La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 17/18 - lug.-ago. 1996

viata la produzione di un bollettino informativo periodico sulle attività pubbliche della biblioteca, sulle nuove acquisizioni di materiale librario, ecc. L'aspetto organizzativo, la gestione quotidiana, nonché la sfera della progettualità e dello sviluppo di questa iniziativa non ci sembrano essere argomenti pertinenti a un livello meramente tecnico, bensì appartenere al nucleo più profondo del suo significato culturale, etico e politico. Il senso della "Biblioteca Claudio Gerbino" crediamo risiederà anche, e soprattutto, nell'identità specifica che sapremo darle. Questa identità non sarà il frutto di una particolare specializzazione del patrimonio librario o del tipo di servizi forniti. La sua specificità, piuttosto, emergerà dalle relazioni umane che la produrranno e che essa ,l"'sua volta saprà riprodurre. Consideriamo dunque gli elementi organizzativi che seguono come parte integrante del senso che vorremmo dare al progetto. La fruizione del patrimonio librario e cioè l'accesso ai locali della biblioteca e la consultazione del materiale sarà, come già accennato, assolutamente gratuita. • Il prestito sarà consentito dietro versamento di una quota una tantum di ~ 30.000 come contributo per la copertura di spese per eventuali furti e per l'usura del materiale librario. In seguito non sarà più imposto alcun versamento e chiunque lo vo~lia potrà contribuire alle spese vive di mantenimento della biblioteca con donazioni volontarie. Gli orari di apertura saranno il più possibile estesi, in conformità con le esigenze imposte dalle altre attività dell'associazione, e saranno garantiti da un'ampia lista di responsabili. Le riunioni dedicate alla discussione sulla gestione saranno caratterizzate dalla assoluta pubblicità e trasparenza. Il sostegno economico necessario alla biblioteca, il mantenimento e l'accrescimento del patrimonio librario, lo sviluppo di progetti per il futuro, oltre che dalle altre attività dell'associazione culturale/ Drashi Locopei, dalla quota di garanzi.a per i prestiti e dal periodico contributo volontario degli utenti, dovrà giungere dalle istituzioni pubbliche incaricate di promuovere iniziative di sviluppo culturale, dietro la presentazione di progetti specifici. È stata già avviata inoltre una campagna di raccolta di fondi per approntare le risorse finanziarie necessarie all'istituzione della biblioteca ed alla sua prima fase di sviluppo. In particolare si chiede a coloro i quali hanno amato Claudio ed il suo impegno civile e a chiunque sia interessato, non soltanto all'uso della biblioteca, ma alla sua fondazione, un contributo più che simbolico, una quota di istituzione della "Biblioteca Claudio Gerbino". Questo gesto renderà concretamente possibile in tempi brevi l'avvio del progetto, ma non soltanto per questo sarà importante. Ciò che una ampia sottoscrizione potrà garantire sarà, crediamo, la possibilità di pensare fin d'ora gli sviluppi futuri di questa iniziativa, di pensare la "Biblioteca Claudio Gerbino" come una parte vitale del processo di liberazione e di crescita culturale, etica e politica della nostra città, come una parte vitale nell'esistenza di ognuno di noi. ♦ GIRO D'ITALIA TEATRO PER BAMBINI A NAPOLI Luca Rossomando Silvio: "Mi ricordo il !?.rimogiorno di asilo: avevo tre anni ... è stato il primo siorno della mia vita in cui hanno dovuto svegliarmi ... Nell'atrio c'erano altri bambini, un uomo con la barba ci chiamava per nome e ci metteva in fila...". Luca: "Sono andato all'asilo a quattro anni e mezzo. Non ho pianto, ma ricordo tre maestre strane che se facevi qualcosa che non andava bene ti mettevano sotto la cattedra". Valeria: " ... c'era una bidella che per convincermi a mangiare pasta e lenticchie mi diceva che era pasta e cioccolata". Luisa: "A cinque anni in prima elementare! Sono arrivata una settimana dopo. A scuola già iniziata. Ricordo che la notte precedente mi sono addormentata con la cartella sulle spalle". . Roberto: "I maschi giocavano con le costruzioni e le femmine giocavano tra loro. Ciro, un signore che mi faceva mangiare, mi minacciava per scherzo e mi diceva che mi avrebbe tagliato la gola, per farci entrare il cibo". Brunella: (è la sola a dire, ogni tanto di non ricordare niente, mentre gli altri raccontano. Poi ricorda, e anche troppo). "Ah, ecco, all'asilo ero la preferita della maestra. Mi portava sempre in giro con lei. Poi ricordo che dirigevo gli altri bambini che cantavano, poi facevo le catapulte con i piselli. Un giorno vennero dei medici che controllavano con un coltello di plastica se avevamo pidocchi in testa ... Un bambino, 'Totore capa e cartone', all'asilo mi picchiava sempre. Ma alle elementari ...vendetta! E allora io a picchiare lui". Questo è un frammento di Via col tempo (ricordi emozioni e desideri sotto forma di spettacolo). È il frutto di un laboratorio teatrale condotto durante l'anno scolastico con ventidue ragazzi di seconda e terza media in una scuola di Napoli. Un percorso di parola e movimenti che attraversa passato presente e futuro dei ragazzi coinvolti, partendo dai ricordi e dalle emozioni ad essi legate, fino ai desideri di ognuno di loro. Marina Rippa, che è anche una loro insegnante di educazione fisica, li ha guidati in questo percorso e alla fine ha solo dato un ordine al lavoro di un anno, che è diventato uno spettacolo compiuto, molto diverso dalle recite scolastiche a cui spesso ci capita di associare l'idea del teatro nella scuola. Marina è anche la coordinatrice del gruppo regionale cieli'Agita, un'associazione nata nel '94 per "favorire la promozione e la ricerca SUOLE DI VENTO

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