Una città - anno III - n. 24 - luglio 1993

fuori le 111ura I Il problema dei ruoli e della stabilità della coppia, il rapporto coi genitori, la necessità di viaggiare per incontrarsi, la convivenza con i figli dell'altra. Tre giovani donne lesbiche raccontano. Benedetta: Per quanto riguarda la mia storia personale, io sono tra quelle che, tra virgolette, definisco fortunate, nel senso che la mia non è stata una scelta travagliata, passata attraverso confusioni, dolori, sofferenze. Le sofferenze ci sono state, ma per altri motivi. La mia scelta è stata chiara sin dall'inizio. E' una cosa che mi ha accompagnato sempre sin da piccola, dalle elementari forse, o dalla prima adolescenza. Il perché non lo so, non me lo chiedo, così come non si chiede agli eterosessuali perché lo sono. Non sono in grado di dare spiegazioni razionali, sono così, 19 sono sempre stata. Problemi con me stessa non ne ho e non ne ho mai avuti, nel senso che quando mi sono resa conto di essere così, mi sono accettata subito completamente. Non solo, ma all'età di 16/17 anni, quando ho preso maggior coscienza di ciò che ero, pur vivendo una sofferenza che non dipendeva da me, ma dalla società intorno a me, mi sono trovata in una realtà che per me era positiva, mentre invece ero delusa dai rapporti che vedevo tra i due sessi. Per questo ho sempre avuto, non dico l'orgoglio perché può sembrare esagerato, ma un'accettazione totale di quello che ero, perché sono sempre stata convinta che questo tipo di rapporto, a I(vello di profondità, consistenza, felicità, se si riesce a trovare la persona giusta, sia molto più profondo e solidale di quello che ci può essere tra un uomo e una donna. con un altra donna ci si capisce subito C'è un fondo di similitudine, una sensibilità e un modo di sentire comune che aiuta. Quando una donna fa o dice certe cose a un'altra donna, ci si capisce subito, mentre spesso tra un uomo e una donna, c'è maggior difficoltà proprio perché vengono da due esperienze diverse e sono stati educati in maniera diversa. Sono sempre stata contenta di ciò che sono, e questo lo dico per spazzare via ogni dubbio, l'unica cosa di cui mi rammarico è che questa società ancora oggi abbia difficoltà ad comprendere in sé questa realtà, che per me è normalissima. Non voglio una società che mi accetti, ma che mi lasci le condizioni di vivere la mia vita tranquillamente. Anche a livello legislativo mi sono posta questo problema, perché vivendo con una persona per tanti anni, se mi fosse successo qualcosa, lei non era garantita come può esserlo una moglie o un marito. Da questo punto di vista penso che la società si debba muovere, però solo per creare delle condizioni oggettive, mettendo tutti gli individui alla pari come condizioni di vita. Non c'è niente che gli altri debbano accettare di me e se qualcuno, sospettando la mia diversità, mi fa delle domande io non mento, perché penso che se vogliamo cambiare veramente le cose, dobbiamo essere coraggiose, anche se non è giusto che una persona per vivere debba avere più coraggio di un'altra. E mi fa soffrire il fatto di non poter vivere la mia vita alla luce del sole, perché per questa società io ho un difetto: amo una persona sbagliata. Questo è assurdo: io amo e basta, e non ci può essere nulla di negativo in questo. Ma ci sono ancora molte donne che vivono questa cosa nella tragedia. Per me fortunatamente è stato diverso, non l'ho nascosto, per esem- . pio, nel posto dove lavoro, senza con questo farne una bandiera, ma dicendo che questa è e sarà sempre la mia vita. La mia famiglia, i colleghi di lavoro e molti amici lo sanno. Gli altri, se non mi hanno messo nelle condizioni per farglielo sapere, non li considero neppure amici. I miei colleghi maschi fanno più fatica a capirlo, perché pensano che la logica vorrebbe che io andassi con un uomo e se non lo faccio lo sentono come un rifiuto. lo cerco di fargli capire che le ragioni sono tante e che non necessariamente è un