non proliferazione nucleare e si accinse a costruire la sua bomba atomica. Iniziò la cosiddetta crisi nucleare coreana che si concluse solo nell'ottobre del 1994. Protagonista assoluta della difficile trattativa fra Corea del Nord e resto del mondo fu la Cina. Con una serie di incontri a Pechino fra Jiang Zemin e Kim Il Sung, poi sostituito dal figlio Kim Jong Il, la Cina fece capire al mondo di avere il potere di trattenere la Corea così come quello di lasciarle mano libera. Con la scomparsa dell'Urss il principale referente economico e politico della Corea del nord è diventato infatti la Cina. Jiang spinse Kim Jong I a sottoscrivere gli accordi di Ginevra e contemporaneamente fece intendere a Washington ed al resto dei paesi asiatici che la Cina era pronta a servirsi ancora -dello spauracchio coreano in eventuali controversie regionali o internazionali. Ancora, la grande arteria fluviale che unisce Tailandia, Vietnam, Cambogia e Laos è quella del Mekong. Lungo le sue sponde si raccoglie il 60 % della produzione agricola di questi paesi. La regolazione delle sue acque è sempre stato motivo di tensioni fra le nazioni tocca te dal fiume. Finalmente nell'aprile del 1995 i quattro paesi asiatici sono giunti ad un accordo. Una nuova era di cooperazione nel Sudest asiatico doveva essere inaugurata dalla ratificazione del trattato e da un viaggio simbolico lungo il Mekong. Non dev'essere stata piccola la sorpresa dei dignitari riuniti per la cerimonia quando hanno scoperto che le acque del Mekong erano di colpo scese al di sotto del livello di navigabilità. La Cina "per una pura coincidenza" aveva infatti chiuso la sua diga di Manwan, vicino alle sorgenti del fiume nello Yunnan, per riempire proprio in quei giorni i suoi bacini idrici. Il risultato è stato quello della immediata creazione di una commissione speciale per la regolamentazione del Mekong in cui è stata invitata a partecipare anche la Cina. Lo stesso Asean, che nel 1995 ha accolto nella sua confraternita il comunista Vietnam, sta vagliando una richiesta in senso analogo della Repubblica Popolare Cinese che è intenzionata a trasformare questa coalizione nata in senso anti-cinese in un organo di regolamentazione delle questioni regionali. È difficile immaginare che l' Asean respinga ancora a lungo questa richiesta, visto anche il comportamento adottato dai suoi paesi membri durante la recentissima crisi di Taiwan: silenzio su tutta la linea. Muove il nero: c5d4. Il pedone nero mangia quello bianco L'Europa tenta di farsi spazio in Asia. Dall'inizio degli anni '90 alcuni paesi europei, soprattutto Germania e Francia, hanno capito che il segreto del successo in Oriente non risiedeva più nella corsa all'acquisto di manodopera a buon mercato per la produzione di beni da rivendere in Europa, quanto nella conquista del suo mercato interno. Il mercato cinese, lo abbiamo già detto, conta 1 miliardo e 200 milioni di potenziali acquirenti; una nuova classe media sta rapidamente sorgendo in Cina. Tra le prime YS2.Q.
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