La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 15 - maggio 1996

ancora delle possibilità di riconoscimento reciproco tra questi giovani e quelli di ieri, tra questi giovani cui appunto manca la memoria storica, e quello che è stato un passato che per noi è recente e che però sembra così lontano. Naturalmente questo progetto è ancora a uno stad10 magmatico e non so bene come lo porterò avanti, però la molla che c'è dietro, il desiderio che mi spinge è proprio quello di capire meglio quel periodo e questo, anche per poter far capire ai ragazzi di oggi cos'era quella cosa che mi sembra manchi loro completamente, quella specie di febbre che dà soltanto una continua e invincibile speranza, perché allora c'era soprattutto questo, una speranza fortissima t, stato l'ultimo momento davvero vitale della cultura occidentale, in politica come in arte eccetera. Il '68 è il momento in cui prende fuoco qualcosa che era stato preparato in tutti gli anni Sessanta. Non è un caso see Prima della rivoluzione, girato nel '63 e uscito nel '64 nell'indifferenza totale di ARTEE PARTE questo paese se non peggio, è uscito a Parigi nell'inverno del '67 e a inizio del '68 ottenendo un grande successo nel circuito d'essai. Ebbe 300.000 entrées, e questo voleva dire che quel film aveva un po' miracolosamente espresso un disagio e una volontà che erano proprio di quel momento, proprio del '68. Il problema centrale è, mi pare, che la generazione attuale si confronta con la precedente, con la generazione che è stata l'ultima a tentare la "scalataal cielo", l'ultima a cui era stato ancora concesso di sperare,ed è invece una generazione che almeno in Occidente questa speranza non l'ha più. Cosa sipuò recuperare di quell'utopia che possa servire ancora oggi? È questo il tentativo che voglio fare. Ai giovani di oggi è concesso di accedere o no a questa utopia, una volta scoperto cos'era il capitale di cui si parlava, oppure no, essendoci qualcosa di strutturale nella societa odierna dovuto a come le cose si sono evolute d_opo la syolta _dell'89? N~n nesco a nnunc1are a un m10 idealismo, che prima era politico e ora non più. E allora mi chiedo: è possibile restituire una memoria storica che possa servire? oppure è un gesto interessante ma comunque destinato al fallimento? Questo mio desiderio è venuto dalla ingenua scoperta di un mondo di giovani dai quali finalmente, dopo anni, mi sento attratto e di cui sono molto curioso. Il mio idealismo mi porta a pensare (un po' in segreto) che il socialismo rinascerà negli Usa. Questo è un sogno .dichiaratamente megalomane, quanto quello che muoveva Novecento, quando avevo un certo potere sul mondo della produzione avendo fatto un film di successo internazionale come Ultimo tango. Anche lì c'era il desiderio di ricordare agli italiani (era il '73-'74-'75) che la cultura dei loro nonni e dei loro padri era soprattutto una cultura contadina. C'era anche P.erò, segreto ma non tanto, il desiderio di creare un ab braccio Soviet-MostfilmHollywood sul piano di una narrazione epica. Questo era interessante come tarda utopia post-sessantottesca, ma venne molto frainteso a:nche perché questo desiderio di riconciliazione che attraversava il cinema che volevo fare era parallelo nelle mie intenzioni a quello che stavano facendo Berlinger e Moro con il compromesso storico.Una semplificazione un po' vertiginosa: operai cattolici e operai comunisti che fanno lo sciopero insieme, che vanno a protestare a braccetto ... tutto 9.uesto tentativo era così vert1ginois amente utopico che sfuggì anche al partito a cui il film era dedicato, gli sfuggì addirittura in modo parrocchiale e fideistico. Quei temi sembrano molto superati, con la scomparsa del Pci... Negli anni Ottanta si è sviluppato nel nostro paese un ego ipertrofico per la situazione di diffusa corruzione che solleticava tutti a mettere il proprio io davanti a ogni altra cosa. E adesso c'è una reazione a tutto 9.uesto: la riscoperta della felicità come bene di gruppo. Dall'86, l'anno dell'Ultimo imperatore ho avuto occasione di vedere, in Cina, dopo Tienanmen, il tentativo di coniugare i peggiori momenti del capitalismo e del comunismo. Essendo

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