Terza Generazione - anno II - n. 4 - gennaio 1954
In • ogni . " c1tta vi è una città di Kafka, dove la storia degli . . .. uom1n1 e quella che fu scritta da Kafka: una Kafka City Nel 4 POLITECNICO » diretto da Vittorini noi abbiamo ancora il modello più completo, e fino ad oggi insuperato dell'illustrazione fotografica « culturale >>. In esso noi ritroviamo costanti due elementi: da un lato un occhio al mondo, teso alla sprovincializzazione, che discende direttamente dalla formazione culturale antifasci– sta. Nell'Italia, che nel periodo fascista era rimasta quasi separata dalla circolazione della vita mondiale si riversano in un momento di particolare vitalità e curiosità, le novità in ogni settore che si sono sviluppate « nel mondo libero>. La cultura dell'antifascismo nazionale ed internazionale si fa mediatrice di queste novità. Esse vengono riprese non tanto come documentazioni, ma quasi come bandiere della libertà del mondo nuovo: è proprio nel tentativo di caricare di significati rinno– vatori i documenti della realtà mondiale che si scelgono le fotografie in riferimento a uno specifico contenuto, cercando di estrarre da esse uno slogan, una direzione, un in– citamento. Non è estranea a questa scelta la personalità di Vittorini, adattissima a cogliere gli elementi di fantasia, di poesia, di immaginazione in questo materiale che entra per la prima volta in Italia. Ricorderemo le fotografie della guerra civile spagnola scelte in maniera da ricostrui.ire una epopea, la storia della rivoluzione russa, le descrizioni dei flagelli della gue!'ra. Attorno al nucleo dei flagelli della guerra si cerca di ricondu!'re tutti i flagelli dell'uma– nità perchè lo spirito innovatore li superi in uno con la guerra: ecco le foto sulla Persia, sull'India, sulla Cina. Quasi episodio a sè è la presentazione dell'America, la cui lette– ratura ha tanto influito sulla formazione della seconda generazione. Dall'altro lato un secondo elemento: quello di rendere un'atmosfera con la fotografia: abbiamo già detto come si scegliesse nel materiale in modo da descrivere una epopea. Ma a commento dei testi si fa anche di più: si cerca di rendere dei sentimenti come la lotta, la disperazione, la desolazione, l'incubo, la gioia. Ricorderemo a proposito le illustrazioni di Kafka, la presentazione dell'America, le illustrazioni sulle città e quella ricerca dei particolari nelle opere d'arte che, da allora, è diventato raffinato costume. Il linguaggio fotografico del 4 Politi tecnico » non fu realistico: quegli uomini avevano a disposizione un grande materiale e se ne servirono per presentare una ,realtà, in un momento di grande incandescenza, in modo che ne balzasse improrogabile l'impegno della lotta per la libertà, per il mondo migliore. Ma in quella direzione furono insuperati. Lettera dalla G·recia di WERHER BISCHOF rrcioè da Atene, correndo con l'occhio ~ulla vita degli umili, che anche~, cn.Hrui.~cono nl,it<tzioni rii ramì P di Jrondr . .. ,, s:bliotecaGino Bia1co
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