prendono dei provvedimenti più severi contro l'immigrazione al confine meridionale, i centroamericani iniziano a parlare di una nuova frontiera per cui la linea che separa Guatemala e Messico rappresenta quello che per decenni ha rappresentato il confine tra Messico e Stati Uniti: la via d'accesso per i coraggiosi e i fortunati o l'estrema barriera per coloro che non hanno l'opportunità di oltrepassarla. In particolare, mentre con il Nafta cadono le barriere e il continente si trasforma in un blocco unico e più solido, contemporaneamente, e in contraddizione con tutto ciò, si spera che il confine del Messico con l'America Centrale diventi una retroguardia della lotta degli Stati Uniti contro l'immigrazione illegale. Già adesso le autorità ecclesiastiche che si occupano degli aiuti ai rifugiati e agli emigranti dal!' America Centrale pensano che al confine meridionale del Messico succede con i centroamericani quello che al confine meridionale degli Stati Uniti succede con i messicani. Inoltre, avvenimenti come l'insurrezione dell'Ejercito Zapatista de Liberaci6n Nacional (Ezln) il primo gennaio 1994 nel Chiapas, hanno reso più rigide le misure di controllo sulla manodopera guatemalteca, nonostante le piantagioni di caffè e di banane e l'industria dello zucchero del Soconusco abbiano bisosno di manodopera per sopravvivere. Il quotidiano Excelsior<> segnala che "la Segreteria del Governo, in seguito agli scontri armati iniziati il primo gennaio con la rivolta dell'Ezln, ha proibito l'ingresso in Messico di 50.000 lavoratori agricoli guatemaltechi già assunti per la raccolta del caffè nei municipi del centro del paese, secondo informazioni del rappresentante degli appaltatori di questi operai, José Salto Orozco. Quest'ultimo assicura che l'anno scorso sono entrati in territorio messicano circa 75.000 indigeni per lavorare nelle piantagioni di caffè chiapaneche, ma quest'anno, data la gravità della situazione politica, ne è stato proibito l'ingresso ad almeno 50.000. Salto Orozco sostiene che l'Istituto Nazionale per l'Immigrazione che controlla l'ingresso delle persone in territorio messicano ha rafforzato le proprie misure di sicurezza al confine meridionale non solo contro i lavoratori agricoli giornalieri centroamericani che lavorano nelle piantagioni di caffè, ma anche nei confronti di quelli che lavorano nelle piantagioni di banane, canna da zucchero, tabacco, papaia e soia, complessivamente cirea 120.000 persone. L'autorizzazione a lavorare nelle piantagioni di caffè è limitata ai municipi di Uni6n Juarez, Cacahoatan, Tuxtla Chico, Tapachula, Huehuetan, Tuzantan, Huixtla, Villa Comaltitlan, Escuintla e Mapastepee (tutti del Soconusco). Oltre non si può andare, secondo la decisione della Segreteria Nazionale che ha stabilito questo confine per la sicurezza nazionale. Salto Orozco aggiunge che la maggior parte dei guatemaltechi che viene a lavorare comprende persone residenti nelle comunità di confine e che ogni hanno entrano senza problemi, ma adesso le autorità hanno deciso di effettuare questo controllo capillare del loro ingresso perché sono preoccupati che alcuni guerriglieri possano nascondersi tra i giornalieri, e per questo motivo controllano attentamente i documenti".Ciò significa che i confini si rafforzano anche per motivi politici, sebbene le tendenze macroeconomiche mirino a inglobare l'istmo centroamericano, in possesso di una manodopera abile e altamente specializzata nei lavori agricoli, e nonostante nell'ultimo decennio la politica economica neoliberista, accentuando la povertà e l'emarginazione di indiseni e meticci, incrementi l'emigrazione e lo sradicamento, i conflitti per le terre e per il potere politico. A questo riguardo vo~liamo concludere solo con delle domande: qual è 11 rnolo della multietnicità del confine meridionale nei processi di modernizzazione e di integrazione che la "nostra America" sta attraversando? Quale direzione prendera1mo questi conflitti interculturali e il razzismo che si manifestano ai confini e nelle principali città del continente? Dove porterà l'aggravarsi dei conflitti sociali e politici in Chiapas e in Guatemala? Quale sarà la risposta della società civile a queste sfide? Note 1 Manuel Angel Castillo, Migraciones laborales en la frontera sur: ~ un fenomeno en proceso de cambio?, lnstituto de lnvestigaciones Sociales, Unam, México, 29 maggio 1989 (versione riveduta per la pubblicazione). 21! tianguis è un mercato con frequenza periodica, mentre il mercado è giornaliero (n.d.t.). 3Graciela Alcala, Pescadores y Outsiders: "historiasde amor" de misrantes centroamericanos en la Frontera Sur, 111 "Relaciones de El Colegio de Michoacdn" (in corso di stampa). 4Chiapines è il termine di uso corrente per indicare i guatemaltechi utilizzato dalle popolazio_ni centroamericane e dai guatemaltechi stess1. 5 Manuel Elorza Flores, Monografia del municipio de Tapachula, Tapachula, Chiapas 1985 (senza altri dati), pp. 98-99. 6 Excelsior, Secci6n de estados, México D.'F., domenica 14 agosto 1994, p. 1. ♦ PIANETA TERRA
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