in due parti, una che tende verso il mercato e l'altra verso lo Stato, ma sarebbe/iù esatto pensare alla nostra società come a uno sgabello a tre gambe, composto dal settore del mercato, dal settore statale e dal settore della società civile. La prima gamba crea il capitale di mercato, la seconda crea il capitale pubblico, la terza crea il "capitale sociale". La gamba più antica e più importante, ma anche la meno consapevole, è quella della società civile. Per più di duecento anni questa parte della società ha contribuito a formare l'America. Le scuole ed i college nazionali, gli ospedali, le organizzazioni di servizi sociali, le associazioni di solidarietà, le associazioni delle donne, le organizzazioni giovanili, le associazioni per i diritti civili e per la giustizia sociale, gruppi per la salvaguardia dell'ambiente, per la protezione degli animali, teatri, orchestre, gallerie d'arte, biblioteche, musei, associazioni civiche, organizzazioni per lo sviluppo della comunità, consigli di quartiere, volontari dei visili del fuoco e le pattuglie della protezione civile fanno tutti parte del terzo settore. Vi sono attualmente più di un milione e quattrocentomila organizzazioni senza fini di lucro negli Stati Uniti, con un patrimonio totale che va oltre i 500 miliardi di dollari. Queste associazioni spaziano dai servizi sociali all'assistenza sanitaria, dall'istruzione alla ricerca, alle arti, alla religione e all'assistenza legale. Le spese delle organizzazioni nonprofit americane superano il prodotto interno lordo di tutti i paesi del mondo tranne sette. La società civile contribuisce sià per più del 6% al Pii degli Stati Uniti e formsce più del 10,5% dell'occupazione totale. Sono più numerosi gli occupati m organizzazioni del terzo settore che i lavoratori delle industrie di costruzioni, o dell'elettronica, dei trasporti del tessile e dell' abbigliamento. Esiste ora l'opportunità di creare milioni di nuovi posti di lavoro nella società civile. Ma la retribuzione di manodopera e di talenti di uomini e donne, che nel settore privato così come in quello statale non sono più richiesti, e la creazione di un "capitale sociale" nella comunità, ha un costo in denaro, e la fonte più naturale da cui attingere è senz'altro l'economia dell'Era dell'Informazione. Basterebbe introdurre una tassa sulla ricchezza generata dall'al- /1_> (f ' ·4 ·i •, " RICCHIEPOVERI ta tecnologia e destinarla alla creazione di lavori nonprofit e alla ricostruzione di luoghi ad uso sociale. Questo progetto può raf>presentare una potente forza di controbilanciamento al nuovo mercato mondiale. Nel vecchio sistema, la ricerca di un equilibrio tra il mercato e lo Stato dominava la discussione politica. Nel nuovo sistema, la ricerca di un equilibrio tra mercato, stato e terzo settore diventa prioritario. Dal momento che la società civile conta sia sul mercato che sullo stato per la sua sopravvivenza e la sua prosperità, il suo futuro dipenderà in larga parte dalla creazione di una forza sociale che possa avanzare delle richieste in entrambi questi settori, per convogliare parte dell'enorme ricchezza finanziaria portata dalla rivoluzione informatica verso la creazione del "capitale sociale". Questa terza forza esiste nella vita politica degli Stati Uniti, ma non ha ancora trovato il modo di affermarsi tramite un movimento rappresentativo. È composta da 89 milioni di Americani - un adulto su due - che dedicano in media quattro ore alla settimana o più del proprio tempo ad attività nelle varie organizzaz10ni di volontariato che compongono la società civile. Nel terzo settore partecipano persone di ogni razza e di ogni classe sociale; vi sono Rer.ubblicani, Democratici e Indipendenti. Ciò che li accomuna tutti è il credere nell'importanza d~dare un contributo alla crescita della comunità, di creare il "capitale sociale". Se questo prezioso potenziale diffuso potesse essere trasformato in direzione di finalità e identità comuni potremmo ridisegnare l'intera mappa della politica. Vi sono segni di un avvio in questa direzione. In città e paesi sparsi per gli Stati Uniti, le organizzazioni civiche si uniscono, alcune per la prima volta, per affrontare le ardue questioni economiche e sociali delle loro comunità. Si chiedono come utilizzare le scarse risorse economiche e incominciano a misurarsi con problemi relativi alla ricostruzione del tessuto lavorativo e del tessuto sociale. Mentre le associazioni di assistenza legale hanno da sempre un ruolo importante nel Terzo Settore - sostenendo, stimolando e in alcuni casi anche contrastando attivamente le forze di potere economico e politico all'interno delle loro comunità - la novità sta nel ruolo che
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