Bi :!~!~!~!:r!or-se_p_o' -di-fas-tid-io-ad-es-se-re-ide-nt-i--u-rl-an-o i- -fac-ci-a -is-ol-da--tin--R I! A ,. A ' ESO. 1 ( 1 Uf o delle realtà esotiche, diverse. ficat.isempreconl'"lrlandache glesi "Ira, Ira". Per giudicare liiH I H I I n, E' un vizio mentale che forse lotta". Non so se avete notato però dovrei anche andare in abbiamo, di cercare le coseche che anche i gruppi rock come Corsica e nei paesi baschi, pernon abbiamo qua. La sincerità, gli U2 e i Pogues, che sono ché non è escluso che sia camlagentedisponibile ...Coseche gruppi che devono la loro for- biato io invece, e il mio modo poi trovi. Per esempio in Irlan- tuna al fatto di essereirlandesi, di giudicare. Una cosa curiosa daavverti unagrande diversità pacifisti come gli U2 casomai, in Irlanda è stato che a queste dovuta al fatto che sono un ma che cantavano pur sempre celebrazioni ci siamo ritrovati isola. La gente vive in una di- "bloody sunday", nelle ultime in un sacco di europei, tutti mensione temporale sua. Con interviste hanno detto che la turisti politici, ci siamo ritroritmi diversi da quelli del con- politica non gli interessa, non vati fra di noi, come andare a tinente. E dell'Inghilterra. Per gli interessa di essereetichet- un cinema, puoi esseresolidadire, uno sta lavorando, tu gli tati sempre come irlandesi, ed le, ecc. ccc., ma con una chiedi un'informazione e anchecomesonoritàlaradice mentalitàtuttosommatochiuquello perde una mezza gior- gaelica rimane, ma aumentano sa,con un viaggio checi eravanata per accompagnarti in un anche le commistioni. Sembra mo già costruito a casa nostra. posto. E questo vuol dire un quasi che si voglia rimuovere Tu prima dicevi di andare rapporto diverso col lavoro e quel pezzetto di Irlanda. E poi alla ricerca di posti in cui si con la terra. E questo sia in tu passi il confine e vedi una lotta in difesa della propria città che nelle isole Aran. Que- realtà completamente diversa, cultura. Che è difesa anche sto viaggio io l'ho fatto in oc- brutale, sacchi di sabbia, eli- dal moderno, in un certosencasionedellafestadel 750dello cotteri, posti di blocco. Una so.Intantononècheiorifiutiil sciopero di Pasqua, dal quale dimensione grigia fatta di stra- moderno. Peresempio mi sennacquel'Irlanda, cheeraanche de senza lumi, vite private sot- to male pernon essercapacedi il decennale dello sciopero Locomrollo, stillicidio di omi- usare un computer e uso una della fame dell '81. Al sud cidi. E finché la geme vivrà in macchina da scrivere sfigatisc'erano celebrazioni ufficiali una dimensione simile avrà sima. Però vedo anche l'aspetin cui il tema dell'unificazione questacoscienza, quc Losenso to negativo. Ci siamo emancidi tutta l'Irlanda era un po' di ribellione. Anche se dal- pati nella vita quotidiana, stiatrascurato. Forse tendono ari- l'ultimo viaggio mi sembrache mo meglio, c·è il benessere. muoverlo, causa anche la pro- ci sia della stanchezza. Però ci Vedo anche il lato positivo paganda inglese, forse c'è un sono sempre i bambini che nella scienza, nella medicina, FORSE 11 MIE RADICI intervista a Piero Casaveccltia, uno dei pochi "viaggiatori politici" rimasti che è quella che a me interessa professionalmente. Non sono come quei fondamentalisti verdi o di "nuova destra" che vedono l'ingegneria genetica, i tecnocrati come il nemico. Resta il fatto che in queste"realtà irriducibili", Corsica, Irlanda, PaesiBaschi la povertà, in un certo senso, ha aiutato a lottare. Mi sono sempre chiesto se questi bambini, avendo in casa la televisione con la ..famiglia Robinson" senestarebbero ugualmente per strada a gettar sassi... Il problema sarebbe quello di "giocarsi bene le proprie cane•·, riuscire a conciliare il miglioramento con lasalvaguardia di sestessi. Voglio di rechenonmc nevado in Y emcn o in Libia alla ricerca