Tuttavia, e qui si recupera lo "scontro" individuato da Ab6s, la struttura formale delle democrazie deve scontare dovunque un forte indebitamento con i contenuti sostanziali di uno stato di diritto: il potere delle vecchie oligarchie, la carenza nelle formazioni delle nuove leadership, anche la sopravvivenza di una concezione privatistica del soverno delle istituzioni statali, riducono decisamente la qualità di molte delle nuove presidenze civili, rischiano di allineare all'antico costume del caudillismo anche le forme della democrazia parlamentare. Le trasformazioni della società non si riflettono ancora nel nuovo assetto politico, e questo assetto pare essere spesso il prodotto di un fallimento del dirigismo militare piuttosto che una naturale evoluzione nella consapevolezza partecipativa della società. Ma soprattuto in Messico, dove pure il confronto non si realizza tra potere militare e potere civile, è possibile misurare la gravità delle carenze che afflig~ono sistemi di governo incapaci di osservare il rispetto dei principi della democrazia al di fuori della gabbia formale delle istitituzioni. E il Partido Revolucionario Institucionalizado è diventato la mesta rappresentazione allegorica di come si siano inariditi i procesi di rinnovamento delle classi dirigenti latinoamericane. La memoria collettiva Un elemento forte di questa discrepanza tra istituzione e partecipazione (tra "cu'ltura politica" e "mutamento sociale" diceva Ab6s) sta nella mancata costruzione di un orizzonte etico all'interno del quale disegnare la geografia delle responsabilità mdividuali. La legge del Punto Final ('86) e poi della Obediencia Debida ('87), in Argentina, la legge della Caducidad ('86) 111 Uruguay, quella di Amnistfa nel Salvador ('93) e nel Perù ('95), la legisfazione sui desaparecidos in Brasile ('95 ), le migliaia di violazioni alla libertà e alla vita passate indenni in Colombia, Messico, Honduras, Cile, Guatemala, hanno creato un terreno di illegalità che recentemente 2 è stato denunciato come uno dei fattori di maggior peso nella crisi di credioilità delle "nuove" istituzioni democratiche. Il risultato è che, nella realtà dei fatti, e però anche nell'immaginario collettivo, la repressione e il mancato rispetto dei diritti umani si propongono ancora come una pratica "naturale" dell'esercizio del potere, inquinando gravemente l'impegno di risenerazione politica dei regimi parlamentari. Amnesty InternatioPIANETA TERRA nal ammoniva così, nel suo ultimo appello, che "l'impunità è la madre della corruzione dello Stato"; e il filosofo Fernando Savater ripeteva ancora una volta, nel suo disegno di un'etica della convivenza, che "non può esserci oblio né perdono, nella ricerca delle responsabilità pubbliche, perché una società senza memoria è una società decerebrata" 3 • Non mancano tuttavia i segni di controtendenza: in Cile sono falliti finora vari progetti di legge che vorrebbero chiudere ogni possibilità di procedimento giudiziario per le violazioni compiute al tempo della dittatura di Pinochet; in Honduras, il verdetto della Corte Primera de Apelaciones che includeva nella legge di amnistia il caso di dieci militari condannati alla Fiscalfa è stato impugnato dalla Corte Suprema de Justicia; in Argentina è stato (parzialmente) riaferto il caso delle due suore francesi uccise da capitano Astiz, dopo che il pentito Adolfo Francisco Scilingo ha confessato di aver visto recuperare i due corpi nel delta del Tigre. (Ma sorprende amaramente, in Italia, la richiesta di archiviazione che il giudice Marini ha ora presentato al tribunale di Roma, dopo che era stata domandata l'apertura di un giudizio sui centoventi italiani che sono desaparecidos al tempo della dittatura militare in Argentina). Il rischio di inquinare la credibilità delle nuove democrazie è tanto più grave in quanto, attraverso il potere civile eletto ora dal voto popolare, passa anche il progetto di costruzione di un'identità che l'America Latina non è ancora definitivamente riuscita a definire: L'identità tra "popolo" e "Stato"4. Le forti differenze economiche tra l'oligarchia dei potenti e il resto della gente comune ha fatto sempre, delle élites, 'Una realtà estranea (straniera addirittura) rispetto alle varie società nazionali, che erano quelle poi dei poveri, degli analfabeti, degli indios, dei marginali comunque nel processo di accumulazione e di sviluppo. Una mancata integrazione tra le due macroclassi decelera bruscamente ogni ipotesi di modernizzazione dello Stato. La crisi economica Ma un peso altrettanto importante sta nel superamento dei fattori strutturali di crisi delle economie nazionali. Allo stesso modo che in Argentina, la situazione dei militari con presidenti civili ha impresso dovunque
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