Terza Generazione - anno II - n. 10-11 - luglio-agosto 1954

Questo nostro paese Pergine, , . un antica richiesta di Stato La storia del Trentino può essere consi– derata storia di contatti tra popoli e civil– tà, da cui la regione trasse attraverso i seco– li la sua fisionomia autonoma. I contatti fanno senipre storia, e in questo senso la nostra affermazione potrebbe apparire an– che troppo ovvia: ma la particolarità d'una regione confinaria e di passaggio è l'im– mediatezza di questi contatti, per la man– canza di elementi 1nediatori co1ne lo spazio e il tempo. Perchè una regione di questo tipo acquisti una fisionomia propria è ne– cessaria la comparsa sul luogo di forze di equilibrio tali da amalgamare i vari appor– ti storici in una unità ed evitare la divisio– ne « per zone d'influenza ». A queste forze di equilibrio il Trentino deve la sua storia: storia che per quanto abbiamo detto, non può iniziarsi che nel n1edioevo. Ma, si po– trebbe obf?iettare, tutta l'Europa 1noderna è nata nel medioevo, l'epoca che ha impo– stato certi rapporti giunti fino a noi: così anche questa affermazione parrebbe troppo ovvia, se non si pensasse al valore tanto più pertinente che essa assume per il Trentino. Roma aveva oltre le Alpji · delle teste di ponte: Augusta e Ratisbona, future città imperiaZi, guardano attraverso il fiume re– gioni poco conosciute e ancora addormen– tate. La Germania non esiste ancora: Augusta, le cui ~ompagnie avranno una parte notevo– le nella storia mineraria trentina, è solo un avamposto. Non esiste la Germania e in certo modo non esiste l'Italia: romani, ita– lici e galli stanno lentamente fondendosi, nia le fisionomie regionali italiane non so– no ancora comparse. Solo il rapporto con i longobardi farà apparire i primi lineamen– ti. Oltretutto le Alpi sono per i romani una barriera da superare: sono un popolo del piano che guarda le montagne con diffi– denza e timore. La loro colonizzazione è tipicamente impostata sulle vie di passaggio nelle valli: staccandosi dalle strade e da al– cune zone minerarie appaiono grandi vuoti. Si può dire allora che, nate Italia e Ger– mania, nasce il Trentino, questa regione di tramite che si spiega a destra e a sini– stra dell'Adige. Tra i monti e le pieghe delle valli esi– stono punti particolari dove i contatti, per caratteri d'ambiente e vicissitudini storiche, sono stati più stretti e immediati dove te– deschi e italiani hanno vissuto e costruito vicini la loro storia. Uno di essi è Pergine e la zona circostante: il centro e i paesi del suo comune, sparsi nel piano o sulla Pana– rotta e quelli che più oltre verso nord-est si addentrano nella valle déi Mocheni. Qui lìi è sviluppata una parte importante della storia del Trentino. Le tracce di colonizzazione preromana e roniana si ritrovano tra l'altro nei toponimi e nelle strade: per la Val Sugana passava la via alpina Claudia Augusta Altinate che da Altinum portava ad Augusta (1). La strada risaliva da Feltre verso Trento attraverso Ausugum, l'attuale Borgo Val Nella fotografia: Panorama di Pergine e della pianura alluvionale dalla cima d'Orno; a sinistra il conoide di deiezione di Susà, c5iit)fioteea ~fM3{jl i01flé()scende verso l'Adige.

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