dell'arcaico, dell'incontaminato. Mi piacerebbe una modernità scelta, non imposta. Quella imposta è la brutta copia dclrOccidcnte. L'egiziano "westerneized", come dicono loro, occidentalizzato, è la brutta copia del l'italiano che fa il fighetto. Fa il finto emancipato. mette il jeans e poi, quando ti chiede se hai avuto rapporti sessuali e dici sì, rimane lì di stucco, diventa matto. Poi, invece. ho incontrato studenti di medicina, molto simili a noi nel vestire, andare orgogliosi della loro castità prematrimoniale. Allora ti dovrebbe piacere l'immagine, ormai classica, vuol star lì a riflettere. Anche quelli che erano con me al Cairo erano pieni di pregiudizi, "è povera gente, non chiavano, ecc. ecc.", l'etnocentrismo più becero. E dall'altra parte si entra in contatto con l'aspetto peggiore della modernità. Una modernità che dà il "benessere", ma che ti vizia. Per esempio un egiziano che vende profumi può anche diventare benestante in Egitto, ma dipenderà pur sempre dalle briciole dell'Occidente. Lo scompenso non viene minimamente messo in discussione. Ma perché l'occidente dove arriva piega tutto? "impressioni di viaggio" di Libero Casamurafa della ragazza iraniana col chador che sta al computer ... Certo l'Iran ha combattuto per non essere sotto l'influenza dell'Occidente. Però non so, resta molto difficile per noi giudicare un paese musulmano. Andando in Egitto mi sono accorto per la prima volta di essereun bianco. Ed è unacosa che non avevo mai provato. Quando ti trovi in un quartiere, ti trovi con duecento arabi e tu sei l'unico bianco e all'improvviso nevedi un altro, per te è un'ancora, una cosache ti dà sicurezza. E spaziare da una cultura all'altra non è facile alla fine. Ai loro occhi tu sei un bianco e basta.Sci un turista da fregare dall'inizio alla fine. Puoi essere terzomondista, filopalesti nese, antisrael iano, solidale, ma per loro sei uno con i soldi e unacosa tentano di fartela pagare IO volte più del normale. Perchéèseducente.Perché"le cose", il consumismo sono seducenti. Perché nelle giovani generazioni con la televisione si perde il senso di appartenenzaad un piccolo mondo. Si diventa partedi un tutto globale, ci si sente "cittadini del mondo'·, in realtà si diventa consumatori del mondo. Di una realtà molto più grande, ma, tutto sommato, immaginaria, virtuale. Però tu as orbi tutti questi stimoli e c·è il rischio che dimentichi chi sei e da dove vieni. INCONTRI CON ANIMALI • • sc1mm1a Questo animale mi è antipatico, forse perché assomiglia troppo all'uomo. Dei babbuini ho esperienze sgradevoli. In India, a Urindavan nel tempio di Krishna, ripetutamente hanno tentato di aggredirmi per derubarmi della macchina fotografica. Chissà poi cosa potevano farsene. Il sospetto d'un uso appropriato mi sembra eccessivo: si muovono troppo. In Kenya, nella riserva del Shaba, un giovane maschio era entrato in confidenza quale abituale • consumatore delle nostre banane d'avanzo. Ma quando, con moto fulmineo, ~ agguantò dal nostro tavolo da campo quanto poteva,tradendo la nostra fiducia e privandoci del pranzo, lo detestai intensamente. li giornodopo, quando si presentò fingendo astutamente un'assoluta inconsapevolezza del misfatto, gli negai il saluto e la banana. In Botswana intere tribù albergavano sugli alberi della sponda del Chobe e saccheggiavano sistematicamente il nostro campo, rompendo la tela delle tende e scoperchiando le casse dei viveri, con intelligenza criminale tutta umana. Il babbuino è una bestia irritante: contribuisce a render1o odioso quell'assurdo aspetto da cane, senza la simpatia del cane, quegli occhietti mobili e fraudolenti, quel corpo troppo quadrupede per un quadrumane. Ma un assalto pericoloso lo subii da parte di una scimmietta grande un decimo di babbuino e assai meno dotata di dentatura offensiva. Litigammo, ma