Una città - anno V - n. 38 - gen.-feb. 1995

essere anche bravo! no che era un paese bellissimo. Dicevi che la latitanza rovina gli Come fa a essere bellissimo un affetti. Anche il tuo fidanzamen- paese dove la gente muore di fame? to non ha retto'? A Città del Messico ogni giorno Non ha retto. Ma la sua è stata una arrivano a tremila dalle campagne, scelta giustissima di autodifesa. dal sud, dal Chiapas, per sfuggire Nella prima versione del libro non alla fame, e lì costruiscono queste l'avevo raccontato, poi l'hoaggiun- ciudades perdidas, città perdute, to, perché fa parte della realtà di chi che non sono segnate neanche nelè in carcere e in esilio, perché la le mappe delle città, senza fogne, mia storia affettiva, la distruzione senza niente, vivono così. Il mio di un bellissimo rapporto nato da gruppo era impegnato in questo ragazzi e complessivamente dura- tipo di realtà e lì è stata un'espeto una decina di anni, è proprio una rienza pesante. Fra l'altro era un fotocopia degli altri. Vanno tutti a bruttissimo periodo per la sinistra finire così. Il carcere, la latitanza, messicana, perennemente divisa tra l'esilio distruggono i rapporti af- trotzkisti e stalinisti, che ancora fettivi. I miei amici parigini me lo continuano ad insultarsi in ogni dicevano che dovevamo lasciarci occasione per cose che non hanno perché sarebbe andato a finire male più senso, perennemente perdente, comunque. Mi ripetevano: "lei deve ma costretta a scendere continuatornarsene in Italia a fare una vita mente in piazza a lottare contro normale e tu devi coltivare rapporti disastri, licenziamenti, soprusi quodentro la logica dell'esilio, con esi- tidiani. E ogni voi ta erano guai. Poi liate ...". Ma avevo qualche remora in quei posti c'è una strana persea prendere a calci scientificamente cuzione del destino: dopo ogni la mia vita, non è facile dire: "va bé, sconfitta sul piano politico succeè giusto così", e lasciarla. Ma avevano perfettamente ragione loro. La persona che segue il latitante non ha speranze, ha l'unica certezza che un giorno o l'altro, se il suo affetto ritornerà in carcere, tutto finirà male. Lei lo ha fatto anche troppo tardi. Ha vissuto da vedova bianca quando ero in carcere e poi anche durante l'esilio ed è stata anche molto brava, molto coraggiosa. Quando mi hanno arrestato in Messico lei era in Italia e ha fatto una cosa straordinaria e folle: ha raccolto del contante da tutti gli amici, parenti, li ha cambiati in dollari, ha preso un aereo per Città del Messico ed è corsa a Cajo de Soto per tentare di comprare la mia libertà. Per fortuna alcuni compagni, che giravano là intorno, l'hanno intercettata, caricata a forza in macchina e portata via. E' stato un gesto bellissimo, un grande atto di amore e di coraggio, che però le sarebbe costato carissimo. Dopo però, il rapporto andava chiuso e infatti è stato chiuso. Spero che adesso stia bene. E la scelta di andare in Messico come ti era venuta? Avevo letto un libro di Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario. Ci sono capitato così, per caso. Ma dalla Francia volevo andar via perché diventava sempre più pericoloso, non tanto per me che rischiavo solo di tornare in Italia e di farmi 15 anni di carcere, ma per chi mi aiutava. Per loro il rischio era l'espulsionee dei cileni, degli iraniani, dei turchi dopo la Francia dove andavano? Loro rischiavano ben altro. Mi dicevano: "non andare nel terzo mondo perché ti fotte, non sei al- devaqualcosadi gravissimo a quall'altezza di affrontare una latitanza cuno di loro dal punto di vista famida quelle parti". Mi dicevano che si tiare. Un periodo proprio terribile. assumevano loro il rischio, che non I miei amici persero il loro bambimi preoccupassi. E forse in cuor no in metropolitana e non l'hanno mio sentivo che il terzo mondo mi più ritrovato, ma è una cosa normaavrebbe fregato, che non ero ali' al- le a Città del Messico. Ci sono tezza, che ero troppo debilitato per migliaia di bambini che di notte affrontarlo, però non mi sentivo di pagano un peso per potere dormire assumermi la responsabilità di in- tranquilli dentro stanze fatiscenti e guaiare quelli che erano in Francia. poter tornare il giorno dopo a luciE lì però l'esperienza è stata disa- dare le scarpe o a rubare ... Io non lo strosa? sapevo, poi andando in giro per le Evidentemente non riesco a stare ricerche mi sono accorto di quanti lontano dai guai. Arrivato in Mes- manifestini con i volti dei bambini sico mi sono iscritto all'università, scomparsi c'erano in giro ... Li prenvivevo in un'isola abbastanza feli- dono per il mercato delle adozioni