La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 15 - maggio 1996

Esistono principi non negoziabili, come il riconoscimento dell'Ezln come forza belliserante che andrebbe contro la sovranità nazionale, e altri punti che si possono discutere, come il progresso democratico che unirebbe il paese. Credo che sia importante l'impostazione che daremo al tutto. Se lo impostiamo come accordo di San Cristobal non porterà a niente, ma se lo impostiamo partendo da San Crist6bal per unirci a quello ,che gli altri stanno facendo nei partiti politici, nel congresso, allora sì che otterremo dei risultati. Se voi assicurate che quello che volete non è tenere in ostaggio il paese, ma solo partecipare alle trasformazioni democratiche, aumenterete le possibilità di ottenere cambiamenti a livello nazionale a favore della democrazia di cui avete parlato ora. C'è un altro grande tema che attraversa la mag~ior parte dei problemi, quello dell'autonomia delle comunità indigene. Questo tema non risuarda solamente il Chiapas. Nei vostri termini, al livello federale, è possibile ottenere che l'esecutivo federale e i partiti politici propongano al congresso uno statuto che all'interno del nostro sistema costituzionale vi conceda gli spazi che non avete avuto in ~assato. Come si può arrivare a questo? Con diritti riconosciuti e attraverso una serie di riforme in cui, senza istituire una doppia sovranità che dividerebbe il paese, potreste ottenere un buon livello di autonomia. ·Penso a nuovi municipi in cui avreste facoltà di governo, alle trasformazioni dei distretti elettorali perché le comunità indigene possano avere rappresentanza statale e federale, a riforme affinché nel1'ambito attuale possiate avere facoltà di governo nei municipi e possiate accedere ad altre cariche. Riforme che siano compatibili con il sistema di governo del paese. Credo che sarebbe un grande cambiamento, profondo, giusto e che sarebbe un grande passo in avanti. Per riassumere, penso che per ottenere una soluzione politica i cambiamenti nazionali dovranno seguire percorsi politici istituzionali. Così anche voi potrete contribuire agli sforzi dei partiti politici, del congresso, del governo, della società civile che già convergono in un'unica direzione verso la democratizzazione. I temi locali hanno tutti una risposta. [... ] Possiamo concordare un programma di azione e di trasformazioni per garantire che tutti gli accordi verranno realizzati. La questione dei prigionieri indigeni arrestati per la propria attività politica mi sembra risolvibile. Bisogna esaminare caso per caso. Il tema dell,a lingua e della cultura può rientrare nella questione dell'autonomia e dei diritti delle comunità indigene. Il tema del riequilibrio dei finanziamenti alla regione è molto complesso. Dovrà essere approvato da tutti gli stati della federazione. Certamente si troverà una formula di sostegno alle comunità indigene senza alterare troppo il sistema fiscale federale. Ci sembra buona la proposta di una Commissione Nazionale di Pace con Giustizia e Dignità composta da persone che non appartengano al governo, ai partiti o all'Ezln, per verificare la realizzazione degli accordi raggiunti. (... ] Per quanto riguarda l'indennizzo per le conseguenze del conflitto, mi sembra che si possa raggiungere un compromesso. Le questioni che riguardano il codice penale, abusi, negazione di libertà, tutela dei diritti umani possono migliorare moltissimo. A questo prof>IANE7'ATERRA posito vi informo, su richiesta del governatore, che sarà abolito il vecchio codice penale e ne entrerà in vigore uno nuovo con maggiore considerazione dei diritti degli indigeni. Tra le grandi questioni mi riferisco in particolare a quella delle terre, che è uno dei motivi che vi hanno spinto a questa guerra. Ci troviamo di fronte a un problema molto complesso. Se chiediamo la reintroduzione dell'articolo 27 avremo due problemi: 1. non risolveremo i problemi attuali; 2. creeremo inquietudine nei piccoli proprietari del paese. A questo punto mi direte: 'non ci dà nessuna possibilità. Senza riforma che facciamo? L'attuale articolo 27 non risolve i nostri problemi'. Credo che la soluzione sia f reparare una legge per la giustizia agraria ne Chiapas che non alteri l'equilibrio del paese e permetta di risolvere il problema delle terre inutilizzate e mal distribuite. Se a questo si affiancano meccanismi di produttività, in tempi relativamente brevi si risolveranno molti dei conflitti agrari in Chiapas. Vi assicuro che a volte una legge ben formulata ha più effetto di una riforma costituzionale non regolamentata. [... ] Oltre alle riforme è necessario arrivare alla fine delle ostilità, alla sostanza dell'accordo di pace. Fondamentalmente sarà una sospensione unilaterale delle ostilità da parte vostra, accompagnata da un 'cessate il fuoco' definitivo e della fine della mobilitazione delle truppe. [... ] L'ultima riflessione riguarda questa opportunità di dialogo. Credo che sia importante trovare delle soluzioni. (... ] La mia opi~ione personale è che sarebbe molto utile trovare al più presto un compromesso più ampio possibile. Questo darà a voi maggiore copertura politica e a noi consentirà di ottenere un maggiore appoggio alle decisioni necessarie. Ci dovranno essere tutti i cambiamenti che saremo in grado di ottenere. Voi avete fatto delle dichiarazioni. Noi dichiariamo che agiremo nel più breve tempo possibile. La cosa fondamentale è che ci sia rispetto". Ci spostiamo nella cattedrale. Ci sono più di settecento giornalisti ufficiali. È la prima conferenza stampa. La cattedrale si illumina ai flash delle macchine fotografiche. L'atto viene trasmesso in tutte le lingue. Alla fine t_orniamo al tavolo. Don Samuel: "Dopo la conferenza stampa è previsto che ogni gruppo si riunisca separatamente per discutere quello che hanno detto gli altri." M arcos: "Abbiamo ascoltato la ~roposta della delegazione e più o meno possiamo andare avanti. Vorrei fare alcune domande. In quello che ha detto ci sono tre livelli: il livello nazionale: a) nessun negoziato a questo livello; b) ascoltare le tre parti sulla questione della democrazia; c) lanciare un appello alle istituzioni e alla società civile. Il livello sociale: trovare proposte verificabili. Il livello militare: raggiungere un accordo scritto per la fine delle ostilità, ossia un accordo di pace. Adesso ci ritiriamo per fare le correzioni al nostro atto ed esaminarle. Ci riuniremo domani alle nove". ♦

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