to più facile adottare questo sistema al fine di mantenere un potere temporale che del resto non le compete, e qualche volta si dimentica dell'uomo. Io credo che adesso sia necessario darsi in modo integrale alla difesa, alla protezione e alla promozione dell'uomo, e l'uomo ha bisogno di essere promosso quando è scartato e quando è emarginato, quando non è di nessuno, quando muore sulla strada e nessuno riesce a riconoscerlo; se la chiesa non arriva lì, allora nòn è più chiesa. Per questo motivo io dico che potrebbe materialmente fare una piccola opera di supplenza nei confronti dello stato con le sue Caritas, ma soprattutto essere, culturalmente e spiritualmente, la grande accoglienza, l'integrazione dell'uomo che viene dal di fuori. Nel concreto, che cosapotremmo produrre per dare una mano nei bisogni quotidiani di questi ragazzi? Per esempio qui nella nostra zona? Prima di tutto, va detto che se qui non ci fossero stati una chiesa e un volontariato laico che si impegnavano a difendere l'umanità di questi clandestini (l'incendio di Villa Literno docet) tutti sarebbero stati colpiti dalle forze cieli'ordine nella forma più brutale. Se le forze dell'ordine e le carceri hanno avuto un momento di pausa e anche di sospensione è perché noi ci siamo battuti da leoni. Questo bisogna dirlo perché anche il prefetto, che soltanto nel '94 firmava 2500 fogli di via e non riusciva a rimandare in patria nemmeno un'immigrata, per fortuna non riusciva nemmeno a tenerli in carcere più di tre o quattro giorni perché noi intervenivamo sistematicamente a liberare questi ra~azzi che forse non hanno avuto il pane sufficiente, ma hanno avuto un po' di fiducia, un po' di "progetto", di possibilità di cercare un proprio lavoro perché sapevano di essere assistiti. La sinistra in questo caso è stata encomiabile, perché soltanto la sinistra, anche se ci ha traditi dopo al governo, è intervenuta in modo massiccio; qui da noi volontariato religioso e laico hanno dato effettivamente la possibilità a questi giovani di insediarsi nel territorio. Adesso organizziamo anche il pane; stiamo facendo di tutto, tra mense e assistenze, ma queste sono tutte forme, anche marginali, della missione della chiesa, che significano provvidenza concreta per questi giovani e soprattutto una protesta continua. Io vado quasi ogni giorno dal questore e cerco di far rilasciare permessi anche quando non ci sono tutti i documenti sufficienti. A me dispiace che il rigurgito del malcostume sociale e della camorra, e quindi il rigursito della difesa del privilegio e del profitto, m queste ultime elezioni si sia purtroppo ripresentato. Mi pareva che si fosse creata una certa mentalità, mi pareva che certi uomini realmente avessero il culto della legalità. Invece la vecchia matrice democristiana e camorrista è riaffiorata. Qui noi eravamo riusciti a creare perlomeno il "sogno nuovo" della democrazia, non dico la cultura nuova perché di fatto la cultura non c'è, ma il "sogno nuovo" c'era e invece è crollato anch'esso. Ora ci toccherà realmente rimboccarci le maniche e ripartire perché anche gli ultimi fatti di Casa! di Principe, comunque vengano letti, sono un segno della mentalità camorrista, se non della camorra attiva. A un certo momento i padroni che hanno profittato di questi poveri ragazzi e BUONIECAWYI che hanno estorto in qualche modo delle assunzioni e hanno dato assicurazioni vaghe sapendo che i documenti di questi ragazzi non avrebbero potuto essere mai regolarizzati, temendo delle ispezioni successive da parte della polizia e vedendo molti immigrati regolarizzati, tendono a impedire che essi possano collocarsi in fasce autonome di attività che prescindano dal loro controllo. Questi sono segni gravi, e a livello di elezioni e a livello concreto di testimonianza sociale, di come la camorra sia in queste terre veramente massacrante e impedisca uno sviluppo autentico dell'uomo. Sono particolarmente sconfortato sulla posizione e sulla situazione degli immigrati: sono tantissimi e persino le stime della questura, che erano sempre minimali, ammettono ora che sono presenti sul nostro territorio almeno ventimila clandestini tra i regolarizzati e i non regolarizzati. L'uomo vive, io credo, non per soffrire ma per lottare, l'unica cosa bella che l'uomo ha è quella di poter lottare, perché i casi di decadenza e di malessere riprendano vita e fiducia in un domani migliore. Qualcosa dovrà pur cambiare, dopo le elezioni, anche se in questa zona sono andate così male... In Italia potevano andare peggio e sono invece andate bene; io ammiro il popolo italiario. ha compiuto un grande gesto di civiltà. Ma qui, peggio di così... È stato un fatto inatteso, uno choc; dà l'idea di una forza con un radicamento molto grave, una forza fatta di molte complicità, e dunque difficilissima da combattere ... Ero soltanto prete, nel senso che per me l'ambito ecclesiale era lo spazio del mio movimento normale; non avrei mai tentato di "buttarmi nel sociale", di scendere in piazza come di fatto è avvenuto se, dove mi sono trovato a fare il vescovo per la prima volta, a Sessa Aurunca, non avessi riscontrato tangibilmente un dispotismo politico terribile. Lì si poteva davvero respirare soltanto se il boss te lo permetteva. Con il 72% di voti alla Democrazia Cristiana. I boss avevano la pretesa di salvare la chiesa e di condizionare l'azione pastorale di tutti i preti e io, di fronte a quel fenomeno, mi sono ribellato nella speranza di poter liberare la gente. A Caserta ho trovato un fenomeno analogo e con i volenterosi siamo riusciti in qualche modo ad uscire dalla crisi, a dare un nuovo volto di speranza alla collettività. Ora è tutto così difficile. Un'ultima domanda: in Africa, molti missionari cristiani, non solo cattolici, praticano ormai forme miste di culto che si radunano sotto il nome di "inculturazione". Prima o poi quest? pro~~ema_sipo_rràanche da noi nei confronti degli immigrati. Qualche vescovo, alcuni anni fa, ha parlato di cautela nei confronti dei musulmani per timore di un "inquinamento religioso", dicendo che la nostra gente non è preparata. Non poteva dire una cosa più ingiusta proprio sul profilo del Vangelo per il semplice fatto che l'attuale miscelatura di razze, di culture, di etnie, di religioni è un arricchimento per tutti. Noi diventiamo uomini solo incontrando il nostro prossimo, solo avvalendoci della ricchezza che il volto dell'altro ha.
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