Terza Generazione - anno II - n. 5 - febbraio 1954

~ibliotecaGino Bianco Luigi De Silvi, 12 anni: ce ne sono altri dieci come lui a Civitella. Sembra che nessuno dei dieci abbia la possibilità di scegliersi una strada: tutti sanno quello che dovranno fare da grandi. Il grave, forse. non sta tanto nell'impossi– bilità di scegliersi il mestiere; fino a che punto il giovane di Civitella, diventando uomo, verrà « determinato » dalla vita associata? E fino a che punto la sua « realtà umana » andrà sviluppata o perduta? Fare il contadino o il boscaiolo diventa disumano quando il contadino ma– neggia solo la vanga e il boscaiolo solo la scure, senza avere la possibilità di li– berare tutte le sue energie, quelle che al di fuori delle attività materiali sono più propriamente « umane ». E questo avviene sempre quando « le cose non vanno bene » quando la società, non adeguata all'uomo, distrugge la ricchezza dell'uomo. Oggi in Italia ci sono migliaia di uomini tagliati fuori dalla storia.

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