Repubblica Federale di Jugoslavia per la sua scarsa propensione a collaborare per l'arresto di alcuni criminali, presenti nel territorio della Federazione. Finalmente il 19 aprile la Repubblica di Croazia approva una legge che stabilisce a quali condizioni (complesse) il Tribunale può operare in Croazia e anche le procedure (complicate) per concedere l'estradizione di criminali di guerra al Tribunale cieli'Aja. Il 25 aprile il Presidente del Tribunale, Antonio Cassese, chiede sanzioni per la Repubblica Federale di Jugoslavia e la Repubblica Serba per il rifiuto di collaborare attivamente con il Tribunale. Nel mese di maggio Goldstone - Pubblico Ministero del Tribunale - critica anche la Nato perché eviterebbe di impegnarsi per arrestare i criminali di guerra serbo-bosniaci. Karadzic insieme a Mladic è accusato di crimini di guerra. Una delle condizioni stabilite dall'Osce per le elezioni è la sua rimozione. Nella seconda metà di maggio il New York Times riporta la notizia di un accordo segreto con gli americani a Belgrado, secondo il quale Karadzic potrà rimanere al suo posto nella Repubblica Serba, evitando di essere processato, a patto che non si faccia vedere alle riunioni del governo e del parlamento e defili la sua posizione pubblica. Il Dipartimento di Stato americano e Cari Bildt smen.tiscono. Bisogna continuare a sostenere le attività del Tribunale, estendendo e rafforzando l'incriminazione di tutti i criminali di guerra -senza riguardo alla loro appartenenza etnica- in ogni territorio della ex Jugoslavia. I diritti umani L'accordo VI di Dayton stabilisce alcune disposizioni importanti per quanto concerne il rispetto e la promozione dei diritti umani, sottolineando il rispetto dei fondamentali principi del diritto internazionale dei diritti umani, attraverso il loro recepimento all'interno dell'ordinamento della Bosnia Erzegovina. A gennaio è stata nominata come Ombudsman dei diritti umani a Sarajevo l'ambasciaPIANETA TERRA trice svizzera Greta Haller. A febbraio il Consiglio d'Europa discute tra l'altro la nomina di otto membri della Camera dei Diritti Umani. Il 14 marzo è stato finalmente aperto il Centro di Coordinamento per i Diritti Umani a Sarajevo. Solo il 27 marzo viene inaugurata la Camera dei Diritti Umani. Potrà ricevere proteste e richieste su presunte violazioni sui diritti umani, che dovrà affrontare o risolvere. Le convenzioni internazionali sui diritti umani non sono ancora state recepite dall'ordinamento della Bosnia Erzegovina. Ejup Ganic - Vice Presidente della Federazione bosniaca - ha ricordato il 3 maggio scorso che a Mostar la questione principale è il rispetto dei diritti umani. Mostar fa parte della federazione di cui Ganic è Vice Presidente. L'accusa è rivolta ai croati di Bosnia. Pochi giorni dopo la Croazia protettrice dei croatoerzegovesi non viene ammessa nel Consiglio d'Europa: il motivo è proprio nelle insufficienti garanzie di rispetto dei diritti umani, come l'attacco ai media e al comune di Zagabria stanno a dimostrare. Un'altra motivazione addotta per la mancata ammissione: la non collaborazione con il Tribunale dell'Aja per la consegna dei criminali di guerra. Nella Repubblica Serba di Bosnia continuano ad avvenire violazioni dei diritti umani, come evidenziato dall'ultimo Rapporto delle Nazioni Unite e testimoniato dai rapporti della Helsinki International Federation. Le istituzioni previste da Dayton per il rispetto dei diritti umani hanno incontrato in questi sei mesi serie difficoltà. Questione molto specifica è quella della libertà di movimento, diritto umano alla base in questo caso della possibilità dei profughi di rientrare. principalmente protagonisti serbi bosniaci contro musulmano-bosniaci che volevano penetrare territori controllati dai primi. A Stolac sono stati i croato-bosniaci a impedire ai musulmani di visitare le loro case. La libertà di movimento è ancora pregiudicata a Mostar, dove gli uomini difficilmente passano "
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