dedurre un universo in cui il narcotrafficante è motivo di orgoglio per i sinaloensi. I giovani di Mocorito, Guasave, Caborca, Pitiquito, El Altar, El Sasabe, San Luis Rfo Colorado, Huatabampo e Los Mochis imitano il suo modo di vestire, la sua camicia a quadri con gli automatici, i suoi pantaloni con le toppe, la sua predilezione per gli stivali con gli speroni e i furgoni pick-up, gli anelli e le catenine. Quando un famoso latitante tratta da pari a _P,arci on il governatore, il capo della zona militare e il comandante della polizia giudiziaria federale non può destare altro che ammirazione. "Guarda che influenza che ha, questo sì che è potere. Bisogna saper investire nei rapporti, nelle amicizie". Come risorsa ed espressione popolare il linguaggio del narcotrafficante - il suo dialetto, il suo gergo, il stio codice - traduce le sue sensazioni più intime. Il linguaggio in codice è la sua forza, la sua presenza, la sua influenza, il suo sistema di segni, in poche parole, il suo stile. Parla del chaca (il ras locale, come il Chaca Azul africano di una serie televisiva), del perico (letteralmente "pappagallo") per riferirsi alla cocaina, dei cuernos de chivo (letteralmente "corna di capra") per le armi a canna lunga, dice pasado per drogado e reintroduce nel linguaggio corrente un verbo come mocharse, con il significato di prendersi una soinma di denaro come commissione, spartire, dividere, distribuire. Il narcotrafficante è come un cavaliere errante, ossia un personaggio per nulla spregevole, l'eroe che si realizza, colui che possiede enormi quantità di dollari colombiani ottenuti in maniera altrettanto illecita quanto i politici al potere; il Llanero Solitario, il portavoce della razza, di questa fetta di popolazione le cui aspirazioni sono vivere alla giornata, divertirsi, prendersi gioco della giustizia, passare il tempo a chiacchierare e a fare baldoria con festeggiamenti che durano giorni e siorni. Esiste una sorta di distacco naturale nei confronti dello Stato e dei suoi rappresentanti, come nei paesi della Sicilia dove predomina un senso di sfiducia nell'amministrazione della giustizia formale. È normale che il fornitore di droga di un certo quartiere o di un determinato villaggio sia protetto dagli stessi abitanti, compresi quelli che potrebbero essere contrari alla sua attività. E non per timore o per non cacciarsi nei guai, ma per lo spirito di protezione che prevale nella comunità. A questo stesso personaggio ci si può rivolgere in cerca di aiuto. Quando arrestarono Caro Quintero era normale che tutti parlassero molto bene di lui. La sua maestra della primaria (istruzione di primo grado) disse: "Sono stata la maestra di Rafael del terzo anno. Era un alunno molto brillante". Il personaggio del narcotrafficante rappresenta il trionfo sociale, la conseguenza di uno status conveniente. Se i personaggi tradizionalmente potenti, i ricchi e i funzionari pubblici possiedono lana e terre perché le hanno ereditate o se ne sono appropriati, i narcos si sono creati il proprio capitale rischiando la vita. Questo è il modo di ragionare. Non credono molto nella legge _P,erchésono d'accordo con la polizia (è possibile corrompere chiunque, a partire da un agente o un comandante fino a un procuratore e un segretario di Stato). Gli studenti della preparatoria (secondo ciclo di istruzione di secondo grado) dicono che lo studio non rende, che bisogna guardare il successo dei chacas. Non temono di essere catturati, ma lo considerano un incidente di lavoro. Tutti sanno chi è nel giro, che i narcos esistono, che danno lavoro alle persone, che compiono gesti di generosità, ma nessuno li tradisce o li denuncia. All'improvviso entrano in un ristorante e pagano il conto a tutti oppure fanno cerimonie ossequiose a campioni sportivi perché li ammirano o gli hanno fatto vincere qualche scommessa. Non sono mai scostanti con nessuno: trattano molto bene la loro gente. Tutta la crudeltà che manifestano contro i nemici diventa affetto e premura nei confronti della propria gente. L1 aiutano in quello che chiedono e vogliono. Devono mantenere i legami di solidarietà, ossia quando qualcuno vuole distaccarsi e mettersi in proprio allora sono problemi. È il normale meccanismo, si diventa autonomi solo quando il diretto superiore cade. Esiste sempre questa lotta, esiste sempre il chaca. Mentre il capo è il grande, l'intoccabile, il chaca comanda a un livello inferiore. I capi sono pochissimi: sono i potenti boss dei grandi "cartelli", i più difficili con cui trattare. È una struttùra particolare, molto verticale, come quella siciliana, che si basa sulla protezione, sul rispetto, sull'onore, sulla parola. Ai narcos si può chiedere un favore, per esempio di concedere un prestito per intraprendere un'attività legale o d1 proteggere una famiglia da un delinquente. La verticalità continua a funzionare ma il codice d'onore del passato è svanito con il tempo. Adesso un ragazzo di1 18 anni non solo usa le mani, ma può benissimo estrarre una pistola. L'unica cosa che sopravvive, almeno tra gli anziani, è il senso di protezione reciproca. Se devono sparare ai passeggeri di un furgone prima fanno scendere i bambini; uccidono gli adulti, ma non i bambini. Se ci sarà un attentato contro la folla prima avvisano i parrocchiani. Esiste una coscienza della protezione, una tradizione che ancora sopravvive nel nordovest del paese. I narcos di quella regione dicono di essere i più corretti. Sono preferiti a molti altri e vengono contattati dai "cartelli" degli altri paesi perché c'è la sicurezza che porteranno a termine l'affare senza tradire i committenti e senza rubare soldi. Esiste un tacito codice di comportamento: "Per noi conta ancora l'onore. Ci danno un incarico e lo portiamo a termine. Non ci vendiamo, né siamo traditori". Un fenomeno molto curioso è che hanno semJ?re la certezza che tutti i loro problemi siano nsolvibili e che sia possibile comprarli tutti, poliziotti, procuratori, militari, rappresentanti dello Stato, basta pagarli per il loro prezzo. Molti narcos hanno iniziato con furti di automobili o di balle di cotone. Sono convinti che gli unici veri affari in Messico siano frutto del traffico di droga. Tutti i soldi odorano di terra, dicono, perché a volte devono sotterrarli nel giardino. Un signore di 35 anni non fu mai arrestato e a quell'età era già in pensione. Diceva: "Bisogna saper fare le cose nel modo giusto. Questa attività ha un ritmo che si impara a conoscere con gli anni, e bisogna seguire questo ritmo. È una cosa naturale. Bisogna sapere quando è il momento di fermarsi e quando è il momento di muoversi. Due passi indietro e uno avanti", e andò in pensione senza essere stato schedato. Se il mito è un linsuaggio, un·,espressione del significato, come dice Roland Barthes, oppure un modo di conferire un senso a un monPIANETA TERRA
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