il torto era suo perché pretendeva di scacciarmi dalla cassa dei viveri su cui stavo seduto. Fuggii ignominiosamente, per evitare un morso all'AIDS. Così almeno mi giustificai. Eppure ho conosciuto una scimmia, in Rwanda e Zaire, a cui va tutto il mio rispetto e una fraterna solidarietà: è il gorilla di montagna del Virunga, specie superba in via d'estinzione per l'idiota crudeltà dell'uomo alla ricerca di trofei. Animale pacifico ma non pacioso, malinconico e schivo, strettamente erbivoro, di mole imponente e d'aspetto terrifico. La cui cattiveria è solo una finta per allontanare il disturbatore, fatta di ruggiti e pugni sul petto e di cariche simulate. Due volte me lo sono trovato di fronte, giustamente irritato dal click della macchina fotografica, e per due volte mi sono rovesciato all'indietro sull'orticame della foresta, anziché chinarmi in atto di sottomissione, secondo le istruzioni del ranger. E per due volte il bestione si è fermato a pochi passi da me, contento di aver annullato la mia presenza senza distruggermi fisicamente. Cosa mi rimaneva da fare se non ringraziarlo e chiedergli scusa? elefante so branco sta abbeverandosi nel Chobe. Con la tipica imprudenza dei fotografi, ci awiciniamo molto, nascondendoci dietro gli alberi. Le femmine e i piccoli bevono lentamente mentre due giovani maschi, sul greto, fanno la guardia scrutando intorno con gli occhi rossicci. Infine il branco risale lapiccolascarpatainfilaindiana per riguadagnare la boscaglia, mentre le due sentinelle si avvicinano all'acqua. Ma uno si accorge di noi. Dopo un attimo di minacciosa immobilità, inizia la carica. Atterriti, ci inerpichiamo scompostamente sulla scarpata quando vediamo che tutto il branco, facendo siepe in alto, ci ostacola la fuga e osserva la scena. Deviamo precipitosamente in orizzontale, lacerando vesti e pelle sulla sterpaglia spinosa. Quando la mancanza di fiato ha stremato l'istinto delle gambe, ci fermiamo. Non c'è più. Stiamo ancora chiedendoci: cosa facevano lassù? Aspettavano idue ritardatariodavano loro una mano, in disposizione strategica, per metterci in trappola? Il mistero rimane, salvo quello, ormai chiarito, che questi animali ragionano, eccome! ippopotamo Il lago Eduardo, in Uganda, è cresciuto di livello per la fecondità della sua stirpe. Per il suo starsene quieto, per ore e ore, a rinfrescarsi in acqua, limitando lo sforzo a qualche turbolenta soffiata di narice ed a qualche improwisa sgropponata, passa per animale pigro e inutile. Verso sera va al pascolo a terra ed allora guai ad interporsi fra lui e l'acqua: potrebbe caricare con insospettata velocità scagliandovi addosso la sua massa di gomma indurita. E' intelligente?Decisamentesì. Capisce quel che gli serve e sceglie i mezzi per raggiungere il fine. Nel parco Etosha di Namibia, la mentalità pratica dei Boeri ha approntato un laghetto artificiale, illuminatoda faretti,dove gli animali, di notte, vanno ad abbeverarsi, sotto gli occhi di un pubblico silenzioso armato di cineprese. Gli elefanti sono i primi ad arrivare e, finché rimangono, allontanano tutti, compresa una leonessa con l'intera cucciolata. Ma uno non riesce a liberarsi dallamolestia Non è bello, non è buono, non è cattivo. Lo potete awicinare solo di retro quando, immerso nel pantano, il branco offre una panoramica di schiene incrostate di fango e di escrementi. Se state alla larga, in barca, non vi degna di apparente attenzione, ma vi sorveglia chetamente col periscopio dell'ocdi un uccelletto che lo becchetta sui garretti, alla ricerca di insetti e vermiciattoli. Il bestionepesta i piedi, lo scosta con la proboscide, lo insegue con inutili goffe corsette. Ma quello, perseverante come il rompiscatole di Orazio, non molla la presa. Infine il pachiderma assorbe con la proboscide un'immensasorsatae