COSA Cl ASPETTIAMO DAL NUOVO GOVERNO FrancescoCarchedi La vittoria elettorale della coalizione di Centro-sinistra e di Rifondazione comunista è indubbiamente anche la vittoria di ~uanti intervengono sulle tematiche sociali tra cui quelle ruo~anti i_nt~rno alla presenza i~migrat~. Non d1ment1ch1amolo. Infatti questo vuol dire che esiste ed è visibilmente operante un so~&etto po_litico-sociale composto da moltepltc1 gruppi che portano avanti quotidianamente progetti di integrazione, insieme ad altretta1:t1 grl:'f Pi di_cittadini stranieri. Questi gruppi - e 1 movimento che sono riusciti a prod_urre - sono stati quasi gli unici a contrappor~,, per t~tta la campagna elettorale, alle invett_1vee agli attacchi della destra $asparriana e bos!a,na. I partiti dell'Ulivo, infatti, per opportu111taelettorale, hanno in qualche modo relegato,_nelle re_tr?~i~ la_ques~ione immigrazione, nell 1mposs1biltta d1 conm&are il principio della "sicurezza dei cittadi111" (alla base delle aspirazioni dei cosiddetti moderati· ma chi sono, poi? ) e quello della solidarietà agli immigrati (alla base delle aspirazioni del volontariato e delle organizzazioni sindacali che intervengono nel settore). . Si ha tutt'ora l'impressione che la sicurezza dipenda (per i primi) soltanto dal tasso di controllabilità che le forze dell'ordine dovrebbero esercita.re _sullecomponenti immigrate e non - a~contrario (come per i secondi) - sull'attiva- ~1one di po)i_tiche_sociali in grado di agevolare 1proc~ss~ d1mserimento e per tale ragione cercare ?1. ricomporre progressivamente anche i confl1tt1 che ne possono derivare. Nell'ottica moderata, tra l'altro non si prende per niente in considerazione che esiste anc~e ~n problema di sicurezza degli immigrati, sia sul_ve_rsante lavorativo (svolgono spesso mansioni a forte rischio di incidenti ed infortu_ni se1:za nessuna copertura assicurativa e ~rev1_d_enz1ale)che su quello dell'integrità ps1co-f1s1ca.In questo caso soprattutto in rela_zione alla pressione xenofoba che spesso sub1scon~, i:ion_s_olo da _gruppi razzisti oppure da)la ~rimmalita organizzata - come a Casa! di P!·mc1pe nel casertano poco prima delle elezioni-, ma anche dall'incuria istituzionale dovuta a ritardi ~ppli~ativi e alla inadeguatezza delle norme es1stent1. Questi aspetti - che rimandano non solo ali' organicità della normativa di riferimento ma_anche alla capacità politica di renderla operan-:a - dovranno _e~serepri?ri_tari nell'impostazione delle po!tti~he sociali del prossimo Governo. A proposito vorremmo sinteticam_ent_e,coi:tribui'.e a f<;>cal!zzareaÌcune que- ~ttoni _lacu~ soluzione riteniamo necessaria per mverttre - m senso progressista - la strada intrapresa dal Decreto-Dini. BUONI E C,ff[IVI a. Sul piano normativo. Dovremmo - senza alcun rimpianto - lasciar cadere il Decreto-Dini e ridiscutere tutta la questione immigrazione attraverso l'organizzazione di una Seconda Conferenza ~azion~le, da tenersi possibilmente entr_o 1! 1996; m tal modo si potranno approfondire tutte le questioni aperte con la dovuta attenzione ~clitica. Il dibattito dovrà partire dai rilievi effettuati da diverse Preture sull'incostituzionalità di alcuni articoli del De- ~re~o in vigore e dalla ricchezza argomentativa mSita nelle proposte di emendamento al decreto avanzate dalle associazioni ·del settore. Nel frattempo fare in modo che i circa 147.000 i_mmigrati_che ~anno presentato domanda d1 r~gola'.1~zaz1on~ al 31 /3 (gli altri 100.000 reg1strat1 m questi mesi sembrerebbero rinnovi di permessi biennali) possano fr_ui~edi un permesso d_isoggiorno annuale, al d1 la 1el_lado~u'.°~n~az1one presentata. Infatti per. ehmma~e 1v1z1d1 forma - da pit1 parti rilevati - ;11ell'1terprocedurale, il Ministero degli Interni ha emanato una Circolare esplicativa all_eQuesture soltanto una decina di giorni prima della scadenza, gettando ulteriormente n~l caos e nella disperazione decine di migliaia d1persone. . Reintrodurr~ il principio di autocertificaz10ne per quanti - pur avendo fatto richiesta - non riusciranno a dimostrare di aver lavorato presso u~a azien~a (collettiva o individuale), a causa dei rapporti d1 lavoro informali. Per tale ragione, infatti, rischiano di rimanere esclusi da qualsia~i processo ?i ~egolarizzazione e divemre cosi oggetto d1 v10lenza (come rileva, con molta forza argomentativa, il Vescovo di Caserta, Raffaele Nogaro). Sempre sul piano normativo nazionale sarà necessario stabilire alcune direttrici di fondo alle quali le Regioni dovranno attenersi nell'adeguare la propria normativa a quella che succederà al Decreto. Ad esempio tutte le Regioni d_ovrannç>emanar~ l_eggi_spc_cifichesulla materia ~ facendo esplicito riferimento agli immigrati come soggetto attivo di cittadinanza e non come so$getto passivo, debole e bisognos?; la non chiarezza ?i questi due aspetti contmu,a a cre~re gro~s1 pr?~lemi interpretativi sull erogaz10ne dei serv1z1. A tale f roposito dovrà essere chiarito ulteriormente i rapporto ~ra le ~egioni e ! C?m_uni, definendo per bene 1 ruoli e le funz1om d1 entrambi in materia di immigrazione (anche nell'ottica delle proposte avanzate dal "Coordinamento dei Sindaci democratici" in dir_ezione di una maggiore indipendenza dell~ diverse Autonomie locali). ~a ~ormat1va dovrà affrontare: gli aspetti samtari (ad esempio, il punto di riferimento potrebbe e~ser~ la proposta d_ilegge presentata dal Naga d1Milano e dal Poliambulatorio della çarita~ ~i Roma); gli aspetti previdenziali ed ass1curat1v1 facendo - una volta per tutte - i trattati bilatera!i. con _ipri~cipali paesi dai quali prove~gon_o gli 1mm1~rat1presenti in Italia; gli aspetti socio-culturali in direzione del pluralis~o dell'ins~gnamento scolastico (materie stori_c~-geog~af1_chedei paesi di origine dei bambm1 strameri) e formativi (facilitare maggiorn:iente l'~ccesso al_la_formazione professionale, rico~os~1~ento d1 diplomi conseguiti nel paese d1 origine, ecc.). b. Sul pi~no is~ituz_io_nalesi ritiene opportuno consolidare il Ministero della famiglia e della solidarietà (e perché non richiamarlo degli Affari sociali?) e ad esso conferire la delega
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