di abbigliamento guatemaltechi e salvadoregni (le venditrici vengono chiamate canasteras, donne con i canestri). Nel neonato tianguis si vendono varie marche di rum guatemalteco, definito la bevanda nazionale di Tapachula: Botran, Venado speciale, Zacapa Centenario; e inoltre birra Gallo, abbigliamento, oggetti di artigianato guatemaltechi, elettrodomestici di Taiwan che vengono dal Guatemala (ci sono uomini e donne guatemaltechi che si aggirano nei dintorni del tianguis per mettersi d'accordo con i venditori e passargli "illegalmente" la merce attraversando il fiume Suchiate per i passaggi non ufficiali). Le donne guatemalteche, molte vestite con i costumi indigeni, vendono fiori - commercio, questo, ormai consolidato - e ortaggi che importano di notte dal Guatemala. Le venditrici di carne guatemalteca si dispongono lungo la ferrovia che attraversa la città. Spesso nei giornali di Tapachula si legge del crollo dei prezzi della carne per la concorrenza della merce che arriva da oltre il confine, sebbene le condizioni igieniche del mattatoio della città siano talmente scarse che il 24 maggio 1992 venne chiuso per un'epidemia. Persino alcuni giornali suggeriscono che se non si vuole che la gente compri la carne importata, molto più conveniente, i prezzi devono scendere. Nel Semanario Orbe del 9 marzo 1992 un articolo in prima pagina, come molti altri articoli simili pubblicati anni addietro, individuava nei centroamericani la causa dei problemi del commercio ambulante. "La lotta per il posto torna a essere violenta e i venditori ambulanti rivendicano sempre di più i propri diritti. Gran parte dei venditori di accessori alla moda, abbigliamento e legumi di origine centroamericana si sono 'Stabiliti per le strade e sui marciapiedi dando alla città l'aspetto di un gigantesco mercato". Comunque bisogna dire che i commercianti informali non sono solo centroamericani, ma anche messicani del Chiapas o provenienti da altri stati della repubblica. La maggior P.arte della popolazione di Puerto Madero, il porto più importante della costa chiapaneca, è centroamericana: guatemaltechi, salvadoregni e honduregni che si sono stabiliti lì da una decina di anni con l'intensificarsi della guerra nei propri paesi. La loro attività principale è la pesca e, in generale, hanno allacciato con i messicani legami di parentela. In questo porto c'è un quartiere chiamato Champeriquito, dal nome del porto guatemalteco di Champerico. Graciela Alcala3, che ha studiato questa città, sostiene che non è lo stato messicano che accoglie questi immigrati e dà loro spazio in Messico, ma la comunità stessa in cui si stabiliscono; inoltre, i meccanismi di inserimento definitivo sono sostanzialmente due: 1. la formazione di coppie per la procreazione; 2. la creazione di rapporti di parentela formali. Anche gran parte delle prostitute è centroamericana. A Puerto Madero, alcuni anni fa c'era un quartiere a luci rosse con prostitute centroamencane; 111 seguito venne chiuso, ma ora si pensa di riaprirlo. A Tapachula, nonostante si dica che non esiste un quartiere a luci rosse, in realtà c'è ed è a Las Huacas, quartiere periferico della città. Il giornale tapachulteco El Orbe del 31 marzo 1992 divide le cosiddette mesalinas in quattro gruppi. Le "settimanali" (semaneras), che arrivano dal Guatemala e da El Salvador ogni fine settimana; le "temporanee" (temporaleras) che si stabiliscono qui per tre o quattro mesi cercando di emigrare al nord del Messico o negli Stati Uniti; le donne dal "tacco dorato", le cosiddette "camioniste"(traileras) perché arrivano nei pressi di Tapachula, vi rimangono al massimo per due o tre settimane e si mettono con i camionisti per poter andare con loro nel Distretto Federale. Infine c'è il gruppo delle "fisse"(permanentes) che, a differenza delle altre, sono prostitute di professione, mentre le donne degli altri gruppi generalmente si prostituiscono per arrotondare o mettere da parte dei soldi per proseguire il viaggio verso il nord. Tapachula è la principale tappa per gli emigranti clandestini dell'America Centrale diretti negli Stati Uniti. Ogni giorno si legge sui quotidiani tapachultechi dell'arresto d1 "illegali" che i cosiddetti polleros (messicani che aiutano dietro compenso gli emigranti a oltrepassare i confini illegalmente) trasportano sui tir di banane diretti all'aeroporto, via mare sulle lance verso il porto oaxaquegno di Salina Cruz, sugli autobus per il Distretto Federale, sui treni. Spesso si sente di incidenti a emigranti clandestini. Molte volte gli strati di banane sotto cui vengono nascosti crollano provocandone la morte. Altre volte gli autisti quando vedono la polizia per il controllo dell'immigrazione abbandonano i tir e gli emigranti muoiono asfissiati. Oppure succede che le imbarcazioni affondino e loro muoiano affogati. Molti muoiono, molti vengono arrestati e trasferiti in prigione, molti si stabiliscono definitivamente nel Soconusco e molti proseguono verso il nord. Nella regione ci sono molte di queste carceri speciali, una delle più famose è "El Maguito" a 5 chilometri da Tapachula. La migra, la polizia per il controllo dell'immigrazione, è ben conosciuta; odiata da centroamericani e messicani, fa scendere dagli autobus tutti i sospetti, li costringe a cantare l'inno nazionale o li interroga sulla storia messicana. Se non rispondono bene portano gli arrestati a Ciudad Tecun (la "Tijuanita guatemalteca") e spesso trattengono anche i messicani che hanno dato segni di nervosismo, che sono privi di documenti di identità o che semplicemente non hanno saputo rispondere. La migra non è vista di buon occhio nella regione. Gli emigranti centroamericani di passaggio molte volte si sta~iliscon? l?er alcun_imesi a Tafachula, protetti da reti di appogg10 create ne corso d1 anni, per riuscire a parlare come i messicani, imparare la storia e la geografia del paese e poter così proseguire il propno viaggio. Molti di loro sono gli uomini e le donne che in futuro troveremo a Los An~eles o in altre città degli Stati Uniti. Uno degli episodi più curiosi sugli emigranti di passaggio è la scoperta di un intero plotone di soldati dell'esercito messicano che in realtà erano clandestini diretti a Città del Messico. I tapachultechi hanno con il Guatemala dei rapporti contraddittori. Da un lato il paese è presente nella loro vita quotidiana, nella loro storia, nei loro rapporti familiari, di amicizia, di affari. I tapachultechi vedono più spesso le reti televisive guatemalteche che i canali del centro del Messico, perché questi ultimi spesso hanno delle interferenze, quindi conoscono meglio la politica del Guatemala che gli episodi politièi di corruzione del Distretto FederaPIANETA TERRA
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