lascaricasulla bestiolina che si ritrova semiaffogata, spiumata, contorta e si , allontana strascicando su incerte zampette il corpicino ammollato. Siamo in Botswana e un groschio appena affiorante. Non dà fastidio e non vuole fastidi. Chi non lo vorrebbe come condomino? rinoceronte E' un animale stupido? Lo conosco poco. In rare occasioni qualche famigliola ci ha attraversato la strada galoppando, per fuggire il rombodelle nostre macchine. Ma nel parco Meru del Kenya ho incontrato il rinoceronte bianco, che non è bianco ma grigio sporco, ha due ragguardevoli corni ed una stazza superiore a quella del suo cugino scuro. Non so se sia stupido, ma è buono. Brucava tranquillo la sua pastura di savana strinata, sotto l'occhio protettivo dei rangers a cui era affidata la soprawivenza dellasuaspecie in estinzione. Erano sei esemplari e accettavano senza scomporsi lenostre amichevoli pacche sulla pellaccia corazzata. Grugnivano soddisfatti, scuotendo vertiginosamente il codino scacciamosche. Verso sera i guardiani li guidavano ai recinti, spintonandoli a mano con scarsi risultati, come una mansueta mandria di buoi. Ne erano rimasti pochi perché venivano abbattuti per togliere loro il corno maggiore. Pare che, ridotto in polvere, costituisca unafrodisiaco da erezione perenne. Ho saputo poi che anche questi sono stati massacrati, assieme ai loro guardiani. E' lui l'animale stupido? malci (lemureJ Mi si dice che questo è un primate rustico, una proscimmia, un remoto antecedente dell'uomo. Mi consola vederechedell'uomohaben poco e della scimmia non tanto. A Berenty, in Madagascar, incontriamo il benemerito protettore di una specie che stava sparendo in arrosti e pellicciotti, ad uso e consumo di un malvagio discendente. Il "Grand Patron" Monsieur Jean de Haulme, premio WWF 1985 per la conservazione della natura, possiede grandi piantagioni di agavi da fibra. Quando il cordame artificiale ha messo in crisi il suo prodotto, ha acquistato per niente una foresta, vi ha piantato al margine tamarindi, bungalows e ristoranti ed hacreato un famoso parco naturale, per la salvezza dei lemuri, dove accorrono turisti, giornalisti e scienziati da tutto il mondo. Ce lo dice con comprensibileorgoglio, senza sciogliere il dubbio se sia stato lui a salvare i lemuri o siano stati i lemuri a salvare lui. Questa creaturina morbida e lieta, folletto salterino di frenetica agilità, è unbizzarro assemblaggio degli animali che ci piacciono: musetto da volpacchiotto, occhioni sgranati, manine di velluto, corpo sofficedi pelo, coda lunga e anellata, gamba elastica da piccolo levriero. In foresta ho subito una felpata aggressione: mi saltavano sulle spalle e sulla testa, si aggrappavano alle braccia e alle gambe per strapparmi le banane di richiamo. Ma tutto con tale levità da avvertire appena un fruscio di piumini. Ad Anakao, dove mi godevo un mare incontroluce, unomi è venuto ingrembo e si èarrotolato come un gatto a farsi un riposino. Sono rimasto immobile, grato della scelta, per non disturbare il suo sonno leggero e fiducioso. In fondo era mio nonno. foto di Libero Casamurata Allora vedi male anche il turismo... li turismo occidentale è una cosa da film di Schwarzenegger, con la schedaprogrammata inserita nella testa. L'occidentalecheviaggia vedele cose che ha già in testa. Va alle piramidi, alla Sfinge. va sul mar Rosso a prendere il sole e si viene a casa. Io che ero lì per motivi di studio, all'o pedale del Cairo, ho visto un'altra faccia. Bambini con infezioni prese per strade piene di immondizie, epatiti dappertutto, i medici che fanno l'insulina con un solo ago. Sono stato in un lebbrosario che ufficialmente non esiste. ne viene negata l'esistenza dallo tato perché la lebbra non deve esistere in Egitto e invece ci sonomigliaia di lebbrosi chearri vano dal sud è una