La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 16 - giugno 1996

tenenti o meno a una di queste organizzazioni, vengono esaminati nelle riunioni settimanali e vengono concessi prestiti agevolati, sussidi e altre forme di sostegno. Alcune delle organizzazioni che ho incontrato sono orgogliose di offrire questo tipo di servizi e vo~liono continuare a farlo. Gli aspiranti membn non vengono immediatamente ammessi nell'organizzazione, ma nell'ambito delle riunioni settimanali vengono sottoposti a dei colloqui con gli altri membri per verificare che i candidati non siano motivati solo da interessi personali, ma siano pronti ad assistere gli altri poveri del villaggio. Altrimenti, mi hanno spiegato, "l'obiettivo della nostra organizzazione verrebbe stravolto". Alcune or~anizzazioni sono andate anche oltre e hanno mtrapreso un'azione di sviluppo che coinvolge e assiste la comunità nel suo 111sieme. Sono state indette delle riunioni di tutti gli abitanti del villaggio e sono stati proposti vasti progetti di irrigazione o controllo delle inondazioni per poter sottoporre a coltura estensiva o intensiva un maggior numero di terreni o per proteggere le coltivazioni, in modo che sia i proprietari terrieri, sia i lavoratori agricoli possano trarre vantaggio da un aumento della produzione e dell'occupazione. I gruppi hanno offerto il proprio contributo a questi pro~etti sia in termini di fondi di risparmio che d1 manodopera, e hanno invitato gli altri abitanti, ricchi e poveri, a collaborare in termini di denaro, disponibilità o manodopera. In molti villaggi sono attualmente in corso progetti di questo tipo che attivano le risorse dell'intera comunità sotto la guida delle organizzazioni dei braccianti. In un villaggio ho avuto la fortuna di assistere a un'assemblea per discutere una proposta per uno di questi progetti: la costruzione di un argine l?er proteggere i terreni coltivati dalle inondazioni e per aumentare la quantità di terreni su cui costruire case. La proposta era di assegnare nelle riunioni collettive il terreno in sovrappiù ricavato dall'azione di bonifica a coloro che non possedevano un appezzamento proJ?rio. Una così costruttiva e umana "leadership" nel campo dello sviluppo sociale messa in atto da parte degli oppressi mi ha colpito come una delle più promettenti speranze di progresso sociale che 10 abbia mai visto in nessun altro posto. Negli ultimi anni simili iniziative popolari di carattere spontaneo, oppure "animate" e "facilitate" 2 da attivisti sociali, sono andate crescendo in molti paesi. Le agenzie di sviluppo tradizionale hanno iniziato a dare credito ad esse nel quadro della retorica dello "sviluppo partecipativo" senza necessariamente comprenderne le motivazioni e il messaggio di fondo: questi movimenti non possono essere "cooptati" nel paradigma dello sviluppo tradizionale senza venirne stravolti. Anche i pensatori radicali, ora disillusi dalle grandi sperimentazioni con il "socialismo", guardano a questi movimenti con un nuovo atteggiamento di speranza3. In effetti questi movimenti di base e il corrispondente lavoro di animazione e facilitazione hanno ormai raggiunto un sufficiente grado di maturità e mostrano una convergenza di pensiero ed articolazione di orientamenti filosofici, attraverso una rete di scambi e cooperazione reciproca, da fornire una base per delineare alcune coordinate del loro paradigma alternativo di sviluppo. J..llJSUJ.1 Il paradigmadello sviluppo tradizionale Un paradigma di sviluppo è una scuola di pensiero concorde su come intendere lo sviluppo e su come analizzare e valutare la realtà per definire le politiche e la prassi di sviluppo: 111 termini più generali su come ottenere la conoscenza necessaria per lo sviluppo. Il paradigma dello sviluppo tradizionale si basa sul principio di una struttura sociale gerarchica in cui vi siano dei livelli "superiori" e pertanto in grado di guidare, controllare e decidere lo "sviluppo" degli altri. Secondo questa concezione, alcune nazioni sono più sviluppate di altre, così come al loro interno alcune classi sociali sono superiori ad altre in termini di benessere economico; grado di istruzione e cultura. Questi ceti superiori creano delle nuove strutture, o occupano e dominano quelle già esistenti, per esercitare un controllo orgamzzato su quelle "inferiori" - a livello mondiale, nazionale o locale - assumendosi la responsabilità del loro sviluppo. Una casta di intellettuali è al servizio di queste strutture nella valutazione della realtà e nella costruzione del sapere che si presume venga utilizzato per ~uidare le loro politiche ed azioni. Sistemi di istruzione e formazione sono strutturati per trasmettere questo sapere ad alcune persone della società attraverso un rapporto gerarchico insegnante/studente o formatore/utente della formazione. Questi meccanismi non hanno solo la funzione di trasmettere il sapere, ma anche di consolidare la struttura gerarchica: coloro che sono in possesso di titoli di studio o sono "formati professionalmente" sono "superiori" a l ' .. (! ·,· • .. . ",\. I .'./~~ ...,...A::-.~-- ..,,, \ J(,i&it ""i'·l-.. ,;~~t·'. :_:=.·.:. . ' ·. ~:··~~- •,'-'• , ·~·-/:.. / .. --•·~ ~....,_"' ~ , ·- ',~f l ;,--·..··· . I __ _j .__

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