FV. Questo solleva la questione, molto attuale, del ritorno dei sentimenti nazionali ed etnici. Come sai, la Lega Nord in Italia è favorevole a una forma "cattiva" di federalismo, fondata sull'esclusione, l'intolleranza ... Alla fine dei conti, credo che la Lega riprodurrebbe mini-governi centralizzati. Come credi siapossibile distinguere il federalismo "buono" da quello "cattivo"? Non esiste una buona risposta a questa domanda. Se pensi ai limiti del pensero anarchico, ti accorgi che non ha saputo prevedere il nazionalismo, ma neppure le altre correnti di pensiero socialista hanno saputo prevedere o capire questo fenemeno. Non vi è una risposta anarchica adeguata a questo problema, ai problemi della Spagna, dell'Irlanda del Nord, della ex Jugoslavia. O meglio, una risposta ci sarebbe: l'abolizione dello stato. GC. Passiamo ora a un altro tema, quello della privatizzazione dei servizi. Mi scuso se ritorno di nuovo all'esempio della Svizzera, ma vi sono poche persone, almeno qui in Inghilterra, che hanno seriamente pensato alle conseguenze sociali del sistema di governo della Svizzera. Un gallese, E. Rys, ha scritto un libro quasi completamente dimenticato, Government by Community. Egli cita esempi tratti dalla Svizzera, dove i comuni piu ricchi aiutano i comuni piu poveri, situati nelle zone rurali e montane dove nemmeno i lavoratori greci o turchi vorrebbero andare a lavorare. In altre parole, quando gli individui hanno una autonomia vera, essi si comportano in modo respsonsabile verso gli altri. Un altro grande ammiratore della Svizzera in questo paese è Jonathan Steinberg, un newyorkese che insegna storia a Cambridge. È l'autore di un libro intitolato: Perché la Svizzera? È un buon libro, ristampato di recente dall'editore MacMillan di Londra. GC. I o continuo a non essere del tutto convinto del "modello Svizzera". Per esempio, gli Svizzeri hanno accumulato le loro ricchezze sfruttando i lavoratori emigranti, dando loro quasi nessun diritto. Lavoratori stranieri a buon mercato sono stati usati in tutta Europa, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ... GC. Inoltre, il sistema bancario di quel pease ha permesso il riciclaggio di denaro di dubbia argine. Non vorrei essere frainteso. Vi sono moltissimi aspetti di quel paese che trovo ingiusti. Come vi sono aspetti di moltissimi altri paesi che trovo ripugnanti. Voglio solo indicare la struttura statale della Svizzera come un buon esempio, nulla di più. Difetti esistono in tutti i paesi. Vorrei aggiungere che il fatto che la Svizzera sia diventata cosf ricca mostra che quel sistema tutto sommato funziona, produce anche ricchezza. Non approvo lo sfruttamento del lavoro, né in Svizzera, né in quelle fabbriche di scarpe delle Marche di cui abbiamo parlato prima, molto probabilmente mandate avanti da poveri lavoratori algerini. GC. Senza dubbio. Vi sono poi delle mutazioni anche nelle Marche. La produzione è in parte fatta in Bangladesh. Il prodotto finito torna poi Europa e viene venduto nelle ricche città dell'Est, Tokyo e Taipei. Sì, questo fenomeno é molto interessante. È vero che la globalizzazione dell'economia è uno di quei fenomeni per i quali non ho risposte. Gli anarchici, come nessun altro credo, non hanno una risposta. FV. Ammiro molto il fatto che tu ammetta, con grande candore, di non avere risposte a tutto ciò che accade a questo mondo. Questa onestà è davvero inusuale in Italia, dove gli intelletuali sono dei tuttologi, hanno risposte e teorie su tutto e su tutti. Quali sono i tuoi progetti futuri? Io sono costantemente alla prese con la produzione di libri. Due miei libri uscriranno quest'anno: Talking to Architects, che raccoglie una serie di lezioni che ho tenuto per un pubblico di architetti in vari paesi; l'altro volume si intitola: Reflected in Water: A Crisis of Socia! Responsability (l'editore è Cassell, 1996). Cerco di applicare la lezione anarchica all'uso della risorsa acqua. L'acqua è una risorsa fondamentale, che non deve essere monopolizzata da pochi. Mi occupo di questo tema facendo riferimento alle esperienze di vari paesi, ma ho molto presente questo paese, l'Inghilterra, dove l'acqua è stata privatizzata! Non passa settimana senza uno scandalo dell'acqua. Molte regioni sono rimaste senz'acqua - incredibile in un paese con così tante piogge come l'Inghilterra - e i vari managers delle imprese si sono arricchiti in modo indecoroso. La Spagna è un caso interessante. Da un lato hanno rubato l'acqua ai portoghesi, ma hanno anche un antico sistema di uso comune delle acque, le comunidades de agua, dato loro dai mori. Mi occupo anche del Nepal. Insomma, è un libro moralistico sull'acqua, tema estremamente urgente in questo paese. Vi racconto un episodio della storia di questo paese. Nel 1976 - quando l'acqua non era stata privatizzata - vi fu una grande carenza d'acqua. Vi furono appelli a una riduzione del consumo, che vennero raccolti dalla popolazione. L'estate scorsa una simile carenza d'acqua fu accompagnata da simili appelli. Ma gli inglesi hanno detto: "perché dovremmo ridurre il consumo di acqua? Noi paghiamo per un servizio molto salato e vogliamo l'acqua!". Trasformare l'erogazione d'acqua da un servizio in una merce ha prodotto gravi deficit. FV. Hai anche libri in progress? Un libro cui sto lavorando si intitola Youth and Unemployment. Mi è stato commissionato da una assoziazione non-profit. Il tema è un movimento che ha operato in Francia per circa 45 anni. Lo scopo di questa organizzazione è LEZIONI . l
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