Una città - anno IV - n. 37 - dicembre 1994

sementi, da un decennio nel campo animale eora in quello umano, non è più vero: la trasmissione di vita comincia ad essere soggetta a pagamento. E ho l'impressione che oggi sia già in corso una lotta gigantescaperché l'industria bio-tecnologica nel suo insieme stadiventando il ramo industriale maggiormente in sviluppo, non nel sensodi maggiore fatturato, ma nel senso del settore più innovativo. Ora, la controversia sulla quale oggi il nostro gruppo verde all'interno del Parlamento europeo cerca di opporre e di sviluppare il massimo di resistenza riguarda la brevettabilità della vita in generale. Pensiamo che dovrebbe essere esclusa per tutte le forme di vita: piante, animali e uomo. Sappiamo che questa sarà una battaglia persa perché si sta già discutendo "su dove collocare il paletto". In Italia oggi è riconosciuto che comunque non dovrebbe essere sottoposto a brevetto il genoma umano, la possibilità di brevettare dei geni, qualcosa, cioè, che immetta nella linea cellulare modificazioni permanenti. una miniera farmacologica vivente Questo per ora in Italia non è ammesso,magià non è più incontestato perché si comincia a dire che potrebbe servire per eliminare malattie ereditarie, si comincia a dire "forse la famosa malattia di Alzheimer può essereeliminata attraverso un trattamento genetico". E' chiaro che sesi apre la strada del trattamento genetico diventerà via via più difficile fissare un limite: quando si discute cosa far vedere in tv e cosa non si può far vedere, in realtà siamo già vicini a vedere in diretta anche l'esecuzione capitale. E mi rendo conto che un atteggiamento come il mio può essere un po' simile aquello del cardinale di Galilei che dice "io non voglio guardare là dentro perché unavolta che guardo magari mi si modifica tutta la mia visione del mondo", mi rendo conto di esprimere, cioè, una posizione di resistenza che può anche avere dell'ostinazione e che dati già troppo avanti. Il caso di John Moore mi sembra un esempio eclatante: una personache è diventata una speciedi miniera farmacologica a sua insaputa. Pensoche se su queste cose non ci sarà rapidamente una presa di coscienza del1' opinione pubblica e quindi di chi la informa, rischiamo di trovarci, in tempi molto più brevi di quanto non si pensi, di fronte a tutto un armamentario legale, scientifico e anche economico pronto per intervenire profondamente sulla struttura della vita in generale, anche in quella umana. E' un po' come la storia della bomba atomica: una volta che c'è è difficile che poi non venga usata. Sembra una battaglia già persa. Dove ci si può agganciare? La legge è un possibile scudo anche se abbiamo visto che in nessun caso la legge impedisce che avvengano omicidi o che avvengano sevizie. E' un limite, che però, già a livello internazionale, diventa molto precario perché basta che uno stato non aderisca alle convenzioni che sul suo territorio, anche legalmente, non si sarà obbligati a rispettare quel limite. E le industrie sanno scegliere bene dove radicarsi. Ma se pensiamo all'adozione o alla cosa che purtroppo temo sia vera, al traffico di organi di bambini, vediamo che bastache daqualche parte un sistema legale sia appena un po' meno efficace perché diventi abbastanza facile comprare dei bambini, magari malati, fargli delle operazioni per cui i bambini muoiano e prelevare organi. I predatori di organi pare che esistano già e non solo in paesi del1' America centrale e dell'America latina, ma forse anche altrove. E d'altra partecasi di chi hasacrificato vite ritenute meno pregiate in favore di vite ritenute più pregiate si sono sempre avuti: nell'impero austroungarico era possibile che il ricco chiamato ad andare in guerra pagasse un povero perché andasse al suo posto. come scacciare il diavolo con belzebù sicuramente nel mio caso è anche Una volta che la vita umana sia una resistenza troppo poco infor- considerata e dichiarata fungibile, mala dal punto di vista scientifico. quindi scambiabile e pagabile, diMa