La Terra vista dalla Luna - anno II - n. 14 - aprile 1996

ASSALTI FRO,NTALI, MARGINALITA E CONFLITTO. Jacopo Lanzara Jacopo Lanzara studia filosofia all'Università di Milano. ♦ Meno di un anno fa, su questa rivista (numero luglio-agosto 1995 ), Pep_pe Ajell? affrontava il tema dell'autoproduz1one musicale. In quella occasion~ _soi:iostati ~videnziati i paradossi e le assurd1ta d1 un business contorto e psicotico, si sono ~iasimat_i i r_ic~tti perpetrati dalle case discografiche agli artisti e ugualmente quelli degli artisti, caso altrettanto freguente, nei confronti dei produtto~i, sono_stati ~ostrati i sottili giochi e i subdoli calcoli che s1legano al_lapro_mozione ii: pompa magna dell'ultimo disco d1 Questo piuttosto c_healla c_ensura video-radiofonica del pezzo d1Altro (inclusa la manomissione mirata dei dati di vendita, ascolto, gradimento ...). Un panorama dunque sul sistema discorvafico delle "grandi etichette", le major tutt altro che allegro, ~esolato e desolante colpo d'occhio su_un am~1ente c~rnivoro da cui nemmeno le ptecole etichette 111dipendenti riescono sempre ad emanciparsi. In quello stesso articolo si prospettava comunque la possibilità di produzioi:i che sfu9_gissero alle ferree leggi della s?pra_vv1venza al! interno del mercato discografteo: 111 tal caso 11prezzo da pagare si misura in tempo, stress, fauca ma ~oprattutto in voglia di fare, proporre, orgamz: zare concerti, racimolare denaro, creare spazi (nuovi) e dare nuovi sigi:ificat_i alla 111:usica stessa, approfittando degli spazi (vecchi) che talvolta è lo stesso mercato a creare (succede quando è saturo, quando Ambra non piace più perché è ingrassata o quando qualche Take That decide di lasciare la band per convolare felicemente a nozze). Ci si domanda cosa succede ora, a distanza di quasi un anno, nel mor_ido_dell'autoprod1;1zione, e a questo propos1t~ e stato _preso 11: esame l'ultimo lavoro dei romani Assaltt Frontali. La collaborazione col quotidiano "Il manifesto" ha reso possibile una distribuzione del Cd ad un prezzo di favore (L. 12.0~0) e ~u territorio nazionale. Ciò che lo qualifica m modo diverso rispetto ai dischi in vendita nei negozi ordinari è che "Confli~to" (quest? è il titolo dell'album) è stato registrato e mixato negli studi di registrazione del Centro Sociale Occupato Autogestito Forte Pre~estin?, a Ro: ma. Materiale autoprodotto _dag!1s~essi_Assa\u Frontali che, con una precisa md1caz10ne 111 una nota sul retro ammoniscono: "Non pagare più di lire 15.000". Dunque, al di là della ~pinta offerta dal manifesto, questo lavoro dimostra che "si può fare", e il centro sociale si candida certamente ad essere un luogo dove poter lavorare autoproducendosi. Sono gli ste~si a~- tori che nelle pagine interne della copertina_ ncordano che "l'indipendenza è una conquista che si strappa giorno dopo giorno. È una _preziosa terra di conquista. Da quando abbiamo messo piede nell'arena, quello che abbiamo sempre creato all'interno del mercato è s~atou:i assalto, un conflitto che fosse capace di esprimere un 'alternativa, e se l'abbiamo voluta dentro un centro sociale è per dimostrarci che si puç fare". . L'impressione che si ricava dalla lettura dei testi è che il conflitto che genera questa alternativa sì configuri con una polarità dal doppio e opposto valore. Il rapporto (conf~ittuale) tra queste due pol_arit~ scende P?i negli argo11:1enti, nei messaggi, nei contenuti dell~ canzoni. Inizialmente il conflitto è passivo, lo scontro è imposto, viene dall'esterno, _c'è un'_i1!- compatibilità immanente che rende 1mpos~1b1le ogni tentativo di mediazione con un mo~do di cui non ci si sente parte. È lo stesso ambiente che si impone allontanando, escludendo, separando; questo polo del conflitto si manifesta con l'abito della marginalità. In seguito il conflitto si c_ostituis_cecom_e lotta attiva: diventa voluto, e una ncerca, 11 suo significato qui è positivo_, c,ostruttivo_, l'assalto è una scelta e la scelta e I assalto: d1 quel mondo-circo non si vuole far parte. Sono proprio questi due temi, la marginalità e la ricerca del conflitto, che si rincorrono e si negano, si scontrano e si chiamano, lungo tutti i brani del disco: il primo sotterraneo e invisibile, una _presenza nascosta c~e si legge \n trasparenza, dietro, sullo sfondo; il_ s~condo 11: primo piano, dichiaratamente espl_1c1to,che s1 staglia nitido e "opaco come la ventà" (Peni:iac nota come sia l'opacità a dare valore ~Ila vene~, non la trasparenza) .. ques~o oprors~-cercars1, che caratterizza tutti i bram, sussiste m quanto sono vive e reali proprio tutte quelle situazioni marginali e di confine in cui i_lconflitto scaturisce come il fuoco dalla benzina. È per questo che il senso di marginalità permea l'alb~m solo di riflesso e continuamente, mentre il fuoco del conflitto brucia a tratti lanciando di tanto in tanto fiammate roventi e consapevoli. La marginalità resta sullo sfondo ma trasuda costantemente in superficie, tutte le vicende la richiamano; è l'incessante presenza della separazione, della diversità: i margini caratterizz_ano sli ~pazi, gli ambienti, i tempi, i gesti, le s1tuaz10m. Emergono confini ~pazial!, ma:g!ni urb_an\ come la periferia, spazi conflmual~, 1 quar~1en agiati come S. Lorenzo entrano 111confl~tto con quelli più marginali che ven_gono pas~;~amente esclusi, ed ecco che poeticamente leroina divora fiori vene e strade di periferia", "la strada è malata" ed "è assurdo camminare in un quartiere popolare col razzismo addosso". Non solo: i margini sono anche temporali. La notte perde la sua funzione di t~mpo-pcril-riposo e ~iventa m?me!1to~della-v1ta, ma così facendo s1scontra 111ev1tabilmentecon la sua metà complementare e positiva: il tempo diurno, il tempo del lavoro, della scuola, del mondo "normale". I testi rispecchiano 9.uesto appar:tarsi: "metro fermata Bologna, m faccia una ventata fredda, io e Ncot dispers~~ei cambiamenti del-. la notte", "è qualcosa di intrigante _nellenotti rubate tra battiti alterati, il ferro, gli ufo, le fate ad aspettare domani", "la musica da dentro riempie l'aria della notte" e "poi~ "!ezzanotte_ ce ne usciamo dal Forte, (...) ci spingiamo quasi fino al rt1:c.cordo,(..) il m_ond~gira stase;~ ''.· Sono ran 1 momenti lum111os1:quando ce 11 SUOLEDI VENTO

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