Terza Generazione - anno II - n. 8 - maggio 1954

8 . Mensile di ricerca e di iniziativa * Claudio Leonardi La questione pregiu– diziale Franco A. Grassini Primi appunti sul pro– blema dello sviluppo Gianni Baget L'America verso la civiltà del futuro Mario Soldati Giaime Pintor Cesare Pavese da « Il Politecnico » di Elio Vi ttorini La seconda generazio– ne di fronte all' Ame– rica Piero Ugolini Il Molise tra la sto– ria e l'inchiesta (II) Agostino Paci I giovani e la cns1 dello Stato Paolo Trionfi Una cultura per l'U– niversità? F. A. G. Italia disoccupata più 42.000 G. B. Intellettuali e vita po– litica in Italia Bartolo Ciccardini Un problema fuori dell'Enciclopedia * DIRETTORE Bartolo Ciccardini EDITORI Baldo Scassellati e Ettore Sobrero BibliotecaGino Bianco Se dichiariamo su " Terza Generazione" l'insufficienza radicale degli strumenti teorici e pratici esistenti e quindi la radicale crisi del nostro paese, come abbiamo continuamente fatto, non ci vogliamo chiudere in un atteggiamento di sconforto e di rinuncia, nè atteggiarsi a far da mo– ralisti perpetuamente scontenti e perpetuamente proponenti un nuovo "pensare " e "fare'' del tutto sproporzionato alla situazione, utopico quin·– di, cioè falso e corruttore. Vogliamo piuttosto indicare alcuni grossi pro– blemi teorici e pratici cui intendiamo dedicarci. Vogliamo in altri ter- ~ mini rappresentare un '' punto " nella situazione giovanile italiana, di presa di coscienza: porre dei problemi aperti, ( e la nostra risposta al ,.. Mulino " vuole appunto, di fronte a uno dei punti più alti della cultura giovanile italiana, non opporre un nuovo sistema culturale ma porre una serie di problemi aperti, che quella cultura non copre}, ricordare come ci sia una tensione morale nella generazione, da salvare e da collocare al punto giusto di azione. E' uno spirito nuovo che occorre incomincÙlre a vivere, per poter affrontare i compiti che ci stanno di fronte. Anche per questo abbiamo voluto ritornare brevemente sul pro– blema di una norma di moralità necessaria a che ogni possibile rinno– vamento si attui. Ne " La questione pregiudiziale ", questo discorso è appena avviato, ma sarà ripreso, speriamo anche su richiesta e stimolo di tutti, in modi e termini più propri. Ora abbiamo voluto affermare come il ricatto della situazione storica sia tale da risultare continua- 1nente corruttivo, e come una delle condizioni per non soggiacervi stia nel collegare le proprie tensioni allo sviluppo di tutti; non al lucro individuale ma alla vita. Dal riconoscere questo dilemma b1·– sogna partire, per impostare un discorso sulla moralità di oggi. lncominciam·o poi, da questo numero, ad occuparci del problema dello sviluppo, problema inevitabile, al punto cui siamo giunti. Tutto lo sforzo di inchieste e di giudizi sulla situazione italiana e mondiale, che anche qui proseguiamo con lo studio sul Molise e con un nostro giudizio sul– rA merica, coinvolge appunto il precisare cosa è possibile intendere per· sviluppo storico, come possiamo collocarci nel sistema storico esistente per puntare verso un sistema storico nuovo. E' questo stesso intento, che nel "quaderno" ci spinge a occuparci di fatti e proble1ni della storia italiana di oggi, per studiare i termini a cui si è arrivati e porre di fronte ad essi le nostre esigenze e il nostro sforzo di indicarne i limiti e le linee solutive.

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