Terza Generazione - anno I - n. 3 - dicembre 1953

La disperazione Era tardi e tutti se n'erano andati dal caffè, meno un vecchio seduto nella zona d'ombra che le foglie dell'albero forma– vano sotto la luce elettrica. Di giorno la strada era polverosa, ma di notte la rugiada componeva la polvere e restar seduto fino a tardi piaceva al vecchio perchè egli era sordo e di notte essendo tutto tranquillo egli sapeva ap– prezzare la cosa. Nel caffè i due camerieri sapevano che il vecchio era un poco ubriaco; e sapevano pure che, quantunque buon cliente, se si fosse ubriacato troppo se ne sarebbe an– dato senza pagare: per questo lo tenevano d'occhio. « La settimana scorsa ha tentato di uc- cidersi >>, disse uno dei camenen. « Perchè? >>. « Era disperato ». ((Disperato di che cosa?)). « Di niente ». « Come fai a sapere che non era niente? ». « Ha un sacco di soldi ». Erano seduti a un tavolo accanto alla parete e presso la porta del locale; guar– davano il marciapiede con tutti i tavolini vuoti, meno quello dove sedeva il vec– chio, nell'ombra delle toglie dell'albero: che al vento si muovevano appena. Pas– sarono una ragazza e un soldato. La luce del fanale brillò sul numero d'ottone del colletto militare. La ragazza non aveva cappello e si affrettava al fianco del soldato. « Lo pescherà la ronda », disse uno dei camenen. « Che gliene importa, se intanto ha quello che cerca? >>. « Faceva meglio a non farsi vedere per strada, adesso., Quelli della ronda lo. pe– scheranno. Sono passati cinque minuti fa ». Il vecchio seduto all'ombra percosse il piattino col bicchiere. Il cameriere più gio- . . . ' vane s1 avv1c1no. « Che cosa volete? ». Il vecchio lo guardò. « Altro brandy », disse. « Vi ubriacherete », disse il cameriere. Il vecchio lo guardò. Il cameriere venne via. « Io ho sonno adesso. Mai che riesca ad andare a letto prima delle tre. Era me– glio se si uccideva la settimana scorsa ». Il cameriere prese la bottiglia del brandy e un altro piattino dal banco nell'interno del caffè e uscì fuori, dirigendosi al tavolo , del vecchio. Depose il piattino e riempì il bicchiere. « Era meglio se ti uccidevi la settimana scorsa », disse al sordo. Il vecchio fece segno col dito. « Ancora un po' », disse. Il cameriere versò an– cora, fìnchè il brandy traboccò e scorse ((Starà qui tutta notte », disse al collega. Picasso, Testa BibliotecaGino Bianc.o • lungo il calice e il gambo nel primo piat– tino della pila. « Grazie », disse il vecchio. Il cameriere riportò la bottiglia nel caffè e di nuovo sedette al tavolo con il collega. « Adesso è ubriaco », disse. « E' ubriaco ogni notte ». « Per che ragione voleva uccidersi? ». « Che ne so». « Come ha fatto? ». S ,, d « e appeso con una cor a ». « E chi lo ha tirato giù? ». « Sua nipote ». 21

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