mila (La Nuova Italia, Firenze 1996, pp.213, lite 23.000). Ma se questi sono i cinque punti di approdo finali, va segnalato che il percorso seguito dall'autore si snoda lungo una serie numerosa di approfondimenti e di analisi sulle problematiche che, direttamente o indirettamente, definiscono e influenzano il mondo dell'infanzia. Trovando una felice sintesi tra complessità dei problemi affrontati, stile divulgativo e accattivante e presentazione e analisi di dati statistici (tratti soprattutto dalle indagini Multiscopo dell'lstat), Volpi offre un quadro praticamente esaustivo di quelle tematiche che studiosi di varia natura vanno affrontando ormai da molti anni su bambini, famiglia, servizi sociali. Per parlare di figli, l'autore propone un "preludio ai figli": tutta la prima parte del volume è infatti una riflessione sulle "vicende" dell'istituzione matrimoniale (riduzione del numero dei matrimoni, aumento dei matrimoni civili, aumento dell'età media al matrimonio, divorzi, figli naturali ...) e delle trasformazioni che stanno interessando l'istituto famigliare (compresenza di tradizione e innovazione, crescita delle famiglie monogenitoriali, . ;.-.:. ~f ~ ;:: -;: ;.-:-:- {t:': -·· ..... :~i ~-;:.:-:,_. - .- - . . ..:·· ~::=::~.'":~_;. ...~-- equilibri tra famiglia e lavoro, famiglie con figli unici, adozioni ...). Dopo il preludio, Volpi entra nel merito del "'mondo dei figli", e scorre una dopo l'altra le problematiche più significative al ri~uardo: la salute dei bambini, i percorsi familiari, i rapporti extra-familiari, la criminalità minorile e la violenza sui minori. Tutto il volume, sia nel "preludio" che nelle sezioni successive, è estremamente attento a evidenziare i nodi irrisolti e le contraddizioni che definiscono la condizione infantile, offrendo al contempo (e questo è un merito sicuramente non trascurabile) una documentazione statistica efficacemente trattata e semplificata a fini divulgativi. Ovviamente l'autore non è potuto scendere nei singoli dettagli di ognuna delle questioni sollevate (sarebbero occorsi volumi e volumi), ma la semplicità e la chiarezza con cui Volpi solleva problemi presenti e irrisolti nel contesto italiano fa sicuramente di questo volume un utile strumento di divulgazione, denso di provocazioni e stimoli per ragionare sulle trasformazioni della famiglia e sulla condizione dei figli (e dei bambini in genere) in Italia. ♦ BUONI E CATTIVI
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