cosa incredibile. anche perchéper prenderela lebbra ci vogliono condizioni di miseria inimmaginabili per noi. E il turismo danneggia. Perché vedi che lagente si conforma al modello del turista. Ti faccio un esempio: l'atteggiamento del turista è quello di dire: ..que 10 non costa niente, ne prendo cinque·• eque to mette in moto un meccanismo per cui le cose perdono il loro valore reale. In particolare il turista Alpitour. che va lì una seuimana con un budget prestabilito di 2 milioni e compra tutto. Dopodiché i prezzi dive111anoquelli per tutti. E alla fine noi eravamo diventati stronzissimi. All"inizio davamo i soldi così, senza neanche di eutere, ma alla fine è quasi una que tione di principio, che non vuoi essere fregato e penso sia una reazione molto umana. Ma sai anchechequestagentehafame, hadella miseria... insomma una situazione brutta. E comunque viaggiare serve per ripensare te stes o. Anche ad apprezzareciò che hai e ciò chenon hai. Esi imparano tante cose. Peresempio ho imparato cos'è la miseria. Che in Italia non la si vede più. Se vai in Romania e per IO giorni non trovi un bicchiere di latte cominci acapire cos'è la miseria. O le ragazzechesi vendono per un pacchetto di sigarette. Capisci quant'è importante un livello di vita decente. O il rumore del Cairo, inconcepibile per noi. O quanto è ormai importante per noi la luce nelle strade. Purtroppo il turismo corrompe.Ti faccio l'esempio del rapporto fra il sardo dell'interno e il sardo della Co ta Smeralda. Quest"ultimo a forza di turismo è diventato stronzo, nclr interno si può stare a parlare, ti possono aprire una trattoria solo per te. In genere il turista si porta dietro il peggio perché lascia a casa le preoccupazioni, non Io per esempio sono figlio della televisione. Ho sempre odiato il dialetto e se qualcuno mi vuol affibbiare della "romagnolità" mi irrito. Hai visto Urga? E. molto bello il confronto fra il russoomologato. alcoolizzato, ecc. e il mongolo che non vuol piegarsi al controllo del lena cite, ecc. E alla fine c·è una cosa bella, chiedono al russo '"ma come si chiamava tuo nonno'" e il russo non lo sa e resta lì ebete. E ci ho pensatoper me. Io arrivo fino al nonno di mio padre e poi mi fermo. Le radici sonoquelle. Sesai da dove vieni forse. poi. puoi andare dove ti pare. li mio discorso ruota attorno a questo. Modernità subita. modernità vissuta. Per esempio io mi scopro a parlare in dialetto con mia nonna, vado a sentire le commedie in dialetto e forse sono l"unico giovane a farlo ... Vai alle commedie in dialetto? Pen o che nel mio de tino ci sia di andare a fare l'attore in commedie dialettali ... Il fatto di es ere romagnoli ormai non si sentepiù di tanto. Anche seServadei ha raccolto tante firme per il distacco della Romagna dall"Emilia. o·accordo sono due regioni diverse. ma... Fra l'altro io vedo che quelle che erano sicuramente doti, strada facendo, arrivati al grande benessere, si sono trasformate in difetti. La spontaneità, la libertà di parola e di pensiero, l'irruenza anche, sono diventate arroganza, cafoneria, razzismo. Si vedono donne di 60 anni imbellettate in modo indecente. Diceva un'amica che continuano a far la frutta "per comprarsi gli orecchini con i rubini", da sfoggiare nella discoteca del liscio. Donne di SOanni ... O pensa alla riviera. Certo. da noi oggi l'identità non è più una cosa forte, una cosache sentiamo. Nelle realtà irTiducibili r identità è negata con la forza. Se ci negassero la nostra romagnolità allora for e la ri copriremmo. Mi sembri tutto sommato in una situazione strana. Ami molto viaggiare, ma per andare a vcde1·cle radici degli altri... Ma forse cerco le mie di radici. E. una risposta un po· stereotipata ma... a rnra di Franco Melandri e Gianni Sapore/li
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