IMMIGRATI /CINESI Antonella Cèccagno Lucia Maddii "NOTTI CINESI" IN TOSCANA Antonella Ceccagno r, Antonella Ceccagno, sinologa, lavora presso il centro ricerche e servizi per la comunità cinese di Prato. Ha scritto In Cina per lavoro, edito dalla Franco Angeli. • "Noi? Noi cinesi siamo quanto di più lontano dagli ebrei si possa immaginare. Dovunque si trovi~~' nel ~ondo, gli ebrei_ma~tengono uno spinto d1 gruppo che 11unisce, li rafforza. Noi siamo l'esatto contrario, le nostre diaspore si indeboliscono in piccole, meschine lotte interne. Il cinese che ti fa concorrenza è il tuo pesgiore nemico. Hai mai visto i cinesi proprietan di ristoranti in Italia? Quand_ohanno_ p<;>chi.clienti vanno a spiare gli altri ristoranti c111es1e se scoprono che anche il concorrente cinese non fa affari, tutto sommato si sentono bene. L'importante è che il proprietario del ristorante a due isolati di distanza non stia meglio di loro". La voce di Xu - giornalista radiofonico, fino a pochi anni fa impiegato presso la sede del Zhejiang della televisione di stato cinese e oggi animatore di "Notti cinesi", il primo programma radiofonico in cinese ad andare in onda in diretta su una radio fiorentina - perde per un attimo quell'intonazione retorica che quasi tutti i cinesi assumono quando parlano in pubblico e si anima nel descrivere le invidie, le gelosie, i piccoli sgarbi che percorrono la diaspora cinese in Italia. È un classico: da Ling Yutang a Bo Yang, gli scrittori cinesi che descrivono i loro conterranei, ~<;>p_rat_tut~o se_ali_'ester<;>,li ritraggono come l1t1g1os1,d1vers1, disposti ad andare contro i propri interessi pur di non favorire il cinese della porta accanto che fa loro concorrenza. Con la stessa insistenza, gli osservatori occidentali mettono invece in luce i tanti gesti di solidarietà e lo spirito di gruppo che, insieme ad una identità culturale forte, cementano le comunità cinesi all'estero. Xu è in Italia da due anni, ci è arrivato grazie al ricongiungimento familiare previsto dalla legge - la moglie che lo aveva preceduto ha, come tanti altri cinesi, un laboratorio artigianale di borse nella periferia fiorentina - ma continua a fare la spola tra Italia e Cina, incapace di stabilire una volta per tutte la sua residenza definitiva. Scegliere non è facile: la vasta provincia del Zhejiang, quella da cui proviene la maggior parte dei cinesi residenti in Italia, ha sempre avuto un posto di rilievo nell'economia cinese, ma si è talmente arricchita in questi ultimi anni - racconta Xu con un pizzico di orgoglio - che non vale nemmeno la pena di emigrare, soprattutto se si proviene dalle aree più agiate, dalla ricca città di Wenzhen, il maggior centro economico del Zhej'iang meridionale. I soldi ora si fanno fiù faci mente laggiù, e senza dover portare i peso di un'estraniazione linguistica, culturale e ambientale. "A Wenzhou ora ci sono luna-park che nemmeno te li immagini qui in Italia, lì i nostri figli si divertono davvero". E poi, emigrando, c'è chi, come Xu, rischia di perdere quella dignità sociale che gli veniva dal lavoro: in Cina era un giornalista rispettato ed ammirato, qui, in Italia, in questi ·anni ha fatto il barman in un ristorante, ha aiutato la moglie a cucire borse e ancora oggi non è sicuro che la mezz'ora di trasmissione in cinese che conduce alla radio possa trasformarsi in un lavoro a tempo pieno. Ma altre ragioni giocano a favore della sua permanenza in Italia: la famiglia in primo luogo (anche il figlio di Xu e altri parenti vivono ormai in Toscana), e poi il lustro sociale che in p_atria circonda fin dagli inizi del secolo quei cmesi che vivono all'estero e, di riflesso, i parenti che sono rimasti in Cina. La perdita di un lavoro più rispettabile in questi anni ha continuato ad essere compensata dallo status di emigrante, anche se - assicura Xu - i cinesi più agiati, quell\ c~e provensono 1alla_città di Wenzhou, commciano a ch1eders1 se il gioco valga ancora la candela e un certo numero di loro è già ritornato definitamente in Cina. Le opportunità per una mobilità sociale, insomma, negli ultimissimi anni appaiono sempre meno legate all'emigrazione. L'informazione che ci viene da Xu - e che è confermata anche da altri cinesi ben informati sulle dinamiche che percorrono il mondo dell'immigr~zione cinfse in _Italia -;--è importante perche segna un 111vers10ned1 tendenza. Che un cinese residente in Italia decidesse di tornare definitivamente in Cina era nella sfera dell'eccezionale, un caso particolare e non significativo fino ad un paio di anni. Oggi inveIMMIGRATI
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