rifiuto. Altri invece lo capiscono ma non se ne capacitano. Le donne lo capiscono meglio, o forse sono io che mi pongo in modo diverso che con gli uomini e trasmetto messaggi diversi. Non so, forse sono prevenuta e mi preparo ad una risposta negativa, mentre con le donne mi aspetto delle risposte positive. Anche questo è possibile, però con le donne in genere c'è più affinità. Miamadrel'haintuitosubito. Dopo mezz'ora che mi ha visto con la mia compagna l'aveva già capito, non so come. Con lei ci sono state del le difficoltà iniziali, non lo accettava. Ma se avesse potuto dirlo tranquillamente per strada, allo stesso mocto con cui avrebbe detto che sua figlia si era fidanzata con Pinco Pallino, probabilmente non avrebbe avuto nessun problema. li suo terrore era che gli altri lo venissero a sapere e questo è comprensibile. Poi ho cercato di spiegarmi con lei, come faccio con tutti. Con mio padre è andata diversamente. Ora è morto da diversi anni, però era ancora vivo quando io parlai con mia madre. Lei mi chiese espressamente di non dirglielo. E io le ho dato ascolto, ma soffro molto al pensiero che mio padre sia morto senza sapere questa cosa fondamentale di me, questa cosa che è la chiave della mia vita. il suo terrore che gli altri venissero a saperlo Credo che lui avrebbe capito. Ho scelto di tacere, ma non per paura della sua incomprensione. Infatti quando cominciò ad avere dei dub- • Disinfestazioni - Derattizzazioni - Disinfezioni • Allontanamento colombl da edifici e monumenti • Disinfestazioni di parchi e giardini • Indagini naturalistiche 47100Forn - viaMeucci,24 (Zo11a/11dustriale) Te/. (0543)722062 Telefax(0543)722083 CO bi, iniziò a mandarmi chiari messaggi che erano tutti positivi: mi ricordo una volta mentre stavamo guardando la televisione, si vedevano due omosessuali maschi e lui diceva, così nell'aria "Ma sì, quante storie con questi omosessuali, sono due persone che si vogliono bene!" Questi episodi mi mettevano nella condizione giusta per parlargli, però ho assecondato mia madre. Ma non sono più disposta a negare quello che sono. Ho vissuto un'unica storia d'amore, lunga, consistente. Lei aveva un figlio che è cresciuto con noi due per più di dieci anni. E per tanti anni non c'è mai stato un tradimento, contrariamente a quanto si crede sul nostro mondo e sulla frequenza e brevità dei rapporti. Certo in questo contano molto i condizionamenti esterni: io vorrei prendere le donne che vivono la mia stessa situazione e metterle nelle stesse condizioni in cui vivono gli eterosessuali, cioè nella tranquillità di vivere un rapporto, per vedere poi come si comporterebbero veramente. lo penso di aver fatto una fatica tre volte superiore a sostenere questo rapporto penanti anni, di quella che può aver fatto qualunque donna col suo uomo, perché devi scenderecontinuamentea patti: se sei in un condominio, le persone attorno a te, magari sono anche comprensive, educate, ti "accettano", però tu senti che c'è sempre questo giudizio che ti comprime e queste sono cose che ti porti anche dentro casa UNIPOL ASSICURAZIONI tua. La mia compagna era terrorizzata che gli chiedessero come mai così giovane e carina non aveva un uomo. Sembrano delle cavolate, ma lei entrava in agitazione perché non voleva dire di non avere nessuno e non voleva dire di avere un uomo, perché non era la verità. Stava vivendo in realtà un rapporto d'amore e lo doveva negare. l'incontro sessuale è più semplice, non c'è perversità E poi c'è la difficoltà di non possedere modelli con cui identificarci con il problema di inventarsi ogni volta per non riprodurre certi modelli eterosessuali basati sulla forza o sulla divisione dei moli. E facciamo spesso degli errori. Purtroppo c'è molta fragilità e insicurezza anche nel modo di apparire esteriormente, nel voler sembrare diverse da ciò che si è. Comunque, l'aspetto sessuale è molto importante, proprio perché per molte donne c'è ancora la sensazione di vivere una cosa sbagliata