, H ru:o in p1cn, cri , u, polma. n••n h,nno •., JHHO r, r alm, che- J ~•mert ,~ ... ai io– ;i.111..ii e pcnne" o ,I, .1uJ11c 1I 1J,,,,1n <'I'. . .•ronu ra con l'lngh ilterrn, e poi la ~ut:rr,, alla •~·ca~ (ntanto, prima d1e si sent.1 nessuna \'Ot:e di pace, son ;.:,i:\ decine e dt:cinc di milioni che si doma1 ,lano allo Stalo l>t:r ft:rrO\·ie, per la\'Ori 1,ortu :lli, per edifici pubb lici : rlomani saranno altre decine di milioni per fare di Tobruk una se• co1hl.t Biscrta, per crea re due nuo\'i corpi d',tr– mata, nuo\'i cnnnoni e nuove corazzate, e via ,·ia saranno sempre nuo\' i appetiti, ùi (ronte ai (fuali i parassilismi de lle coopernti\'e roma~nol e diventano l{illKilli da bambini. C'è dunqu e in piena azio11c tutta una mon– tatura ahilissima dell'opinione 1>ubblica, dir etta a spingere il go\'e rno do" 'esso forse non \"Or• rt:hbe and are, e c'è 11110 stato di so\'raeccita– zione dei sent imento nazionale, che ha indub• hiamenle i suoi lati simpat ici e bt:nefici, ma pre– senta anche dei pericoli i.'Ta\'issimi per lo sfrut– ta111ento0che ne possono trarre gli elementi più forhi e meno scru1>0losi. Contro <1ucsta azione concorde di tutta la stampa. clericale, m0t.lerata e radicale, :-i tro \'a oggi a resistere la sola stampa socialista ; ed io li confesso che, 'dopo la Jettura dei giornali na. 1:ionalisti, l'A :•a,,li mi produ ce come un senso di ri1>0so ; mi par · di ritornare tinalment e nel regno del buon senso , e pro\'o lo stesso sollie\' o che ho sentit o oggi nel te,i.:gere il tuo articolo sul falso della relazione Rohlfs. Perdona il confro nto, che forse ti suonerà amaro ; ma anche tu hai contratto dal sociali • · snio- déTle abitudini di penSiero e di sentimento: che ci diffcre11iano dagli uomini di ogni altro partil o: delle ahitudini alla d sione realistica de lle ,·1ucstioni politiche, <li cui non riusciamo a disfarci neppur e nei momenli di rutusiasmo culletti\'o , e 1,er cui og·gi ci scnliamo lontani e staccati dn una gran parte della nazione , ma anche assai pii1 \'icini ed unili fra cli noi. .-\ppunto per questa .rinnovata comunan za di idee, per questo ra\' \'ÌCinamenlo na_tnrale, io credo che dalla presa di Tri poli poss.-i \·enire al 1>artito socialista . non In morte, rna un pe– ri,Jdo di mag1,:iore \'itali1:\, e che tu stesso dchba sentirli a"-sai più \'icino <li <1uanto tu non voglia ai socialisti contro i ciunli comhaui . Con <111esta speran1:a ti salut o cortlialm ente. Tuo G. L l' Zl,,\TT O. SI, ami co l.uzzatto . I.' :li:auli comball e la infatuazione gue rresca e nazion alista, che sem· bra aver e tra volto l'Italia in un ' accesso di follia coll ettiva , e da cui i giornali finan– ziari già co minciano a cer care di tr ar fuori nuo, ·e agg ressioni maga ri contro l"lnghilter ra. E questo è la\'o ro util e, anch e se a:r ivato in grande ritard o. ~la co mbattere, cioè, negare, non basta . Bisog na co ntrap po rre prog ramm a positi vo a prog ramm a positi vo. Ora qual' è il prog ramma positi vo de l– l'A 1•mJ/i1 e dei riformi sti di destra e di si• nistra, e dei socialisti del Nord e del Sud, e di tutta la rosa dei venti ? « lo non so - tu di ci - se in questo momen to P Am nli mi ri coscient ement e ad un fine, e qu ale sia qu esto fine ». - C on questo ha i con dannala llltla I' ope ra attuale dell':l l'anli e de l Partito soc iali sta. C iascun par tito de\'e a\'e re di fronte al– i' impre sa tr ipolina un tint: cosc ient e e posi– / il-o. ~e ssun parrit o hn il di ritto di limit arsi :1 d ir male della guerra, aspe ttare che la guerra finisc2, per gridare alla resa de i conti noi l'ar:rvamn dtllo, e cercar di ripren dere allora il sopran- ento nella opinione pubb lica con questo semplice noi l'a..