ce all'università, ero alla facoltà di illegali, per il traffico di organi o storia, però sono venuto in contatto per gli snujfs, quei film a sfondo con un gruppo politico che aveva sado-masochista che finiscono con una rivista, e non sono riuscito a la morte del bambino e che si vennon farmi coinvolgere. D'altra par- dono negli Stati Uniti. te la realtà del Messico era shoc- Impegnarmi non è stata una scelta cante. L'ingiustizia sociale, I' es tre- furba la mia. E poi vivevo una ma povertà, la fame, con i bambini situazione complicata dal punto di che morivano di diarrea mi hanno vista esistenziale, in alcuni periodi veramente sconvolto, giravo per volevo ritornare in Italia per afquesto posto e mi incazzavo con i frontare il discorso della revisione, turisti che incontravo, che diceva- in altri periodi volevo diventare CASSARURALEDARTIGIAN-AFORLI' NEL CUORE DELLA CITTA' BioliotecaGino Bianco messicano. Un giorno un notissi- ero stato così provato da quei I O il soprannome di "assassino dagli ammalati. mo intellettuale di sinistra messi- giorni in Cajo de Soto che mi sono occhi di ghiaccio", poi man mano Come vedi la tua vita ora? cano mi ha presentato a suo cogna- deciso a ritornare. che ci siamo conosciuti, è diventa- Carletto sta cominciando a vivere to avvocato per farmi prendere la Il tuo caso ha suscitato una gran- to innocentista, ha scritto anche un da un anno e mezzo una vita comcittadinanza messicana e il giorno de solidarietà. libro Il delitto perfetto, il caso Car- pleta. Prima tutto era visto in madopo sono stato arrestato dalla po- La mia famiglia è stata fondamen- lotto per l'Unicopli. Devo dire che niera eccezionale, tutto era domitizia politica messicana. tale, perché si sono battuti fino in i giornalisti sono stati proprio bra- nato dal meccanismo perverso delMi aveva venduto ai federali, di- fondo, hanno fatto delle cose ecce- vi, si sono appassionati e battuti le vicende giudiziarie. Sinceramencendo che ero un brigatista. Sono zionali, perché hanno retto lo sfor- coraggiosamente, sono uno dei te di quello che sarà la mia vita non stato rinchiuso per I O giorni nel zo economico, ma senza l'appog- pochi che può dirlo. ne ho la minima idea, vorrei fare Cajo de Soto, la famigerata sede gio degli amici, la solidarietà della Quindi, battersi pensi che sia de- tante cose, ma non so ancora. Per della polizia messicana e me la gente oggi non sarei qui a parlare cisivo per ottenere dei risultati? adesso ho deciso di scrivere. sono vista abbastanza brutta. con te. Sì, assolutamente decisivo. Per me Per il resto non è che questa società quei manifestini La solidarietà è stata la costante. innanzitutto, perché la solidarietà mi piaccia molto ... Con molta calNel primo periodo da parte dei com- aiuta ad andare avanti e per la gra- ma e grande gusto mi sto godendo con volti pagni di Lotta Continua ed è stata zia, visto che furono raccolti scato- le piccole cose, le fesserie della vita fondamentale, sono amici che poi Ioni di firme di cui le 18000 presen- quotidiana, cose come andare a fare di bambini rapiti sono rimasti in tutti questi anni. Ho tate sono solo quelle computeriz- acquisti tranquillamente in città. avuto amici che hanno finanziato zate. Nello stesso tempo però può Chi ha fatto una vita normale non Quando poi ero nella casa di reclu- le attività del comitato con il 10% nuocere, perché, alla fine, il caso se ne rende conto. Poi vedremo. sione di Padova mi è arrivata una del salario per tantissimi anni. Que- era così conosciuto, la giustizia Ogni tanto, però, mi vado a rileggelettera dal Messico con dentro dei sto caso giudiziario è costato una messa così alla berlina, che il risul- re gli atti. Cerco ancora un bandoritagli di giornale dove era scritto follia ... Poi via via la solidarietà si tato processuale può essere oppo- lo... Ma lo fanno anche i miei avvoche il famoso avvocato era stato è estesa.La storia dei comitati Giu- sto a quello desiderato. Per me è cati. Io sono un condannato graziaucciso, si disse dal Farabundo Mar- stizia per Massimo Carlotto, sorti stato così. to. E se ho la fortuna di essere un tì, perché organizzava un traffico nel 1986 in Italia, a Parigi e anche I miei avvocati erano contrarissimi graziato che ha avuto modo di podi esuli politici con la polizia poli- a Londra, quelli di Londra non li ho alla nascita dei comitati, dicevano ter spiegare ampiamente le sue ratica salvadoregna. Lui si faceva mai conosciuti, è interessante. Pen- che i giudici ce l'avrebbero fatta gioni, se ho la fortuna che tantissipagare dagli esuli, li faceva rapire a sa che all'università di