Terza Generazione - anno II - n. 12 - settembre 1954
sue olive con quelle degli altri o che la farina che gli dà il mugnaio venga proprio dal suo grano. Nei giorni di festa c'è tuttavia compattezza e unione di sentimenti e se c'è un contrasto è per far più bella la festa. Biso~na ven_ire per la lviadonna ài Maggio, o la Ma– donna del Carmine o il Venerdl Santo e molte altre ancora. Lavorano tutti insieme perchè la festa sia più bella. A volte le organizzano quelli che stanno a Ro– ma, i membri delle varie confraternite cominciano a raccogliere j. fondi per la festa qualche mese prima. Ci sono 5 confraternite e· parecchie feste. Le donne fan– no i .dolci. Da una settimana le bimbe del paese raccolgono 1 fion BibliotecaGino Bianco per il Corpus Domini. Stamani si sono levate a11e 3 e sono andate in giro per le case a svegliare tutti. Ora parecchi bimbi e qualche ragazza finiscono di mettere a posto i fiori, fra poco comin– cerà la processione. E' una gara fra la parte alta del paese e la bassa (un tem– po parrocchie di S. Pietro e di S. G10- vanni) a chi addobberà meglio la pro– pria piazza. Alcuni anni fa uno ebbe l'idea di fare l'infiorata. da allora l'han– no sempre fatta, è entrato nella tradi– zione, continueranno sempre. Oggi nelle due piazze ci sono de~ grandi disegni tutti di fiori. Attraverso il paese sfila la processione. Ci sono tutti: dalle autorità, ai membri delle confraternite, ai bimbi della prima comunione, a1 più poveri « zaccaros1 ». Testo e fotografie di Gabriella Boyer 15
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