credo anche di condividere la venta difficile capire dov'è il limicondizione del 99% della popola- te. Quindi la legge può esser uno zione che non sa fino a che punto scudo, ma relativamente debole e oggi è possibile intervenire e che penso purtroppo che siamo appena quindi non potrebbe dire se il palet- ali' inizio di una grande offensiva to deve stare più in qua o più in là e propagandistica che, proprio a parche esprime piuttosto una specie di tire dalle malattie e dalla ricerca B tli()enzc:>tiecaamG I rr 01 e Bf~tll'icotabile dato che c'è tanta sofferenza "inutile", comunque difficilmente spiegabile e tanto meno accettabile, e a partire dalla considerazione che tanto già viviamo in un ambiente fortemente arti ficial izzato in cui non c'è nulla di naturale, tenti di far passare l'idea che siamo obbligati ad andaresempre più avanti sulla strada dell' artificializzazione, a tentare, cioè, di scacciare il diavolo con belzebù. La ripulsa del1 'opinione pubblica potrebbe essere via via aggirata con discorsi sull'enfasi della scienza, ma anche lo stesso discorso eugenetico vediamo che ha oggi reazioni molto diverse nel mondo. Eper unaGermania, dove c'è un'opinione pubblica molto sensibile a questi temi perché ha subito come una vaccinazione -molti scienziati americani parlano oggi della sindrome tedescacome un ostacolo grave perché dicono che questi vedono il nazismo dappertutto-, abbiamo una America in cui la Corte Suprema della California hadato torto aJohn Moore, pur stigmatizzando il fatto che sia stata carpita la sua buona fede, in nome del benedel progresso scientifico e della ricerca medica, e quindi della salute di altri. Ha detto che era giusto che la scienza si appropriasse degli organi o pezzi di organo di un uomo e prendesse poi il suo cammino. Credo che la brevettabilità sia la condizione giuridico-economica per attrarre l'investimento di capitali e allora la lotta contro la brevettazione può esserequella più efficace, perché potrebbe avere, almeno teoricamente, lo stesso effetto previsto da chi sostiene che rendendo legale l'acquisto di droga almeno si distruggerebbe il mercato nero e si farebbero crollare i prezzi. Escludere il brevetto disincentiverebbe sicuramente l' investimento. Dopodiché ci può essere lo scienziato, ci può essere l'università, ci può essereil laboratorio, ci può essere la ditta che va avanti lo stesso, però l'aspettativa di profitti calerebbe molto. C'è un dialogo con la Chiesa su questi temi? Sì, laChiesa, come anchealtre fedi, su questo tema ha una sensibilità particolare. Ma tantissime volte, quando, su temi ambientali o su temi connessi alla bioetica, sulla convenzione bioetica, sulla brevettabilità, mi appellavo alle forze del cattolicesimo italiano, movimento per la vita compreso, mi sono spesso sentito dire: "bene, ma voi siete così sensibili per gli uccellini, per gli alberi, per le condizioni degli animali di allevamento, che dite "meno suini più delfini", perché poi sull'aborto sietecosì inscnsibili?". E al di là di cosa ne pensi personalmente riconosco anche la fondatez1adi questaobiezione, nel sensoche credo che chi minimizza e chi considera l'aborto come un intervento moralmente indifferente, non abbia tanto titolo a ergersi altrove a protettore della vita. Però vedo una differenza molto importante che a mio giudizio, senza minimizzare affatto l'aborto, non si deve oscurare. Io credo che nel caso dell'aborto abbiamo un conflitto reale o almeno immaginario ma vissuto come reale tra due vite: la madre che si ritiene minacciata nella sua vita, non nel senso di morire, ma nella sua vita, da una nascitaindesiderata, daun'altra vita che l'invade, e che prende una decisione etica, anche difficile, ma drammatica in cui è veramente in gioco la suavita, non per interesse, o per vendere meglio. l'errata discriminante dell'aborto E quindi se accetto che si rimproverino coloro che sono a favore della legalizzazione dell'aborto, come io continuo ad essere nonostante i molti dubbi che ho in proposito e sulla