La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 15 - maggio 1996

stesso pomeriggio ci riuniamo di nuovo. Marcos entra per primo. Posa l'arma sul grande baule di legno, la maggior parte dei rappresentanti_ fa lo stesso. Noi occupiamo già i nostri post1. Marcos dice: "Continuiamo con il tema della sanità". Parla un rappresentante: "Esporrò la richiesta dei membri del comitato sulla questione della sanità. Chiediamo che vengano costruiti ospedali nei capoluoghi municipali e ospedali da campo negli ejidos e nelle vicinanze. Chiediamo la disponibilità di operatori sanitari, medicinali e medici. Gli operatori sanitari sono estremamente necessari per le popolazioni più interne. Vogliamo fatti e non le solite promesse che ci hanno causato tante morti quanto le armi. Ho finito". Prende la parola un altro rappresentante: "Così come noi campesinos che non abbiamo casa né altro, anche nelle città ci sono persone senza casa e il governo deve aiutare loro e noi, che abbiamo solo capanne. È tutto". Interviene un altro rappresentante: "La popolazione rurale ne ha bisogno. Viviamo in una casa con una sola stanza, potrebbero darci una casa decente. Le abitazioni di cui parliamo sono di paglia che facilita le malattie e quando c'è la polvere i bambini si ammalano. Chiediamo che le abitazioni abbiano tutti i servizi necessari, luce, acqua potabile, strade, mezzi di trasporto e tutti i vantaggi della città, i trasporti e altri servizi". Parla un altro rappresentante: "Cercherò di spiegare il problema dell'istruzione. Dato che da molti anni non ci sono scuole nelle nostre comunità, i nostri figli crescono senza istruzione perché il governo non ci dà né i materiali didattici né gli insegnanti. Chiediamo la primaria e la secundaria (primo ciclo di istruzione di secondo grado) nelle comunità rurali. Chiediamo che le scuole vengano costruite per il popolo e non solo per i ricchi. Vogliamo che i materiali didattici siano gratuiti e che nei capoluoghi ci siano la secundaria con alloggio per sii studenti e la preparatoria (secondo ciclo di istruzione di secondo grado) gratuita per risolvere questa emergenza dell'assenza di scuole. Inoltre chiediamo che non vengano fatte discriminazioni di religione, età, sesso o fede politica. Questo è quello che vo$liamo dal governo", (a fatica riesce a leggere d foglio scritto). [... ] Interviene un altro rappresentante: "Vogliamo scuole e insegnanti nelle zone abitate dagli indigeni, perché noi stessi vediamo che c'è molta ignoranza fra le popolazioni indi~ene ed è per questo che non siamo in $rado di renderci conto dei problemi. Se gli indigeni non possono studiare non possono governare il loro popolo. Vogliamo essere pref arati a governare il nostro popolo e avere i diritto a difenderlo. Non c'è mai stato un dottore, un ingegnere né un laureato tra gli indigeni, sarà perché come indigeni non sono in grado di diventarlo?[ ... ] Parla Ramona: "È tutto vero, ma in Messico questo si vede soprattutto nelle donne. La maggior parte di loro non sanno leggere. Non hanno la sensazione di valere qualcosa. Devono imparare. lo dico che non può continuare così, devono esserci dei diritti per loro". Interviene un altro rappresentante: "Vogliamo che venga sconfitto l'analfabetismo in tutto il Messico, che si vada verso un miglioramento e che ci siano le condizioni per avere adulti più preparati. Perché questo accada c'è bisogno dell'istruzione graPlltNETltTERRA tuita per i figli di campesinos. Succede anche che i bambini non possano andare a scuola perché devono lavorare nei campi. È un problema di tutto il Messico che ha bisogno di una soluzione. E aggiungo che gli insegnanti devono avere diritto a prepararsi adeguatamente e a stipendi giusti." [... ] Interviene un rappresentante: "Un'altra delle richieste riguarda il lavoro. Lavoro dignitoso, con salario giusto. Perché i nostri fratelli non facciano lavori sbagliati o ingiusti. Chiediamo che venga applicata la legge del lavoro, cioè che possiamo lavorare nei campi. Come possiamo andare avanti senza lavoro? Invece del progresso c'è la disoccupazione. Perciò chiediamo lavoro. Non c'è possibilità di lavoro, ma se non c'è lavoro non si mangia. Ci sono miseria, malattie, fame. Sappiamo che molte persone entrano nel traffico di droga e nell'incertezza. Le donne si prostituiscono. Perciò è una richiesta di tutti, m campagna e in città. Chiediamo lavoro perché sappiamo che molti giovani si vendono a un protettore e anche le donne si vendono e ci sono molte persone senza istruzione, c'è disoccupazione a livello nazionale e statale. Parliamo a nome di tutti i lavoratori. Un buon lavoro per poter soddisfare i nostri bisogni". Interviene un altro rappresentante: "Sì, ha ragione il compagno. Ci sono migliaia di campesinos in cerca di lavoro ma non lo trovano. Quando lo trovano non vengono pagati più di cinquemila (pesos antichi) al giorno. [... ] Interviene un altro rappresentante: "Vogliamo che la fame finisca perché la situazione è diventata insostenibile. Migliaia di bambini muoiono per denutrizione che è l'origine delle malattie. E tanto tempo che soffriamo la denutrizione". Parla Ramona in lingua tzeltal. Marcos: "Dice che le donne soffrono doppiamente. Chiedono cliniche ostetriche con ginecolo$i, asili per i bambini e cibo: soia, mais. Costruiscono da sole le cucine, i mulini di nixtamal (farina di mais trattata) e le tortillerias. Chiedono progetti per fattorie, laboratori artigianali, tortillerias, per essere organizzate e avere vantaggi economici. Scuola materna, trasporti, ecco quello che chiedono. Ci sono alcuni punti che sono stati tralasciati. Non è stato detto niente sul diritto delle popolazioni indigene e sull'informazione attendibile, con una emittente radiofonica indigena. Prezzo giusto contro il crollo dei prezzi internazionali. Riforme alla giustizia nello stato del Chiapas. Il conflitto, quando finirà, richiede un indennizzo per le case distrutte dai bombardamenti, per gli orfani e le vedove della guerra zapatista. Che i giudiziari non entrino. L'annullamento dei debiti per crediti maggiori. Il rispetto per la vita e la libertà dei membri dell'Ezln. Che gli aiuti siano canalizzati verso spazi neutri. Una commissione di pace che vigili sulla realizzazione degli accordi. Su questi presupposti diamo inizio alla riunione" [... ]. Manuel Camacho: "Il criterio è di portare a termine le proposte. Ci sono alcuni temi che non hanno una soluzione particolarmente difficile, ma che per decenni sono rimasti irrisolti. Non è solo una questione finanziaria. Si può dire, per esempio, che oggigiorno il governo investe più nell'istruzione rispetto aprima. Penso che quello che è stato detto qui corrisponda a verità, alla situazione reale. Tuttavia, un problema relativamente semplice risulta molto difficile da risolvere perché c'è qual-

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