·tt'amo c/,:/11). Esclu so che si debba e si possa oggi ri– peter e il grido Via dal/' Affrka , co me int en- dono i socia listi fronteggiar e le nuove posi - . - ziom dell a polit ica internazionale, come in– tendono limit are i danni de ll' impresa al minimo nectss ario, ed esigere che sieno pa– gati da chi ha rollo? Invece di fare .articoli generici mli' in– terna zionale e sulla unrnni1à e su · tutte queste altre belle cose, di cui tutti pur• tro ppo ridono oggi in Italia, perchè non si mettono sul serio a studiare il problema della organizzazi one della nu o\'a colon ia, e delle spese \'éramente inevi1abili 1 e dei con– gegni tribu tari occorrenti a trovarle col mi– nore :1ggr :l\ 1 io della classe lavoratrice d 'Italia? · Perch è fissate bene le idee su questi punti - e .1 quest'ora clovrehh,:ro esser.: !Ìssal.: - non iniziano la campagna nei comizi e sui gior– nali ? Ahimè , amico J.uzzatto, io temo che una campagna come questa il Partito socialista non la farà mai : 1. 0 Perchè occorrerebbe stuJiare sul se– rio il pro.hlem.i tecnico concreto, e i dep u• tati e i giornali sti e gli organizzatori socia– listi - che devono guidare le masse - non hanno nessuna voglia di studiare nulla sul ser io: anzi ch i studia sul serio è per essi un « professore», un u do ttri nario •, un e ro m• · piscatolv .-. fOieirlnlelll".-t-redlffifnt fllGf studi vengono a contrastare con le frasi falle e a turbare i piccoli interessi, che in quel momento occorre rispettare : se il « dott ri– nario • non rompe nessuna scatola, è sempre un e grand'uomo • 1 un e illu stre uom o > 1 un « egregio uomo • ). 2. 0 Perchè basterà che il Governo fac– cia luccicare ai gruppetti pii, intluenti 1 i quaH credono dl essere essi tutto « il prolelari ato > 1 la piccola speranzella che ci sarà da guada· gnare qualcosu ccia anche per loro in Tri– .politania ; e la grande maggioranza dei rifo r– misti, e di de stra e di sinistra, si troverà subito disor ientata, e non vorrà danneggiare « il pro letariato » ritiutando i vantaggi im– mediati offert i : non approverà il male - ohibò! - mi non combatterà sul serio nes– suna p iù pazza spesa sia proposta per in• ci\'ilire la Tripolitania , per far aumentare le azioni del Banco di Roma e delle con@:re– gazioni fran cesi, e per impoveri re e imbar– barire l'Itali a. G ià l'o n. Albertelli, socialista, reduce da un frettol oso viaggio a Tr ipol i, ha lanciata, e certo in per fetta buona fede , la prima voce: « I.a mia liducia è piena e completa per tutta la plaga al di tiua del Cebcl , nella c1ualc po– tr:urno espli carsi le fresche e \'Ì>,:orosc: atti\'ità delle coopenlli\'e :,gricolc della \'alle del Po •· (S,:rtJltJ, 20 dicemhrc). Le idee sistematiche co ncrete e precise - le quali impedirebbero al Partito socia– lista di sviar si dietro ai piccoli bocconcini sonniferi , che son o pron ti a cadere in boce a al II proletariat o » anche dalla mens a tri– polit ana , - man cano noR solo di fronte al problema attuale, ma di fronte a tutti i pro · blemi nazion ali. ~ el passate, numero dell' Unità, Ugo Gui – do Mondo lfo chiedeva appunto ai riformisti di sinistra che e si definis sero> sui problemi della po litica interna , come noi avevamo chi esto nel pri mo nume ro che si definisser o sul problema della Tripolitan ia. Per esempio, che cosa intendon o fare essi di fronte al problema dogan ale, che batterà alle porte fra un paio d' anni ? - Le idee

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