sua applicazione, penso che a volte i sostenitori del movimento per la vita brandiscano la questione dell'aborto come una specie di discrimine: chi non è per la punibilità dell'aborto non ha più titolo di dire nient'altro. Credo che il fronte antiabortista, se posso permettermi, debba probabilmente allargare il suo sguardo sui diversi fronti della vita minacciata, e se può aver ragione che la mancata sensibilità sull'aborto fa parte di una diminuita sensibilità sulla vita e quindi di un atteggiamento incline a lasciar correre, debba ammettere che non è detto viceversa, che basti, cioè, la sensibilità sul problema dell'aborto per rendersi conto dove oggi la vita in generale sia più minacciata. In passato si diceva "quelli dell'aborto perchénon intervengono sulle guerre o simili?", ma io non voglio dire che chi fa una cosa poi ne deve fare anche un'altra altrimenti non è credibile. Credo solo che oggi il fronte delle bio-tccnologie e la questione della brevettabilità sia veramente il grimaldello per concentrare il controllo sulla vita in poche mani, che per di più sono economico-industriali. Credo che oggi si possachiedere a chi è sensibile alla difesa della vita di impegnarsi su questo fronte decisivo. - lettera Cari amici, il 14 novembre il Consiglio Comunale di Firenze ha discusso una proposta di delibera per una campagna d'informazione sull'Aids, presentata da un gruppo consiliare formato di ex comunisti e radicali. La delibera, approvata a grande maggioranza, prevede lo stanziamento di 60 milioni per preservativi di diversa funzionalità, lubrificanti per rapporti omosessuali, opuscoli illustrativi circa l'amore donna-uomo, donna-donna, uomo-uomo. Questo materiale verrà distribuito gratuitamente ai ragazzi di fronte alle scuole superiori e ad altri luoghi di aggregazione giovanile da un apposito pulmino adeguatamente dotato per attirare l'attenzione. Nello stesso tempo entreranno nelle scuole a illustrare i problemi connessi alla trasmissione sessuale dell'Aids esponenti di associazioni quali l'Assa, l'Arei gay, l'Arei lesbica. Questa delibera è stata decisamente contrastata da me e da Giannozzo Pucci, consiglieri Verdi, da una parte del gruppo Dc-Ppi e da Alleanza Nazionale. E' stata difesa e votata, oltre che dal gruppo presentatore, da tutti gli altri (Pds, una parte di Dc-Ppi, i laici già socialisti, liberali, repubblicani). Avrete letto anche voi che il presidente dell'Arei gay ha invitato ad appendere preservativi agli alberi di Natale e a mettere figurine di omosessuali (riconoscibili come?! ) nei presepi. Ad Integrazione e per migliore comprensione vi mando un documento preparato da me e da Giannozzo in cui riprendiamo i nostri argomenti in Consiglio Comunale, documento sottoscritto anche dalla Direzione comunale di Firenze del Ppi. Vincenzo Bug/iani Il Consiglio Comunale di Firenze nella seduta del 14 novembre ha approvato una delibera di finanziamento per una campagna d'informazione sull'Aids rivolta agli studenti della scuola media superiore e ad altri luoghi di aggregazione dei giovani. Va da sé che sono da promuovere e sostenere iniziative correttamente intese ad arginare la diffusione di questa terribile malattia. Contestiamo però che la delibera in questione affronti nel modo più adeguato il fine che ufficialmente si propone. La scuola statale non è un occasionale e indeterminato luogo d'incontro dei giovani, ma un'istituzione pubblica alla quale per delega delle famiglie e della collettività è affidato un impegno educativo e culturale al quale bisogna rapportarsi con estrema prudenza. A dar retta a tutte le"emergenze" che via via angosciano il mondo adulto o che vengono enfatizzate dai mass media (ecologia, sesso, pace; alcolismo, tabagismo, incidenti stradali, emarginazione ...), la scuola senza dare nulla per il miglioramento del mondo perderebbe in breve tempo, e in parte ha già perso, la sua funzione formativa, educativa e culturale, per diventare luogo di risonanza e amplificazione dei messaggi, per lo più terrorizzanti, che