al punto che spesso c'è la negazione della propria sessualità equesto ovviamente crea dei problemi. Per come l'ho vissuta io, e penso di poter parlare anche per conto di molte donne, credo che già pochi incontri siano sufficienti per avere un rapporto sessuale, avviene molto spontaneamente. E' diverso, secondo me, rispetto agli eterosessuali, dove spesso i UNIPOL: DA 5 ANNI, AMICA PERTRADIZIONE AGENZIAGENERALE Via P. Maroncelli, l O FORLI'- Tel. 452411 FRA LE GRANDI COMPAGNIE, LA PRIMA NEL RENDIMENTO DELLE POLIZZE VITA. CON flUwonJ meccanismi sonoperversi,c'èquesto rincorrersi e rifiutarsi, la donna viene vista quasi come una preda e la sessualità spesso viene vissuta male. Tra due donne questo non c'è, non ti senti parte di una collezione,come invece gli uomini spesso commentano le loro conquiste. Non voglio negativizzare troppo, comunque tra donne la sessualità diventa subito un modo di conoscenza. Di questo ne sono convinta, l'amore fra due donne è qualcosa di consistente quando va al di là dell'avventura occasionale, ti conosci molto, sei completamente al lo scoperto. Le donne in genere si fidano del le altre donne, non hanno paura a livello sessuale di poter essere in un certo modo, di essere giudicate, di non potersi lasciare andare. Sei completamente libera, anche nel fatto di parlare molto, non c'è il pudore di dire quello che vuoi, perciò la sessualità fra donne viene vissuta come una cosa molto positiva. lo personalmente ho sempre sentito gli uomini molto estranei da me, con difficoltà di incontro, con molte probabilità di non capirsi. lo ho avuto una sola esperienza che mi ha dato la conferma di tutto ciò che pensavo e cioè che con una donna è diverso. Con un uomo avverto subito l'ovvietà, so già quello che mi dirà e non ho mai sentito la curiosità di provare a starci. Se c'è un rischio, invece, è quello di perdere di più la propria autonomia rispetto al rapporto eterosessuale, perché spesso gli interessi sono simili. le amicizie tendono ad essere le stesse, ti ritrovi di fatto a vivere le stesse cose. lo e la miadonnaeravamocaratterialmente diverse: io ero quella dal carattere più forte e deciso e questo era vissuto dalla mia compagna con un senso di inferiorità. Si lamentava del fatto che, secondo lei, i nostri interessi, i nostri amici, erano miei e non suoi. Si riteneva meno valida. E questo è stato un problema che io vivevo nel mio rapporto e che potrebbe essere una delle cause di rottura. Tra l'altro una donna, come nel caso della mia compagna, che ha già vissuto una storia con un uomo ed è stata quindi socialmente protetta e garantita, se decide di stare con un'altra donna, pretende inconsciamente moltissimo. poter adottare un figlio sarebbe importante Però una cosa la devo rimproverare, a voi, donne eterosessuali con una certa sensibilità: io mi sono trovata tante volte, pur non avendo mai avuto il problema di abortire, a battagli are perché l'aborto fosse legalizzato; io non ho mai avuto il problema degli asili nido però sono sempre andata in piazza a manifestare affinché ci fossero e allora io mi chiedo perché le donne eterosessuali con una certa consapevolezza, emancipate, che si confrontano con certe problematiche, non hanno mai sentito il problema di aiutare noi, donne come voi, a risolvere i nostri problemi, affinché possiamo vivere tranquillamente. L'Udi sapeva bene che tra di loro c'erano molte donne lesbiche eppure non ha mai manifestato per noi anzi c'erano dei muri di silenzio rispetto a questo: le prime volte CASSARURALEDARTIGIAN-AFORLI' NEL CUORE DELLA CITTA' Coop. Cento Fiori LAB. ART. f ITOPREPARAZIONI Via Val Dastico. 4 - Forlì Tel. 0543/702661 - Estratti idroalcolici in diluizione t: t o da pianta fresca spontanea o coltivata senza l'utilizzo di prodotti di sintesi. Macerati di gemme. Opercoli di piante sin.gole e formulazioni con materia prima biologica o selezionata. - Produzioni su ordinazione

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