La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 15 - maggio 1996

Tab. 3 - Da chi si sente maggiormente rappresentato? (val.%)(*) Modalità di risposta Nessuno Associazioni volontariato Chiesa Forze dell'ordine Non sa/non risponde Magistratura Sindacati Televisione Stampa Associazioni di categoria Parlamento Partiti Governo % 23,7 22,8 19,1 12,4 10,6 9,8 6,9 6,3 5,4 4,9 4,4 4,3 3,5 C) Il totale non è uguale a 100 perché la domanda prevedeva due possibilità di risposta Fonte: indagine Censis, 1996 stà, laboriosità, giustizia, ecc.) si può notare una notevole coerenza, se non fosse lecito, anche in questo caso, nutrire qualche ragionevole dubbio sul carattere solo superficiale, non falso ma solo superficiale, di questa aspirazione diffusa alla rettitudine morale, tale da produrre anche un sentimento di appartenenza e di rappresentanza dei propri interessi, verso soggetti sociali, per così dire, anomali rispetto a tale scopo. E come coniugare tali aspirazioni con il fatto che gli stessi italiani messi di fronte alla scelta secca se avere più tempo libero o un miglioramento del reddito, per oltre il 76% dei casi hanno risposto che preferìrebbero ottenere quest'ultimo? E quindi solo una minoranza (23,2%) preferirebbe avere più tempo libero (magari per dedicarsi attivamente ad opere di volontariato). Se ci fossero state delle differenze significative fra gli strati socio-occupazionali si sarebbe potuto dire, semplicisticamente, che chi non ne ha abbastanza vorrebbe più soldi, ma così non è, perché la voglia di avere più soldi è omogeneamente distribuita (a parte qualche spiegabile picco fra i pensionati e le donne) e quindi l'incremento del reddito disponibile è un obiettivo in sé, non dipendente dalla base di partenza.Diventa così più chiara quella doppiezza, quella sensazione di ambiguità emerse sin dall'inizio: certamente l'onestà al primo posto e la giustizia e la solidarietà, e certamente è giusto dedicarsi agli altri e basare la stessa rappresentanza degli interessi su organismi o istituzioni solidaristiche, ma certamente anche tanti soldi in più (tanto consumo in più) e per tutti, anche a scapito del proprio tempo, già risorsa piuttosto limitata e comunque precondizione fondamentale per obiettivi solidaristici. Qualcosa non quadra. ♦ Tab. 2 - Le virtù ritenute indispensabili per la crescita del paese in base al livello sociooccupazionale degli intervistati (val. %) Livello socio-occupazionale Virtù: Medio Basso Medio basso Medio alto Onestà 63,1 59,3 58,3 63,6 Laboriosità 20,4 17,6 17,1 24,2 Giustizia 19,0 12,8 22,7 17,7 Solidarietà collettiva 15,3 21,2 11,6 18,2 Responsabilità 15,8 7,6 10,6 15,2 Organizzazione 10,5 7,8 10,8 10,5 Cortesia 1,2 8,8 2,0 1,0 Serietà 8,9 4,7 12,1 10,3 Efficienza 8,7 0,7 4,4 10,1 Rispetto 8,3 21,2 6,7 5,5 Educazione 5,7 13,3 5,6 4,9 Flessibilità 2,5 1,7 0,4 3,0 Semticità 2,5 7,0 1,9 1,7 Pru enza 2,1 8,4 1,5 1,4 I totali non sono uguali a 100 perché la domanda prevedeva tre possibilità di risposta Fonte: indagine Censis, 1996

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==