già fuori bombardano i ragazzi, col risultato della più grande confusione e della impossibilità da parte dei ragazzi di acquisire strumenti autonomi, liberi e costruiti con pazienza, con metodo e serenità. Non è questa la via, come si pretende, per concorrere alla formazione di un buon cittadino, ma di una persona frastornata, debole di fronte ai mass media, e capace di essere cittadino solo rivendicandolo. Premesso ciò, ogni esigenza o pretesa di arricchire il normale funzionamento della scuola con eventuali contributi sussidiari extraistituzionali o innovativi non può che essere vagliata dai responsabili adulti degli adolescenti, diretti o delegati (genitori, insegnanti, esperti). In questa delibera non è prevista nessuna approvazione da parte delle famiglie, le quali su un tema così delicato - la morale sessuale - non hanno certo delegato a scatola chiusa la scuola, come risulta anche dal sondaggio promosso dal quotidiano "La Nazione". Il fatto è che la delibera va ben al di là dell'informazione igienico-sanitaria, che del resto non garantisce affatto. Questa informazione non può che spettare agli insegnanti di Scienze nello svolgimento dei loro programmi o ampliandoli nei modi in cui i regolamenti scolastici lo consentano. Il Comune può sollecitare e eventualmente sostenere tale opera. Nelle scuole a volte vengono invitati anche medici delle Usi impegnati direttamente nei centri per ammalati di Aids e insieme con loro esponenti dell'Associazione Assa. Se sono salve le premesse accennate.,sopra (scientificità, rispetto del pudore, subordinazione all'autorità ultima della famiglia), il Comune può inserirsi in queste iniziative e fare la sua parte. Il progetto che la delibera approva e finanzia prevede che nelle scuole a parlare con gli adolescenti entrino anche esponenti di associazioni costituite tra persone sedichiaranti omosessuali, portando non si capisce quale indispensabile competenza in più rispetto a insegnanti di Scienze e a personale sanitario. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di dire - se la discussione non fosse awelenata in partenza da pretesti ideologici e da fini strumentali - che va coltivato il rispetto e la comprensione per tutte le condizioni umane, specialmente per quelle che portano in se la sofferenza e espongono a rischi di sopraffazione. E su questo principio siamo pronti a confrontarci con chiunque. Allo stesso tempo siamo assolutamente contrari che certi costumi vengano esibiti e pubblicamente rivendicati e fatti passare come normali e proponibili agli adolescenti. (Qualcuno di recente ha osservato che il disastro del pensiero laico sta nell'aver fatto diventare diritti tutti i desideri, tutte le pulsioni). Tali comportamenti appartengono alle zone in ombra della società. La comunità -ogni assetto di civiltà- riconosce e sostiene l'amore tra donna e uomo, quell'amore che.per natura, per sedimentazione antropologica, per fondamento religioso è salute e promozione e propagazione della convivenza tra gli uomini.. Oltre tutto, in questo progetto, come del resto in tanti atteggiamenti moderni, vive una concezione volgare e stradale del sesso, normale o no che sia, per cui si arriva al punto di distribuire con grande battage pubblicitario dinanzi alle scuole, ai ragazzi, materiale vario, anche sconcio, che per di più, anch'esso, fa passare il messaggio che uno solo sia il modo di vivere questa componente essenziale dell'esperienza umana: l'unica accortezza necessaria sarebbe solo quella di dotarsi di un'adeguata strumentazione meccanica. MUSTIOLA NEGOZIOAFFILIATO ALIMENTI NATURALI di PATRIZIA FERRARA viale II GIUGNO, 62 tel 53063 Prodotti freschi (pane, biscotteria, torte, pizze, eccetera) e confezionati frutta e verdura biologica alimenti macrobiotici integratori alimentari La sicurezza diunapensionientegrativa. ® ·~ Per maggiori lnfonnazlonl riwolglti alle Agenzie Unlpol UNIPOL ASSICURAZIONI I vostri valori sono i nostri valori UNA ClffA' 7

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==