Padova è pagare. E infatti in tutte le arringhe ma gente sa per filo e per segno Città del Messico e questi poi veni- stato fatto uno studio, perché i co- dell'accusa si denunciava il pro- quello che è stato, però il fatto di vano torturati e uccisi. mitati rimanevano mentre cambia- cesso fatto in Tv, alla radio, nei restare formalmente colpevole è Cajo de Soto era famoso. Non so se vano le generazioni. C'è stato un giornali, si diceva che era un insul- una cosa che non mando giù assoricordi che durante il grande terre- tum over, c'erano amici carissimi to alla magistratura, che non si fa- lutamente. moto di Città del Messico, in una che dicevano che non ce la faceva- ceva così. Secondo me non si per- Mi sembra che anche questo doprigione si era aperta una fossa no più a reggere lo stress, l'ango- dono neanche i reperti... · ver protestare l'innocenza comcomune dove c'erano persone le- scia, che mi sarebbero stati sempre andare a fare porti un prezzo ... gate e torturate tra cui un avvocato vicino, e così è stato, ma che lascia- E' un prezzo alto da pagare perché, di sinistra? Ecco, quello era Cajo vano l'attività. E ne arrivavano al- acquisti a parte il fatto di essere riconosciude Soto. E anche qui il destino mi tri, più giovani o di altre formazio- to o meno, non ti senti mai compieha tirato lo scherzo. Loro volevano ni culturali. tranquillamente tamente libero. Poi sei costretto a sapere da me delle cose che io non La solidarietà poi ha coinvolto pro- dare una disponibilità pazzesca alla potevo dire. Loro cercavano un prio la gente. Ricevocontinuamen- Ma poi ogni battaglia per la giusti- gente, non riesci mai a staccare, Massimo Carlotti. Io dicevo di chi a- te lettere, telefonate di gente che ha zia assume sempre un senso più soprattutto non riesci mai a stacmarmi Massimo Cartono, e loro seguito il caso, che lo ricorda per- generale, a quei tempi si chiamava carti dal caso. Sei un caso. "sì, Massimo Carlotti". Sembra in- fettamente. Il mio è l'unico caso in "per una giustizia giusta". Ho sem- Comunque, visti i risultati positivi, verosimile, ma Massimo Carlotti cui la Federazione internazionale pre inteso la battaglia per me e per è un prezzo che pago volentieri. La esisteva veramente, era uno della per i diritti dell'uomo ha mandato gli altri. E oggi, grazie al mio caso, più bella mi è capitata quest'estate banda Walter Alasia, ricercato per una commissione, per ben due voi- c'è una sentenza della Corte Costi- al mare dove un signore di Milano l'omicidio di due poliziotti in Mes- te, a seguire un caso non politico. tuzionale e una di Corte di Cassa- mi fa: "Ah, lei è di Padova? lo sico. Dopo I O giorni, in tutta fretta, Sono uno dei pochi in Italia che zione che rendono più facile la re- conosco il caso Carletto". Forse mi mi hanno portato in un hotel dove, deve ringraziare la stampa perché, visione dei processi, prima quasi aveva in qualche modo riconosciudopo avermi ricucito, medicato, a parte un paio di persone tra cui impossibile. Io ero il quinto caso to, ma non gli è scattata la coscienlavato, mi hanno fatto partire con uno dell'Unità, mi è sempre stata dal '45. E poi, come ti dicevo, sia- za. Così, per non metterlo in imbaun aereo. Avevano deciso di espel- amica. Non all'inizio, certo. Anto- mo riusciti a avere tutta una serie di razzo, l'ho ascoltato mentre mi raclermi. A quel punto potevo andare nio Garzotto, decano dei cronisti sentenze che oggi vengono usate contava tutto il mio caso. in qualsiasi parte del mondo, però qui a Padova, mi aveva appiccicato per portare fuori i detenuti che sono - Ass. Nuova Civiltà Delle Macchine - Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica - Comune di Forll Assessotato alla Cultura Assessorato alla Sanità CONVEGNO SU: LA MALATTIA E I SUOI MODELLI L'EVOLUZIONE METODOLOGICA DELLA MEDICINA SCIENTIFICA Relatori: G.F. Azzone, P. Benciolini, G. Berlinguer, M. Bobbio, G.R. Burgio, G. Corbellini, G. Cosmacini, B. Fantini, G. Federspil, M.D. Grmek, A. Oliverio, G. Ricciardi, I. Scardovi, F.M. Snowden, P. Vineis FORLI' 26-27-28 GENNAIO 1995 Sala Gandolfi - Palazzo Mangelli - Corso Diaz, 45 Segreteria Scientifica: Gilberto Corbellini, Igino Zavatti - SegreteriaOrganizzativa: Igino Zavatti - Tel. (0543) 712400 - 66307 - Fax (0543) 712401 Patrocinio: Facoltà di Scienze Politiche Università di Bologna - Sede Forlì, Azienda Usi Forlì, rivista Nuova Civiltà delle Macchine, Ordine dei Medici della Provincia di Forlì Iniziativa per la diffusione della cultura scientifica Zanussi Elettrodomestici spa UNA CITTA' 1 3

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